(Simil) ricotta di capra con frutta al forno
“Ogni volta che un bambino smette di credere alle fate, una fata muore”. Neverland – Un sogno per la vita (2004).
Quando smetti di credere in un sogno, succede più o meno la stessa cosa. Muore una fata, si chiude un fiore, si spenge una stella, sparisce un sorriso. Ecco perché dovete continuare a credere ai vostri sogni, qualsiasi cosa succeda, ecco perché io continuo a credere ai miei sogni, qualsiasi cosa succeda.
Io ho tanti sogni, qualcuno più raggiungibile di altri… non salirò mai sul palco di Wembley in modo che Robbie Williams possa dedicarmi una canzone, che so… She’s the one, ma ce ne sono altri che sento qui vicini vicini, che se allungo un po’ la mano li sfioro e posso fargli il solletico.
Però ci sono giorni in cui anche i sogni più realizzabili sembrano lontani, avvolti da una nebbia fitta che sembra cotone. Per quanto i sogni sembrino fatti di sospiri immateriali, il modo migliore per ricollegarmi a loro è mettere in moto le mani, fare qualcosa di concreto.
Allora faccio una passeggiata a passo svelto, cammino tanto veloce che gli occhi quasi lacrimano per il vento e il sole. Metto a posto i libri di cucina e segno con un post-it le ricette che voglio fare. Faccio un formaggio: dal latte al caglio in poco tempo. Influisco sulla realtà con un cucchiaino di aceto di mele, trasformo la materia e mi sembra di fare una magia… se mi riesce questo, mi riuscirà anche realizzare i miei sogni, no?
Volendo parlare tecnicamente, questo non è un formaggio o una ricotta, ma una cagliata. Ma si sa che nei sogni un po’ di magia e di fantasia non guastano mai. Per l’idea della ricotta fatta con il latte di capra ho preso spunto da questo meraviglioso post di Alex. Ho scoperto da poco il latte di capra e i formaggi caprini in generale, ma come ho già avuto modo di dire, hanno un carattere insolito, che odi o ami. Io li amo!
(SIMIL) RICOTTA DI LATTE DI CAPRA
Ingredienti:
- 500 ml di latte di capra
- 1 cucchiaio di aceto di mele
Procedimento
- Scalda il latte in un pentolino, tenendo d’occhio la temperatura.
- Quando raggiunge 80°C versa il cucchiaio di aceto e mescola tenendo il fuoco basso, in modo che il latte non raggiunga mai il bollore pieno.
- Quando cominciano a formarsi dei grumi, che si separano dal siero, togli il pentolino dal fuoco e lascialo raffreddare a temperatura ambiente.
- Quando è freddo, fodera un colino con della garza (in Inglese si chiama proprio cheese cloth, stoffa per il formaggio, mai nome fu più appropriato), appoggialo su una ciotola e versa il latte cagliato nel colino.
- Lascialo scolare per una notte in frigo, ed ecco pronta la ricotta!
E adesso come la serviamo questa ricotta di capra? Io l’ho mantecata con un po’ di miele per addolcirla e ammorbidirla, poi ho cotto delle susine piccole piccole e dolcissime in forno con lavanda, miele e vaniglia e li ho serviti insieme.
Puoi servirla anche come antipasto salato, usando per la marinatura le stesse spezie che ho usato qui.
Trovate una ricetta per la frutta cotta in forno, insieme ad un’altra idea per il picnic, nel primo numero di Casa Creativa, la nuova rivista dedicata agli hobby creativi.
E’ proprio vero,quanti sogni abbiamo nel nostro cuore…altri realizzabili,altri cosi’ lontano da non pensarci piu’,e ancora altri realizzati ma che non bastano ad appaggare il nostro io…
Si sresce,si diventa matutri e spesso si smette di sognare…a volte per mancanza di tempo…presi dalla frenesia quotidiana….dai fifigli ,dal marito….e da ancora mille cose….Peccato!!!!!
Io non ho mai rinunciato ai miei sogni o meglio quando so che non posso raggiungere un obiettivo sono capace di realizzare qualcosa piu’ fattibile che mi da serenita’ e soddisfazione….
Uno dei miei sogni e’ qiuello di avere un ristorante…quindi invito sempre amici a casa e preparo per loro….
