Ventura Top Blogger. Il lago, lo chef e una cena tutta per noi
Dovete sapere che non partecipo spesso agli eventi. Molto probabilmente faccio la figura dell’orso rintanato nella sua tana nella campagna di fronte a uffici stampa e PR che mi invitano in giro per l’Italia, da Milano a Roma, a serate divertenti, aperitivi, mostre, visite in azienda e esperienze fuori dal comune.
Il fatto è che la sopra citata tana è in realtà una cucina, nella campagna, sì, ma estremamente affollata di progetti e idee che si accavallano e si contendono il tempo, oltre al forno e allo spazio in frigorifero. Per la mia già nota tendenza a sovrastimare le mie capacità organizzative e sottostimare il tempo necessario a finire un lavoro, sono sempre a rincorrere scadenze, cesellando il calendario per far sì che ci rientri tutto quello che mi sono proposta, lasciando pure qualche fine settimana libero, che si sa, quelli sono i giorni dedicati agli affetti e al riposo.
A questo si aggiunga anche una certa dose di pigrizia innata e una tendenza a sentirmi a mio agio soprattutto tra le quattro mura della mia cucina con vista o seduta al tavolo di marmo, con il computer e una tazza di tisana di calda, ora che il caffè non lo posso più bere.
A quest’evento non potevo non prendere parte, però.
Ventura, azienda leader nel mercato della frutta secca, mi ha invitata a prender parte alla prima edizione di Top Blogger 2014, un evento che includeva due giorni in un favoloso hotel sul lago di Como, il Casta Diva Resort & Spa, una lezione di cucina con lo chef Moreno Cedroni seguita da una inaspettata quanto incredibile cena e molti momenti di risate e condivisione con un manipolo di altre blogger, incontrate per la prima volta nella realtà ma già incrociate più volte nei corridoi della nostra quotidiana vita on line, tra blog e social media.
Collaboro con Ventura già da alcuni mesi: mi hanno fornito gli ingredienti fondamentali per molte delle mie ricette a base di frutta secca – dalla torta di carote e mandorle ai cantucci con le noci – e continuano a dimostrarsi un’azienda seria, attenta alla qualità e, cosa non scontata, improntata ad un rapporto umano e corretto con noi blogger.
È gratificante lavorare con loro, tanto che già posso anticiparvi che le ricette per Ventura non sono finite qui, vi aspettano tante altre sorprese per i prossimi mesi.
Il Casta Diva è un sogno. Non credo che altre parole possano descriverlo altrettanto bene. Non sono una frequentatrice di alberghi di lusso: ho all’attivo nel mio curriculum soprattutto ostelli, anche dispersi nei boschi irlandesi, B&B con la moquette anche in bagno e case in affitto in vicoli nascosti, quindi ammetto che avevo un filino di ansia all’arrivo al Casta Diva, condito da tanti sospiri meravigliati.
L’accoglienza invece è stata elegante ma piena di calore umano, tanto che mi sono sentita come una principessa, ma con il pieno diritto di esserlo, non un’occupante abusiva di un sogno che non mi apparteneva.
La camera che mi hanno assegnato, con vista sul lago di Como – l’altro ramo, però, no quello manzoniano – era grande più del mio appartamento. Era quindi perfettamente comprensibile che mi perdessi nelle stanze. Quando ho chiamato lui la sera, rimasto a casa e curioso di sapere come stesse andando l’esperienza, gli ho fatto fare un tour guidato con una videochiamata interminabile, ci ho messo un bel po’ a passare di stanza in stanza, indicando con divertimento ogni angolo, dalla vasca grande come un letto matrimoniale ai divani con vista lago.
Poi ho iniziato a mandare foto ai miei e a mia sorella, nel gruppo Famiglia di Whatsapp. Volevo condividere quel mondo dorato e luccicante con tutti i miei affetti, portarli con me nel sogno.
Poi è arrivato il momento di entrare in cucina.
