Dal repertorio di una perfetta sposina: la zuppa di cipolle
Erano sei ragazze vestite di tutto punto, con gonna a ruota, scarpe con il tacco, foulard a proteggere i capelli con la messa in piega, camicette bianche e golfini abbinati, rossetto rosso e persino occhiali da sole stile diva del cinema. Sono arrivate a casa in una splendida mattinata di sole di novembre. Una di loro, Virginia, sta per sposarsi e quindi Francesca, un’amica comune, ha deciso di organizzarle un addio al nubilato fuori dall’ordinario… un corso di cucina.
Per rendere il corso ancora più unico ci siamo tuffate negli anni ’50. Io ero una novella Julia Child con un filo di perle – finte – una gonna lunga del giorno della mia tesi e una camicetta tutta ricamata che ho portato solo per qualche uscita mondana. Così vestita, con il grembiule da cucina più in stile che avessi, avrei dovuto insegnarle quel piatto che proprio non può mancare nel repertorio di una brava sposina moderna.
Cosa, vi chiederete voi… un pollo arrosto con la pelle croccante? la pasta fatta in casa per far trovare al maritino che torna da lavoro lasagne e ravioli? Un soufflé di formaggio di scuola francese? niente di tutto questo. Il futuro sposo aveva una richiesta particolare, la zuppa di cipolle.
Sì. Anche io ho fatto quella faccia tra lo stupito e l’incredulo che anche anche voi state facendo adesso. La zuppa di cipolle… ma davvero? ad un addio al nubilato? Lo sposo aveva espresso in più occasioni questo desiderio, e quindi non potevamo certo deluderlo. Ecco il piatto che nella loro tradizione di famiglia appena inaugurata rappresenterà da ora in poi il sapore di casa, il simbolo di qualcosa fatto con amore, di unione. Poteva andare peggio, poteva chiedere le lumache in umido! E poi se vi ricordate il film Julie and Julia, anche Julia Child si allenò a tagliare un intero tavolo di cipolle… quindi al lavoro.
C’era però un problema, io non avevo mai fatto la zuppa di cipolle… ho quindi sfogliato tutti i libri di cucina – e sono tanti – in cerca di quella zuppa che potesse essere sì tradizionale, ma nello stesso tempo anche appetitosa, il classico comfort food invernale. Alla fine penso di averla trovata, perché l’ho provata, poi l’ho rifatta, e ogni volta rimango stupita da come un piatto così umile, praticamente un tagliere pieno di cipolle e di tante lacrime, possa essere allo stesso tempo così ricco di sapori e sfumature diverse.
Ho seguito una ricetta di Jamie Oliver per una zuppa di cipolle inglese con salvia e cheddar, ma l’ho resa più italiana usando del buon olio toscano, le cipolle nostrali e soprattutto il pecorino stagionato. Il tempo di cottura della zuppa è lungo, ma vi assicuro che tutti quei minuti che lascerete la pentola a sobbollire piano sul fuoco valgono la pena: ci vuole infatti tempo per avere alla fine cipolle morbide e quasi caramellate, incredibilmente delicate e gentili, una zuppa densa e saporita.
Il modo migliore per servirla sono cocottine individuali in coccio, smalto o ghisa, sulle quali potrete appoggiare la fetta di pane da far dorare in forno. Se però non avete cocottine adatte al forno, nessuna paura. Potete servire la zuppa in semplici piatti fondi, quelli che usate tutti i giorni, e tostare precedentemente il pane in forno, già condito con pecorino, salvia e olio.
Per ultimo, seguite il consiglio di Jamie Oliver e usate diversi tipi di cipolle: questo aggiungerà sfumature, profondità e renderà la vostra umile zuppa un piatto indimenticabile.
Zuppa di cipolle
Ingredienti
- 4 cipolle rosse di media dimensione
- 4 cipolle dorate di media dimensione
- 1 porro
- 4 scalogni
- 1 spicchio di aglio
- 50 g di burro
- Olio extra vergine di oliva
- Qualche foglia di salvia
- 600 ml di brodo di carne, di verdura o di acqua calda salata
- Sale
- Pepe
- 4 fette di pane toscano
- Pecorino toscano stagionato
Istruzioni
- Sbuccia le cipolle e affettale sottilissime, fai lo stesso con lo scalogno, poi mettilo da parte. Togli la foglia esterna del porro e affettalo altrettanto sottile, arrivando fino alla parte verde. Schiaccia l'aglio con la lama di un coltello.
