Cominciamo l’anno con ordine e colore: la cecina con pomodori secchi
Ieri ho fatto le pulizie di primavera, anche se è ancora inverno pieno. Ho tolto con un po’ di tristezza le decorazioni dell’albero, e ho rimesso fuori il gineprino che da due anni è il mio albero di Natale, sperando che il prossimo anno sia cresciuto altri dieci centimetri. Era tiepido e soleggiato, ho spalancato le finestre e ho fatto entrare l’aria nuova.
Prima di ricominciare a lavorare dovevo essere sicura che tutto fosse in ordine, un ambiente fresco, luminoso e stimolante. Nuove foto in camera, i sassi raccolti durante le vacanze su una spiaggia in Inghilterra sistemati con cura sul comodino, le calamite portate dal Belgio attaccate al frigo. Alla fine ho messo un vaso di giacinti in soggiorno e mi son resa conto che ero finalmente pronta a ricominciare questo nuovo anno.
Mancava solo un ultimo dettaglio, riorganizzare la dispensa, la fonte di ispirazione principale delle mie ricette insieme alle verdure di stagione. Con un po’ di pazienza ho controllato le scadenze e ho cercato di pormi delle priorità per consumare tutti i sacchettini rimasti nascosti dietro prima di comprare qualcosa di nuovo. Priorità che già so andranno in fumo appena vedrò qualcosa di interessante, ma devo riuscire ad essere oculata quest’anno, oculata e sostenibile.
Nella frenesia del rientro ho anche trovato finalmente un po’ di tempo per fare l’essenza di vaniglia e un barattolone di pomodori secchi sottolio, che coloreranno insalate e frittate nei mesi a venire – quel sacchetto di pomodori secchi siciliani sedeva nel retro della dispensa da mesi, che peccato!
Non credevo che preparare l’essenza di vaniglia fosse così semplice: ho seguito il metodo suggerito da La ciliegina sulla torta, una garanzia a detta di tante amiche blogger che già l’avevano provata, e mi sono letta le spiegazioni scientifiche di Dario Bressanini. Si prepara in cinque minuti, riempie la casa di un buon odore esotico di vaniglia e poi si ripone al buio in dispensa per almeno sei mesi. Dovrò solo ricordarmi di agitare la bottiglia di quando in quando.
Sistemata la dispensa, è finalmente arrivato il momento di rimettersi ai fornelli. Ho iniziato a cucinare con la padella in ghisa che mi sono regalata per Natale. Me ne sono innamorata per l’aspetto estetico: l’avevo vista su tanti blog stranieri, ero rimasta affascinata da quell’aspetto rustico, sembra provata da anni e anni di cotture su una stufa a legna e invece si tratta solo di passarla in forno ben unta di olio in modo che sviluppi una patina nera che la renderà naturalmente antiaderente.
Alla prova dei fatti non è solo bella ma estremamente versatile, ci ho cucinato sia sui fuochi che in forno, dalle verdure saltate senza olio al pane. L’ultima prova l’ho fatta con la cecina, un classico toscano che da street food nella padella in ghisa è diventata, insieme a qualche pomodoro secco e delle erbette fresche, un piatto sostanzioso, vegano e gluten free. Ottimo per ripartire con le proteine dei ceci, con i colori solari, i profumi mediterranei e un po’ di leggerezza.
Ieri è stata il mio pranzo insieme ad un’insalata di finocchi e arancia e un panino di segale con semi di cumino. Mi piace come inizio di anno nuovo, che dite?
Cecina con pomodori secchi
Ingredienti
- 100 g di farina di ceci
- 300 ml di acqua
- 1 cucchiaino di sale fino
- 1 cucchiaio di olio extravergine di oliva
- Una decina di pomodori secchi sottolio
- Pepe nero macinato fresco
- Origano, maggiorana o nepitella fresca
Istruzioni
- Versa l’acqua a filo nella farina di ceci, mescolando continuamente con una frusta per evitare che si formino dei grumi. Quando l’acqua è stata del tutto incorporata aggiungi l’olio e il sale.
