skip to Main Content

Radici. Una vellutata di topinambur e patate

Il contest di Jasmin e Manuel, Mettere radici, indetto in occasione del primo compleanno di Labna, mi è piaciuto subito per due ragioni:

  • le radici sono fondamentali per ognuno di noi, te le costruiscono giorno dopo giorno i tuoi familiari, ti danno la linfa per crescere, i sali minerali del terreno di casa per fortificarti e la solidità necessaria per poter spiccare il volo;
  • le radici sono magiche, contengono la forza di Madre Terra, vengono usate in pozioni e incantesimi, nei decotti delle fate, sono gli ingredienti base della dieta del popolo dei boschi, sono le gambe lunghe degli alberi che difendono la foresta.

Tra le radici e i tuberi, l’oggetto del piccolo contest culinario indetto da Labna, quelli che mi stanno più simpatici sono i topinambur. Mi ricordano infatti le potentissime mandragole, tuberi dall’aspetto di un neonato con la pelle rugosa, pieni di rigonfiamenti e marroni, studiate da Harry, Ron ed Hermione durante le lezioni di Erbologia con la professoressa Sprite. Il succo di mandragola è utile a curare chi è stato colpito dall’incantesimo Petrificus Totalus. Le proprietà del topinambur, invece, sono un po’ diverse… sono infatti ricchi di insulina e di elementi probiotici, utili per la salute dell’intestino, vitamina C, fosforo, potassio e sono una buona fonte di ferro.

Quando comprare e come conservare i topinambur 

I mesi in cui è preferibile consumare questo tubero – perché in piena stagione di raccolta – sono novembre, dicembre, gennaio e febbraio. Nell’acquisto vanno privilegiati i tuberi più lisci, senza rughette, parti molli o germogli.  Si conservano per circa due settimane in frigo. Possono essere consumati cotti o crudi, con o senza buccia.

Alcune curiosità su questo tubero

I topinambur sono originari dell’America del Nord. Vennero introdotti in Europa insieme alle patate nel 1.600 circa e all’inizio ebbero una diffusione maggiore rispetto a queste, anche grazie al loro gradevole sapore che ricordava il carciofo. Poi, pian piano, le patate ebbero la meglio e i topinambur vennero coltivati sempre meno, salvo tornare alla ribalta nei periodi di carestia. Per molto tempo i topinambur vennero evitati per una credenza popolare: si diceva infatti che fossero legati alla lebbra, proprio per la somiglianza del tubero alle dita di chi era affetto da tale piaga. In inglese vengono chiamati Jerusalem Artichokes (carciofi di Gerusalemme): pare che questo nome alquanto strano derivi proprio dall’italiano girasole, in quanto la pianta assomiglia ad un girasole da giardino. Da qui, la parola girasole fu storpiata in Jerusalem!

Vellutata di topinambur

Vellutata di topinambur

Questa vellutata di topinambur e patate è una zuppa invernale con un delicato sapore di carciofo. È così liscia e cremosa che dovrai impegnarti per convincere i tuoi ospiti che questa zuppa è in realtà vegana, fatta senza panna o burro. Aggiungi le chips di topinambur per una nota di croccantezza e una spolverata di pepe nero appena macinato.

Vellutata di topinambur
Stampa questa ricetta Pin it!
No ratings yet

Vellutata di topinambur e patate

Questa vellutata di topinambur e patate è una zuppa invernale con un delicato sapore di carciofo, cremosa, e anche incidentalmente vegana.
Portata Primo
Cucina Italiana
Keyword topinambur, vellutata
Preparazione: 10 minuti
Cottura: 35 minuti
Tempo totale: 45 minuti
Porzioni 4 piccole porzioni come antipasto o 2 porzioni come primo piatto

Ingredienti

  • ½ cipolla bianca, sbucciata e tritata
  • 500 g topinambur
  • 200 g patate, sbucciate e tagliate a dadini
  • 3 cucchiai olio extravergine d'oliva, più quello per friggere le chips di topinambur
  • 600 ml acqua calda
  • Sale
  • Pepe nero appena macinato
  • Nepitella fresca

