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A pranzo da nonna: l’omelette ripiena ai carciofi

Ultimamente faccio spesso pranzo con nonna. Adesso che siamo vicine di casa capita che per pranzo ci facciamo compagnia. Se devo lavorare a qualche ricetta per il blog porto l’esperimento, spesso ormai freddo dopo le foto. Lei lo riscalda, sempre a fuoco minimo che da lei il minimo è più minimo del mio, ed ecco perché a lei viene tutto meglio che a me, e insieme commentiamo cosa va o cosa non va.

Se magari devo scrivere o lavorare sulle foto è invece lei che cucina e io arrivo a tavola imbandita. Imbandita non è un’esagerazione, ogni giorno da nonna è festa, e ti fa sentire importante e speciale con piccole cose. Tipo il cioccolatino a fine pasto accanto al caffè. Ogni giorno. E se finisce i cioccolatini non si scoraggia, nonna mi porta un cubetto intero di cioccolato fondente.

Abbiamo anche concezioni diverse del pranzo leggero. Tipo: nonna oggi voglio mangiare qualcosa di leggero, dopo devo andare a pilates. Brava, allora vieni da me, ti faccio i passatelli in brodo. E insieme ai passatelli in brodo trovo anche straccetti di pollo tagliati sottilissimi, in modo che sia un pasto completo. Poi non vi dico a pilates…

Nonna si scusa quando l’insalata di pollo – decisa di comune accordo per pranzo in modo che fosse leggera – manca di olive nere. Ma dentro c’è già il pollo, e il formaggio, e l’uovo sodo. Poi mi domando da chi ho preso: le piace provare, ritaglia le ricette dai giornali o le ascolta in tv e poi le ripropone a suo modo. Non è mai contenta dei suoi risultati, ma ogni volta riesce a renderci felici con poco. Solo che a quel poco lei ci mescola l’ormai ben nota magia, e ogni giorno è una festa con lei.

Ieri per pranzo ci siamo messe d’accordo – urlando dalla finestra, ma tanto siamo in campagna – che avrei portato la frittata di carciofi. Ma invece della solita frittata l’ho chiamata omelette e i carciofi sono diventati il ripieno, insieme al pecorino toscano che con i carciofi ci sta sempre bene.

Arrivata da nonna ho trovato un antipastino ad accogliermi: pane e salame toscano, perché insomma solo la frittata le sembrava poco. Quindi col senno di poi posso dirvi che se volete rendere l’omelette ancora più ricca potete aggiungere cubetti di salame, ci stanno veramente bene.

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Omelette ripiena ai carciofi

Preparazione: 5 minuti
Cottura: 10 minuti
Tempo totale: 15 minuti
Chef Giulia

Ingredienti

  • 5 carciofi
  • 1 limone
  • Olio extravergine di oliva
  • 1 spicchio di aglio
  • Origano secco
  • 4 uova
  • 150 g di pecorino toscano semi stagionato
  • Sale
  • Pepe nero macinato sul momento

Istruzioni

  • Spremi un limone in una ciotola d'acqua, ti servirà per immergerci i carciofi appena tagliati in modo che non diventino subito neri.
  • Pulisci i carciofi togliendo le foglie esterne più dure. Tagliali in spicchi e togli la peluria interna. Strusciali con il limone e mettili nella ciotola di acqua e limone.
  • Scalda qualche cucchiaio di olio extravergine di oliva in una padella con uno spicchio d'aglio. Aggiungi i carciofi, condiscili con sale, pepe nero e origano.
  • Lasciali cuocere per 8 - 10 minuti a fuoco medio finché non saranno abbastanza teneri. Toglili dal fuoco e mettili da parte.
  • Sbatti le uova con un pizzico di sale e di pepe nero macinato. Scalda un cucchiaio di olio in una padella antiaderente e quando è ben caldo versa le uova sbattute.
  • Fai rapprendere un lato della frittata, versa i carciofi e il pecorino a cubetti su metà frittata e piegala per coprire il ripieno. Falla cuocere per un altro minuto in modo che il pecorino cominci a sciogliersi, poi falla scivolare su un piatto e servila con una spolverata di pecorino grattato e ancora pepe macinato sul momento.
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Qualche tempo fa dissi che se mai mi sposassi vorrei un bouquet di erbe aromatiche, con timo, maggiorana, mentuccia… magari l’erba cipollina la lasciamo per il pranzo. A ben pensarci, se la stagione lo consente, anche un bouquet di carciofi non sarebbe male, così giusto per far capire di che pasta siamo fatti. Perché sì, qui siamo tradizionali e abbiamo l’album del matrimonio come Monica di Friends e Toula del Il mio grosso grasso matrimonio greco – ma ci piace anche essere originali.

Ok, ok, sto scherzando, l’album del matrimonio non ce l’ho, ma il bouquet di carciofi l’ho comprato l’altro giorno al supermercato e sono andata in giro tipo sposina per tutte le corsie. Sono una meraviglia della natura, vero?

Le presentazioni del libro in Toscana

Finalmente qualche data e qualche occasione per incontrarci per parlare del libro I love Toscana e magari conoscerci o rivederci… sempre smangiucchiando qualcosa, ci mancherebbe!

