Che fretta c’era, maledetta primavera. Torta salata ai carciofi
Arriva marzo e mi prende voglia di primavera. Mi metterei subito le giacche leggere, nascondendo i piumini in fondo all’armadio fino alla prossima stagione. Le sciarpe di lana le lascio ovunque, in macchina, dai miei, sulle sedie e nell’armadio. Comincio a mettermi quelle più colorate e leggere, che svolazzano al vento. Di solito questo alleggerirsi prematuro e speranzoso mi provoca mal di gola, raucedine e naso che cola, ma è la primavera, val la pena rischiare un colpo di freddo. Quando ero piccola dovevo aspettare fino a Pasqua per mettermi la giacca più leggera, che cadesse a fine marzo o a fine aprile non importava. Era la Pasqua a segnare questo passaggio alla bella stagione.
Ora decido io quando arriva la bella stagione, e di solito coincide con la voglia di fragole, borragine, aglio orsino e asparagi. Eppure marzo è un mese strano, ci sono le avvisaglie della bella stagione, ma ci sono soprattutto gli strascichi dell’inverno che ancora si fanno sentire la sera quando scende il sole o tra i banchi del mercato.
È proprio tra i banchi del mercato che ti rendi conto di quanto marzo sia un mese strano. Si sente la voglia di primavera e si vede dai colori: fave e pisellini fanno la comparsa sui banchi, un po’ defilati perché ancora costano troppo e non sono nel pieno della produzione. Le fragole provano a far sentire il loro profumo, ma sono ancora giovani, spesso di importazione, e non hanno quel richiamo irresistibile che avranno tra qualche mese, quando addolciranno l’aria del mercato. Anche se ancora fuori stagione, ci fanno venire voglia di primavera, e ci ritroviamo a guardare con un po’ di noia quelle verdure che ci hanno accompagnato fino a ora.
Cavolfiore, cavoletti di Bruxelles, broccoli verdi e broccoli romani. Sono stati nostri alleati per tutto l’inverno, li abbiamo mangiati arrostiti, lessi e conditi con poco olio, a vapore, in insalata o con riso e pasta, insaporiti con aglio, arancia, acciughe. All’inizio non ne avevo mai abbastanza, proprio come con la zucca, ora mi sembra di averne mangiati fin troppo, e avrei voglia di una frittata con gli asparagi o di un piatto di ravioli con la borragine.
Con la frutta siamo messi ancora peggio. Gli agrumi sono al termine della loro stagione, mele e pere sono sempre lì, è vero, ma le fragole sono ancora lontane dall’apice della loro meravigliosa dolcezza, senza parlare poi della frutta estiva.
Insomma, se marzo mi mette addosso la voglia di primavera, se posso scoprirmi con il solo rischio di beccarmi un raffreddore, in cucina sono ancora bloccata tra la voglia di verde e freschezza e il predominio ancora persistente di cavoli e tuberi.
Allora io scelgo i carciofi. Ci traghettano sicuri dall’inverno fino alla primavera, si possono fare fritti, alla parmigiana, ripieni e in insalata con tanto limone, olio e parmigiano. A seconda di come li prepariamo possono raccontarci di cene invernali accanto al camino, di crostoni e risotti o dei primi pranzi primaverili, di insalate verdi, di freschezza e di sole che filtra dalle finestre aperte.
Per mettere un po’ a tacere questa voglia di primavera ho preparato una torta salata di carciofi. Il guscio è profumato di olio e di vino, una ricetta che avevo visto tempo fatta da Laura per Taste from Abruzzo. È un impasto povero che ha il pregio di lasciare un odore buono e antico sulle mani, di essere facile da stendere sottile e di cuocere velocemente diventando friabile. Non ruba la scena al ripieno, ma lo accarezza, lasciandolo libero di splendere. Questo impasto è una ricetta della cucina povera abruzzese in cui rivedo tanto della cucina toscana: l’olio c’era sempre in casa, il vino lo stesso, di quello fatto alla fine dell’estate per i consumi della famiglia. Insieme legano la farina, integrale in questo caso, per formare un guscio versatile, che può racchiudere qualsiasi ripieno.