Istruzioni

  • Sciacquate i topinambur sotto l'acqua corrente, strofinandoli per eliminare ogni traccia di terra. Mettete da parte due topinambur piccoli: vi serviranno in seguito per guarnire la zuppa. Tagliare i topinambur a cubetti di circa 1 cm per lato.
  • In una casseruola a fuoco medio-basso, scaldate l'olio d'oliva e aggiungete la cipolla tritata. Conditela con un pizzico di sale e cuocetela, mescolando di tanto in tanto, fino a quando non si ammorbidisce, circa 8 minuti.
  • Aggiungete ora i topinambur e le patate, mescolate e cuocere per qualche minuto. Condite con sale e pepe, poi versate l’acqua calda fino a coprire i topinambur.
  • Cuocete a fuoco lento per circa 25 minuti, fino a quando i topinambur non saranno così morbidi da poter essere facilmente schiacciati con una forchetta.
  • Frullate i topinambur e patate fino a ottenere una vellutata liscia e cremosa. Regolate la consistenza della vellutata secondo il vostro gusto. Se la volete più liquida, aggiungete più acqua, poi rimettete la casseruola sul fuoco e fatela sobbollire per qualche minuto, per amalgamare tutti i sapori.
  • Ora preparate i topinambur per guarnire la zuppa. Tagliate i topinambur a fette sottilissime e friggeteli in olio d'oliva fino a che non sono dorati. Una volta che avete finito con le chips di topinambur, friggete nello stesso olio alcune foglie di nepitella per pochi secondi, fino a renderle croccanti.
  • Servite la zuppa di topinambur guarnita con le chips fritte e la nepitella croccante, e conditela con un filo d'olio extravergine d'oliva. Spolverate con pepe nero appena macinato e servite immediatamente.
Hai provato questa ricetta?Ci piace vedere tutte le tue creazioni su Instagram, Facebook & Twitter! Scatta una foto e condividila taggando @julskitchen e usando l’hashtag #myseasonaltable!

Altre ricette invernali dall’archivio del blog

  • Vellutata di patate e carciofi. Insieme ai carciofi patate e porri e mezza tazza di brodo di pollo per legare, fatto qualche tempo fa e conservato in congelatore. La vellutata si può servire con crostini di pane e carciofi alla santoreggia, o anche con qualche nocciole e mandorle tostate, se si vuol mantenere la vellutata senza glutine.
  • Brotsuppe, Bavarian bread soup. La brotsuppe bavarese, una zuppa di pane scuro, brodo di carne, tuorli, e panna fresca.
  • Vellutata di cavolfiore e cannellini. Una vellutata di cavolfiore e cannellini bollente, servita in una ciotola che sembra fatta apposta per essere abbracciata con le mani, è tutto quello di cui sento di aver bisogno alla fine di una giornata fredda passata a lavorare, dopo un’incursione in giardino per potare la verbena per l’inverno o alla fine di una passeggiata sul mare, dopo che il vento ti ha spettinato capelli e pensieri.

Vellutata di topinambur

Sharing is caring:

Questo articolo ha 19 commenti

  1. sisiii mi piace tanto anche le foto già mi attiravano e grazie per questi generosi e profondi auguri che ricambio. Buon anno solido e generoso anche per te!

  2. Ultimamente ho avuto un pò di problemi ad accedere al tuo blog. Non trovavo il tuo indirizzo email per scriverti. Leggevo i nomi delle ricette, ma non potevo visualizzarle, pensa che tortura! Le tue foto mi incantano sempre… Auguri cara!

  3. Dovrei tenere a mente più spesso il concetto di radici. Queste zuppe sono magnifiche per il sapore e il senso che c’è dietro. Buon anno cara Juls che sia allegro e frizzante!

  4. mi diverto a coltivare Tapinambur, soprattutto perchè non richiedono alcuna abilità!!!, quest’anno ho avuto un’iperproduzione. come faccio a conservarli anche per l’estate (penso che siano un ottimo piatto anche estivo). si possono congelare? oppure come faccio a conservarli? ne ho troppi per mangiarli tutti!!!! :))))

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Valutazione ricetta




Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Back To Top
Cerca