Novembre. Tempo di…
Novembre è sempre stato un mese di passaggio, trenta lunghissimi giorni tra le giornate di sole e foglie rosse di ottobre e la magia più pura di dicembre, con Natale, il pungitopo e i biscotti. Eppure novembre è il mese dell’estate di San Martino, della nebbia soffice come cotone, del vino novello con le castagne cotte sul fuoco, delle prime avvisaglie dell’inverno e dell’arrendersi a sciarpa, cappello e guanti.
Quest’anno voglio provare a godermi questi trenta giorni, a dare loro più di un ottimo motivo per essere ricordati. Comincerò proprio dalla frutta e verdura di stagione, perché ho come l’impressione che saranno di nuovo le zucche, le arance, i funghi e le barbabietole a conquistarmi prendendomi per la gola, facendomi godere ogni attimo di questo novembre appena iniziato.
Questa volta ho fatto un giro al mercato di Piazza delle Cure, a Firenze: è un tipico mercato rionale, rumoroso e colorato, in cui si può comprare qualsiasi cosa ti venga in mente, dai porcini del Casentino ai finocchi dell’Impruneta, dallo stampo per una torta pensata all’ultimo minuto all’immancabile trippa e lampredotto.
Frutta
- castagne. Che novembre sarebbe senza scaldarsi le mani attorno a un cartoccino di caldarroste comprate all’angolo di una strada ventosa?
- mele. Una mela al giorno toglie il medico di torno. Una torta di mele funziona lo stesso?
- pere. Comincio a buttare lì l’idea: che ne dite di questi biscotti per una finestrella del calendario dell’avvento?
- uva
- kiwi. Quando riesco a trovare i kiwi locali io non resisto: il mio modo preferito di mangiarli è tagliarli a metà e scavarli con un cucchiaino. Ma anche una crostata di frutta non è una cattiva idea…
- fichi d’india
- melograna
- cachi. La scorsa settimana ho fatto un frullato con un caco, una banana e del latte di mandorle: sembrava festa.
- arance. Attendo quelle amare, per la marmellata. Il mio fornitore di fiducia? Arance da gustare
- clementine
- mandarini. Attendo i primi mandarini per fare il mio dolce al cioccolato preferito, con olio di oliva e succo di mandarino
- noci
Verdura
- cavolfiore e cavolini di Bruxelles. Saltati in padella con acciughe e olive nere o cotti a vapore e conditi con olio buono, non è vero che i cavoli sono la verdura più odiata da grandi e piccini.
- finocchi. Una delle mie insalate invernali preferite è con finocchi, arancia e olive nere. Ma non resisto ai finocchi gratinati che mi fa mamma.
- carciofi. Li attendo come si aspetta il ritorno del tempo del camino acceso e della bruschetta: li avete provati nella frittata di nonna?
- rabarbaro
- patate novelle
- barbabietole
- cipolla
- sedano/sedano rapa
- lattuga/indivia. Cambiando condimento per l’insalata, aggiungendo senape, un aceto buono, anche un filo di miele e qualche noce cambia totalmente. Non solo piatto estivo ma ricetta per ogni stagione.
- topinambur. Una delle vellutate meglio riuscite di questo blog, il loro sapore di carciofo è delicato e persistente
- cicoria
- ravanelli
- fagioli. I fagioli all’uccelletto sono uno dei piatti più rappresentativi dell’amore toscano per piatti rustici e di sostanza.
- funghi
- zucca. Ormai sono innamorata della zucca, già tremo all’idea che il nostro tempo insieme avrà presto una fine…
- radicchio
- cime di rapa
- cardi. Cappone in umido e cardi rifatti, ecco il Natale tradizionale toscano di qualche decennio fa.
Novembre. Tempo di? Cosa aspettare di più in questo mese? quali sono le ricette stagionali che caratterizzano il vostro novembre?
Mi piacciono tantissimo frutta e vedute di questo periodo: amo zucca e castagne e sì, anch’io aspetto di assaggiare dei buonissimi carciofi!