Il ripieno, appunto. Carciofi ma non solo: c’è del pecorino toscano semi stagionato, tagliato in fette sottili, che si scioglie morbidamente in cottura, ma c’è anche qualche cucchiaio di taleggio di capra, una golosità trovata al mercato di Sant’Ambrogio a Firenze. Serviva un po’ di ricchezza, in questo caso è il taleggio a darla, ma può essere sostituito da qualsiasi altro formaggio a pasta molle.
Torta salata ai carciofi
Ingredienti
Per il guscio
- 300 g di farina tipo 2
- 100 g di farina integrale
- 1 pizzico di sale
- ½ bicchiere di olio
- ½ bicchiere di vino bianco
Per il ripieno
- 6 carciofi giovani
- 2 limoni
- 4 cucchiai di olio extra vergine di oliva
- 1 spicchio di aglio
- ½ bicchiere di bino bianco
- Sale
- 200 g di pecorino toscano fresco, circa 10 fettine
- 100 g di taleggio di capra
- 1 ciuffetto di prezzemolo
Per decorare
- 1 tuorlo
- 2 cucchiai di semi di sesamo
Istruzioni
- Prepara subito l'impasto. Versa le due farine su una spianatoia, aggiungi il sale e poi versa a poco a poco l'olio e il vino, impastando all'inizio con una forchetta.
- Impasta fino a che non otterrai un impasto liscio e elastico, poi suddividilo in due porzioni, una leggermente più grande dell'altra.
- Stendi la porzione più grande di impasto con un matterello e un po' di farina. Ungi di olio una teglia da 26 centimetri di diametro e foderala con l'impasto appena steso. Bucherella il fondo della torta con una forchetta.
- Prepara ora il ripieno. Pulisci i carciofi, tagliali a fettine sottili e mettili in padella con qualche cucchiaio di olio di oliva e uno spicchio di aglio in camicia. bagnali con il succo di un limone e cuocili a fuoco dolce per 10 minuti. Sfumali con il vino e falli cuocere per altri 20 minuti aggiungendo anche il vino bianco. Regolali di sale.
- Scalda il forno a 180°C e riempi la torta salata. Distribuisci sul fondo il pecorino tagliato a fette sottili, aggiungi i carciofi e qualche pezzetto di taleggio in qua e là. Finisci con il prezzemolo tritato.
- Stendi la seconda porzione di impasto e adagialo delicatamente sulla torta salata. Sigilla bene i bordi e ritaglia gli avanzi di pasta. Bucherella ancora la superficie della torta con i rebbi di una forchetta, lucidala con un tuorlo sbattuto e cospargila di semi di sesamo.
- Inforna la torta in forno caldo e cuocila per circa 30 minuti, finché non sarà dorata.
- Servila calda o tiepida.
Link Love
- I carciofi sono stati protagonisti di moltissime ricette qui sul blog, dalla torta salata al profumo di limone alla focaccia salentina di Lucia e all’insalata primaverile con pecorino, carciofi, pisellini e asparagi.
- Questa è la meravigliosa ricetta di Laura per realizzare una torta con primo sale e zucca. Vi consiglio l’impasto di base con olio e vino come base per tantissime altre preparazioni.
- Se avete l’occasione di trovare dei carciofi romani, vi consiglio di provare i carciofi alla giudia della Cuochina o i carciofi alla romana raccontati da Eleonora.
- Questa è invece la ricetta del cuore di Alex per i carciofi in umido: anche nonna li fa molto simili.
Un post in collaborazione con Fiskars
Qualche giorno fa Fiskars mi ha inviato alcuni dei suoi prodotti da usare in cucina, con cui potermi divertire nelle preparazioni quotidiane, alle prese con un pane appena sfornato dalla crosta croccante o con qualche verdura da tagliare mentre faccio due chiacchiere attorno al tavolo di cucina.
Quello che ho provato subito è lo spelucchino, per tagli veloci. I carciofi devono essere puliti velocemente e poi strusciati con il limone per evitare che si anneriscano. Un coltello dal taglio preciso e netto aiuta molto in questa operazione.
