5° World Bread Day – No Knead Bread con Fleur de Sel de Camargue 3 Poivres
Did I waste it?
Not so much I couldn’t taste it
Life should be fragrant
Rooftop to the basement
U2 – Kite
E’ la prima volta che partecipo alla Giornata mondiale dedicata al pane, arrivata quest’anno alla quinta edizione. Perché proprio quest’anno? prima di tutto perché dopo tanto ho avuto il coraggio di farlo, secondo perché era un bel po’ che volevo fare il No Knead Bread e finalmente avevo la pentola in ghisa giusta! E poi c’è un altro, semplicissimo motivo, racchiuso nei pochi versi della canzone degli U2, Kite, che ho citato… Life should be fragrant, la vita dovrebbe essere fragrante, proprio come il pane, aggiungo io!
Fresca, croccante, ma nello stesso tempo morbida, profumata, cioè un piacere quotidiano, non pretenzioso, alla portata di tutti ma speciale. Insomma, la vita è come il pane, fragrante!
La ricetta è LA classica, quella diventata famosa, la ricetta del No Knead Bread del New York Times del 2006. Facendolo ho cambiato un po’ le dosi, quindi questa diventa la mia versione del No Knead Bread, impreziosito da del Fleur de Sel de Camargue 3 Poivres. L’ho comprato quest’anno in Camargue, appunto: è un sale meraviglioso con pepe nero, semi di coriandolo e il melange 5 baies, a sua volta formato da bacche di pepe nero, bianco, verde, rosa e di Giamaica. Un’esplosione di colore e profumo, meraviglioso!
Ingredienti:
- farina Manitoba, 500 g
- germe di grano, 2 cucchiai
- lievito di birra, 3 g
- fleur de sel de Camargue, 1 cucchiaio
- acqua tiepida, 400 ml
- un mix di farina bianca, farina di mais e fleur de sel de Camargue per infarinare
Il procedimento è semplicissimo.
- Schiaccia il fleur de sel al pepe in un mortaio. Sciogli il lievito nell’acqua tiepida, poi mescola velocemente l’acqua alla farina, il sale e il germe di grano. Sarà un impasto appiccicoso e bruttarello da vedere, coprilo con della pellicola e lascialo riposare per circa 18 ore in un luogo tiepido.
- Dopo 18 ore, l’impasto sarà coperto di bolle d’aria, raddoppiato di volume. Infarina una superficie abbastanza ampia, mettici l’impasto e con le mani infarinate piega l’impasto 2 – 4 volte su se stesso. Coprilo con della pellicola e lascialo riposare circa 15 minuti. Infarina abbondantemente con il mix di farina bianca, farina di mais e fleur de sel un canovaccio da cucina, appoggia l’impasto con le pieghe sul canovaccio, spolveralo ancora di farina, coprilo con un altro canovaccio e fallo riposare altre 2 ore.
- Preriscalda il forno a 220°C, e circa mezz’ora prima di infornare il pane metti una pentola di ghisa coperta in forno e lasciala scaldare lì. Togli la pentola con molta attenzione, togli il coperchio e con un abile movimento di polso rivolta l’impasto, che sarà raddoppiato, dentro la pentola.
- Copri con il coperchio e lascia cuocere per 30 minuti, poi togli il coperchio e fai cuocere per altri 15 minuti, finché il pane non è ben dorato. Togli dal forno e lascia raffreddare un una gratella.
Prova assaggio. Mi son fatta i complimenti da sola, un pane che sa di pane, che assomiglia ad un pane, profuma di pane ed è terribilmente fragrante. Un pane che è come la vita dovrebbe essere, croccante ma al tempo stesso morbido, con un intenso profumo di pepe che ti trasporta su una nave carica di spezie al ritorno dalle Indie. Il complemento perfetto è con del pecorino stagionato, un pasto veloce e soddisfacente!
Uuuuh, Juls…. il profumino delizioso e speziato del tuo pane si sente fino a qua!
Anch’io qualche mese fa provai a fare il mitico No Knead Bread, però non ne sono stata del tutto soddisfatta; appena sfornato era perfetto, ma già il giorno dopo aveva perso tutta la fragranza e la croccantezza della crosta, che è proprio la cosa che mi piace di più… uff!