Complimenti per la ricetta fresca e sicuramente saporita!!!!
Buona cucina e buona vita!!!
grande cosa, penso sia un dono. Da piccina ero proprio molto più sognatrice di ora (pensa un po’ come stavo messa) e nonostante questo continuo a sognare così tanto… ed è bello non essere sole! Buona cucina e buona vita a te, che tu possa vivere il sogno del ristorante ogni giorno!
Io adoro tutto ciò che è caprino (ma è vero, o lo si ama o lo si odia) e adoro fare questa cagliata e poi usarla invece della ricotta nella preparazione di una cheesecake o di altri dolci…
Anche io paragono il suo processo alla magia, e invece è solo caglio 😀
“solo” caglio, che donne che donne che siamo! è magia, e lo viviamo come cosa quotidiana… W il caprino!
Anch’io adoro tutto ciò che è di capra. Sai che una dottoressa specializzata in bioterapia nutrizionale mi ha detto che le capre sono gli unici animali che non si ammalano di tumore? Forse per la loro alimentazione. O forse perché sono stupende!!! 🙂
belle le caprette, ma quanto sono simpatiche!
e adesso dopo questo che mi dici sono ancora più predisposta al caprino, specialmente se fatto in casa, con un latte buono!
Già, è proprio vero che ogni tanto i sogni spariscono dietro una nuvola, come la luna in certe notti stellate. Eppure un secondo prima brillavano così fulgidi… come te, quando accadono questi momenti, mi concentro su qualcosa di “manuale” da fare… un po’ di sport (che non fa mai male), ordinare la camera, cucinare… sono tutti ottimi antidoti alla sindrome da “sogno disperso” 😉
Sicuramente l’avrò già detto, ma mi piace moltissimo come scrivi.
E la ricetta… non avevo mai pensato di fare la ricotta in casa… eppure è uno dei formaggi che apprezzo di più! Grazie della dritta, quindi 🙂
Buon weekend, e non solo.
Un bacione
Agnese
Agnese, che carina che sei, grazie!ho visto che nella tua ultima ricetta c’è la ricotta, che la usi anche per colazione.. insomma, è arrivato il momento di farla, eh?
L’ho fatta ieri!! L’ho portata in tavola nel più religioso dei silenzi… e hanno apprezzato tutti! Sparita in un lampo 😀
La devo rifare, così magari mi rimane per la colazione 😉
Grazie ancora!
Penso che la vita sia tanto affascinante xchè riesce a travolgerci in positivo ed in negativo sempre ed in questo altalenare ci rende VIVI., ed i sogni tappe per essere felici. Che bello pensare di poter fare la ricotta in casa..un chimico come me non può tirarsi indietro.. Bellissime foto. Buoni sogni Juls. Baci!
Elena, noi abbiamo tanti sogni in comune, e mi piace pensare ai sogni come tappe per essere felici… si affrontano i passi con più entusiasmo.
Ok…respiro profondo e calma..
dovrò appuntarmi questa tua tecnica ogni volta che penso che non realizzerò mai il mio sogno di diventare una famosa scrittrice di best-sellers.
Okay l’ho detto.
Conoscete il mio sporco segreto.
Buon week end, Julipet!
non ci pensare nemmeno a rimettere un’altra volta una negativa vicino ad un sogno, MAI!
buona settimana Giusy!
la mia Tessoraaaaaaaa
come dicevamo: tu puoi! Vedi che ho ragione?
tra parentesi…. vogliamo parlarne di questi piatti? No?
Ma dove li trovi????
brava, sempre e comunque.
bacio
hahahah, inquietante Tesssoraaaaaaa! 😛
i piatti?? li ho ‘rubati’ a mamma, è il mio servito preferito, è così English!
bacio!
i sogni…ogni tanto sembrano così lontani da esudirsi…ma ci si crede sempre e comunque…anche se a volte si ha paura di non riuscire…se trasformo i miei sogni come tu riesci a trasfromare la materia sarei + che soddisfatta!
meglio la paura di non riuscire che il rimpianto di non averci provato. La paura è normalissima, anzi, a volte dà anche più stimolo!
“…i sogni son desideri…di felicità…. [..] tu sogna e spera fermamente, dimentica il presente….e il sogno realtà…diverrà….” diceva qualcuna… 🙂
che bel formaggetto cara, complimenti….
