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Goodbye Aprile, benvenuto Maggio

Aprile ci ha regalato un assaggio di bella stagione, con giornate limpide, tiepide e intrise dell’odore dei fiori. Ho camminato tanto, sulla Francigena e nei boschi, con un gruppo organizzato e con la mia famiglia. Avevo bisogno di scuotermi dal torpore dell’inverno e di riempirmi gli occhi di colline coperte di olivi e vigne, di cieli aperti e alberi antichi.

Il 19 aprile è uscito From the Markets of Tuscany, a cookbook, l’edizione inglese di La cucina dei mercati in Toscana. Nonostante scriva il blog anche in inglese da 9 anni, nonostante non sia il mio primo libro tradotto in un’altra lingua, mai, mai mi sono sentita così internazionale! L’idea che dal 1 giugno sarà disponibile anche all’estero, nelle librerie di Stati Uniti, Canada o Inghilterra, mi dà il capogiro. E questo ha dato una spinta alla voglia di scrivere, ancora, e meglio.

napoli

napoli

reggia di Caserta reggia di Caserta 
 
Ad aprile ci siamo anche regalati un weekend a Napoli e alla Reggia di Caserta, siamo andati a trovare Benedetta e Christian che ci hanno portati in giro, ci hanno fatto assaggiare la vera Napoli, la pizza, la sfogliatella, gli spaghetti alle vongole. È stato solo un primo assaggio che ci ha lasciati con la voglia di scoprire di più su questa città meravigliosa, dalle mille anime contrastati, generosa e accogliente. La Reggia di Caserta, poi, ci ha lasciati senza fiato, metaforicamente, di fronte a tanta bellezza, e letteralmente, dopo aver percorso il giardino immenso in su e in giù su una biciletta troppo piccola sotto un sole impietoso.

lasagne paglia e fieno

ricette con il polpo

Ci Piace Cucinare

Come ogni mese, una volta a settimana puoi trovare le mie ricette su Ci Piace Cucinare. Lavorare per questa rivista mi ha fatto crescere tantissimo, sia come fotografa che nello sviluppare nuove ricette per un target ben preciso. Ne avevo parlato anche qui, ti ricordi?

Questo mese mi sono messa alla prova con la pasta paglia e fieno, preparando ravioli, farfalle, tagliatelle e lasagne, con il polpo, preparando tre primi tra cui un ragù che ancora mi sogno, con le torte salate per le scampagnate della bella stagione, e con i fagiolini piattoni, con i quali ho preparato un’insalata di riso venere e pomodorini confit.

torta allo yogurt

ricette con le nespole

Poi ho avuto a che fare con le nespole, che ho sempre mangiato in purezza. Le ho assaggiate con maggiore consapevolezza, provando a immaginare con cosa avrei abbinato quel loro gusto acidulo e rinfrescante, quella consistenza a metà tra una mela e una pesca.

Dopo diversi assaggi e tentativi, sono nati un filetto di maiale spadellato con le nespole, un ceviche di pesce persico e nespole, una bruschetta con la bufala e tanto basilico, una torta allo yogurt con le nespole caramellate, una panna cotta al cioccolato e dei bicchierini con panna e lemon curd. Hai mai usato le nespole in cucina?

muffin con le fragole

dolci con le fragole

Casa in Fiore

A aprile ho iniziato una nuova collaborazione con il mensile Casa in Fiore, una rivista che mi tornerà utile per mettere un po’ di basi a quella voglia che ogni anno, a primavera, puntuale e bruciante, torna a farmi desiderare un orto e un giardino da manuale.

In questo numero adesso in edicola puoi trovare tre ricette a base di fragole: una galette, una torta margherita farcita alla panna e dei muffin profumati di limone. Qui sul blog trovi anche una ricetta di qualche anno fa per fare dei muffin molto simili a questi.

torta di riso e patate

Cadoro

Ogni mese da più di un anno scrivo anche una ricetta per il magazine on line di Cadoro. Anche per loro il tema è stato la scampagnata, e ho scelto una ricetta per una torta di riso tipica della Garfagnana, che trovi anche in La Cucina dei Mercati in Toscana.
 
