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Vellutata di verza per scaldarci

Per diversi mesi ho pubblicato, ogni settimana, una ricetta della salute su Benessere.com: erano ricette che privilegiavano frutta e verdura di stagione, preparazioni semplici e leggere, ingredienti salutari come farine integrali, legumi e cereali. Poi a fine settembre abbiamo interrotto la collaborazione, ma non mi è passata la voglia di continuare a provare e condividere queste ricette. Sono quasi sempre anche estremamente veloci, semplici, e adatte a giornate impegnate.

vellutata di verza e patate

Vellutata di verza e patate

Oggi si comincia proprio con gli ingredienti che mi erano rimasti nel frigo e in dispensa, per non buttare via nulla, come sempre: mezzo cavolo verza avanzato da una zuppa d’orzo, qualche patata gialla della Val di Chiana, una cipolla rossa, un porro, e un cuore di sedano, la vellutata è tutta qui.

O meglio, questi sono gli ingredienti base, poi ci sono due piccoli accorgimenti che la rendono buonissima, da leccare la ciotola e pulirla con il dito: il miglior olio extravergine che hai, e adesso già si comincia ad avere l’olio novo, e del pepe nero tostato, schiacciato e tritato con il coltello, in modo che regali tutto il suo aroma ricco ed esotico alla vellutata.

Finisci con del pecorino toscano stagionato, che col pepe ci sta veramente bene. Un piatto veloce, leggero ed economico.

vellutata di verza
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Vellutata di verza e patate

Una vellutata di verza e patate, per scaldarsi nelle prime sere fredde, con il gusto in più dato da un buon olio extravergine di oliva e dal pepe nero tostato.
Portata Primo, Vegetariano
Cucina Italiana
Preparazione: 5 minuti
Cottura: 40 minuti
Tempo totale: 45 minuti
Porzioni 4 persone
Chef Giulia

Ingredienti

  • 4 cucchiai olio extravergine di oliva
  • 1 cipolla rossa, affettata finemente
  • 1 porro, affettato finemente
  • 1 cuore di sedano, tritato
  • 2 patate medie a pasta gialla, sbucciate e tagliate a cubetti
  • ½ palla di verza, affettata finemente
  • 1 foglia di alloro
  • Sale
  • Pepe nero in grani
  • 4 cucchiai Pecorino toscano stagionato

Istruzioni

  • Versate l’olio sul fondo di una pentola. Aggiungete la cipolla e il porro affettati finemente, insieme a un pizzicotto di sale. Cuocete a fuoco basso fino a quando non si ammorbidiscono, serviranno circa 8 minuti.
  • Aggiungete le patate tagliate a dadini, il sedano tritato, la verza affettata e la foglia di alloro, mescolate e cuocete a fuoco basso per circa 5 minuti.
  • Versate acqua calda fino a coprire tutte le verdure e cuocete a fuoco medio, mescolando di tanto in tanto, fino a quando non sono morbide, circa 25 minuti. Dovreste essere in grado di schiacciare facilmente le patate con un cucchiaio di legno contro la pentola.
  • Rimuovete la foglia di alloro e frullate tutte le verdure con un frullatore a immersione fino a ottenere una vellutata. Assaggiate e di sale. Fate sobbollire la zuppa a fuoco medio per circa cinque minuti o fino a quando non raggiungerà la consistenza che preferite.
  • Tostate i grani di pepe in padella per un paio di minuti fino a quando non cominciate a sentire il loro aroma pungente. Trasferite i grani di pepe su un tagliere e tritateli finemente con un coltello.
  • Versate la zuppa in quattro ciotole da portata, conditela con il vostro migliore olio extravergine d'oliva e cospargetela con il pepe nero. Terminate con il pecorino grattugiato e mangiatela subito.
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Altre ricette con la verza dall’archivio del blog

  • Salsicce e crauti.  Metto le mani avanti, questi non sono i veri crauti che si ottengono per lattofermentazione. In questa ricetta si segue invece un procedimento di cottura che conferisce al cavolo un delicato sapore agrodolce. Si comincia affettando finemente il cavolo cappuccio con un coltello ben affilato o, se ce l’hai, con un’affettatrice o una mandolina. Una volta ridotto il cavolo in striscioline finissime – occhio che tende a moltiplicarsi, per poi ridursi di nuovo in cottura –, si sbollenta in una pentola di acqua salata e acidula, grazie a un po’ di aceto di vino bianco. Questo fa sì che si ammorbidisca, rimanendo però sempre al dente. Va poi scolato, raffreddato sotto l’acqua corrente e asciugato bene.

Autunno a casa

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Questo articolo ha 23 commenti

  1. Buon lunedì e buona settimana anche a te!
    Le minestre e le vellutate in questo periodo sono proprio un toccasana.
    Bellissima foto, complimenti!