Altro momento di panico. Non ho molta confidenza con gli chef, anche questo si sa. La mia dimensione è più casalinga, imprecisa, quotidiana. Alle cucine in acciaio inossidabile preferisco quelle in legno di casa. Sì, ok, non è legno massello, forse è impiallacciatura, ma ci siamo intesi… Ma qui è arrivata l’altra sorpresa che mi ha fatto scoprire una persona eccezionale.
Moreno Cedroni prima di essere uno chef è un uomo entusiasta, innamorato della cucina e dei suoi ingredienti, si esalta nel momento in cui può condividere con generosità i segreti del suo mestiere, tra sbuffi di vapore, tecniche di cottura e fruste a mano, movimenti sapienti pieni di esperienza e ricordi di sapori di altri paesi.
Ci ha ipnotizzate per tre ore, catturando la nostra attenzione con scherzi e assaggi che già valevano l’intera esperienza. Abbiamo danzato insieme a lui in una cucina calda e in fermento, seguendo ogni suo movimento, memorizzando ogni tecnica.
Ma soprattutto eravamo in attesa del momento finale, che avrebbe coronato l’intero pomeriggio, la cena. Ci saremmo finalmente sedute a tavola e avremmo assaggiato quello che avevamo visto nascere, come per magia, tra la sue mani.
A tavola l’altra sorpresa. Luci basse e tranquillità, eleganza e chiacchiericcio tra di noi, e Moreno Cedroni che di tanto in tanto usciva dalla cucina, portando lui stesso i piatti che avevano preparato insieme.
- Tonno bianco tataki con conditella, colatura di alici, riso susci e noci
- Carpaccio tiepido di spigola con purea di lime e cranberries, salsa alla rucola e pinoli
- Zuppa di mandorle e vongole con frutti di mare e broccoli – la mia preferita, le capesante e la seppia erano così morbide che si scioglievano in bocca come burro
- Pizzetta con sgombro marinato, burrata e panzanella
Non contento, ha voluto rendere la cena ancora più indimenticabile, aggiungendo una lasagnetta di pesce e una mousse al cappuccino alla mousse al cioccolato, olio di oliva e sale con grissino ai pistacchi che già avevano preparato insieme.
Ed eccoci qui, indisciplinate e felici, grate per aver condiviso un pomeriggio in cucina con lo chef Moreno Cedroni e soprattutto per aver potuto apprezzare l’esperienza di una cena indimenticabile.
- Morena, che ho finalmente conosciuto dopo aver letto il suo blog, Menta e Cioccolato, per anni
- Silvia, La Greg, che nel suo blog parla di cucina, territorio e emozioni
- Fedora, conosciuta da tutti come Cranberry, di Cappuccino e Cornetto
- Donatella, che ho scoperto abitare a 10 minuti da casa mia, di Fiordirosmarino
- Teresa, il mio personale mito in campo brioche e panettoni, di Scatti golosi
- Martina, di Trattoria da Martina, un blog con foto veramente belle e ricette che funzionano sempre
Seguite i link ai loro blog per leggere anche la loro esperienza al Ventura Top Blogger e per scoprire l’inizio del tutto inaspettato che abbiamo avuto, con la dogana svizzera. Ma questa è un’altra storia, e ve la racconteranno loro!
Ed eccomi qui, una Giulia stanca e felice, fiera del mio diploma. La stanchezza è stata poi lavata via il giorno successivo, quando siamo entrate piene di curiosità nella spa dell’albergo.
Luci soffuse, aromi e colori hanno messo in equilibrio la valanga di emozioni del giorno precedente e mi hanno fatta tornare a casa, nella mia tana, ehm, cucina, soddisfatta e arricchita dall’aver conosciuto ragazze piene di passione e un chef che sceglie come piatto preferito gli spaghetti alle vongole.
Belloooo! 😀
Sono stata felicissima di averti conosciuto, adesso toccherò ritrovarci in qulche altro evento, vengo con i libri e tu me li firmi!! Promesso Jul???:D
PROMESSO, parola di giovane marmotta! anche se assomiglio più a Nonna Papera che a Qui, Quo Qua!
