La cucina di nonna Menna: i malfatti. Due ricette
Una ricetta, due nomi: malfatti a Siena, gnudi a Firenze. Il risultato è comunque garantito, sia che vogliate parlare nella lingua di Tozzi* e sentirvi nel centro del mondo in in Piazza del Campo, sia che vogliate usare la parlata di Pratolini**, e perdervi nelle stradine di San Frediano. Malfatti perché la loro caratteristica è quella di essere irregolari, uno diverso dall’altro, proprio perché formati a mano e per questo un po’ bitorzoluti. Gnudi perché sono in definitiva il ripieno dei ravioli, senza l’abito di pasta fatta in casa!
Comunque li si chiamino, questi gnocchetti di spinaci e ricotta sono caratterizzati dalla stessa facilità di esecuzione e sicuramente dalla stessa bontà: una bontà semplice, che racconta con i suoi pochi ingredienti di pranzi di famiglia, di donne intorno ad un tavolo che muovono le mani in maniera automatica e sapiente, mentre le parole volano e vanno a far visita – in un giro di chiacchiere e confidenze – a tutti i vicini e i parenti.
I malfatti
Ingredienti
- spinaci precedentemente cotti e ben strizzati, 500 gr
- ricotta fresca, 500 gr
- uova, 2
- sale e pepe
- parmigiano grattato
- noce moscata
- farina
Istruzioni
- Che siano spinaci freschi i congelati, l'importante è che una volta lessati in acqua bollente salata possano scolare tutta l'acqua di cottura: per essere sicura strizzali bene con le mani (da freddi, attenzione!) e lasciali per qualche ora in un colapasta.
- Saltali in padella con un po' d'olio extravergine di oliva e una volta freddi sminuzzali al coltello molto finemente. Mescolali con lo stesso peso di ricotta fresca (ho usato una ricottina di mucca biologica - il latte, non la mucca!) e aggiungi almeno 4 cucchiai di parmigiano grattato.
- Regola di sale e pepe, aggiungi la noce moscata grattata e unisci al composto 2 uova intere: mescola bene fino a che non è tutto amalgamato. Adesso è il momento di mettere le mani in pasta per fare i malfatti.
- È necessario usare molta farina per formare delle piccole palline con le mani- grandi più o meno come nocciole - in modo che questa faccia da pellicola protettiva ed impedisca ai malfatti di disfarsi quando vengono immersi nell'acqua bollente. Mettili in un vassoio distanziati l'uno dall'altro finché non hai finito.
- Nel frattempo scalda una pentola larga di acqua salata, quando bolle butta i malfatti pochi per volta, e appena tornano a galla - pochissimi minuti, a volte ne basta uno - scolali con una schiumarola e condiscili. Sono ottimi conditi con burro e salvia, oppure con salsa di pomodoro e formaggio grattato.
* Federigo Tozzi, scrittore senese 1883 – 1929, è autore di opere famose come Con gli occhi chiusi o Tre Croci.
** Vasco Pratolini, scrittore fiorentino 1913 – 1991, è autore di romanzi famosissimi (e davvero belli) come Cronache di poveri amanti o Le ragazze di San Frediano.
Mi hai convinto all’istante! Sono assolutamente da fare al più presto!!
che delizia!! la seconda foto è da mangiare con gli occhi!!!evviva le ricette golose delle nonne, anche la mia è un’inesauribile fonte di ispirazione! 😀
Ciao! non hai idea di quanto ci piacerebbe assaggiarli!! sei stata davvero bravissima e il condimento…saremmo proprio indecise!!
ce ne prepari una porzione anche per noi allora??
un bacione
io piglio i secondi..che bell’aspetto!!
Non li ho mai fatti ma potrei essere la regina dei malfatti, dato che devono essere irregolari!Sono da provare, soprattutto quelli gratinati al forno!
Giulia, ma sono bellissimi!!!!
@ Elga: WOW! sono così convincente?! eh eh eh
@ Valeria: ti ringrazio! 😀 in effetti la seconda è durata poco!
@ Manu e Silvia: allora butto gli gnocchi, eh eh
@ Genny: golosona!
@ Gloria: ah ah ah! mi fai morir dal ridere! allora subito in azione!
@ Alem: grazie Alessia! è anche divertente farli!
WoW!!
A casa mia sono un classico. La nonna e la mamma son toscane, ed è appunto classico preparare queste polpette (da noi si chiamano solo polpette ricotta-spinaci 😛 ) quando si preparano i ravioli! O perchè si abbonda d’impasto, o perchè al 70° raviolo qualcuno si è stufato di star lì a chiudere (rigorosamente con la forchetta), queste polpette non mancano mai!
Poi si condiscono con il ragù e via in forno ….
Ecco non pensavo che fossero così tradizionali!
Non si finisce mai d’imparare!
Un abbraccio
Barbara M.
interessante ricetta con opzione ricotta affumicata grattata origine calabrese.
quanto mi piacciono!!
Da rifare, anche a primavera inoltrata 😛
maroooooooooo che buoni Giulia!
mi viene voglia di mangiarli a colazione, dici che è grave?
Davvero belli e semplici i malfatti, sopratutti i primi mi invogliano un sacco… bacino vorrei che mi facessi vedere gli esperimenti che fai con la mia binba bella… baciotti
Devo davvero provare a farli ho tutti gli ingredienti a disposizione! Davvero una bellissima ricetta che ho sempre mangiato con gran gusto in romagna e in sardegna!
Un bacione
fra
Mi fido ciecamente! E con questa presentazione verrei quasi a cena 🙂
Mi hai convinto all’istante! Sono assolutamente da fare al più presto!!
Grazie Juls per la ricetta. Ho in programma per la prossima classe di cucina qui a Cambridge proprio i malfatti! Anche io sono Toscana ma vivo in Inghilterra ormai da diversi anni. La cucina e fotografia pero’ sono le mie passioni!
Ciao
che buffo.. proprio oggi ho in programma di fare una versione un po’ rivisitata di questo piatto! ti farò sapere! Grazie per esser passata da qui!
grazie
Last but not least: per lavorare da subito gli spinaci cotti senza scottarsi, si prelevano con una pinza e si mettono nello schiaccia patate; si stringe per far uscire tutta l’acqua ed eccoli pronti. Grazie per l’ottima ricetta
Giustissimo! son contenta che la ricetta sia piaciuta!