La frittata dei poveri
Domenica sfogliavamo con mamma i libri di ricette in cerca di qualcosa che ci ispirasse per la ricetta settimanale dedicata alla cucina toscana, quando le si sono illuminati gli occhi: aveva trovato una ricetta che proprio le piaceva, che le ricordava un piatto che nonno faceva sempre a lei e zia quando erano piccine. Cosa poteva aver catturato così la sua attenzione, di solito poco o per niente propensa a farsi affascinare da ricette e piatti ben fotografati? Nessun manicaretto, piatto complesso ed elaborato, fatto per stupire, niente che contenesse ingredienti ricercati, difficili da reperire e a volte pure da pronunciare… era un piatto che la rappresenta benissimo, la frittata con le briciole.
La frittata dei poveri
Questa frittata a Siena si chiama anche frittata dei poveri, perché cerca di tirare fuori il meglio da pochissimi ingredienti, permettendo di mettere in tavola una cena in pochi minuti e con un costo davvero contenuto. Come in altri piatti tipici del senese – vedi i pici con le briciole – il protagonista è quella fetta di pane che è rimasta lì, troppo asciutta per essere mangiata ma sicuramente non così vecchia da essere buttata o usata per fare la pappa agli animali.
Cosa c’entra tutto questo con mamma? Potrebbe quasi sembrare offensivo! No, quello che voglio dire è che lei è proprio come questa ricetta di oggi: ama le cose semplici, non pretenziose, è buona e rassicurante come una frittata fatta con le uova fresche del contadino. Mamma che mi prepara una frittatina per cena è una scena che si ripete spesso nei miei ricordi di bambina: il rumore della forchetta che sbatte nel piatto di coccio, il giallo carico delle uova delle nostre galline, lo sfrigolare dell’olio quando mamma versa le uova nella padellina, la frittata spumosa e leggera che piano piano si sgonfia nel mio piatto, e poi l’immancabile carezza.
La frittata dei poveri
Ingredienti
- 4 uova
- 2 fette di pane toscano vecchio di almeno 1 giorno
- 2 cucchiai di parmigiano reggiano grattato
- sale
- pepe nero macinato fresco
- olio extravergine di oliva
Istruzioni
- Sbatti le uova con un pizzico di sale e pepe e il formaggio grattato.
- Nel frattempo scalda qualche cucchiaio di olio di oliva in una padella antiaderente. Quando è ben caldo sbriciola con le mani le fette di pane e fai dorare le briciole, facendo attenzione a che non brucino.
- Se necessario aggiungi un altro cucchiaio di olio, aspetta che sia caldo e versa la frittata. Fai rapprendere l’uovo di sotto, stacca con una spatolina in legno dai bordi la frittata e girala in modo che l’uovo si rapprenda anche dall’altra parte.
- Servi subito caldissima con una ulteriore spolverata di parmigiano.
Mai vista una frittata con dentro anche il pane!!
Da provare perchè proprio ricercata!!
Un bacione
Adoro la caratteristica tutta toscana, di fare dei piatti meravigliosi con il pane raffermo o gli ingredianti poveri!
Il suono della forchetta che sbatte mi ha fatto sorridere e ricordare me bambina che guardavo mia madre cucinare!
è proprio toscana inside questa ricetta! da me si mettevano le patate per dare un po’ di energia…ah la cucina povera, che buona che è!:D
chissà che lacrimotti agli occhi la tua mamma a leggere lel tue parole..io mi commuoverei..
Che bellezza! Non avrei mai pensato di poterci mettere una fetta di pane avanzata inuna frittata. Le ricette semplici… che invenzione!
Adoro la cucina povera, con pochi ingredienti essenziali è in grado di creare ricette buonissime, come questa!
@ Manu e Silvia: nooo, ma che ricercata! è semplicissima! provare! provare!
@ Alem: infatti, credo proprio sia una caratteristica toscana, dai pici con le briciole, alla panzanella, alla zuppa di pane…
@ Valeria: ciao Valeria! ho appena visitato il tuo blog, è bellissimo, bellissime foto!
@ Genny: uhm.. dovrò farlgielo leggere io! 😀
@ Elisa: ringrazia mia mamma, altrimenti nemmeno io ci avrei mai pensato!
@ Gloria: hai proprio ragione!
Io vado matta per questo piattino semplice semplice, ma che fa tanto nonne (anche per me…)!
Da piccola me lo preparavano spessissimo ed io lo mangiavo così volentieri…
Buona serata ed un bacio!
Adoro queste ricette… un pò come le bistecche dei poveri di mio nonno
http://crumpetsandco.wordpress.com/2010/01/20/le-bistecche-dei-poveri/
complimenti…proverò!
ma che genialata! Hai poche uova e ci metti un po’ di pane e latte. Dev’essere ottima e di consistenza interessante. A me spesso la frittata semplice delude un po’ perché è troppo “aerea”, finisce subito e non riempie molto! Non avrò il pane toscano qui ma posso arrangiarmi 🙂
anche la mia nonna la faceva così!! e anche io adoro mettere quel “tozzetto di pane” dentro alla frittata!! AAH le nonne!!!
Il nuovo look è strepitoso. Chapeau!
benissimo mi piace sono le nonne quelle del dopo guerra che con poco preparavano dei buoni piatti e lavoravano più degli uomini… quanti sacrifici anno fatto e fanno ancora visto che devono vivere con una pensione da fame. VERGOGNA
ommammamia ci sono capitata oggi per caso,mamlo sai che hai le solite ricette di casa mia!!!!!!mentre leggevo sentivo gli antichi odori e sapori così rasserenanti e familiari di quando ero bambina