Peccato non aver trovato ancora delle castagne almeno decenti…arriveranno?
ho trovato le castagne! al supermercato si trovano solo dalla Grecia, ma a un mercatino qui nei dintorni le ho trovate del Mugello, che buone!
Mmmmh, vediamo…Se dico novembre penso subito ai mandarini e ai cachi, ma anche a soffici plumcake da gustare a colazione. Le noci le mangio tutto l’anno, ma anche le cime di rapa non mancano quasi mai sulla mia tavola(ebbene sì, origini pugliesi al 100%!!). A Roma, purtroppo, i mercati non sono cos’ belli come a Piazza delle Cure. Un tempo avevamo un coloratissimo mercato a Ponte Milvio ma ora, ahimè, al suo posto regna una colata di cemento per i parcheggi, una trisetzza…Che dirti, cara Giulia, dal tuo blog attendo soprattutto una nuova ricetta per un morbidissimo plumcake. Anche perchè ho comprato un nuovo stampo in silicone che mette allegria solo a guardarlo: rosso con venature arancioni!! Un abbraccio e prepariamoci al mese di novembre…
Baci, Sara
Guarda, Sara, mi inviti a nozze. Il plum cake è uno dei dolci che faccio più spesso nel silenzio della mia cucina, al di fuori dell’obiettivo della macchina fotografia e del blog. Va a finire di rado qui, ma da quando ho letto il tuo commento ne ho uno in mente, quindi stai pronta che tra qualche settimana arriva!
Aspetto anch’io le caldarroste che scaldano il cuore e le mani gelate, aspetto le mele per una tarte tatin e i cachi per un pane semplice, morbido, da accompagnare al tè. E poi aspetto il profumo dei mandarini che ripulisce da ogni tristezza e la zucca che si trasforma in torte cremose e quiete. Ma, più di tutto, aspetto la pioggia e il suo ticchettare dolce.
Il profumo dei mandarini per me è il Natale, più dell’odore di cannella o di resina di abete, non vedo l’ora di poterlo riannusare con trasporto!
Praticamente mi piacciono tutti gli ingredienti novembrini che hai elencato, salvo forse cardi e cicoria 🙂 Scusa se mi permetto, ma notavo che i link nel testo non sono tanto visibili, a meno che non ci passi sopra con il mouse, magari li evidenzierei un po’ di più perchè “nascondono” tante cose belle e buone. Buona giornata
Hai ragione! ho in programma un restyling del blog a breve, questa è una delle prime cose che deve essere corretta!
Per i cardi, io proprio ieri li ho mangiati fritti, e non riuscivo a fermarmi: ma sai come si dice, fritta è buona anche una scarpa!
Beh, domani sera si va alla sagra della Bagna Cauda a Vignale Monferrato!
Non c’è nulla di meglio in questa stagione!
Ogni tipo di ortaggio, dal topinanbur ai cardi, dalla verza al ai rapanelli, tutto è ottimo nella bagna cauda! E si mormora che gli angeli mangino peperoni in bagna cauda! 😉
Questa mi manca, ma credo che mi ci divertirei molto, alla Sagra della Bagna Cauda!
Beh, si può sempre organizzare!
Se passi per il Monferrato e me lo dici per tempo ti organizzo una bagna cauda coi fiocchi! 🙂
Amo il profumo delle cadarroste, come quello degli aghi di pino, della cannella e dei mandarini, mi ricordano che si avvicina il Natale il periodo dell’anno che preferisco, forse perché sono nata due giorni prima, forse perché mi riporta alle feste di Natalcompleanno di quando ero piccola e forse perché penso ai Natali che verranno per la mia piccola peste sperando di renderli “semplicemente” speciali come sono stati i miei, con la famiglia riunita intorno ad un tavolo imbandito, ricco di ottimo cibo, ma soprattutto d’affetto!…. scusa se mi sono dilungata 🙂 ma sono già in modalità natalizia!
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