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Insalata primaverile tiepida con pecorino fresco grigliato

Oggi è primavera, e allora partiamo dall’amore. Cos’è che che ti fa dire d’improvviso: ecco ci siamo, questo è l’uomo (o la donna) della mia vita?

Può essere l’aspetto fisico, possono essere gli occhi blu oltremare o per qualcuno può essere anche una fuoriserie, o il conto in banca… io mi lascio vincere dalle parole, dall’uso di un aggettivo che racchiude dentro il senso di mille discorsi, da un accento (sì, specialmente quello inglese), da un’ironia sottile e mai scontata. La seduzione nel mio caso passa attraverso le parole e il cervello. Bastano poche parole dette nel modo giusto per mandarmi head over feet, come dice Alanis Morrisette.

Insalata primaverile

Mi succede lo stesso con i libri di cucina.

All’inizio compravo i libri di cucina un po’ a caso, senza prestare particolare attenzione all’autore o alla tematica, era più un riflesso incondizionato che rispondeva al ‘mi manca, sia mai che un giorno voglia cucinare qualcosa di nord coreano, questo libro mi potrà tornare comodo‘.

Poi è venuto il periodo delle fotografie, che non è ancora passato del tutto: perché un libro guadagni la mia attenzione doveva essenzialmente avere foto luminose, curate, efficaci e vere.

Adesso sono le parole a conquistarmi.

Ho comprato su Amazon quasi tutti i libri di Elizabeth David: sono libri usati, con la carta un po’ ingiallita dal tempo, senza nemmeno una fotografia. Ho scoperto che con lei le foto non servono. Usa le parole come fa con gli ingredienti nelle ricette, in modo misurato, senza mai eccedere, ricerca la precisione e il disegno vivido.

È un modo di scrivere e descrivere sensuale e materico, Elizabeth David riesce a farti vivere i profumi del pane appena sfornato, la croccantezza di verdure fresche bagnate di rugiada, un pasto semplice, come an omelette and a glass of wine, una frittata e un bicchiere di vino. I suoi libri si leggono come romanzi, in effetti per me lo sono.

Tra i libri di Elizabeth David che tengo sul comodino c’è An omelette and a glass of wine, una raccolta dei suoi migliori articoli scritti in 30 anni di carriera. Uno dei pezzi che preferisco e che ho riletto di recente descrive una settimana gourmande da sogno passata in Francia nella pensione Chez Barattero. Con le sue parole tratteggia come con tocchi di pennello cene raffinate e vivide, rammentando quasi di passaggio un contorno di cuori di carciofi conditi con olio di oliva e succo di limone.

Queste parole hanno stravolto i miei piani…

Insalata primaverile

Insalata primaverile tiepida, con carciofi, fave, asparagi e pecorino grigliato

Oggi nei miei piani c’era un tortino di carciofi con formaggio e besciamella. Poi però, complice la primavera che bussava alla porta e la voglia di semplicità, il tortino è diventato un’insalata primaverile tiepida con pecorino toscano grigliato, condita con una citronette di olio d’oliva e limone. Elizabeth David, son convinta che questa ti sarebbe piaciuta.

Sono i passaggi e le sfumature a rendere l’insalata interessante: dal caldo al tiepido al freddo, il sapore metallico dei carciofi e quello latteo del formaggio, il fresco delle erbe aromatiche e l’olio di frantoio. Tutto si rincorre e si richiama in questa insalata primaverile, sintetizzando la primavera in un piatto.

Insalata primaverile
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Insalata primaverile tiepida con pecorino fresco grigliato

Un'insalata tiepida di primavera con carciofi, asparagi, fave e pecorino grigliato, il tutto condito da una citronette leggera.
Portata Antipasto, Contorno, Insalata
Cucina Toscana
Keyword insalata, primaverile
Preparazione: 30 minuti
Cottura: 5 minuti
Porzioni 2 come piatto principale, 4 come antipasto
Chef Giulia

Ingredienti

  • 1 kg fave fresche
  • 12 asparagi
  • 4 carciofi
  • 1 limone
  • 2 cucchiai olio extravergine di oliva
  • Sale
  • Pepe nero appena macinato
  • 300 g pecorino fresco toscano, tagliato in 4 fette spesse
  • erbe aromatiche, timo, maggiorana, dragoncello, menta, nepitella o pimpinella fresca per servire
  • 4 fette pane, tostato

