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10 anni di Juls’ Kitchen, un giveaway e un podcast

Quel giorno, al ritorno dall’ufficio, trovai mamma che stava preparando la cena: gli occhiali calati sul naso, un grembiule scolorito che non riusciva comunque a proteggerla dagli schizzi di olio e dalla sbadataggine, un tratto di famiglia, e un golf di lana per tenerle calde le spalle. La stufa bruciava in un angolo, spandendo un calore che arriva dritto alle ossa e che ti accoglieva a casa come un abbraccio.

Nonostante fossero a malapena le sette, era già tutto pronto. A mamma è sempre piaciuto iniziare per tempo. La tavola era quasi apparecchiata, sul fuoco stava finendo di cuocere un pentolone di minestra di verdura. Dall’odore acre nell’aria e dal rumore della cappa che faceva a gara con il telegiornale regionale in sottofondo, capii che mamma aveva bruciato il soffritto della cipolla per l’ennesima volta. Si distrae, mette il fuoco al massimo sotto la pentola e aggiunge la cipolla tagliata a fette troppo spesse in un olio ormai trasparente per il calore: pochi secondi e la cipolla inizia a sfrigolare, si attacca e alla fine, invariabilmente, brucia. Mamma non si dà per vinta, versa la minestra di verdura congelata dalla busta direttamente sulla cipolla bruciata. I cubetti di verdura sibilano e sputacchiano, ma lei li copre di acqua e li lascia cuocere sul fuoco finché la minestra non raggiunge la tonalità e la consistenza esatta che ricerca, l’unico modo in cui lei abbia mai mangiato la minestra di verdura. La cipolla bruciata è il tratto distintivo della minestra di mamma, lascia un retrogusto affumicato e dolciastro. Con gli anni ho imparato a riconoscere in quel gusto il sapore di casa.

Mamma, la minestra lasciala a domani, stasera faccio un risotto.

risotto alla zucca

Da quando leggo i blog di cucina, ho scoperto nuovi ingredienti che non avevano mai varcato le mura di casa: la zucca, per dirne una. Tagliare la zucca e sentire il rumore secco del coltello che la attraversa, accarezzarne la scorza liscia e irregolare, tostare il riso fino a che non diventa traslucido e non inizia a scoppiettare, quasi fosse popcorn, ecco di cosa avevo bisogno. Sentivo l’urgenza fisica di mantecare il riso con la zucca, con convinzione e dedizione, stringendo il mestolo di legno così saldamente in mano da sentirne tutte le fibre, mescolando finché la zucca non si fosse disfatta nel riso, tingendolo del colore di un tramonto. Solo quello mi avrebbe fatto dimenticare l’ennesima giornata storta in un lavoro che avevo inseguito con caparbietà, ma che adesso mi stava togliendo quell’entusiasmo e quel sorriso nei quali mi ero sempre riconosciuta.

Ancora una volta la cucina mi stava salvando. 

Al liceo cercavo di farmi qualche amico portando una torta quando c’era un’occasione da festeggiare, anche se finivo col parlare con la professoressa o i bidelli di ricette. Le torte non mi rendevano popolare quanto passare i compiti di greco appena arriva in classe, ma erano un ottimo argomento di conversazione durante l’intervallo.

Questa abilità in cucina mi era però tornata utile all’università: la mia pasta al forno mi aveva aperto le porte di tante feste, anche se poi la porta dietro la quale mi sentivo più a mio agio era sempre quella della cucina. Avevo cominciato a capire che il saper cucinare non era solo un divertimento, ma una risorsa, una terapia nei giorni più bui.

Poco dopo a tavola, mangiando quel risotto alla zucca che mi aveva fatto ricacciare indietro le lacrime del giorno, annunciai che avrei aperto un blog di ricette. Dirlo a voce alta sembrava dare spessore a un progetto che mi girava nella mente da qualche tempo. La prima scettica ero proprio io. Chissà se durerà quanto tutte le mie altre passioni…

Più tardi, nella mia camera sopra la cucina, mi vedevo riflessa nella finestra che si apriva sul buio della campagna invernale: fuori c’era un’oscurità piena e profonda, erano sparite tutte quelle lucine degli agriturismi che in estate punteggiano la collina di fronte. La luce del monitor del computer illuminava un viso stanco.

Digitai poche frasi, impetuose, finalmente piene di quella passione che avevo sentito spegnersi piano piano in me. Pubblica.

Era il 1 febbraio 2009 e avevo appena dato inizio alla mia nuova vita.