  • Giovedì 7 febbraio – Prato – Libreria Mondolibri, via dei Cimatori, 6 – ore 18.00
  • Lunedì 18 febbraio – Firenze – Libreria IBS, via de’ Cerretani 16/R – ore 17.00. Sarà presente anche Tessa Kiros!
  • Martedì 26 febbraio – Pistoia – Libreria Mondolibri, via Allende 8 – ore 18.00
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Questo articolo ha 20 commenti

  1. Ora che sei riuscita a scatenare la mia fame, su cosa mi tuffo?! Una omelette così mi manca mannaggia…!
    Io ricordo ancora i pranzi e le merende di mia nonna… proprio come la tua: tavola imbandita ogni giorno dell’anno! Come fanno a essere sempre tanto speciali? 🙂

  2. Mi sa che è una costante delle nonne credere non sia mai abbastanza qualsiasi cosa tu possa preparare!!! Anche la mia diceva sempre così..
    Visto che ho ancora un pezzetto di pecorino questa potrebbe essere la cena di domani!!!

    W le nonne!!!

    Buona giornata

  3. un bacio alla nonnina!
    MA te, scusa, non dovevi venire in libreria il 1 marzo?!?!?
    mi hai fregato!
    Il tuo libro è arrivato oggi, e ce l’ho qui accanto. Gia’ fantasticavo sul tuo autografo… come si fa, ora?!?!
    🙂

  4. Tua nonna deve essere una veramente ganza 🙂
    Mi ci sono affezionata solo leggendo il tuo post. Il tocchetto di cioccolato con il caffè è quasi commovente.

  5. Accipicchia Giulia, quanto vorrei avere anche io la mia nonnina, molto simile alla tua, ancora qui! Donne speciali dal cuore grande e dalle grandi conoscenze. E poi il cioccolatino con il caffè…ma che meraviglia. E meraviglia, oltre alla omelette, anche le foto…davvero complimenti.
    A presto

  6. Ciao Juls!!
    E’ molto tempo che non passo a trovarti, ma devo dire che sei sempre più brava, ho sempre avuto un debole per le tue ricette e per i tuoi post che sanno di vita semplice e di campagna!
    Quando posso una capatina la faccio, continua così!!!
    A presto!

  7. Che meraviglia che sono le nonne! Mi hai fatto ricordare la mia nonna Pina che non c’è più e che faceva finta di non vedere quando mi riempivo la bocca col ripieno degli agnolotti che preparava in quantità industriale…
    Un saluto a te Giulia!
    Laura

  8. Juls ma tu lo sai quanto sei fortunata ad avere una nonna così è soprattutto ad avere la possibilità di vivere a fianco e di poter passare del tempo così “buono” con lei?? La mia nonnina vive lontano da me e non so cosa darei per poter cucinare con lei qualche volta…Fanne tesoro perché saranno dei ricordi bellissimi in futuro!!
    Un abbraccio

  9. E come ti sbagli?
    La nonna è sempre la nonna, impossibile stare leggeri quando si va da loro!
    Bella idea l’omelette presentato così….
    Ma soprattutto CI VEDIAMO DOMANII!
    Non vedo l’oraaa!!!

  10. Della serie “le coincidenze hanno un perchè”; stamani ho scongelato un concolino con i carciofi (congelo sempre gli avanzi, non si sa mai), nel frigo ho del buon marzolino, i limoni in giardino sono stracarichi e ieri mi hanno portato le uova fresche….

  11. 5 stars
    Che belli che sono i tuoi racconti sulla nonna. La vorrei prestata io la tua nonna, e mi fai fare un balzo in avanti quando le mie due nane avranno la tua età e parleranno, beate loro, delle due loro nonne proprio come fai tu.
    Che già adesso a 5 e 4 anni lo fanno in verisone riveduta e corretta.
    L’omelette…ovviamente la si prova!! in bocca al lupo per il libro!

  12. Come ti invidio Jul…senza cattiveria. Mi piacerebbe tanto sedermi ancora al tavolo con nonna, parlare, ridere, assaporare gli attimi, condividere, vederla gioire della mia gioia d’esser madre e mostrarle la donna che sono diventata.
    Ma via questa malinconia, questo post merita sorrisi e non lacrimucce…questa golosità così ripiena mi fa venire proprio voglia di correre ai fornelli … 😛

  13. io adoro le nonne, davvero. Le mie sono: una troppo acciaccata per cucinare (no seriamente, ah 85 anni quasi, fa fatica a camminare e ha la badante, però a volte va in cucina e “da le direttive” per cucinare) e l’altra con cui potrei sbizzarrirmi abita lontano 🙁 un pò ti invidio 🙂 ma senza cattiveria. Bellissima anche la ricetta.. è proprio vero che le nonne ispirano!
    baci

  14. Che bello questo bouque di carciofini…ti ci immagino per le corsie del supermercato con il tuo sorriso smagliante…tua nonna poi sembra tanto mio padre…lì sempre a rifocillarmi, a farmi trovare la colazione quando vado a lavorare o qualche sera sale trafelato con la cena anche se sa che ho già cucinato per quattro…ma a noi piace così!!!

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