  2. Ciao,
    il tuo sito è davvero fantastico, ricco di ispirazioni per nuove ricette!!
    ci piacerebbe davvero se avessi voglia di dare un’occhiata al nostro!

    Elisa e Laura
    Semplicemente buono

  3. Ciao Giulia, è la prima volta che scrivo ma ti seguo da tempo. La foto del paesaggio toscano avvolto nella bruma è spettacolare e la vellutata è da provare quanto prima. Grazie!

  4. Giulia 🙂
    Da tanto ti seguo e ti trovo bravissima!
    Vivo anch’io in campagna Toscana e spesso volentieri mi viene regalata della verza,però la mangiavo sempre come insalata,invece,la tua idea è ottima e una nuova alternativa per me!!!Grazie tante…

  5. 5 stars
    Allora… io odio da morire la verza. Ha un sapore che proprio non mi piace. Mescolata ad altre cose (tipo 1 sola foglia nell’impasto della torta salata), allora la ingurgito senza fare troppe storie. La settimana scorsa ne ho comprata una per fare i ravioli cinesi al vapore (ebbene si, so fare benissimo i piatti cinesi!), ma tolte le 2 foglie che ho usato per il ripieno e le 3 per foderare la vaporiera mi è comunque rimasto in frigo sto verzone enorme! Dovevo trovare una ricetta che mi permettesse di consumarla… E gli involtini di verza non mi piacciono. E gli stufati di verza non li sopporto. E i risotti e le paste e quello che volete… AHO’ sta verza la detesto! Ma mai mi sognerei di buttare via del cibo… 2 ore fa ho scoperto questa ricetta. La verza ormai in frigo stava implorando l’eutanasia e cogliendo dal profondo del mio cuore tutte le forze che conservavo per i momenti di bisogno, ho seguito questa ricetta. Un bidone di vellutata alla verza.

    ……..(pausa di suspance)……..

    Sto ancora leccando la pentola.
    Ho fatto solo qualche piccolo ritocchino perchè volevo camuffare un po’ il gusto: ho aggiunto delle olive nere appena raccolte (ho la fortuna di avere delle belle olive qui in liguria), mezzo dado da cucina e un cucchiaio di formaggio cremoso perchè non avevo il parmigiano.

    Io mi inchino in silenziosa preghiera a te che hai inventato questa ricetta.

    1. Ciao Mauro, il tuo commento mi ha veramente fatto morir dal ridere!! 🙂
      felicissima che la vellutata di verza ti sia piaciuta, anche per me è stata una scoperta fantastica. Poi in questi giorni freschini ci sta proprio bene.
      Ottima l’idea delle olive nere e del formaggio cremoso!

      1. Felicissimo anch’io di aver scoperto il tuo blog (che ho subito salvato tra i preferiti, visto che sono a dietissima ma amo troppo il cibo per abbandonarlo così, da un giorno all’altro… dopo tutto quello che c’è stato fra noi…).

        Le olive sono stata la pensata dell’ultimo secondo. Da bravo ligure ne ho sempre una ricca scorta in frigo e mi piace aggiungerle qua e la (intere o a mo’ di patè, che faccio ovviamente io). Come il pesto (rigorosamente fatto in casa!): lo metto sempre anche nel passato di verdure che da quel tocco in più. Invece il formaggio cremoso è davvero squisito con i passati. Ho cominciato ad usarlo al posto della panna perchè la mia superdieta me lo proibisce. Non mi proibisce invece l’inventiva =P

  6. 4 stars
    Ciao.
    Mi hanno regalato alcuni cespugli di cavolo verza, così sono sempre alla ricerca di ricette.
    La scorsa settimana avevo fatto gli involtini di verza mentre ieri sera ho provato la tua ricetta.
    Rispetto alla tua ricetta non ho messo il pecorino stagionato ma del classico parmigiano grattugiato perché in casa avevo solo quello e il pepe quello già macinato (prima o poi mi dovrò decidere a comprare quello in grani e macinarlo sul momento!).
    E’ venuta molto buona, è piaciuta anche al mio fidanzato. Lui mi ha soltanto suggerito di trovare qualcosa per abbinarci insieme: l’unica cosa che mi veniva in mente è dei mini crostini di pane riscaldati da mettere in tavola così se uno vuole ce li mangia insieme. Ho pensato a un’eresia? Ora mi arriverà un fulmine dal cielo spedito dagli dei della vellutata! 😛
    Sicuramente in futuro la rifarò. E mi sono segnata il tuo sito, tornerò presto a visitarlo.
    Buona giornata,
    grazie ancora per la ricetta.

    ps a me è venuta molto più verde rispetto a quella della tua fotografia (per altro molto bella come foto!), forse perchè ho messo più verza del dovuto.

  7. 4 stars
    Ciao Giulia, ricetta ottima! Solo una domanda: siccome ho esagerato un po’ con le dosi e mi è uscito un quintale di vellutata, tu credi che io possa congelarla? o poi fa schifo?

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