Da quel momento sono passati 10 anni. Da una parte sono volati, dall’altra non ricordo cosa volesse dire non avere un blog. Dieci anni sono tanti, e il blog ha totalmente cambiato il mio modo di percepire il mondo: sono più attenta alle storie che mi circondano, ai cambiamenti della natura, a quello che mangio e a quello che cucino. Non avevo aperto un blog per cambiare la mia vita, ma in qualche modo è successo. Grazie a Juls’ Kitchen ho un lavoro che amo.

Ho incontrato Tommaso grazie al blog. Ho incontrato te, che mi leggi in treno, o in autobus, che mi leggi in pausa pranzo in ufficio o a colazione la mattina prima che si sveglino tutti, che non hai mai provato una ricetta, ma ti riprometti di farlo presto, o che ormai conosci a memoria gli ingredienti della torta di mele e dell’arista. Ho incontrato anche me stessa, nascosta in cucina, un po’ intimorita da tutto, ma sempre fiduciosa che qualcosa di buono dovesse accadere.

pranzo fuori

Oggi ti facciamo un regalo per festeggiare i 10 anni di Juls’ Kitchen.

Ci piacerebbe aprire le porte dello studio e farti sedere a tavola con noi, chiacchierare con una tazza di tè e una fetta di torta di mele, o magari davanti a un piatto di pici tirati a mano. Tante volte, in questi anni, mi è sembrato che questo blog ci abbia aiutati a superare barriere di spazio e tempo, a sentirci vicini, come se, alzando gli occhi da questo computer, potessi vederti seduto al di là dello schermo, così da poter riprendere un discorso che dal virtuale passa al reale.

Grazie al Fettunta Party e ai corsi di cucina tante volte siamo riusciti a rendere vero questo incontro nella vita reale, e quindi abbiamo pensato di festeggiare i 10 anni di Juls’ Kitchen con il nostro primo giveaway, mettendo in palio come primo premio proprio un incontro nella vita vera, tra mercato e cucina. Vediamo quindi come funziona.

10 anni di Juls' Kitchen

Questi sono i premi del giveaway:

  • 1 premio: corso di cucina del mercato per 2 persone, in data da concordare insieme
  • 2 premio: una copia di La Cucina dei Mercati in Toscana, oppure dell’edizione inglese, From the Markets of Tuscany 
  • 3 premio: 2 grembiuli di Juls’ Kitchen, perché è bello cucinare insieme

Come partecipare al giveaway?

  • Metti like alla pagina FB di Juls’ Kitchen
  • Segui @julskitchen su Instagram
  • Metti like a questo post e commenta con la tua ricetta preferita di Juls’ Kitchen 
  • Tagga in questo post 2 persone che potrebbero essere interessate a partecipare al giveaway

Il giveaway è aperto ai partecipanti di ogni nazionalità e si concluderà il 14 febbraio. Il 15 febbraio sorteggeremo in diretta su Instagram i vincitori con CommentPiker, e li annunceremo sia su Instagram che qui sul blog.

Update! I vincitori!

Congratulazioni a @azaharcuisine, @warmandwolly e @lauraelesuericette

Biscotti ai mirtilli

E adesso, siamo noi a chiederti un regalo per questi 10 anni di Juls’ Kitchen.

Ci racconti qual è il post che ti è piaciuto di più in questi anni di blog? C’è stata una ricetta che ti è piaciuta tanto da entrare a far parte della tua routine familiare? Oppure, ti ricordi quando ti sei imbattuto per la prima volta in Juls’ Kitchen?

E adesso, rullo di tamburi, introduciamo anche l’ultima novità. Oggi lanciamo Cooking with an Italian Accent, il primo podcast firmato Juls’ Kitchen.

Cooking with an Italian accent

Cooking with an Italian Accent, il podcast di Juls’ Kitchen

Parto subito con la domanda che so verrà fuori immediatamente. Perché in inglese? Io e Tommaso ci abbiamo pensato a lungo, e alla fine abbiamo dovuto scegliere, a malincuore, una sola lingua, perché il lavoro di ricerca, registrazione e editing è già abbastanza oneroso in termini di tempo e impegno con una lingua, figuriamoci due.

Abbiamo scelto l’inglese perché ci permette di raggiungere un pubblico più ampio, rispetto all’italiano, e perché il mio inglese con forte accento italiano – da qui il titolo del podcast – è sicuramente comprensibile a tantissimi italiani, molto più di quanto lo sarebbe il mio italiano con accento toscano a chi non parla italiano.

Tommaso ci ha messo mesi a convincermi a provare, perché da sempre non sopporto di riascoltare la mia voce, soprattutto quando parlo inglese. Ma ho deciso di prenderlo come un gioco, e di divertirmi. Credo tantissimo nel detto che un accento straniero sia un segno di coraggio, e quindi ho messo da parte ansia da prestazione, senso di inadeguatezza a parlare una lingua non mia e tutte quelle domande che mi faccio continuamente: sarò abbastanza brava per farlo? Sarò interessante abbastanza?

