3cucchiaidi zucchero semolato + quello per spolverare le frittelle
3uova, albumi e tuorli separati
buccia grattata di 1 limone non trattato
3cucchiaidi rum
3cucchiairasi di farina 00
ca. 500 ml di olio di arachidi o olio extravergine di oliva per friggere
Istruzioni
La sera prima. Versa il latte in una pentola capiente, in ghisa o dal fondo spesso, e aggiungi il riso.
Cuoci il riso a fuoco molto basso, mescolando spesso con un cucchiaio di legno per almeno 40 minuti, in modo che il riso diventi cremoso e pian piano si disfaccia. Alla fine della cottura il riso sarà molto morbido e cremoso, ma si potranno ancora distinguere i chicchi, anche se ben cotti.
Versa il riso in una ciotola, coprilo con la pellicola trasparente in modo che non secchi e fallo raffreddare completamente prima di metterlo in frigo.
Il giorno dopo. Aggiungi al riso completamente freddo i tuorli, lo zucchero, la buccia di limone grattata, il rum e la farina, mescolando per amalgamare il tutto.
Infine, incorpora delicatamente le chiare montate a neve ben ferma.
Scalda almeno 3 dita di olio in una padella per friggere. Quando l'olio raggiunge 180°C versa l'impasto - che sarà abbastanza morbido - aiutandoti con due cucchiaini per dosarlo bene. Fai frittelle non più grandi di una noce.
Gira le frittelline con due mestoli in legno o due forchette in modo che diventino dorate su tutti i lati e assumano una forma sferica. Cuoci le frittelle in più volte, per circa 5 minuti ogni volta, e una volta pronte mettile in un piatto con qualche foglio di carta da cucina, in modo che questa assorba l'olio in eccesso.
Servile calde cosparse con abbondante zucchero semolato.
Note
Se le frittelle piacciono più sode si può aggiungere qualche cucchiaio in più di farina nell'impasto.
Il limone può essere sostituito anche con la buccia grattata dell'arancio.
Il rum, invece, con qualsiasi liquore vi piaccia, anche un po' di toscanissimo Vinsanto, ovviamente! * Oppure, come indicato per i cenci la scorsa volta, se non hai un termometro da cucina usa un cucchiaino di impasto per controllare la temperatura dell'olio: sarà abbastanza caldo quando, immergendo pochissimo impasto, questo sarà immediatamente circondato da tante bollicine.
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