Qui puoi trovare la ricetta.

Link Love

Dispensa magazine

Dispensa è il bookazine semestrale indipendente creato nel 2013 da Martina Liverani. Dispensa è un giornale da collezionare, di carta (un genere alimentare anch’essa: è carta prodotta con gli scarti di cibo), da leggere con calma, da sfogliare ascoltandone il fruscìo, fatto solo di storie (sì, avete visto bene, non ci sono pagine pubblicitarie, solo storie) raccontate con un registro doppio di parole e d’immagini, di Generi umani e di Generi alimentari, come recita la testata. Ogni numero affronta un tema diverso e contiene ispirazioni, itinerari, racconti, prodotti, persone.

Nel numero 9 di Aprile 2018 è dedicato al mattino e alla colazione, a chi si sveglia presto, alle prime ore del giorno e a chi le mette a frutto. In un giorno di festa piovoso mi sono regalata un pomeriggio intero sotto le coperte con Dispensa. È stato un viaggio straordinario di parole e immagini.  

For some of us, the pleasure of eating ice cream had to be learned

Questo articolo di Felicity Cloake, autrice che leggo sempre volentieri, soprattutto per la sua rubrica sul The Guardian How to cook the perfect…, riassume alcuni dei concetti base di Eat Up di Ruby Tandoh, uno di quei libri che andrebbero regalati, condivisi, commentati.

Da piccoli non vedevamo l’ora di crescere per poter decidere liberamente cosa e quando mangiare. Nei nostri sogni i pasti erano fatti di patatine e gelati. Ora che siamo adulti, abbiamo perso il piacere di mangiare un gelato. Pensi alle calorie, pensi allo strappo alla regola, io penso all’indice glicemico… Il piacere di mangiare un gelato in tanti casi deve essere reimparato.

Leggo questo, e noto che in giro è già pieno di riferimenti alla fatidica prova costume, come se mangiare un piatto di pasta potesse relegarci all’ultima fila in spiaggia, coperte da un pareo, nascoste da un libro.

Sono la prima a avere insicurezze legate al mio corpo, ma insieme alla voglia di godermi la bella stagione, quest’anno ho anche il desiderio di sentire la sabbia sotto le dita dei piedi e l’acqua salmastra che mi scivola addosso, di camminare lungo il bagnasciuga e di farmi baciare dal sole anche in quei punti che spesso ho provato a nascondere, come la pancia non proprio tonica o le gambe grosse.

Perché devo vederlo come una prova, con giudice e giuria? Perché devo associare la pasta, o il gelato, all’idea di poter essere rimandata a settembre, quando si parla invece del diritto inalienabile di ciascuno di noi di godersi qualcosa di buono, di vivere una giornata in spiaggia e di fare il pieno di sole e buonumore.

The Tweeting of the Lambs: A Day in the Life of a Modern Shepherd

James Rebanks è diventato una star di Twitter condividendo foto e momenti della sua vita da pastore in Cumbria, nel nord dell’Inghilterra: niente foto patinate, filtri, set creati ad hoc. Lui ha condiviso la sua vita di pastore così com’è, nuda e cruda. Questo è il motivo del suo successo. Il suo libro The Shepherd’s Life: A Tale of the Lake District, è diventato un best-seller internazionale. Lo trovi anche stato in italiano come La vita del pastore. Storia di un uomo e del suo cane, di un territorio e di un gregge.

In questo articolo uscito su The New Yorker Sam Knight racconta di alcune ore passate con Rebanks, proprio in uno dei giorni più impegnativi dell’anno, quando arrivano gli agnellini. Il libro di Rebanks è finito dritto nella mia wishlist su Amazon.

Nigella Lawson: Home Cooking Can Be a Feminist Act

I am routinely called a chef. I point out, politely, that I am not a chef, but a home cook who writes about food (I have no training and have never cooked professionally), and I am always charmingly chided for being modest. But I am not being modest in the slightest: I don’t regard being called a chef as an accolade; I regard it as a case of false attribution.