Felice di avere diviso questo evento con te. 🙂 Ancora incredula, quando ci penso… speriamo di reincontrarci presto! 🙂
Il tuo personale mito? non avevo letto… naaaaaaaaaa… secondo me mi stai confondendo con qualcun altro, e dopo avermi visto dal vivo lo pensi pure tu… confessa!!! Un abbraccio e di nuovo a presto. 🙂
dico a te, dico a te, proprio a te!
Uau, ci credo che con un invito del genere sei uscita dalla tua tana!! Posto fichissimo, foto belle come al solito e…..una grande curiosità: che sarà mai il tonno bianco tataki? Ok, ora ho fatto la figura da ignorantona però sono sincera: mai sentito prima di ora!
Il tonno bianco è meno pregiato del tonno rosso, che è quello solitamente più diffuso, con un sapore più pronunciato. Moreno Cedroni ha detto di preferire quello bianco perché quello rosso, essendo troppo consumato, rischia l’estinzione. Tataki è la cottura giapponese, ottenuta cuocendolo velocemente su una padella antiaderente ben calda, su tutti e quattro i lati.
Era buonissimo!!
Hai fatto un reportage talmente bello che mi hai fatto rivivere quei due giorni. Grazie e speriamo di incontrarci presto!
Davvero Donatella, dobbiamo!
vi ho seguite in questa avventura.. 🙂 bellissime le tue foto e tenera questa tua leggera timidezza.
chissà che non ti conoscerò a fine mese.. sempre lì:)
grazie per report Giulia!
Vaty
Ma sai che a fine mese non ci sarò? L’orso rientra nella caverna, o per dirla tutta, soccombo di nuovo alle scadenze giornaliere! goditi ogni momento! io ho sentito parlate un gran bene del tuo risotto fatto in occasione del Top Chef, complimenti!
Che bello il tuo racconto Giulia, l’ho letto tutto d’un fiato! Hai saputo cogliere tutti i punti salienti dell’avventura che abbiamo vissuto. Sei una persona carinissima e sono davvero felice di averti conosciuta!
Spero di poterti riabbracciare presto e magari avere un po’ di tempo per chiacchierare senza guardare l’orologio!
Un abbraccio
Morena
Grazie Morena, anche io sono davvero felice di aver finalmente potuto dare concretezza e voce a Menta e Cioccolato, sei una forza! alla prossima!
Un’esperienza meravigliosa….e’ bello rintanarsi ma farlo dopo queste boccate di meraviglia lo e’ maggiomente….anche io, scettica dei posti lussuosi, posso dire che girandone per il mio lavoro trovo invece spesso benessere e calda accoglienza. Baci
è vero, per lavoro si scoprono a volte certe realtà alle quali non avremmo mai pensato!
Ma noi quando ci vediamo??
Giulia cara, racconto meraviglioso!
Sinceramente invidio la tua esperienzadi cuoca collaborarice di un grande chef
Tocca i miei piu cari sogni.
Spero di continuare a leggerti ed a godere delle tue ricette.
Susy Fontenla (anziana ottantenne, argentina)
Milano.
Grazie Graziela, ma che piacere ricevere il tuo messaggio!
Spero di ritrovarti presto tra queste pagine, un affettuoso saluto
Ma che bello il tuo post Giulia…Bello perchè molto personale e non il solito decalogo scontato…Mi ritrovo molto in quello che dici e sono molto simile a te..Anche io un po’ orsetta, anche io molto a mio agio tra le mure domestiche e meno in un albergo stellato, anche io assidua frequentatrice di ostelli ( e anche di quelli sperduti nella campagna irlandese! Tu non lo sai, ma io ho uan grande passioenep rl’Irlanda, tanto da essermi laureata con una tesi in Letteratura irlandese) anche io un po’ timida, anche se all’apparenza tutti pensano non lo sia affatto (maschero bene)…
Grazie di avermi fatto vivere di nuovo questa esperienza attraverso i tuoi di occhi…Spero di reincontrarti presto. Martina
Ma ti rendi conto quante cose abbiamo in comune? Ad averlo saputo ti avrei fatto un sacco di domande. La letteratura irlandese contemporanea era una mia passione, alcuni dei libri più belli che ho letto sono proprio di autori irlandesi, Noula O Faolain in primis!
