Pannacotta al miele e gelatina di limone
Oggi è la 5^ giornata mondiale della lentezza e, tanto per cominciare, questo post esce un po’ in ritardo rispetto alla solita ora di programmazione. Sono di parola, che oggi giornata lenta sia! Un giorno lento è un giorno che ti permette di riappropiarti del tuo tempo, dei tuoi ritmi naturali, dei tuoi spazi. Un giorno lento ti fa apprezzare le piccole gioie della vita, quei momenti che dai quasi per scontati ma che poi, quando mancano, fanno la differenza. Un giorno lento è un giorno di qualità.
E allora faccio subito outing, un mea culpa. Da qualche mese a questa parte non so cosa sia un giorno lento. Ho preso il cattivo vizio di fare almeno due cose insieme. Rispondo ad una mail e nel contempo leggo un articolo che mi interessa. Faccio hydrobike e penso al post del giorno successivo o, peggio ancora, a cosa cucinare di lì ad un mese. Guardo la tv e leggo una rivista, o magari aggiorno il blog, o magari cucino anche qualcosa.
Se questa frenesia è dovuta al fatto che sento vibrazioni positive e ottimiste nell’aria, che la vita è una sola e che questo è un momento bellissimo per cui va vissuto attimo per attimo, dall’altra mi rendo conto che sto anche sottovalutando attimi preziosi che andrebbero gustati puri, senza interferenze dall’esterno. Oggi mettiamo un po’ di virgole alle nostre frasi, abbiamo bisogno di pause!
Ecco quindi un esercizio da fare per ritrovare un po’ di calma e di tranquillità, per dar respiro alla mente affannata: una pannacotta di agar agar fatta di 4 strati. Come ricetta di per sè è veramente semplice, consente di prendere confidenza con l’agar agar iniziando da una preparazione base, ma richede nello stesso tempo pazienza e lentezza. I quattro strati, per essere netti e precisi, vogliono la tua pazienza, vogliono che tu affronti la ricetta in a slow mood.
Ne versi uno, poi attendi che si solidifichi un po’ per sostenere bene senza mischiarsi il secondo strato. L’esercizio è proprio qui: aspetti, ti prendi il tempo necessario, magari ti siedi e ti rilassi. Vietato fare qualche altra cosa nel contempo, vietato controllare le mail o i messaggi, vietatissimo! Magari prenditi una rivista e sfogliala, con calma, leggendo, sentendo la carta sotto le dita.
Alla fine dovreste sentirvi rilassati, appagati e potrete mangiare con calma, cucchiaio dopo cucchiaio, un bicchierino di pannacotta con miele e gelatina di limone come premio per la vostra giornata slow!
Ricetta per 8 bicchierini da 100 ml.
Ingredienti per la panna cotta:
- 500 ml panna
- 50 g zucchero
- 2 cucchiaini rasi di agar agar in polvere
- 1 bacca di vaniglia aperta
Versa la panna con lo zucchero in un pentolino. Aggiungi la bacca di vaniglia aperta e riscalda lentamente a fuoco basso. Appena comincia a sobbollire, aggiungi l’agar agar e mescola con una frusta per scioglierlo completamente. Lascia bollire la panna a fuoco basso per un minuto e togli dal fuoco.
Ingredienti per la gelatina di limone:
- 150 ml succo di limone filtrato (succo di 2 limoni piccoli)
- 100 ml acqua
- 2 cucchiai zucchero
- 1 cucchiaino colmo di agar agar in polvere
- buccia di 1 limone
Spremi due limoni fino ad ottenere 150 ml di succo filtrato con un colino. Aggiungi 100 ml di acqua e metti su fuoco basso con 2 cucchiai di zucchero e la buccia di un limone. Appena il succo di limone prende il bollore aggiungi l’agar agar e mescola con un una frusta per sciogliere i grumi. lascia bollire per un minuto e togli dal fuoco.