Questo è un punto sul quale anche io insisto spesso quando mi presento. Non sono uno chef, non indosso la divisa dello chef, non voglio arrogarmi un ruolo che non è il mio. Io indosso un grembiule da cucina, quello che preferisco ha i maialini, e sono la cuoca di casa, cucino nel mio quotidiano, e faccio anche corsi di cucina, scrivo di cibo e fotografo cibo per professione.

Nigella sostiene anche una cucina come arte, ma non arte con la A maiuscola, cucina come mestiere artigiano. Per lei la cucina non deve essere necessariamente complessa, non deve essere guidata dalla tecnica, ma condotta dal piacere. Stiamo semplicemente facendo da mangiare.

Cooking is by its very nature improvisational: a recipe must be utterly reliable, but it is always an invitation, not a command.

Love in a Tuscan Kitchen

Ho incontrato Sheryl diversi anni fa, a Roma, anche se suo marito Vincenzo è di San Gusmè, nel Chianti, non lontano da Siena. Nel suo libro racconta di come si sia innamorata di Vincenzo, chef in un ristorante, della vita in questo paesino dalle strade lastricate a pietra e di come tutto sia iniziato da un tortino al cioccolato.

Adesso abitano entrambi in Minnesota, ma all’anniversario dei dieci anni di qual viaggio che le ha cambiato per sempre la vita, Sheryl ha scritto il racconto di quel primo incontro al sapore di cioccolato e della sua vita da moglie dello chef nel Chianti. Mi sto appassionando alla sua storia, riconoscendo tanto della mia Toscana in quello che lei racconta così bene.

Cosa ti è piaciuto a aprile? 

Libri, post, articoli e libri che hai letto, ricette che hai cucinato… condividi tutto nei commenti per ispirare me e chi passerà a leggere questo post. E se hai cucinato qualche ricetta tratta dal blog, condividila con gli hashtag #julskitchen e #myseasonaltable.

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Questo articolo ha 6 commenti

  1. Ciao Giulia, solo per dirti quanto sei brava! Mi piace il tuo entusiasmo, la cura che metti (e che traspare) nel fare una foto, nel recensire un libro, nel proporre una ricetta.
    Tutto questo è molto bello, volevo dirtelo.
    Buona giornata,
    Chantal

    1. Ciao Chantal, scusa il ritardo con cui ti rispondo. Volevo solo dirti che il tuo messaggio mi è arrivato in un momento di sconforto, e di stanchezza: è stato come ricevere un’iniezione di fiducia. Ho iniziato a cucinare come se fosse la prima volta dopo secoli, con un’allegria e una spontaneità che mi mancavano da un po’. GRAZIE di cuore!

  2. mi arriva la newsletter penso alla tua dedizione e mi vergogno di non averne un po’ anche io … Ogni tanto , ammetto, scorro i post velocemente, dietro lo sportello dell’armadio di cucina mentre aspetto che salga un caffè o che si tosti il pane . Oggi me lo sono letto con calma nel letto : una goduria ! solo chi ha un blog può immaginare quanto lavoro ci sia dietro a post come questi ! Brava giulia , grazie per questo tempo che settimanalmente ci dedichi

    1. grazie Irene, non sai che piacere mi fa il tuo messaggio. Sono stanca in questi giorni, mi sembra sempre di non fare abbastanza, di non essere abbastanza. E ho saltato pure l’ultima newsletter, per dire.. ma tra due giorni ci vediamo e chiacchieriamo un po’, eri abbraccio e ti ringrazio dal vivo!

  3. Buongiorno Giulia, scrivo per fare un appunto sul tuo libro La cucina dei mercati in Toscana, è una cosa che ho notato subito e cioè che non ha un indice alfabetico così quando voglio cercare una ricetta di cui ricordo solo il nome devo rileggerle tutte ed è molto difficoltoso, in questo caso io ho ovviato mettendo un punto colorato davanti ad ognuna, ad esempio verde per le ricette con verdura, rosso con carne, blu con pesce ecc, almeno la ricerca è un po’ più ristretta ma spero che nel prossimo libro questo problema verrà risolto.

    1. ciao Katia, hai completamente ragione! Purtroppo è stata una scelta dell’Editore e non dipende da noi, ma speriamo che nel prossimo venga aggiunto!

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