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Cibo di casa. Zuppa di patate, porcini e castagne

Vi ho parlato spesso di Elizabeth David, una food writer inglese che negli anni ’60 ha fatto riscoprire all’Inghilterra la buona cucina e che ancora oggi è uno degli esempi più alti di come scrivere bene di cibo. La sua scrittura è calda e sensuale, elegante.

Elizabeth David ha avuto una vita avventurosa, ha girato il mondo, dal Mediterraneo all’India, riportando in Inghilterra la cucina di altri paesi.  Aveva anche un bel caratterino, era una donna di polso, a volte un po’ snob. Questi suoi tratti spesso emergono nei suoi libri con un guizzo di vivacità, provocazione e humor. Tante volte ho pensato che avrei voluto assomigliarle, scrivere come lei, avere la sua stessa sensibilità, eleganza e fascino.

Poi ho scoperto Laurie Colwin

Poi ho letto Home Cooking: A Writer in the Kitchen di Laurie Colwin. Ho scoperto una donna che ammiro, che mi fa sentire normale nel mio modo di vivere la cucina e di essere. E credetemi, questo a volte è difficile.

Laurie Colwin è una scrittrice americana nata a Manhattan che dagli anni ’70 ha pubblicato molte storie brevi e ha scritto per Gourmet Magazine. La sua passione per il food writing era seconda solo al piacere di condividere quel cibo con gli amici. Ecco che pubblica quindi due raccolte di saggi, ricette e ricordi, Home cooking e More home cooking.

Capitano giorni in cui metto in discussione le mie capacità e il mio modo di fare cucina. Mi pare di non essere mai abbastanza aggiornata sulle ultime mode in fatto di cibo, non conosco chef, pasticcieri e sommelier, mi sembra che la mia cucina non sia abbastanza raffinata, o creativa, o ricercata. È solo una cucina casalinga.

Poi apro uno dei suoi libri, e trovo una boccata di aria fresca.

Sono leggeri, non senza nascondere al loro interno battute ironiche o riflessioni profonde. Laurie Colwin è l’amica che vorreste avere, quella che vi passa le ricette scritte su un fogliettino e che vi fa capire che potrete rifarla altrettanto bene nella vostra cucina, anche senza la planetaria all’ultima moda. Laurie non si prende mai troppo sul serio – in fondo scrive di cibo, non sta salvando il mondo – è divertente, genuina, spontanea e carica di un’energia pura, una fonte di ispirazione.

Nell’introduzione a Home Cooking Laurie si descrive così:

“Unlike some people, who love to go out, I love to stay home. (…) I love to eat out, but even more, I love to eat in. The best dinner party I ever went to was a black-tie affair to celebrate a book, catered by the author’s sister. When the food appeared at this party I could scarcely contain my delight. It was home food! (…) The thing about homebodies is that they can usually be found at home. I usually am, and I like to feed people.”

“A differenza di alcuni che amano uscire, a me piace stare a casa. (…) Mi piace mangiare fuori, ma ancora di più, amo mangiare a casa. La miglior cena a cui io abbia mai partecipato era una cosa da cravatta nera e abito lungo per festeggiare l’uscita di un libro, organizzata dalla sorella dell’autore. Quando il cibo è apparso a tavola ho potuto a malapena contenere la mia gioia. Era cibo di casa! (…) I pantofolai in genere possono essere trovati in casa. A me di solito potete trovarmi lì, e mi piace nutrire gli altri.”

Laurie è l’amica da cui vorreste essere invitati a cena, perché il suo è un cibo dell’anima, di casa, semplice e mai pretenzioso.

Arrivereste in fondo a una delle sue famose cene sazi ma non appesantiti, soddisfatti come se aveste appena fatto un percorso indietro nelle memorie più felici.

Negli anni ’80, gli anni delle pennette vodka e salmone, della rucola in ogni piatto e dei cocktail di gamberetti, gli anni dell’apparire prima che essere, Laurie parla di un cibo vero, sano. Fa attenzione al budget dei piccoli nuclei familiari che vivono in appartamenti minuscoli in quartieri di New York che ora sono diventati di moda, parla di biologico, di carne bianca da preferire a quella rossa, di stagionalità, di come cucinare per un un folto gruppo di amici in un cucinino piccolo come un armadio. Laurie è una donna moderna a cui vorrei assomigliare, con la quale non mi sentirei mai fuori posto.

Zuppa di patate, porcini e castagne

Zuppa di patate, porcini, e castagne

Ho fatto un giro lungo prima di arrivare a parlare della zuppa di oggi, ma proprio ieri rileggevo un capitolo di Home Cooking dedicato ai menu per le cene con gli amici e questa mi è sembrata adatta. È una zuppa di patate, porcini, e castagne, casalinga, non ricercata, un piatto che può sicuramente far contenti i vostri amici a cena, lasciandoli con il ricordo di una zuppa calda e fumante che li ha accolti alla vostra tavola. E farà contenti anche voi, perché la potrete preparare in anticipo, non richiede particolari attenzioni e quindi potrete dedicarvi al dolce o al secondo mentre la zuppa borbotta piano sul fuoco.

Le patate e i porcini cuociono a fuoco basso per un’ora, finché la zuppa non è cremosa. Le castagne cotte a vapore Ventura vengono aggiunte quasi a fine cottura, per dare ancora più dolcezza e morbidezza alla zuppa. Lasciatene qualcuna da parte, se riuscite a non finirle prima, e sbriciolatele sulla zuppa prima di portarla in tavola.

