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Quel che resta del giorno (di Natale) – Zuppa cremosa di birra e formaggi

Il giorno di Natale è stato freddissimo qui in Toscana: il cielo era sgombro da nuvole e il sole sembrava splendere più del solito, ma appena si abbandonava il tepore di casa con il fuoco accesso l’aria gelata faceva subito arrossare le guance e pizzicare il naso.

La limpida giornata invernale era però troppo seducente per non tentarci in una passeggiata pomeridiana, invitati dall’aria luminosa e dal sole che stava scendendo in un’atmosfera quasi fiabesca dietro le colline.

Le colline in lontananza all’imbrunire erano diventate violette, e man mano avvicinandosi sfumavano verso il blu profondo e il verde muschio. Poi improvvisamente gli alberi più vicini si sono accesi di colori caldi, rosso e marrone, e l’aria ha cominciato a tingersi dei toni del crepuscolo, vibrando di vita insieme alle ultime foglie rimaste sugli alberi.

È in questi momenti che avverti la magia della Natura, la sua forza e il suo mistero. E’ in questi momenti che apprezzi quel che resta del giorno.

Del giorno di Natale, invece, cosa resta?

Dopo un pranzo che aveva più portate di un matrimonio rimangono nel frigo pezzettini di formaggi del tagliere delle feste, un po’ di brodo di pollo buono usato per i cappelletti fatti in casa e qualche cucchiaio di senape del bollito misto.

Se avete anche un mezzo bicchiere di birra scura e qualche fetta di pane casereccio avanzata, non perdete l’occasione di fare una zuppa cremosa dal sapore ricco e profondo, da mangiare caldissima in queste giornate d’inverno gelate e cristalline.

Come ormai di abitudine, trovate la ricetta da fare in pochissimo tempo sul blog di Assobirra, Birra Gusto Naturale.

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Questo articolo ha 10 commenti

  1. Ciao Giulia, ben trovata! Che magnifico post, che foto incantevoli. Non posso altro che incantarmi di fronte alle tue immagini. Quello che trasmette il tuo sguardo è sempre pieno di poesia così come le tue parole. La mia giornata di Natale è stata più impegnativa e purtroppo non sono neanche riuscita a staccarmi dalla tavola in un continuum di mangia/gioca/mangia..ecc. Avrei molto amato la passeggiata all’aria ghiacciolina ammirando il rosa del tramonto sciogliersi sulle tue colline. Ti faccio i miei migliori auguri per questa fine d’Anno ed un meraviglioso principio. Come la passerai? Un grande abbraccio, Pat

  2. Mi hai ricordato del mio viaggio in Belgio, di quando sono andata alla abbazia di Orval dove i monaci del monastero producono birra (la Orval appunto) e formaggi. Appena fuori c’è un ristorante che serve piatti cucinati esclusivamente con l’ausilio della birra Orval! Ho sempre detto di voler cucinare qualcosa in casa con la birra, ma a parte la pastella per le cipolle fritte, non ho mai fatto niente. Sarà un buon proposito per l’anno nuovo visto che la tua ricetta è così invitante.
    Se riesci a trovare la birra Grottenbier utilizzala per cucinare, è davvero buono (anche da bere eh!).
    Baci e buon anno!

  3. Io coi formaggi rimasti ho fatto delle penne ai formaggi…non mi era venuta in mente la zuppa. Ma questa merita proprio il riacquisto di vari kili di formaggi assortiti.
    Buon 2012 e in bocca al lupo per i tuoi propositi!

  4. La mia mamma e’ maremmana, di Massa Marittima, ma io sono nata e cresciuta in provincia di Milano. Mio marito ed abbiamo cercato per anni la casa ideale in Maremma, senza riuscire a trovarla…a permettercela, per meglio dire. Vivo questo sogno irrealizzato attraverso le tue foto e i tuoi racconti. Approfitto dell’occasione per farti i miei piu’ sentiti Auguri per un 2012 ricco di soddisfazioni, salute, serenita’ ed amore per te e per tutti i tuoi cari. A presto,
    Roberta

  5. Ciao Giulia complimenti per il blog, è molto bello. Auguri per tutto quello che desideri..un saluto affettuoso da Pistoia.

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