- Versa un po' d'olio in una pentola capiente, possibilmente in ghisa o dal fondo spesso, e aggiungi il burro. Aggiungi l'aglio schiacciato, lo scalogno affettato sottilmente e qualche foglia di salvia, poi fai appassire a fuoco basso, mescolando spesso con un mestolo in legno.
- Dopo pochi minuti aggiungi le cipolle e il porro, mescola ancora con il mestolo in legno e aggiungi un pizzico abbondante di sale.
- Lascia appassire le cipolle a fuoco basso per circa 45 minuti, aggiungendo in caso qualche cucchiaio di acqua calda: non dovrebbe essere però necessario, perché le cipolle tenderanno a rilasciare molta acqua.
- Quando le cipolle saranno morbide e vellutate aggiungi il brodo caldo e continua la cottura a fuoco basso per circa mezzora o fino a che la zuppa non raggiunge la consistenza che preferisci.
- Tosta per pochi minuti le fette di pane in forno finché non sono leggermente dorate, poi suddividi la zuppa in cocottine individuali e appoggia una fetta di pane sopra ogni cocottina. Spolvera il pane con abbondante pecorino stagionato grattato, appoggia una foglia di salvia sul pane e finisci con un filo d'olio e un po' di pepe nero macinato.
- Passa le cocottine in forno sotto al grill per sciogliere il formaggio e farlo diventare dorato, poi toglile con cautela dal forno e servile immediatamente.
Link love
Ecco altre idee per una zuppa di cipolle adatta alla perfetta sposina moderna:
- andando sul classico, da Elle à table, la soupe à l’oignon gratinée, fatta a regola d’arte
- la stessa zuppa di cipolle francesi riproposta da Smitten Kitchen, tratta questa volta da lei, Julia Child, e dal suo libro Mastering the Art of French Cooking
- per aggiungere teoria e una bella lettura, How to cook perfect french onion soup, scritto da Felicity Cloak per The Guardian,
- per concludere, la zuppa di cipolle toscana, la carabaccia, quella che molto probabilmente Caterina de’ Medici portò in Francia e che dette origine alla soupe à l’oignon francese, magistralmente fotografata da Alessandro Guerani.
Tanti auguri Lapo e Virginia!
Questo articolo ha 35 commenti
I commenti sono chiusi.
Juls,
hai mai provato la zuppa di cipolle SENZA lacrime?
vedi qua il trucco… ti avrebbero donato, con il vestitino a Julia Child 😀
baci
eheheheheh, ci avevo pensato anche io, sai!!! sai bellini con il filo di perle! 😉
Scusa, ferma. Voglio io quello sposo per un giorno 🙂
Sono anni che lotto perché voglio fare la zuppa di cipolle. Il compagno e marito poi non ne vuole sapere. Sono alla ricerca anche di volontari per una zuppa all’aglio.
Non scherzo!
*Rossella il mio si è sorbito sia quella all’aglio che quella alla cipolla (la cipolla addirittura mio papà, l’aglio no, è sempre un uomo vecchio stampo lui… ;))
*Juls: io la faccio oltremodo simile, solo che la chiamo zuppa di cipolle in crosta alla francese uhm… 😉
Aglio, cipolle, noi sì che siamo donne d’altri tempi!!!
buonaaaaa… la migliore che abbia assaggiato? in viaggio di nozze a Parigi (guarda caso…) nel ristorante Au Pied du Cochon!!
eh beh! viaggio di nozze + Parigi… mi immagino i ricordi!!
świetny pomysł! mniam mniam
Hiiiii!!! Sembra quella di mia nonna!!!! Che buona… Stasera la propino anche al mio di maritino chissà che non gli piaccia 😉
W le nonne e le loro zuppe!
Cara Juli ti e vi immagino bellissime e all’opera, con style!!
Che dire, io la zuppa di cipolle la adoro…ricordo di aver desiderato di prepararla forse dai dieci anni, mentre strappavo pagine di riviste su cui c’erano ricette che conservo ancora, appena la vidi fu ammmore!!
Sono riuscita a prepararla solo qualche tempo fa e non tradì assolutamente le mie aspettative!!