A presto
Giulia non mandarmi al quel paese per favore! Chè sto a rosica’ per la tua gitarella di cui sopra quindi siamo uno pari… Ti spiego: se vuoi/puoi mi piacerebbe sapere come è andata a livello medico. Ero rimasta che avevi cambiato dieta perché ti sentivi sempre stanca (come meee !) e di tanto in tanto capisco che hai tolto glutine, caffè, cioccolato. E’ stata fatta una diagnosi? Lo sai che cosa hai o avevi ? Con l’alimentazione hai risolto? Te lo chiedo semplicemente perché anche io sto girando in tondo alla ricerca delle cause di questa mia stanchezza, sonnolenza, capogiri e mi sembra che il cibo possa esserne la causa… Grazie e scusami tanto per l’invasione alla tua privacy !
Ciao Patty, allora, io sono andata da una naturopata che ha fatto un po’ di test e mi ha tolto tanti tanti alimenti. Al momento sono 2 mesi che sono in questa dieta di depurazione, e sto molto molto meglio. Ovviamente mi mancano alcuni alimenti (tipo, il caffè…) e ogni tanto faccio qualche sgarro. Però mi pento subito per come mi sento dopo. L’idea è che poi potrò reintrodurre tutto, o quasi, ma prima devo depurarmi perché il mio organismo era praticamente intossicato.
La cosa positiva è che è tutto estremamente naturale: dalla dieta (un sacco di verdure, cereali senza glutine integrali e legumi, niente zuccheri o prodotti raffinati) a quello che prendo per aiutare la depurazione (decotti, fermenti e tisane).
Prova a sentire una naturopata, per me le cose sono migliorate tantissimo!
Gentilissima Giulia come sempre, grazie ! Sei doppiamente brava a rimanere in riga… con tutto quello di buono, dolce e carboidratoso che sai cucinare ! Ma ci sarà tempo anche per quello; ora mi informo pure io per un naturopata, grazie davvero !
che bella esperienza….anche io, molto timida, avrei avuto un pò di soggezione a partecipare a questo evento, però è stato molto bello e son felicissima per te!
Un abbraccio e buon fine settimana
Grazie Simo. Quando sono tornata a casa ero molto fiera e felice di essere andata, una bella soddisfazione! Buona settimana a te!
Ma che bello è stato conoscerti!! Ti seguo da tanto ed ho sempre sognato fare quello che fai tu è quando in treno Fedora mi ha detto che ci saresti stata tu ho avuto un sobbalzo! Poi ti ho vista ed ho capito che dal vivo sei ancora più bella che nella realtà…semplice, timida e molto più giovane di quanto tu appaia in foto (almeno in quella a lato con i capelli corti).
Chissà se riuscirò mai a venire a trovarti nella tua cucina?
Un abbraccio!
In effetti ho deciso di cambiare foto profilo, ormai con i capelli lunghi non mi riconosce più nessuno!!
Quando si incontriamo di nuovo parliamo un po’ dei tuoi progetti, mi sembrano grandiosi! E la mia cucina è sempre aperta!
bel post, bella esperienza raccontato in modo semplice e sincero, senza enfasi, io pure un po’ orsetta, sto bene in casa, o all’aperto, il mio mito sei tu, e il tuo libro che ho sempre vicino!!!
Addirittura! allora sono felicissima di essere di ispirazione con le mie ricette.
E poi, non si è mai soli in cucina insieme a un libro, vero?
A volte bisogna lasciare la tana per poterla apprezzare ancora di più al proprio ritorno. Se poi quello che si incontra in viaggio una tana con spa e chef, bè, forse ne è valsa la pena…
Assolutamente vero! la spa era favolosa, non avrei voluto più andare via!
che meraviglia Giulia! sarebbe piaciuto tanto anche a me!! Ho conosciuto il grande Moreno Cedroni in trasmissione lo scorso anno ed è una persona eccezionale oltre che uno chef fantastico!
ti mando un abbraccione…. prima o poi ci incontreremo anche noi :*