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Casa è dove puoi cucinare un piatto di pasta. Pasta con carciofi, gambi di carciofo e pecorino

Casa era dove ero cresciuta, dove il muro delle scale per salire in camera mia era consumato perché ogni volta ci sfregavo le mani mentre facevo gli scalini, dove il tavolo del soggiorno aveva impressi di lato i segni delle mie unghie, movimenti meccanici che facevo mentre studiavo greco e latino. Era dove mamma mi svegliava e mi faceva trovare la colazione pronta ogni mattina.

Pasta con i carciofi

Poi casa è diventata dove sento il rumore del respiro regolare di Noa che dorme accanto al mio letto di notte, dove vivo più in cucina che nel resto delle stanze, dove ho più piatti, bicchieri e ciotoline che vestiti e scarpe. Casa è dove posso affacciarmi e riconoscere la stradina tra gli alberi e il bosco in lontananza, dove la luce mi fa capire il momento del giorno e dell’anno. Poi in questa casa le colazioni del weekend sono diventate per due: due tovagliette, due tazze per il tè, due piatti per l’uovo e l’avocado della domenica.

Poi, improvvisamente, casa è diventata anche una cucina fiorentina, silenziosa durante un pomeriggio di pioggia, quando la voglia di dolce si è trasformata in una crostata e in una dozzina di biscotti. Lì mi sono resa conto che casa non è solo quel luogo a cui pensi di appartenere, ma qualsiasi angolo del mondo in cui puoi riprodurre la magia della cucina, in cui da ingredienti conosciuti possano sprigionarsi quegli odori e quei sapori che fanno immediatamente casa.

Pasta con i carciofi  Pasta con i carciofi

Più semplicemente, casa è anche dove puoi cucinare un piatto di pasta per gli amici a qualsiasi ora del giorno, in qualsiasi latitudine del mondo. Non è il solito cliché dell’Italiano che mangia pasta anche all’estero, figuriamoci. Sapete bene che portarmi fuori a mangiar del sushi può richiedere l’accensione di un mutuo. È solo che ormai cucinare la pasta porta con sé un insieme di gesti, rumori e sensazioni tattili che per magia ti fa subito sentire a casa.

Pensate alla sensazione di leggerezza del pacco di pasta in mano, all’acqua che bolle sul fuoco, all gorgoglio ovattato della pasta secca che si tuffa in pentola. Poi immaginatevi a mescolarla, e subito ti trovi incantato a guardare i mulinelli di acqua e le bollicine che salgono in superficie, per poi risvegliarti al rumore che fa quando la scoli. Il vapore sale dal lavandino e ti investe, in un misto di odore di grano e di salsedine. Poi è il momento di condire la pasta, la butti in padella e l’olio del sugo comincia a sfrigolare allegro, poi alzi la voce e gridi ‘è pronto’ e tutti corrono attorno alla tavola. Tutti tranne uno, perché in ogni compagnia di amici c’è sempre il ritardatario, quello che ne inventa sempre una e arriva a tavola per ultimo.

Quella che vi racconto oggi è una pasta con carciofi, gambi di carciofo e pecorino creata per Pasta Rummo e Salsetta, una Newsletter gustosissima.

Ho scoperto la Pasta Rummo in questa occasione e mi ha conquistata per due ragioni, una frivola e l’altra più sostanziale: quella frivola è il packaging, una busta in carta e una grafica che ricorda le vecchie confezioni di pasta e sa subito di artigianale. L’altra, ben più importante, è il suo gusto, il suo profumo marcato di grano e la sua ottima riuscita in cottura. Anche condita con un filo d’olio e una spolverata di parmigiano è un pasto da gustare con enorme soddisfazione.

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Pasta con carciofi, gambi di carciofo e pecorino

Portata Primo
Cucina Toscano
Preparazione: 10 minuti
Cottura: 20 minuti
Tempo totale: 30 minuti
Porzioni 4
Chef Giulia

Ingredienti

  • 500 g di Elicoidali Pasta Rummo
  • 6 carciofi moretti
  • 1 limone
  • 4 spicchi di aglio in camicia
  • Olio extravergine di oliva
  • 1 bicchiere di vino bianco
  • Sale
  • Pepe nero appena macinato
  • 200 g di pecorino semi stagionato
  • Qualche rametto di nepitella o mentuccia fresca

Istruzioni

  • Strizza un limone in una ciotola di acqua fredda. Pulisci i carciofi togliendo le foglie esterne più dure e le punte spinose. Sfregali con mezzo limone e mettili nella ciotola di acqua fredda. Pulisci anche il gambo dei carciofi, togliendo la parte esterna più dura. Sfrega anche questi con il limone per evitare che anneriscano e aggiungili nella ciotola. Dopo aver tolto con un cucchiaino l'eventuale peluria interna dei carciofi affettali sottilmente. Taglia a cubettini anche il gambo dei carciofi.
  • Salda qualche cucchiaio di olio extravergine di oliva in una padella con 4 spicchi di aglio in camicia, quando l'olio è caldo aggiungi i carciofi e i gambi e falli cuocere per insaporire una decina di minuti, mescolando spesso. Sfuma a questo punto i carciofi con il vino bianco e continua la cottura per altri 10 minuti, regolando di sale. I carciofi devono cuocere rimanendo però leggermente croccanti.
  • Nel frattempo cuoci gli elicoidali Rummo in acqua bollente salata, scola la pasta leggermente al dente conservando un ramaiolo di acqua di cottura. Versa la pasta e il ramaiolo di acqua di cottura in padella con i carciofi, aggiungi il pecorino e qualche foglia di nepitella o mentuccia e manteca per qualche minuto. Servi subito.
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Pasta con i carciofi

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Questo articolo ha 6 commenti

  1. Hai ragione, va ben al di là del cliché dell’italiano con la pasta! E’ una storia di rumori, suoni, sensazioni, emozioni e gusto. E’ parte di noi anche se spesso ce ne dimentichiamo per inseguire diete esotiche che fanno di tutto per toglierci il piacere di un buon piatto di pasta.

  2. 5 stars
    Hai fatto della preparazione della pasta una poesia !! Brava Giulia !! Sai che la pasta ce la invidiano tutti e ben fanno …fa veramente tavola, colore e mette allegria !!! Bello mangiare fuori Italia e provare cose diverse ma dopo qualche giorno ti manca la pasta !! Lo sai che da un anno lavoto anche nelle zone di Benevento ed a casa la pasta Rummo non manca mai …nulla da invidiare alla famosa di Gragnano !!!Baci !!

  3. io faccio spesso la pasta carciofi (e gambi, ovvio, che si buttano??) e pecorino ed è buonissima! se ce l’ho sotto mano aggiungo anche qualche fettina di lardo di colonnata 🙂
    fra’
    ps: la foto del sartù mi fa venire una fame incredibile! e manco amo il riso… quindi è proprio la foto!

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