- Lascia riposare l’impasto per almeno mezzora.
- Metti una teglia antiaderente o una padella in ghisa da 24 cm di diametro in forno e scalda il forno a 250°C. Quando è caldo togli con attenzione la padella dal forno, ungila con un filo d'olio, versa l’impasto e infornala nuovamente.
- Cuoci la torta di ceci per circa 5 minuti poi aggiungi i pomodori secchi tagliati a striscioline e cuoci per altri 10 - 12 minuti, finché non diventa croccante e dorata in superficie e ancora morbida dentro.
- Servi calda con abbondante pepe nero macinato al momento.
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Oggi vediamo qualche altra ricetta creativa per usare la farina di ceci, alla quale mi sto affezionando sempre di più, anno dopo anno. La torta di ceci in semplicità, mangiata in piedi in un panino con tanto pepe come street food vicino al mercato di Livorno non ha per me uguali, ma possiamo divertirci a usare la farina di ceci per qualche piatto quotidiano che può apportare buone proteine, risparmiando qualche volta un piatto di carne.
- la farinata alla cipolla di Alice sembra buonissima: per i fiori di zucca aspettate la stagione giusta, ma intanto provatela solo con le cipolle, cotte piano piano,
- anche in Sicilia la farina di ceci è l’ingrediente principale di uno street food di Palermo, provate la ricetta di Silvia per pane e panelle,
- dalla Sicilia a Nizza, per provare la socca, con la ricetta di David Lebovitz.
Juls, pure io uso l’Absolute per l’estratto di vaniglia, viene PERFETTO. Pensa che sono alla fine di un’estratto preparato tre anni fa e ho quello nuovo in infusione dal 1 dicembre. Già ha un colore scuro e carico, immagino verso maggio che meraviglia sarà diventato. Una bottiglia da un litro poi mi dura per circa tre anni…. baci baci!
Ciao cara Giulia! Fantastica questa tua cecina ai pomodori secchi…. ci farei così volentieri merenda adesso!
Avevo provato a comprare anch’io una pentola e una padella in ghisa su Amazon però mettendo l’indirizzo mi dice che non è possibile fare la spedizione. Tu come hai risolto il problema?!
Ti auguro una felice giornata, un abbraccio
Sandra
Bentornata.
Meno male che mi ero detta di non fare acquisti per un po’. A Natale mi sono scatenata con i regali per tutti. Ora le padelle in ghisa citate da te. Sono mesi e mesi che le sogno.
Anch’io mi sono fatta cogliere dalla mania del mettere a posto, almeno una credenza su due 🙂
Che grandi pulizie! E’ forse primavera? 😉
Buonissima questa ricetta, me la segno ^^
beh nella mia livorno il “5&5” non ha concorrenti 😉
Cara Giulia, a Livorno la Cecina si chiama 5 e 5 perché si chiedevano 5 lire di pane e 5 di torta. In città e un must! Mangiata calda con il pane francese…
golosissima l’idea dei pomodori secchi con la cecina. buon anno! 🙂
mmm buona e tante idee…brava!! grande rientro ^_^ baci
Adoro la cecina e in generale la farina di ceci, bella ricetta!
Che bella idea.. sopra posso metterci anche capperi e olive? 🙂
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ciao Giulia, la mia padella di ghisa ha il manico di legno, perciò non credo di poterla mettere in forno: posso usare una pirofila? anche in questo caso devo scaldarla prima in forno? e le erbe aromatiche quando si mettono?
grazie ciao
Ciao Giulia, è normale che per le quantità indicate per la farinata (anche nel libro dei mercati di Toscana ) l’impatto sia molto liquido? Grazie
Ciao Annalisa, esatto, l’impasto è estremamente liquido! ma la cottura ad altissima temperatura aiuta!
Infatti è venuta incredibilmente buona..! Grazie mille
Evviva!!