I doni di Irene e il cioccolato con la frutta secca per la Befana
Prima di Amazon, prima di Babbo Natale e della slitta con le renne, prima di tutto questo c’era lei, la Befana, la vecchina sulla scopa, un incrocio tra una strega e una nonna. Arrivava la notte dell’Epifania e riempiva le calze con dolcetti, mandarini, un’arancia e del carbone. La mia professoressa di Italiano delle medie, una donna che ci apriva la mente con i libri e i racconti della sua gioventù, una volta ci disse di chiedere ai nostri genitori di non dimenticarsi mai della Befana, perché i veri regali dovevano arrivare allora. Qualcosa di piccolo ma significativo.
L’Epifania, la festa religiosa che ricorda l’arrivo dei Magi con doni preziosi per Gesù bambino, viene tramutata nel folklore popolare in una figura più umile, dimessa, una vecchina appunto. Per anni è stata il giorno che tutte le feste porta via: significava il ritorno a scuola, la fine delle mattine in cui potevo dormire qualche ora in più, niente più pomeriggi passati sul divano a leggere alle luci dell’albero di Natale, che spesso veniva impietosamente disfatto proprio nelle ultime ore del 6 gennaio.
Negli ultimi anni ho riscoperto la tradizione della calza della Befana, spinta da un compagno goloso che mi ha fatto capire in maniera poco velata quanto ci tenesse a svegliarsi il 6 gennaio con qualche sorpresa a base di cioccolato. E così eccomi a cercare idee veloci per cioccolatini e dolcetti, da mischiare a qualche mandarino, come mi ha insegnato nonna, e a qualche altra sorpresa adatta a un trentenne che si diverte ancora a giocare.
Mi è venuta in aiuto Irene con il suo ultimo libro, I doni di Irene. Lo stavo sfogliando da giorni, rapita come sempre dalle atmosfere che riesce a trasmettere con le sue foto, con i suoi abbinamenti, con gli accostamenti di colori, fiori, tessuti e sfondi. Irene ha un dono innato per il bello, che emerge da tutto quello che fa, sia un libro o un allestimento floreale. Riesce a rendere bello l’ordinario e il quotidiano, prezioso un ricordo o un piccolo gesto.
Con il suo libro Irene vi racconterà la bellezza dell’atto del donare, di andare a trovare un’amica con un cestino di marmellate fatte in casa, del dare il nome a una ricetta che ricordi un momento o una persona, del portare una torta tiepida sulle ginocchia, mentre seduti in macchina andiamo a cena dai nostri amici.
Cioccolato e frutta secca
Ecco un’idea che ho trovato sul libro di Irene. Semplice e immediato, ma di sicuro impatto con i colori della frutta secca che si stagliano sul marrone profondo e caldo di un buon cioccolato fondente. Ascoltate il vostro cuore e scegliete la frutta secca che più amate, strizzando l’occhio anche ai gusti di chi riceverà in dono questo cioccolato.
Amo i pistacchi, perché non c’è frutta secca che batta il loro colore, soprattutto se li strofinerete tra le mani per togliere la pellicina e far brillare il loro verde. Non so resistere ai mirtilli disidratati, piccolini e leggermente asprigni, specialmente quando capitano accanto a qualche pinolo.
Cioccolato e frutta secca
Ingredienti
- 200 g di cioccolato fondente tritato
- 50 g di frutta secca, pistacchi, pinoli, nocciole e mirtilli disidratati nel mio caso
Istruzioni
- Sciogliete metà del cioccolato a bagnomaria, poi toglietelo dal fuoco e aggiungete il resto. Irene insegna questo metodo velocissimo per un temperaggio casalingo.
- Spalmate il cioccolato su un piano coperto di carta da forno in uno spessore di circa 4 mm, lisciandolo con una spatola.
- Cospargete la frutta secca sul cioccolato e lasciatelo raffreddare completamente prima di tagliarlo. Potete usare un coltello pesante, ma anche romperlo direttamente con le mani.
I doni di Irene
Qui il post di Irene sul suo libro, potete anche ordinarlo direttamente da lei. Nelle sue parole c’è tutto quello che per me rappresenta questo libro: mi ritrovo anche io a guidare verso casa di amici con una torta avvolta in un canovaccio ancora calda sulle ginocchia e spedisco piena di orgoglio barattoli di confettura decorati con nastri riciclati da chissà quali regali.
Regalatelo a chi ama presentarsi a cena sempre con qualcosa di buono, pensato appositamente per voi, a chi ha la passione per i regali fatti in casa, a chi già ama lo stile delicato e personale di Irene.
Link Love – Cosa sto leggendo e cucinando in questi giorni
- In questo momento sul fuoco ci sono le scorze di cedro candite, fatte con la ricetta di Rossella. Abbiamo passato insieme due giorni a cavallo dell’ultimo dell’anno, e mi ha dato un’idea per usare quei cedri che avevo comprato pochi giorni prima.
- Faccio e rifaccio il pane come mi ha insegnato Manuela, usando il suo lievito madre, e nel frattempo programmo l’orto. Uso sempre la stessa ricetta, voglio farla mia piano piano, capire come funziona, farle capire che può fidarsi di me.
- Ruby Tandoh Just Wants You to Eat What You Love. Un articolo uscito poco tempo fa sul New York Times che libera la mente e spinge a silenziare i dogmi del clean eating, scegliendo quello che più amiamo. Ruby Tandoh è una bella scoperta in questo 2017.
- Vi state riorganizzando? avete già aperto i nuovi quaderni? Questo articolo sul blog di Diane Jacobs mi ha dato qualche spunto interessante, soprattutto per quello che riguarda il micro tasking.
- Sul mio comodino in questi giorni Spritz! e A place called here, visto che Cecilia Ahern mi accompagna sempre nelle vacanze natalizie.
Cosa avete letto o cucinato di interessante in questi giorni? Avete qualche tradizione legata all’Epifania che vi va di condividere o qualche idea per un dolce dell’ultimo minuto da inserire nella calza della Befana?
La Befana si festeggia ancora, anche qui, nonostante i pargoli non ci credano più. Troveranno anche loro un mandarino e qualche noce, oltre a cioccolata e caramelle. E sempre un pezzetto di carbone, per ricordare che c’è sempre da migliorare. Si fa pure in casa, velocemente: http://profumodimamma.blogspot.it/2012/01/memo-per-la-prossima-volta.html
Baci!
Ciao Giulia, in Valdarno, dove sono nata io, la Befana porta ai bambini il cavallo e alle bambine la fantoccia. Quanti ricordi dolcissimi !
http://mammaoggi.it/la-fantoccia-ed-il-cavallo-per-la-befana/
Mi hai ricordato che ho dimenticato di fare le scorte per la Befana. E sì che è una “tradizione” che ho introdotto io nella coppia. Ora devo correre tra il lavoro e l’aperitivo con un’amica a fare la Befana 🙂
Sfrutterò il metodo casalingo di Irene per temperare il cioccolato. Ma soprattutto mi hai riempito di spunti di lettura per i miei giorni della bolla che sono quelli della prima settimana dell’anno. Niente nebbia, ma molte cose in sospeso e momenti dedicati al lavoro, ma anche alla lettura.
Buona Befana!