Le erbe spontanee del Parco Nazionale dello Stelvio
Tornando a casa, ho aperto il mio quaderno degli appunti e ci ho trovato dentro fiori, foglie e ramoscelli essiccati.
È un’abitudine che ho fin da piccola: nascondevo tra le pagine di un libro i fiori del giardino per ricordarmi i profumi dell’estate, qualche foglia staccata dalle piante che crescevano lungo la strada per conservare la memoria di una camminata nella campagna irlandese, il primo ramoscello di mimosa che mi ha regalato Tommaso.
Quanta magia, quanta poesia, in un fiore dai petali quasi trasparenti o in una foglia ormai ruvida e fragile come pergamena… Siegi Platzer ha fatto di questa magia la sua vita.
Le erbe spontanee di Siegi
Sono dodici anni che Siegi coltiva e raccoglie erbe spontanee all’interno del Parco Nazionale dello Stelvio. È arrivato a questa sua seconda vita quasi per caso. Ha lavorato per ventiquattro anni in banca, ma poi si è reso conto che gli mancava il rapporto con la natura. Voleva dedicarsi all’agricoltura, farne la sua prima attività: ha quindi cominciato la coltivazione di erbe in un campo poco sotto il paesino di Stelvio. Suolo, terra, sole, esposizione a sud, altitudine: tutto è perfetto e concorre alla produzione di erbe officinali che poi potranno essere usate per preparare tisane o in cucina.
Leggi di più su Siegi e sulle sue erbe spontanee su #storiedavivere, un progetto di IDM AltoAdige.
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