Il coltello da pane a lama seghettata è invece stato utilissimo per tagliare la torta salata appena uscita dal forno: l’impasto di base con olio e vino è croccante e friabile, serve quindi una lama tagliente che possa vincerne la resistenza, arrivando poi a tagliare il ripieno morbido di carciofi e formaggio.
Chi è Fiskars?
Fiskars è un’azienda finlandese leader mondiale nella fornitura di prodotti di consumo che coniugano funzionalità e design, progettati per la casa, il giardino e la vita all’aria aperta. Fiskars, fondata nel 1649 e quotata alla Borsa di Helsinki, con 365 anni di attività alle spalle, è la più antica azienda finlandese e una delle più antiche in tutto l’Occidente.
Ciao! hai proprio ragione: cavoli e broccoli ci stanno ancora accompagnando, ma la voglia di prepararli è sempre meno. Non ci sono ancora però le verdure primaverili, o meglio…per ora non hanno ancora il giusto sapore! Non parliamo poi della frutta, un disastro!
Si..una stagione di mezzo, in cui però tutto è concesso 🙂
Anche noi qualche giorno fà abbiamo preparato una torta di carciofi, per il momento dopotutto vanno per la maggiore 🙂 Proprio buona questa tua proposta con formaggi così semplici ma allo stesso tempo gustosi.
Giulia, finalmente riesco a passare da te 🙂 Quando l’altra mattina ho riconosciuto la torta di nonna Ida nella tua cucina mi sono emozionata : lei era un bel personaggio una bella donna curata ma non desiderosa di uscire, amava aspettare la spesa che ordinava a casa, già pronta con un grembiulino fresco di bucato stretto in vita. Questa torta salata era uno dei suoi cavalli di battaglia, una torta di rinforzo per non far mancare più di una portata in tavola. Mi fa piacere sapere che se hai colto tutta la particolarità: ad esempio la friabilità di un guscio e il profumo del vino che le conferiscono sentori antichi. Sapere che proprio lei che non usciva di casa si sia ritrovata a saltare dall’Abruzzo fino alla tua bella Toscana mi fa pensare si sia concessa una bella occasione di viaggio!;-) Un bacio!
Eh eh…. è da un po’ che lo noto… spesso camminiamo a braccetto!!! Carciofi pure a casa mia ahahahah… Come hai descritto bene l’aria di Marzo e soprattutto l’atmosfera del mercato di questo periodo… io non sopporto più tutta la famiglia dei cavoli, ho un cavolfiore viola che urla nel mio frigo da una settimana ed io continuo ad ignorarlo 🙂
un abbraccio
Viviana di Cosa ti preparo per Cena?
Beh con la pioggia di oggi, la primavera ci fa i primi scherzetti!!!!
Però è bello vederci già proiettati almeno a tavola per la bella stagione.
Buona domenica
La voglia di fragole è ciò che segna la mia, personalissima, voglia di primavera. Di solito accompagnata dall’irresistibile impulso di indossare gonne leggere e abiti colorati. Oggi fuori piove, ma la pioggia ha il profumo delle violette. La primavera sta arrivando.
Hai proprio ragione.. questo è il mese delle grandi aspettative, si sente aria di primavera, ma è ancora troppo presto per gustare le sue prelibatezze.
Ho sempre un po’ di difficoltà a cucinare i carciofi, mi rimangono sempre un po’ duri, ma voglio provare a fare questa tua ricetta..sembra deliziosa!
Hai proprio ragione Giulia, le verdure invernali sono venute a noia e la frutta anche, io ho già trovato degli asparagi e delle fragole buone al mercato, così ho iniziato a variare un po’ il nostro menù. I carciofi invece piacciono sempre anche a me, proprio perchè sono molto versatili, complimenti per questa torta e occhio agli sbalzi di temperatura 😉
Questa la devo assolutamente fare … credo sia una delle torte salate insieme a quella di porri che mi piacciono tantissimo. Belle le foto e anche il bambino peloso! Giulia hai visto il mio blog? finalmente!