L’abbinamento con la salvia sul pane mi garba tantissimo…me lo segno che voglio provare, oggi qui è anche iniziato il freddo..finalmente!! Un abbraccio a te e Grazie =) Lys
eh ti ci vedo a conservare le ricette strappate dalle riviste della mamma… io facevo lo stesso, sai? le raccoglievo tutte in un quadernone, quanto erano anni ’80!
Un bacione Lys!
Jul, che meraviglia immaginarvi a cucinare in stile 50’s!! E’ un’idea deliziosa e intelligente. Compimenti! Simo
Grazie Simo!
Grazie Giulia
adoro la zuppa di cipolla, e la ricetta con i link ad altre versioni mi sembra proprio interessante da provare. Anche io ho la mia, che ho rubato alla mia zietta argentina trapiantata a parigi…ma questa sembra davvero deliziosa.
Roberta
adesso sarei curiosissima di conoscere la tua versione, pare che abbia la sa magnifica storia alle spalle!
appena tornata da Parigi, mi sono fatta mancare giusto la zuppa di cipolle!!! 😉
ciao bella ragazza, anzi donna ispirata ai 50′! 😛
quanto ti ho pensata Sandrina, a Paris, che sogno! prima o poi riuscirò ad andarci! baci
che trionfo la zuppa di cipolle!!! mmm…
Grazie Elisabetta, anche per il link!
ps ti ho linkata ;P
Onion soup Paris style.
350gr. Onions
50gr. Butter
25 gr. flour
2liter hot stock (beef)
Salt, pepper
8 thin slices baguette( white bread)
100 gr. gruyere cheese
Clean the onions and cut them in two halves. Then cut them in 3mm slices.
Melt the butter, put in the onions and stir until slightly brown and done.
Ad the flour while still stirring and add the beef stock . Keep stirring!
Let cook for about 10 minutes.
Add salt and freshly milled pepper.
No more cooking now !!
Toast the bread.
Put the soup in 4 ovenproof bowls, carefully lay the bread on top.
Then sprinkle the cheese on top of the bread
Place the bowls under a hot grill or in a 250 degree C. Oven. For 5 minutes. Cheese should be melted and slightly brown.
Enjoy!
thank you very much for the recipe!
Zuppa di cipolle stile anni ’50? meraviglioso! quante cose hai sempre da raccontarci! 😉
Ieri sera la mia mamma ha cucinato una focaccia ripiena di cipolle e olive ed er in estasi figurati oggi con questa aggiunta!
Grazie Juls, un abbraccio
oh mamma che buona che è la focaccia ripiena di cipolle! anche mia zia fa una focaccia ripiena di cipolle che è la fine del mondo, devo provare a farla, brava che me lo hai ricordato!
Un abbraccio a te
anche io sono alla ricerca della zuppa di cipolle perfetta perchè ne ho provate diverse varianti, ma ancora non so… quella che mi fa piangere (come quando le sbuccio tutte) quando la mangio ancora non ce l’ho. Con permesso, copio e sperimento, grazie!
che bel paragone, ottima descrizione di come deve essere una buona zuppa di cipolle!! deve far piangere dalla commozione! copia e sperimenta, e fammi sapere! buona serata!
Io l’ho mangiata per la prima volta un paio d’anni fa a casa di una amica che adora la Francia. L’ho amata subito nonostante mi sia avvicinata un po’ scettica. Molto bello – come sempre – il tuo racconto Giulia. Come ti immagino col filo di perle e la gonna lunga…
La farò anche io prima o poi, seguendo la tua preziosa ricetta.
Un bacio
Lo sai che anche io mi ci sono avvicinata molto am molto scettica?
Pensavo, come posso mangiare una cosa fatta interamente di cipolle!! e invece… yum, soo good! un bacione e buona domenica
Mamma che bontà…adoro le zuppe di cipolle,in tutti i modi…e questa pare così invitante che devo assolutamente provarla.
Grazie Miss Becky! 🙂
La zuppa di cipolle era la preferita di mia zia..donna indipendente mai sposatasi…forse se l’avesse fatta provare a qualche spasimante… Che cosa originale avete fatto! Mi piace tanto!!
Ciao Elena, come stai? è tanto che non ci sentiamo, dobbiamo rivederci, così mi racconti anche di questa zia! baci
La zuppa di cipolle è un vero comfort food, un cibo che ti scalda l’anima anche se non lo trovo adatto ad una coppia di novelli sposini!
eheheh, può darsi, ma quando è lo sposo che la richiede, molto probabilmente è proprio quello che serviva!!