Per finire la panna cotta:
- miele di acacia
- pinoli tostati
Versa la pannacotta nei bicchierini in uno strato di circa 1 centrimetro. Lascia raffreddare qualche minuto: quando la pannacotta comincia a rassodarsi, versa il miele liquido di acacia con un cucchiaino, in uno strato di circa 5 mm. Versa nuovamente la pannacotta, facendo un altro strato di circa 1 centimentro e lascia di nuovo raffreddare, in modo che si rassodi.
A questo punto versa la gelatina di limone in uno strato di circa 5 mm, aspetta un minuto e poi decora con i pinoli, tostati un minuto in una padellina antiaderente, in modo che questi non cadano a fondo nella gelatina ma rimangano per metà in superficie e per metà sommersi.
Se tra un passaggio e l’altro la pannacotta o la gelatina di limone si dovessere solidificre troppo nel pentolino e hai difficoltà a versarli nei bicchierini, basterà rimetterli brevemente sul fuoco per scioglierli e poi versarli di nuovo. Lascia riposare la pannacotta finita per un’ora e poi è pronta per essere mangiata.
Note agli ingredienti usati. Ho provato con 3 tipi di miele: acacia, eucalipto e millefiori alla lavanda. Acacia batte tutti per consistenza – liquido e malleabile – e sapore: riesce infatti a sposarsi bene con l’acido della gelatina di limone senza spostare troppo l’ago della bilancia verso la dolcezza. Provate con i mieli che preferite. Io sarei curiosa di riprovare con il miele di castagno, liquido come l’acacia ma con una nota amarognola che forse renderebbe la pannacotta ancora più interessante.
Come va mangiata? Il cucchiaino va affondato per intero nel bicchierino, in modo da poter avere nello stesso boccone pinoli, panna cotta, miele e gelatina di limone per un equilibrio ed una sinfonia di sapori indimenticabile!
Se questa ricetta vi ha fatto venire un po’ di voglia di sperimentare con l’agar agr, vi ricordo ancora una volta il contest di Kia, Agar Agar pensaci tu: quale modo migliore per imparare a conoscere ed apprezzare questa alga così versatile, facile da usare e buona per la salute?
Sinfonia, hai detto bene!!
E anch’io penso che il miele di castagno renda meglio. Non resta che provare :)))
Bellissima ricetta. L’agar agar è una delle cose più divertenti con cui abbia giocato in cucina ultimamente. Molto versatile e ti permette sperimentazioni varie con tanto di occhioni spalancati di G. In arrivo i post con i nostri esperimenti.
Intanto complimenti per la panna, la lentezza e le foto 😉
Ah ecco perhè io oggi non ho voglia di fare niente! Davvero invitante come ricetta,miele e limone con la panna cotta,dolce ma non troppo,mi stuzzica proprio e poi ho tanto di quel miele da consumare….
Buona lenta giornata…
Bellissima questa ricetta!
ma questo non è un dolce è una poesia!!! E poi esprimo la mia profonda ammirazione..nonchè invidia per quel sfondo sublime alle tue foto! Sembra legno scuro, quasi nero!!! Le foto sono da urlo, come al solito!
Pensa te, io stamani mi sono alzata pensando che oggi dovevo proprio darmi una mossa! ;D Sempre contro tendenza, brava che sono…
La panna cotta è fantastica. Adoro tutti quei meravigliosi strati che si vedono…
Giulina, il punto “come va mangiata?” è per caso un tentativo di farci addentare lo schermo???
Buona settimana tesoro. Sono felice di rileggerti!
F A N T A S T I C A ! Armonia di colori, strati, gusti… sicuramente da provare con un po’ di tempo (e con l’agar agar, che non saprei nemmeno dove procurarmi :S) a disposizione!
