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Giunti ai libri: 365 giorni di buona tavola – Consigli e ricette

Siete pronti ad una bellissima novità? Siamo Giunti ai libri! Oggi è il primo giorno della mia collaborazione con Giunti Editore S.p.A. Via via vi presenterò qualche novità editoriale riguardante la cucina edita dalla Giunti. Credo sia un’occasione meravigliosa per conoscere libri che altrimenti non avrei avuto l’occasione di sfogliare o che magari io alla prima non avrei comprato.

Mettiamo proprio il caso di 365 giorni di Buona tavola – Consigli e Ricette, di Beppe & Giuseppina Bigazzi. Non sapevo cosa aspettarmi da un libro del genere, ed ho cominciato a sfogliarlo. Tantissime ricette, toscane e non. Una carrellata approfondita degli ingredienti e dei prodotti tipici, con un’attenzione particolare dedicata all’olio.

Non si parla di semplice olio, ma lo si chiama sempre per nome e cognome. Olio di oliva di qualità, con provenienza, caratteristiche organolettiche e abbinamenti. Così siamo in grado di scegliere gli oli giusti da abbinare ai diversi piatti, con un vantaggio incredibile per il gusto!

Oltre che da questo, emerge il carattere un po’ schietto e diretto di Beppe Bigazzi , ma ammetto che alcune sue frasi rispecchiano il modo in cui la vedo io!

C’era una stagione per ogni verdura. […] Siamo un Paese fortunato e con agricoltori straordinari, allora mangiamo seguendo le stagioni: spenderemo meno, godremo di più, saremo più sani. […] Ogni singola ricetta di questo volume riflette la ricchezza della nostra tradizione agricola e culinaria: in ognuno indico dettagliatamente i tagli di carne, le razze dei bovini e suini, le diverse varietà di verdure, patate, funghi, ma anche il tipo di olio di qualità (…) usato per cucinare.

I buoi, le galline, i cervi – in una parola tutti gli animali – insegnano ai loro cuccioli cosa mangiare. Noi non lo facciamo più. Ma come si può amare ciò che non conosciamo? Come lo possiamo difendere?

Ecco una breve scheda del libro:

365 giorni di buona tavola è il ricettario in cui Beppe e Giuseppina Bigazzi propongono i piatti più importanti della tradizione culinaria italiana, semplici e di facile realizzazione, usando ingredienti tipici e preziosi accorgimenti.

Utili consigli su come fare una spesa responsabile, approfondimenti  di carattere nutrizionale e soprattutto importanti indicazioni sulla stagionalità dei prodotti da usare rendono questo libro un “ritorno alle origini” che significa, prima di tutto, la riscoperta di un intero patrimonio di conoscenze perdute. Ogni piatto, introdotto da intensi brani autobiografici in cui l’autore svela molto di sé e racconta com’è nata la sua passione, riflette la ricchezza della tradizione agricola.

Diviso in quattro grandi capitoli: A tavola in inverno, A tavola in primavera, A tavola d’estate, A tavola in autunno, il ricettario si chiude con una preziosa appendice in cui sono riportati gli indirizzi di alcuni produttori italiani d’eccellenza da cui poter acquistare, anche a distanza, gli ingredienti indicati nelle ricette.

Adesso vi presento una ricetta che ho fatto la settimana scorsa, tratta dal libro 365 giorni di buona tavola: Riso e Scarola. Non è un risotto, ma un riso bollito, anche se si mangia asciutto e il riso viene portatoi a cottura proprio come si fa con il risotto, aggiungendo acqua bollente nei 15 minuti di cottura. Ciò vuol dire che è buono, buonissimo, ma leggero al 100%, senza soffritto e grassi aggiunti in cottura.

Pochissimi ingredienti, ma di qualità, ed una cottura veloce ed essenziale garantiscono un risultato eccellente.

Ingredienti:

  • riso Vialone Nano, 350 gr
  • scarola, 1 cespo
  • olio di oliva di qualità
  • sale

Togli dal cespo di scarola le foglie più esterne, lavala e e mettilo in una pentola con un dito d’acqua bollente salata. A fianco, in un’altra pentola, porta ad ebollizione circa 2 litri di acqua. Lava il riso e versalo subito sulla scarola che si sta già disfacendo (saranno già trascorsi 5-7 minuti). Subito dopo averm messo il riso, aggiungi un paio di mestoli di acqua bollente e gira delicatamente. Prosegu così per circa una quindicina di minuti. Aspetta qualche minuto da quando si è spento il fuoco e impiatta. Condisci con olio d’oliva di frantoio.

Bigazzi consiglia in questo caso un olio siciliano: quello di Nocellara del belice, in purezza.

A chi regalare questo libro? A chi si appresta a compiere i primi passi nel mondo della cucina, perché è ricco di suggerimenti, consigli, spiegazioni sui tipi di carnel verdure o riso richiesti. Oppure, è adattissimo per le nonne, che rivedranno nelle parole di Beppe Bigazzi un po’ del loro mondo, ed apprezzeranno la sua ruvidezza e schiettezza, i suoi ricordi e la sua competenza.

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Questo articolo ha 15 commenti

  1. E brava Juls!
    Tu ne sai una più del diavolo… 😉
    Poi mi racconterai (non appena ci vediamo) come funziona questa cosa qui, perché mi interessa proprio…
    Un bacio!

    p.s.: ho fatto i compiti a casa…

  2. juuuulsss!!!!
    bigazzi?
    stai scherzando vero????? il mangia gatti…..
    guarda, io ti voglio bene lo sai, ma bigazzi….. nooooooooo…. dopo la sua ultima uscita poi!!!
    ciao bella, buon we!

  3. In effetti fare pubblicità a Bigazzi adesso, non era proprio il suo momento ecco:)) Però complimenti per la tua collaborazione, un abbraccio

  4. w bigazzi che è uno dei pochi che ancora ne capisce di buona tavola e sopratutto di sani ingredienti e di slow food…
    per l’uscita poco felice sui gatti pazienza, mi fa un po’ ridere l’ipocrisia della rai che lo mette addirittura al bando manco fosse un assassino..!
    suvvia… si trattava di tempi di guerra dove la fame ti faceva mangiare anche i sassi..!
    ciao a tutte e complimenti x il blog 😉

  5. solo tu potevi riuscire a rendere interessante ai miei occhi un libro di bigazzi, che mi sta sulle scatole, e parecchio, da molto prima della storia dei Fuffi in padella. Alla fine come in tutte le cose penso che anche in questo libro ci sia una parte di buono e di interessante, basta saperla trovare come hai fatto tu.
    e comunque complimentissimi per la collaborazione! Giunti! Mica male! Continua così! ciao!

  6. Ecco, quando si dice il destino! Ho scritto e preparato il post prima che succedesse il putiferio, visto che questo weekend sarei stata fuori per lavoro… e bada che succede!
    Ammetto che anche a me Bigazzi non stava proprio simpaticissimo, ma poi mi son letta il libro e sono rimasta sorpresa… insomma, mai dire mai!
    un bacio a tutte voi che siete passate nel weekend mentre ero a Napoli!! 🙂

  7. Complimenti per la collaborazione e per il post contro-tendenza.
    Anche a me il signore non è proprio simpaticissimo, ma val spesso la pena separare i modi dai contenuti 😉

  8. Lo so lo so, te l’hanno già fatta la battutina in merito??? :))
    Dai allora non infierisco anche perchè sarebbe sono per giocare, la cosa più importante è farti i complimenti per la collaborazione! Sei davvero troppo forte!

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