Istruzioni

  • Pulisci i carciofi, togliendo le foglie esterne più dure e il gambo. Tagliali a metà e se necessario rimuovi anche la parte pelosa interna. Se sono freschi e non troppo grandi se ne potrà mangiare la maggior parte, senza troppi sprechi.
  • Affetta i carciofi finemente, poi mettili su un piatto e bagnali con il succo di mezzo limone in modo che non si anneriscano e si cuociano leggermente.
  • Sbollenta le fave per un minuto in acqua bollente, poi puliscile incidendo con uno spilucchino o un coltello affilato la buccia esterna più dura per togliere la parte più tenera interna. Mettile da parte.
  • Taglia gli asparagi in rondelle di circa 1 cm di spessore, poi sbollentali in acqua bollente per 3 minuti, scolali e passali sotto l'acqua fredda per qualche secondo per mantenere un bel verde brillante.
  • Prepara una citronette, sbattendo in una tazzina il succo di mezzo limone, 4 cucchiai di olio extravergine di oliva, il sale e pepe nero appena macinato con una forchetta.
  • Mescola asparagi, carciofi e fave in una ciotolina e condiscili con metà della citronette appena fatta.
  • Griglia per un minuto per lato le fette di pecorino toscano fresco su una padella antiaderente molto calda.
  • Sistema il pecorino in un piatto da portata, e servilo accompagnato da una fetta di pane tostato e dalle verdure primaverili, il tutto condito con la citronette rimasta e con qualche erbetta fresca.
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Ecco alcune delle mie ricette preferite con le fave, co-protagoniste della ricetta di oggi.

Insalata primaverile

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Questo articolo ha 33 commenti

  1. ciao, quanto mi piacciono queste insalate tiepide!
    Bella domanda quella di quando si capisce quando è arrivata la persona giusta.
    Si capisce e basta come per i libri di cucina. Anche io ho i miei due o tre preferiti.
    baci sabina

  2. anch’io sono molto influenzata dalle foto, però hai ragione, poi sono le parole che lasciano il segno! e la tua insalata ha quell’aggettivo “tiepida” chefa davvero primavera!

  3. Anche le tue di foto mi hanno fatto innamorare del tuo blog. Penso che provero’ prestissimo questa ricetta con i piselli al posto delle fave (che in casa non riscuotono grande successo)!
    … Io dopo fidanzati dagli occhi scuri mi sono letteralmente persa, proprio a primavera di 4 anni fa, in quelli super-super-azzurri del mio Lui!

    Ciao, Ire

  4. Ma chi è questa donna meravigliosa che non conoscevo? Per quanto tempo dovrò ringraziarti per avermela presentata?
    Cosa mi colpisce di un uomo (da sempre, fin da “giovane”): la mente, il pensiero. Cosa mi colpisce di un libro di cucina: la cura, le sensazioni trasmesse, la passione. A prescindere dal fatto che queste cose “escano” dalle foto (che capita spesso ;-P), dalla scelta delle ricette o dai testi…. Se poi risultano da tutti questi fattori messi insieme, allora è amore a prima vista!!! 😉

  5. Una primavera in stile Juls’ Kitchen ci vuole proprio.
    Che bella la tua evoluzione verso i libri di cucina. Io sempre più sto apprezzando quelli senza immagini e che raccontano storie. Storie di vita e di cibi.
    Sono i migliori da gustarsi con un’insalata come la tua.
    Anche se in lista nozze ne ho messi un paio di quelli “immaginifici” 🙂

  6. Il formaggio grigliato è una cosa che adoro e accompagnato da questa insalata verde verde è perfetta… Pensa che quasi gli stessi ingredienti, solo coi piselli al posto degli asparagi, li ha usati mia mamma per fare la “frittella” ovvero queste verdure cotte. Ma in segreto ti dico che preferisco il tuo piatto, più croccante e primaverile! 🙂

  7. Ecco, ti rispondo prendendo come esempio questo post.
    Prima mi hai invitato con l’idea del pecorino grigliato, poi mi hai ammaliato con le foto fresche, colorate.
    Poi infine hai descritto a parole come è possibile percepire un profumo, la croccantezza e lì mi hai definitivamente conquistato.
    A casa ho un bel pecorino calabrese fresco….proverò con quello, ormai questa insalata è nella mia testa :-))

  8. Io sono ancora nel loop delle immagini e libri di ricette senza queste mi sembrano poco interessanti …. a quanto pare sbaglio di grosso e guarda qui cosa mi perdo!
    … ma come mi sta simpatica la pimpinella! 🙂

  9. Ciao, volevo chiederti un favore enorme. Quando vengo in Toscana compro sempre delle schiacciatine (si chiameranno così?) sottili e croccantissime, di forma rettangolare in cui sono riconoscibili i segni lasciati dalle dita per stenderle.
    Vorrei tanto prepararle in casa. Se puoi aiutarmi fammi un fischio. Grazie in ogni caso :o)

  10. Che bei colori e che bella atmosfera nel tuo post, se la seduzione passa attraverso gli occhi e poi attraverso le parole allora mi hai conquistata! Verrò spesso a trovarti!