Ci proviamo, senza aspettative, solo con l’intenzione di comunicare attraverso un mezzo ancora diverso quella passione che in questi 10 anni ci ha portati fin qui. Prima era solo il blog, poi sono arrivati i social, poi i video, adesso ci confrontiamo con i podcast. Questo non vuol dire che lasceremo indietro il resto, anzi. Non mi stanco mai di ripetere che per noi il contenuto più importante resterà sempre qui, sul blog. I social servono per tenerci in contatto in maniera più istantanea, per raccontare tanti dietro le quinte, ma con il podcast puntiamo a una comunicazione ancora più intima, più calda. Funzionerà? Per noi durerà finché ci divertiremo a farlo.

Abbiamo iniziato con calma, con qualche episodio in cui ci raccontiamo, per scaldarci un po’ e per prendere confidenza con il nuovo mezzo, poi arriveranno puntate in cui parleremo di cucina toscana e italiana, o di ricette, in cui intervisteremo amici e produttori. Non voglio mettermi in cattedra, non ci saranno ricette della tradizione scolpite nella pietra, o verità assolute a cui inchinarci. Saranno chiacchiere, come se fossimo seduti attorno allo stesso tavolo, come se fossimo in cucina a stendere la pasta o a tenere d’occhio un ragù.

Oggi lanciamo il trailer e poi, da mercoledì, ogni settimana, uscirà una nuova puntata. Trovi tutte le info per ascoltare il trailer e le prossime puntate nella pagina del blog Podcast: Cooking with an Italian Accent.

Abbiamo bisogno di un grande, grandissimo in bocca al lupo!

Toscana in inverno   10 anni di Juls' Kitchen

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Questo articolo ha 21 commenti

  1. E allora in bocca al lupo, Giulia e Tommaso, per questa nuova avventura! Il tuo inglese è ottimo, e ti dico in prima persona, l’inglese parlato con accento Italiano all’estero piace molto 😉 . Tanti auguri per i tuoi 10 anni di blog, Giulia, sei stata la prima blogger a cui ho scritto quando stavo iniziando il mio blog per chiederti consigli sul doppio blog inglese/italiano. Ci vediamo cmq a marzo per il corso!! Ora vado su IG e partecipo alla giveaway!!

  2. In bocca al lupo Giulia eTommaso✨ Siete grandi insieme.
    Il tuo blog è le me un appuntamento fisso e piacevole e ricorro a te per ogni dubbio in cucina

  3. tutte le ricette con la zucca dalle pizzette all’insalata, dalla zuppa di ceci ai pici con salsiccia e zucca e l’ultima arrivata l’ insalata di finocchi e arance, meravigliosa. Peccato che la Toscana sia lontana da Stresa sul lago Maggiore dove abito, altrimenti non mancherei un corso…

  4. Giulia auguroni e complimenti!
    Il tuo è il primo blog di cucina che ho iniziato a seguire – oggi ogni nuovo post e’ un regalo irrinunciabile, ogni foto ed ogni racconto mi portano ad amare sempre più la tua terra ed i suoi prodotti. Ho tutti i tuoi libri e spesso li sfoglio ed ho rifatto tantissime ricette, sempre con successo.

  5. Auguri per questi 10 anni! Ho scoperto il tuo blog per caso cercando una ricetta per la Sacher (e quel post rimane il mio primo ricordo di Jul’s Kitchen) e ci sono rimasta… e il tuo è rimasto l’unico blog che seguo, perché la tua cucina è di casa, le tue foto sono meravigliose e il tuo stile è dolce, umile e mai banale…
    Di tue ricette ne ho fatte un’infinità… non dimenticherò mai la pavlova (che ho scoperto qui e grazie alle tue indicazioni ho replicato con successo) mentre una ricetta entrata nella quotidianità è la tua minestra di pane… la faccio tutte le domeniche sera.
    E poi la ciambella di zucca e yogurt, e la quattro quarti in una delle tue tante squisite versioni…
    Grazie di esserci!

  6. In bocca al lupo, anche se non ne hai bisogno cara! Ormai hai spalle larghe e forti, sei un po’ la mamma di tutti noi, a te ricorriamo per avere calore e colore in cucina e nel cuore ❣ continua sempre così, il tuo carattere sincero sfaccettato allegro e curioso, ma soprattutto buono e generoso, è patrimonio dell’umanità!!!

