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Fave con chorizo e pimentón: io sono mediterranea!

Avete presente quelle schede che si completano all’iscrizione in tanti Social Media? Non so se su Facebook ci siano adesso o ci siano mai stati, ma mi ricordo che su MySpace c’erano, e mi mettevano sempre un po’ in crisi. Genere: femminile, e qui è semplice. Capelli: castani, e anche qui è facile, escludendo meches, colpi di sole, colpi di testa ed esperimenti temporanei. Corporatura: qui vi voglio. Corporatura…

C’erano delle scelte, ovviamente: snello, sì, come no, nei sogni. Sovrappeso: suicidio sociale, questo no, non lo scrivo, magari lo penso e cerco di rimediare, ma scriverlo nero su bianco, proprio no. Robusto: questo sì, ci si sarebbe avvicinato di più, ma andiamo, robusto si dice di una quercia, di un vino, ma di una ragazza, meglio di no… dove va a finire la femminilità? A me piace una parola, mediterranea. Sì, mi piace definirmi mediterranea!

Mediterranea presuppone l’opulenza dei banchetti dei popoli che storicamente venerano l’ospitalità, il calore di un sole che fa maturare frutti succosi, il salmastro e il mare dalla cui schiuma nacque Afrodite, profumi di erbe aromatiche, olio d’oliva e musica popolare che invita a ballare.

Non è meglio definirsi mediterranei piuttosto che robusti? Suona decisamente meglio, dovrebbe essere legiferato in merito: vietato usare l’aggettivo robusto per descrivere la corporatura di una fanciulla. Mediterranea è un aggettivo che aumenta l’autostima all’istante, un prozac naturale! Quindi, piacere di conoscervi, io sono Juls, quasi 30 anni, mediterranea di costituzione, di origine e di fatto!

Due settimane fa, a Barcellona per un evento che ha raccolto alcuni foodblogger europei, vedevo risuonare la parola mediterraneo in ogni vicolo, in ogni sorriso generoso di donna, in ogni cortile ombroso, in ogni piatto ricco e saporito. Ho girovagato nel quartiere di El Raval, mi sono persa di fronte alle volute immaginifiche di Gaudì, ho respirato l’aria di mare al porto e, soprattutto, ho ascoltato le voci della gente del mediterraneo alla Boqueria, uno dei mercati alimentari più belli d’Europa.

Dalla visita alla Boqueria ho portato a casa un pezzettino di chorizo e un sacchettino di pimentón, la paprika affumicata tipica di molti piatti spagnoli. Ecco cosa ne ho fatto.

Già dai colori di questo piatto se ne percepisce l’anima mediterranea vibrante che lo attraversa, ma la mediterraneità non si ferma certo qui: le fave, ad esempio, sono molto apprezzate nella cucina italiana e della Francia del sud. L’Italia vive in questo contorno grazie anche ai pomodorini Pachino e all’abbinamento tra fave e salumi – tipico di molte ricette nostrane-, mentre la Spagna, forse il paese predominante, viene rappresentata dal chorizo e dal pimentón.

Ammetto che il procedimento della preparazione delle fave è un po’ lungo, vi porterà via almeno una ventina di minuti, ma vi assicuro che ne vale la pena perché questo riduce molto i tempi di cottura: i pomodori rimangono così succosi, appena scottati all’esterno, mentre le fave conservano il loro verde intenso e il loro sapore erboso. Completate l’immagine mentale del piatto che vi siete fatti con il chorizo e il pimentón che glassano le fave e i pomodori, rendendoli lucidi alla vista e dal gusto rotondo. Sono riuscita a convincervi?

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Fave con chorizo e pimentón

Portata Antipasto
Preparazione: 20 minuti
Cottura: 5 minuti
Tempo totale: 25 minuti
Porzioni 2
Chef Giulia

Ingredienti

  • 2 kg di fave fresche, in modo da averne almeno 500 g sgusciate
  • olio extravergine di oliva
  • una dozzina di pomodori Pachino
  • 2 cipollotti freschi
  • sale
  • Pimentón, paprika affumicata
  • 4 fette di chorizo

Istruzioni

  • Sguscia le fave e sbollentale per un minuto in acqua bollente. Scolale, passale rapidamente sotto l'acqua fredda e poi incidile con un coltello, schiacciandole tra le due dita per farle uscire fuori. Raccoglile in una ciotolina.
  • Scalda qualche cucchiaio di olio extravergine di oliva in una padella larga dal fondo spesso ed aggiungi i cipollotti affettati finemente, i pachino tagliati a metà o in quattro parti, le fave sgusciate e il chorizo a cubetti. Condisci con sale e pimentón. Fai cuocere le fave per circa 5 minuti, mescolando spesso con un cucchiaio di legno per far sì che non si attacchino. Servi finché sono ben calde.
Hai provato questa ricetta?Ci piace vedere tutte le tue creazioni su Instagram, Facebook & Twitter! Scatta una foto e condividila taggando @julskitchen e usando l’hashtag #myseasonaltable!