  11. cercavo da tempo libri di cucina che si leggono comeromanzi, grazie della dritta! (e concordo sull’accento inglese per i ragazzi =P)

  12. Ecco, adesso io ti ODIO un po’ 😀
    No, bè… in realtà qua gli asparagi sono ancora a 7-8 euro al chilo… un po’ troppo, che dici? Ma mi sa che è normale, voglio dire, io sto in FVG, mica in Toscana. Però mi hai fatto venire una voglia…

  13. Comprendo profondamente la passione per le parole che, se usate sapientemente, non fanno sentire la mancanza delle immagini. Io, per esempio, ho comprato su Amazon dei vecchi libri usati di Jeffrey Steingarten, un critico gastronomico famosissimo. Adesso sto leggendo “The man who ate everything” e anche se è un po’ di anni fa, le esperienze che racconta e il modo spesso ironico in cui lo fa rendono la lettura estremamente piacevole. Te lo consiglio. Io adesso sono molto incuriosita da Elizabeth David…

    1. ciao Clara, avevo letto di Steingarten e avevo proprio quel libro nella mia lista dei desideri, mi spingi a prenderlo davvero, sono curiosa di leggerlo. Se – da quel che ho capito – ti piacciono le letture brillanti e piacevoli a tema food, vedrai che Elizabeth David non ti deluderà. Io ti consiglio o South wind through the window o appunto An omelette and a Glass of wine, perché in quanto raccolta di articoli sono vari e permettono di spaziare su diverse tematiche, tutte corredate da semplicissime ma sempre efficaci ricette.

  14. Mi ha incuriosito molto, parlando di questi libri. A me i libri di cucina piacciono molto anche se senza foto e un pò ingialliti. Mentre libri sul tema cibo, mi sa che ho letto solo afrodita della Allende, non mi viene a mente altro. Proverò anche la David!

  15. Ma te l’hanno mai detto che tu non sei diversa da Elizabeth David? Ti ci avvicina moltissimo ed è giusto che tu lo sappia. Sei diventata il mio passatempo preferito mica per niente? Posso vantarmi di avere passatempi di un certo spessore… 🙂

  16. Sebbene il tempo sembra mi stia scappando di mano con le giornate che mi si rimpiccioliscono invece che allungarsi come natura vorrebbe….questo post mi ha riconciliato con l’evidenza che la primavera sia arrivata…..Non conoscevo Elizabeth David ma se raccontava come te le sue ricette…..varrebbe la pena leggere qualcosa….Buona Primavera Giulia!!!

  17. Cara Giulia, l’amore per me passa attraverso le parole, deve accarezzarmi la mente prima che il cuore…lo so che e’ brutto da dire ma l’intelligenza el a capacita’ di esprimersi mi fa piu’ sangue di un bel visino. E poi l’ironia, la battuta sagace, la capacita’ di non prendersi troppo sul serio, la generosità travestita da sbadatezza, insomma l’amore passa da porte sconosciute ed ognuna di noi, attraverso l’amore scopre di essere capace di cose che razionalmente non farebbe mai. Pero’ come te, anche io vengo accesa dalle parole, posso dire in ogni aspetto del mio vivere. Stupenda insalata. Ti mando un bacio carissima. Pat

  18. non so se hai letto A Homemade Life di Molly Wizenberg (quella di Orangette per intendersi) ma se ti piace lo stile della David credò che ti farà impazzire 😉 Io me ne sono innamorata

  19. ho scoperto questo blog da poco tempo, ma è ormai diventato un appuntamento fisso 🙂 bellissime le foto, le emozioni dei testi e, naturalmente, le ricette! Per adesso mi sono cimentata nella quattro quarti limone e cioccolato bianco (senza copertura, però) e credo che la prossima sarà questa insalata tiepida.
    complimenti per qusta piccola oasi di serenità e golosità 🙂

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