Bellissimo post.. sul consiglio relativo alla lentezza, meglio che non mi pronunci… se imparassi a stirare coi piedi, forse riuscirei ad aumentare ancora il numero di azioni in un singolo multitasking 😀
Il miglior e visivamente perfetto INNO alla lentezza che abbia mai visto…
Immagino che anche la consumazione richiesta tempi calmi e affondamento del cucchiaino nei vari strati eseguita con religioso e pacato relax per un esplosione di gusto all’interno del palato. Poesia vera 😉
ecco io magari me la pappo senza l’ultimo strato, perchè il miele mi fa la bua al pancino…però col limone……..miiiii!!!!!!!
se si parla di attentati alla dieta anche te ci dai dentro, fanciulla 😉
avevo sentito anche io ieri della giornata della lentezza, è decisamente il mio giorno, sì sì!
baciotto e buona giornata, con calma…
Non so se sia un caso che la giornata della lentezza capiti di lunedì che è il giorno + frenetico della settimana, peró che abbia già avuto modo di leggere il tuo nuovo post è un regalo che mi faccio! Sarà una coincidenza che proprio sabato abbia provato a fare la tua red orange jelly (che già ho finito perchè ieri tra i parenti sono andate a ruba) che oggi appare quella di limone! Ma dove si compra l’agar agar? Questi bicchierini sono un incanto! Baci
Non lo sapevo che oggi è la giornata della lentezza.
Cercherò di rispettarla. o,almeno, di essere meno nevrotica e indaffarata di sempre.
anche io..
ps. la ricetta, la segno. pure questa.
sei unaminierad’oro.
baci
è sempre bello rientare nel tuo bog! e la tua panna cotta è meravigliosa! 🙂
Che belle le cose stratificate..è vero son tra le cose che richiedono più pazienza..anche nel mangiarle!
per me che ho appena imparato a fare la panna cotta è ora di sperimentare!!! sicuramente proverò con il miele di castagno, che è il mio preferito 🙂
Mi sa che posticiperò la giornata della lentezza a domani (oggi è stato ed è ancora frenetico), però questo inno alla bontà mi fa venire voglia di piantar lì tutto e andare a provare 😉
Che dolce eccezionale.Evviva la giornate lente.
Questa si è che una bellissima slow panna cotta… anche se più che slow mi dà la sensazione di sunny panna cotta!! 🙂 da sperimentare 🙂 grazie!!
Ma davvero oggi è la giornata della lentezza? Pensare che è anche il mio compleanno… ed è dalle 4.30 che sono in piedi, per cercare di far rientrare nelle 24 ore tutto quello che devo fare, oltre che ad angosciarmi per altri pensieri… Mi ci vorrebbe sì un dolce a 5 strati… ma preparato da qualcun altro, che me lo servisse sul divano, mentre guardo per l’80° volta Marie Antoinette di Sofia Coppola…
Ricetta lentamente deliziosa…..io non amo la panna cotta ma con questa gelatina deve essere strepitosa, toglie lo “stucco” della panna……..
ecco cos’era!!!! io ho partecipato alla giornata inconsapevolmente!! 😀 evviva!!
… la tua pannacottina è una meraviglia… anche solo a vederla capisco come mai tua mamma ha detto che è la vuole sempre cosi’!! 😀
.. io dalla mia… aspetto tutti di là!! 😀 il mio maiale è sempre in pericolo!! 😀
p.s. GRAZIE!!
L’atmosfera che sprigionano le foto è semplicemente magnetica, grazie Giulsina!
mi piace il tuo esercizio.
la giornata della lentezza mi si è manifestata oggi impiegando 2 ore per arrivare al lavoro (e devo prendere un solo autobus!). ma nonostante questo piccolo intoppo, il pensiero di questa ricorrenza mi ha messo di buon umore tutto il giorno…
e adoro l’accostamento miele e limone (e pure quella tavola di legno nera! ;-P)!!!
ciao!
favolosa!baci
Domani vi rispondo ad uno per uno, promesso..oggi è stato un giorno slow, e ho passato del tempo con una nipotina da mangiare a morsi! notte a tutti!
Uffa, io non ho mai un po’ di tempo per rilassarmi con il nanetto tra i piedi…ma qs ricetta mi piace da matti…soprattutto le indicazioni per mangiarla! Che fameee
Che bella ricetta!! La nostra giornata slow è decisamente aiutata dalla neve che cade fuori e detta ritmi più lenti!