A parte l’ovvio motivo che *non* sono una superfoodblogger brava come te e sono un po’ *tanto* pasticciona, forse dipendeva anche dalla pentola che ho usato (di coccio, quella per fare il ragù, per capirsi!) che magari non era proprio di qualità eccelsa… Piccola parentesi: che meraviglia le tue pentole Staub!!
Tanti baci e buon fine settimana!
Il tuo pane è veramente bellissimo e sembra proprio molto invitante! Ora che vivo nella patria delle stoviglie di ghisa (l’ho scoperto solo di recente) dovrò assolutamente procurarmene una per provarlo! 🙂 Complimenti Giulia!
Non dico di essermi alzata apposta per vedere cosa avevate preparato tu e altre due o tre che tengo d’occhio, ma poco ci manca! Questo pane è stupendo, io indietro come sono anche se lo conosco da tempo non l’ho mai provato, devo rimediare subito immediatamente
buonagiornatabuonsabatobuonweeendbravissimacomesempre
s.
Fantastico nella cocotte!
Bello, cicciottoso, profumato, e croccantoso!!!
E poi, vuoi mettere la simpatia di chi lo ha impastato???
Bravissima!!
bacio!
è vero … il pane senza impasto ti dà proprio l’aroma del pane-pane, complimenti Juls! stocercando di guardare tutti i pani della blogosfera quindi buon WBD anche a te e, se ti va, vieni a vedere anche i miei di pani!
un abraccio
dida
Incantevole!
Il pane fatto con lunghe lievitazioni ha una magia che le tue foto trasmettono benissimo.
Curioso il tuo fleur de sel, un ricordo delle vacanze?
Giuly, è troppo bello il tuo pane, ed adoro anch’io questa ricetta!
Stavo pensando anch’io di provare a farlo in questa pentola, ora mi hai convinta!
baci
Giulia è stupendo, ma scusa l’ignoranza ci vuole per forza una pentola in ghisa?
Wow il pane in cocotte!!!
Ti è venuto bellissimo Giulia…
Un bacione
Happy World Bread Day! This certainly is a classic, but boy you make it so perfectly! What amazing bread – I can imagine the crisp crust and that dense, chewy, gorgeous crumb! Giulia you are a bread star!
@ Francesca: guarda, non so che dirti! Io l’ho fatto per scommessa, non avrei mai pensato che mi sarebbe venuto a modo! La pentola in ghisa in effetti aouta parecchio, è perfetta per questo pane. Te la presto?!
@ Fudgella:no ma te pensa?! io pensavo che fosse la Francia (in effetti patria tanto di Staub che di La Croisette) non certo la Svezia.. ma se sei nella patria, ebbene, bisogna rimediare e prenderne una e provarlo!
@ Sara: tu mi emozioni, ma tanto… buonagiornatabuonadomenicagrazieseiuntesoro!
@ Elga: visto?!?!?! perfetto, provalo!
@ Aurelia: ecco, simpatica come chi lascia il commento!! bella la mi zia!
@ Dida: che bello il tour! vengo subito a vedere!
@ Rossella: sì, comprato proprio in Camargue. Guarda, è una favola! l’odore del pane misto al pepe che si spandeva per casa era divino, sapeva proprio di buono, di casa, insomma da fare almeno una volta a settimana!
@ Giulia: assolutamente da fare, è perfetto!
@ Furfecchia: no, va bene anche in ceramica, in coccio… cosa è che con questo viene perfetto!
@ Saretta: grazie tesoro!
@ Jamie: Happy World Bread Day to you, honey! it was exactly as you described! OK, bread star.. it is the first time someone tells me I’m a bread star, I love it!! 😀
Uhhhhhh che profumino!! arrivato anche qui a Torino 🙂
Peccato che tu non venga al Salone, ma spero di avere occasione di conoscerti presto!
Sandra, spesso ci rincorriamo come i cani con la coda!! ma arriverà il nostro turno, eh eh eh!
Interessante iniziativa e bellissima la presentazione! Davvero un’idea semplice ma direi essenziale quella del pane formaggio e pere! Complimenti anche per la scelta della musica, Kite è davvero una delle canzoni che preferisco degli U2 sia per il testo sia per il fondo musicae! Approvato tutto in pieno! Giovanna di http://whitedarkmilkchocolate.blogspot.com/