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Zuppa di patate, porcini e castagne

Una confortante zuppa toscana di patate, porcini e castagne, il perfetto cibo di casa, un piatto che farà felice tutti i tuoi amici a cena.
Portata Primo, Senza glutine, Zuppa
Cucina Italiana
Preparazione: 10 minuti
Cottura: 40 minuti
Tempo totale: 50 minuti
Porzioni 4

Ingredienti

  • 60 ml Olio extra vergine di oliva
  • 2 scalogni, affettati finemente
  • 1 kg patate bianche
  • 2 foglie di alloro
  • 300 g porcini, puliti e tagliati a pezzettoni
  • 1 l acqua calda leggermente salata
  • 100 g castagne cotte a vapore Ventura
  • Sale
  • Pepe nero macinato fresco
  • Prezzemolo fresco

Istruzioni

  • Versate l'olio extra vergine di oliva sul fondo di una pentola, aggiungete lo scalogno tritato finemente e fatelo ammorbidire, cuocendolo a fuoco medio basso per cinque minuti.
  • Aggiungete le patate e le foglie di alloro, mescolate e fate cuocere le patate per circa 5 minuti, poi copritele con l'acqua calda e cuocetele a fuoco medio per circa 25 minuti, finché non sono morbide.
  • Aggiungete i funghi e cuoceteli per 5 minuti.
  • Ora aggiungete le castagne sbriciolate, lasciandone da parte qualcuna. Mescolate per far sì che le castagne si disfacciano e rendano la zuppa più cremosa. Fate cuocere per circa 5 minuti, o finché le patate non saranno morbide e la zuppa soda e cremosa. Assaggiate e regolate di sale e pepe.
  • Servite la zuppa con qualche castagna sbriciolata, il prezzemolo tritato e il pepe macinato al momento. Finite con un giro di olio d'oliva, che scaldato dal calore della zuppa, la profumerà e la renderà ancora più appetitosa.
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Altre ricette con i funghi dall’archivio del blog

  • Risotto ai porcini. Se non hai i porcini freschi puoi usare anche funghi congelati, anche se il risultato finale non avrà la stessa intensità, o un sacchettino di porcini di qualità essiccati. Ammetto che a me capita spesso di usare quelli congelati, nessuno è perfetto.
  • Pasta alla boscaiola. Questa pasta ha una deliziosa allure anni ‘80, come tutti i piatti che prevedono la panna da cucina. È però difficile trovare la ricetta originale per preparare una buona pasta alla boscaiola.
  • Orzotto ai finferli. Come vedrete, uso un brodo fatto sul momento con funghi secchi e erbe aromatiche. Se non avete i funghi secchi potete usare anche soltanto le erbe aromatiche che preferite: rosmarino, timo, alloro, salvia… otterrete in poco tempo un brodo saporitissimo che non andrà a coprire i sapori del risotto, anzi, esalterà con le sue note di bosco e resina il sapore dei funghi.

Wolfi  Casa

Casa

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Questo articolo ha 15 commenti

  1. Ed io verrei volentieri a cena da te.
    Ho letto questo post tutto d’un fiato e mi hai fatto venire voglia di leggere il libro Laurie Colwin, che non conoscevo ed adesso vorrei avere qui subito e ora.
    La ricetta mi piace molto, sa di casa. Tramette il calore che ogni piatto preparato nella propria cucina per altre persone dovrebbe trasmettre. Io faccio una zuppa molto simile, non metto le castagne e uso più varietà di funghi (nell’ottica di ottenere un sapore stratificato), la prossima volta provo la tua versione, sicura che mi conquisterà. Un grosso abbraccio

  2. buonissima come d abitudine la tua ricetta
    hai dentro dell anima i paissaggi bellissimi che te circondano sei una ragazza molto fortunata
    a presto Susy F.

  3. E’ bello avere amiche che ci ispirano, che ci spronano ad andare avanti con i nostri sogni e ad essere noi stesse. se poi quelle amiche le troviamo tra le pagine di un libro di cucina, ancora meglio.

  4. […] Zuppa di patate, porcini e castagne. Ecco una zuppa casalinga, non ricercata, un piatto che può sicuramente far contenti i vostri amici a cena, lasciandoli con il ricordo di una zuppa calda e fumante che li ha accolti alla vostra tavola. E farà contenti anche voi, perché la potrete preparare in anticipo, non richiede particolari attenzioni e quindi potrete dedicarvi al dolce o al secondo mentre la zuppa borbotta piano sul fuoco. […]

  5. Ero alla ricerca di una zuppa confortevole con dei funghi porcini e mi sono imbattuta in questa meraviglia! Vorrei chiedere un suggerimento, visto che sono sprovvista di castagne. Se invece volessi unirci dei ceci, potrebbero starci bene? E quando sarebbero da aggiungere eventualmente? Grazie in anticipo!

    1. Ciao Rossana, i ceci sarebbero perfetti, e la renderebbero un piatto completo. Usa ceci già cotti, e aggiungili quando avresti aggiunto le castagne. Puoi schiacciarne metà così che rendano la zuppa cremosa. Se usi ceci cotti in casa, puoi anche utilizzare la loro acqua di cottura per far cuocere la zuppa, sarà ancora più saporita!

      1. Grazie mille per tutti gli accorgimenti, sei stata più che gentile! Non vedo l’ora di provare a rifarla stasera! Le tue ricette sono sempre una garanzia!

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