Versate il latte in una casseruola, grattateci dentro un bel po’ di noce moscata.
Portate il latte a un leggero bollore e poi versateci a pioggia il semolino, mescolando continuamente, in modo che non si formino i grumi.
Continuate a mescolare a fuoco medio-basso, con un cucchiaio di legno, per circa 7-10 minuti. Prima il semolino si assoderà, poi comincerà a staccarsi dalle pareti e dal fondo della casseruola. Voi continuate a mescolare, schiacciando via via la polentina di semolino sulle pareti.
Togliete il semolino dal fuoco, trasferitelo in una ciotola e aggiungete i tuorli, metà del burro e metà del Parmigiano grattato. Mescolate bene per amalgamare tutti gli ingredienti, poi regolate di sale. Adesso il semolino sarà liscio, e abbastanza denso, ma non tanto da non poter essere steso con una spatola.
Stendete il semolino su un piano di marmo o in una teglia bassa, in uno spessore di 1 cm, e lasciatelo raffreddare e solidificare per circa due ore.
Passato questo tempo tagliate gli gnocchi a quadrati, a losanghe o, come è adesso più comune, con un coppapasta rotondo da 5 cm.
Sistemate gli gnocchi in una teglia leggermente unta di burro. Tradizionalmente gli gnocchi erano sistemati in più strati, a piramide. Io li ho messi però in fila, leggermente sovrapposti, come ha sempre fatto mamma. Non buttate gli scarti, ma sistemateli in una teglietta più piccola, non saranno belli da vedere, ma sono buoni quanto quelli ben formati.
Condite gli gnocchi con il burro fuso e spolverateli con il Parmigiano grattato rimasto, poi infornateli in forno caldo a 200°C finché non saranno diventati dorati, con una bella crosticina sopra. Serviteli subito.
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