Sublime. Mi piace la premessa, mi piace il “mettiamo più virgole nelle nostre frasi”, mi piace l’idea del rieducarci ad assaporare gli istanti unici che viviamo senza, a volte e purtroppo, accorgercene.
E ovviamente mi piace questa panna cotta. Gli accostamenti sui quali gioca mi sembrano davvero efficaci e lo strato di miele nel mezzo è troppo goloso.
Buona giornata cara! 🙂
Ha ha ha, mi sa tanto che hai ragione, forse dovrei rallentare un attimo: stavo finendo la ricetta per il tuo contest, cercando di rintracciare per telefono il mio invisibile ex-capo, preparando una marmellata d’agrumi e tra una mescolata e l’altra e una telefonata e l’altra, leggevo il tuo post…e naturalmente la marmellata ha iniziato ad attaccarsi!! Elegante e davvero invitante questa pannacotta!
Mi ci vorrebbe proprio adesso un momento slow, con la testa a melone che mi pesa sulla tastiera ed il desiderio di tornare a casa a preparare la Torta Paradiso di Cigliegina (l’hai vista?). Comunque leggendo il tuo post, mi è venuto in mente il ns. amico chef tatuato dalla Liguria che domenica scorsa ci ha deliziate con l’olio in tubetto….ma mi domando io, perchè non hai alzato la manina e non gli hai detto che invece di tutte quelle polverine in bustina poteva usare l’agar agar come addensante? ehehehe….Bella questa ricetta, ma adesso non potrei aspettare, la vorrei mangiare tout-de-suite.
Un abbraccione, Pat
Fantastica ricetta, adoro la panna cotta..!
ma soprattutto fantastico blog!! sono capitata per caso qui grazie al banner del tuo ultimo contest (al quale cercherò in tutti i modi di partecipare!) e sono rimasta rapita.. saranno le affinità che ci sono tra noi? anche io toscana (di firenze), amante della lingua inglese da sempre, e, ovviamente, amante della buona cucina..
scrivi con freschezza e autenticità, ed è un piacere leggerti. Si sente che dietro le tue ricette c’è la vita vera.
A presto!
Un bel post come al solito. Mi sono imbattuta nel tuo blog qualche mese fa e continuo a leggerlo per migliorare il mio italiano. Mi piace molto il tuo modo di scrivere, raffinato ma allo stesso tempo accessibile. Per di più, scrivi bene anche in inglese, sei una meraviglia! Grazie, Giulia!
Per adesso avrei bisogno di giornate più slow… ma come faccio con tre figli????
La panna cotta mi pare strepitosa, ma non la proverei mai con il miele di castango, troppo amarognolo per i miei gusti!
Non è facile – la lentezza – ma si può provare.
Ciao –
ma è.. fantastica! ho qui un amante della panna cotta che son sicura apprezzerà tantissimo questa poesia fatta al cucchiaio!
grande
ciao
Paola
Ricetta deliziosa, la lentezza ci consente di riappropriarci delle cose a noi più care e che amiamo di più!! Ti ho segnalato sul mio blog con il premio vituale “Liebster Blog” 😉 buona giornata, Giulia
finalmente torvo un attimo per leggerti con calma! deliziosa questa ricetta, ora che ci penso non l’ho mai fatta la panna cotta 🙂 devo provarla subito!
Ciao Giulia,
ho scoperto oggi il tuo blog ed e’ davvero bellissimo! Complimenti, belle ricette e bellissime foto.
Io ho iniziato da poco un piccolo blog di cucina e credo proprio che prendero’ spunto da alcune tue ricette per futuri post 🙂
Un saluto
p.s. : se hai voglia e tempo mi piacerebbe farti alcune domande sul layout del sito. Grazie.
Accipicchia che pannacotta “lenta”, tutto delizioso dal racconto al dolce in sè! Ti farò sapere se la provo!
Laura