Cenerella Cenerella! da piccina – ma anche ora – mi piaceva un sacco!
Che bello il tuo post, mi hai aperto gli occhi e fatto ritrovare l’entusiasmo.
Grazie!!
Nonna Luisa, l’entusiasmo lo avevi lì, aveva solo bisogno di un filo d’aria per riaccendersi. Grazie grazie grazie
Avevo proprio bisogno di leggere queste parole…bravissima e bella la ricetta, la provo!
Lidia, fidati, che il rischio di credere in un sogno è sempre minore di quello di non crederci più.
La fotografia ha un ventaglio di colori stupendo ed una luce incredibile. La ricetta è una meraviglia..che dire?
Brava e basta
Dovrò imparare, per il momento ho appena cominciato
Complimenti ancora
Arianna
Allora benvenuta nel mondo dei foodblogger, buon divertimento, sarà un’avventura, vedrai!
Non smettere di sognare Juls!! mai!! :*)
il nostro cuore vive d’amore e di sogni. Senza quelli saremmo solo degli automi.
Complimenti per la collaborazione, sei un vulcano di idee e questo grazie ai tuoi sogni :*)
P.s. ricetta deliziosa!
Grazie Sandrina! c’ho provato tante volte e fermarli un po’ questi sogni, ma poi escono fuori più forti di prima! La collaborazione mi entusiasma, effettivamente, è un bel progetto e son curiosa di vedere dove porterà.
Parli con una che sogna anche mentre lava i piatti o sta appesa alla maniglia del tram. Senza i sogni non sarei nulla. Sono i sogni che segnano il nostro cammino. La forza del sogno muove i nostri passi. Senza di loro, siamo fermi, siamo statue di sale, poveri esseri bianchi, senza colore. Tu sei uno straordinario contenitore di sogni e l’ho percepito dal primo momento che ti ho conosciuta. Non si può negarlo guardandoti, ne leggendo le tue parole o osservando la meravigliosa luce che traspare dalle tue foto. Direi che sei un perfetto prodotto e produttore onirico. Con l’età si diventa più duri e cinici per difendersi dai colpi della vita. Me ne rendo conto via via, ma forse è proprio attraverso la potenza del sogno che si fa idea, che resto me stessa, più umana e saggia. Ti abbraccio perchè sei forte. E il caprino con la frutta cotta è un sogno fatto realtà. Bacione, Pat
domani proseguiamo il discorso dei sogni.. davanti ad una pizza o una tagliata? chissà che ci propongono! baci
ahhh anche tu parli di sogni, anch’io nell’ultimo post ho sognato e poi sveglia ho usato le mani.
Bella ricettina fresca ,semplice come mi piace fare proprio in questo periodo!
🙂
effettivamente è molto estiva, poi mi piace inserire la frutta dove posso! manca poco ad agosto Pat!!
Che bello vedere quante persone hanno dei sogni e cercano di raggiungerli. Anche se mi è capitato di conoscere persone senza sogni, persone che si accontentavano. Ho sempre pensato che queste persone saranno di sicuro meno tristi nel corso della loro vita, perché inseguire un sogno a volte porta fallimenti e dolore. Ma il punto è che non potranno MAI essere felici come qualcuno che riesce a realizzare un suo sogno. Questa gioia è riservata solo ai sognatori!
quanto hai ragione Fra! è dagli alti e bassi, dai contrasti e dalle opposizioni che si dà significato alla vita.. e che si raggiunge o si comprende la felicità!
Sì i sogni, a volte basta poco, a volte tanto ma sono un vero motore della vita. Grazie per l’energie positiva che trasmetti sempre e bellissima ricetta (devo pensare la prossima volta ad usare il latte di capra 🙂 Baci domenicali
baci di fine domenica… ormai si possono quasi considerare baci del lunedì mattina… che ce n’è sempre bisogno di lunedì mattina!
Neverland è un film che ho adorato, il tuo post, anche se arrivo in ritardo a commentarlo, l’ho adorato anche di più. Bellissimo provare a fare questo formaggio e bellissime le foto e i tuoi racconti. 🙂
Buona settimana
è uno dei film che mi ha fatto piangere di più, ma come è bello!?
buona settimana Elisa!