Prima di portarvi un po’ in giro con me a Barcellona, è il momento di annunciare chi ha vinto il GiveAway di Come sentirsi una principessa con… 22€: ammetto che mi aveta stupita, meravigliata, commossa. Mi avete fatta sorridere e mi avete dato spunti di riflessione interessanti, ma alla fine ho dovuto sceglierne uno. Rossella, sei pregata di mandarmi il tuo indirizzo e presto ti arriverà un pensierino low budget!

E adesso, accomodatevi sulle vostre poltrone e andiamo a Barcellona!

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Questo articolo ha 22 commenti

  1. Innanzi tutto condivido con te il pensiero sulla descrizione fisica di una donna: mediterranea è decisamente un termine più gentile e bello per descriversi, direi completo.
    La ricetta e le foto sono uno spettacolo e trasmettono davvero tutto il calore, la vivacità e il sapore della nostra terra. Bello incominciare così il lunedì mattina. Complimenti!

  2. Tu non sei semplicemente mediterranea: sei solare e luminosa! Quanto alla corporatura… a me piace “generosa”, ma tu scegli pure il termine che vuoi, tanto rimani sempre dolcissima e speciale.
    Me le fave mangiarle crude come nella migliore tradizione toscana, no?

  3. Mediterranea è una bellissima descrizione e un bel complimento. La solarità è sempre con te, mi piace questa autoconsapevolezza.
    Da magra per destino ho un debole per le persone robuste e che sorridono, ridono e assaporano tanto la vita.

    Ora posso urlare di felicità per la vincita al giveaway?!! E’ una bellissima sorpresa!

  4. a parte la bellezza del piatto che ovviamente sarà anche buono, che belle le foto! e che bello viaggiare!!!! è una delle cose che io e mio marito adoriamo di più fare, ma con 2 bimbi piccoli rimane un po difficile…aspettiamo che crescano e poi ci rimetteremo all’ opera. baci a complimenti.

  5. Ciao Juls!
    Sono passata per vedere cosa mi ero persa in questo periodo e mi ritrovo questo bellissimo post, pieno di colori e atmosfera!
    La ricetta è perfetta e cosa darei per del chorizo ora??
    A presto 🙂

  6. quanto mi piace il chorizo e quanto ho amato barcellona! *.*
    e finalmente ho trovato un sinonimo per la mia corporatura. visto che il mio fidanzato mi ha dato dell’abbondante giorni fa, stasera gli rinfaccio che sono mediterranea!
    ecco!
    baciotto bella stella!

  7. Che nostalgia la mia Barca…ci sono stata talmente tante volte e per tante situazioni diverse che quando ci torno mi sembra di tornare a casa. Che città meravigliosa e piena di luce. Hai fatto delle foto splendide come al solito.
    E poi come al solito, sei un genio nel trovare le definizioni: questa Mediterranea è così vera e perfetta per noi che il 42 è il numero civico del pizzicagnolo, che la userò anche io quando dovrò farmi riconoscere da qualche persona che dovrò incontrare a scatola chiusa. Come sei? Mediterranea (ma lunga!). Un bacione grande, Pat

  8. che bel mix Italia/Spagna che hai proposto!
    il mercato alla boqueria è fantastico!
    belli i colori delle foto del piatto 🙂 bellisima Barça! ci torno a Giugno! 🙂

  9. Buenas dias, mi querida! (immagino gli orrori che ho scritto, vabbè, è il pensiero che conta!)
    Brava, mediterranea, bella e simpatica…ma cosa vuoi di più dalla vita! =)
    trova un lucano anche tu, come me, e sarai a posto !=P
    Un abbraccio stella!

  10. Cara Giulia, e meno male che ti mancava l’ispirazione..questo post è bellissimo. Penso che non essere mai stata a Barcellona sia proprio grave..sigh! La foto ha dei colori bellissimiii!!!!

  11. Mediterranea presuppone l’opulenza dei banchetti dei popoli che storicamente venerano l’ospitalità…

    NON POTEVI DIRLO MEGLIO, a scriverti qui da Londra rimugino su queste tue parole che sono un distillato di nostalgia…
    quanti cambiamenti sul tuo blog, brava Juls, hai fatto un sacco di strada!
    Chiara

  12. Che fantastica esplosione di colori in questa ricetta! Ah, bella Barcellona, se non fosse che è anche così straordinariamente costosa! Ma alla sua atmosfera frizzante si perdona tutto :))!

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