  7. Tanti cari cari auguri e congratulazioni!! Ti ho scoperto per cercando una ricetta di torta con le mele e da quel momento non ti ho più lasciata. Da quel momento ho fatto tante tue ricette che adesso sono diventate anche mie. Grazie ai tuoi crostini ho imparato a conoscere il cavolo nero e ogni tua ricetta e’ un successo è una bontà. Continua così!!!! Auguroni !!!!!

  8. Eh, ricordarmi la prima ricetta che mi ha portata qui è impresa ardua 🙂 L’unica cosa che so, è che torno spesso a consultarne, e sei di certo il mio punto di riferimento per la cucina tradizionale (ma mai scontata) di questa mia terra adottiva. Scrivi sempre meglio, la differenza è stata percettibile di anno in anno, almeno da quando ti seguo io. Tanti, tanti auguri per questi 10 anni, e un enorme in bocca al lupo per i vostri nuovi progetti, andranno alla grande!

  9. Innanzitutto un grosso in bocca al lupo per i vostri nuovi progetti! Saranno un successo, ne sono sicura!
    Che dire? Cara Giulia ti seguo da sempre, di tue ricette ne ho fatte tante, ma sicuramente quella che ha suggellato il mio amore al tuo blog è stata la “pappa al pomodoro” che non mi veniva mai e grazie a te è diventato uno dei miei piatti forti, amato da familiari e amici.
    Ancora tantissimi auguri per questi 10 anni e per tutto ciò che di nuovo è in arrivo!
    Una tua follower da sempre??

  10. Innanzitutto auguri per questi splendidi 10 anni!
    Io seguo il tuo blog fin dal 2009 e mi è piaciuto subito il tuo modo di raccontare e di raccontarti. Sei contnuamente fonte di ispiraziobe e ni hai spronata a studiare e a fare sempre meglio perché non è mai tardi per crescere e tu lo dimostri ogni giorno.
    Le tue ricette che ano di più sono quella delle melanzane gratinate e quella dei finocchi gratinati; due ricette di atagione che, rispettivamente, in estate e in inverno faccio almeno una volta a settimana!

  11. Oggi qui è una giornata molto piovosa,di quelle da brodo, zuppa, risotto cremoso caldo, forno acceso e via….
    Io me la ricordo bene la mia prima ricetta, quella che ho fatto e che non ho più abbandonato e che mi ha spinta a tornare qui ogni volta che ne avevo bisogno….
    Si tratta della ‘confettura di mele e more’ seguita velocemente dalla ‘composta di mele selvatiche’ e dalla ‘confettura settembrina’…. Le mie stagioni scandite dalle tue confetture, le mie giornate piene delle tue ricette, i miei giorni bui pieni dei tuoi racconti così vivi, allegri e ricchi di vita, connessi fortemente alla terra come lo sono io…. Ho sempre letto i tuoi racconti da cima a fondo, con tutte le note, ho sempre linkato tutte le tue dritte su altri blog (ed è grazie a questo che sono arrivata dalla ‘Rossi Vaniglia’),ti ho sempre sentita così vicina e simile, data la tua passione per i mercati contadini, le piccole aziende agricole ed ogni volta per me era una scoperta, un piacere…..
    Sono così felice per i tuoi 10 anni, per questo traguardo importante..
    Mi sei stata vicina tantissimo…
    Continua così, sempre e resta meravigliosamente come sei…
    Un abbraccio forte.
    Manu

  12. tantissimi auguri carissimi,
    non mi capacito già 10 anni!!!! Mi sembra ieri che ti ho trovata per caso ed ho cominciato a leggerti fino al momento di volerti venire a conoscere per la presentazione del tuo libro!!!
    Mi hai fatto veramente tanta compagnia ricordarsi una ricetta in particolare è molto dura ma la tua cecina è sempre presente nel mio forno e che dire dei biscotti alla frutta secca da regalare??? Ma ho come l’impressione di tradire i secondi che ti ho rubato, il lievito madre e tutto il resto… grazie di avermi tenuto la mano in questi anni e un grosso in bocca al lupo!!!
    Saida

  13. In bocca al lupo ragazzi!!! E naturalmente buon compleanno!
    E’ stato un piacere conoscervi alla presentazione del libro a Bologna un paio di anni fa’ ed ora sarebbe un sogno che si realizza poter partecipare ad un vostro corso circondata dalla vostra favolosa terra! Incrocio le dita! la mia ricetta preferita che ripeto spessissimo è la torta di mele all’olio, semplicemente perfetta!

  14. Auguroni! Mi piace tanto il tuo blog e sono contenta che quel lontano giorno di 10 anni fa tu lo abbia iniziato!
    Ma io che non ho instagram, e nemmeno un telefono con internet… come faccio a partecipare????

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