10 libri di cucina da regalare per Natale
Negli ultimi dieci anni, da quando la passione per la cucina ha preso gioiosamente il sopravvento su tutto il resto, i miei regali di Natale sono costantemente oscillati tra regalini fatti in casa a base di biscotti, sciroppi, sali e cioccolatini e libri di cucina. Non si scappa. Il mio amore per tutto quello che ruota attorno ai fornelli ha cominciato a influenzare anche le scelte dei regali per chi mi sta intorno. Lo so che di solito si dovrebbe scegliere un regalo in base a quello che i destinatari amano, ma con i regali commestibili fatti a mano non si sbaglia mai, mentre se si dilettano anche solo un po’ tra i fornelli i libri di cucina sono sempre una grande idea.
Per me scartare un regalo e trovarci un libro di cucina è sempre un’esperienza eccitante, perché non ricevo solo una selezione di ricette ma anche un nuovo approccio alla cucina, un viaggio attraverso ingredienti e tradizioni, una collezione di storie e ricordi. Scegliere un libro è come regalare un passe-partout per un mondo nuovo in cui ci si può orientare solo grazie ai sensi, dove sei tentato di perderti.
Questo è il motivo per cui ho raccolto qui una decina di libri, alcuni un must per chiunque sia appassionato di cucina, altri spunti curiosi e percorsi nuovi.
Condividete nei commenti i vostri libri preferiti, non vedo l’ora di aggiungere nuovi titoli alla mia collezione!
3 libri di cucina italiana da regalare
Ada Boni, Il Talismano della felicità. Il Talismano delle Felicità costituisce la base della cultura gastronomica delle sposine modello fino a qualche anno (decennio?) fa: si usava regalarlo – come buon auspicio per la felicità a tavola e di conseguenza nella coppia – alle spose nel giorno del loro matrimonio, insieme ad un altro grande classico, Pellegrino Artusi. Ada Boni è una donna arguta e intelligente, sembra uscita da un’altra epoca, eppure le sue ricette spaziano dalla tradizione italiana a tanti altri richiami stranieri con un’ottica moderna e contemporanea. Riconosco in tanti sui toni l’ironia sottile di Jane Austen, in questo modo di parlare alle padrone di casa e alle signorine da marito, suggerendo, dicendo e non dicendo… Un libro per chi ama ricette vecchio stile, per chi non è spaventato da un po’ di burro, per chi vuole vivere un altro tempo attraverso ricette e consigli pieni di buon senso.
Pellegrino Artusi, La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene. Il suo libro è stato pubblicato per la prima volta nel 1891 e viene ora riconosciuto come uno dei libri di cucina italiana più significativi dei tempi moderni. Pellegrino Artusi precorreva i tempi e presentava nel suo libro ricette che oggi, a distanza di più di cento anni, incarnano perfettamente lo spirito contemporaneo. Farine alternative che soddisfano anche chi presenta intolleranze al glutine, pochi ingredienti semplici che non appesantiscono la preparazione, un gusto moderno e fresco, non troppo dolce. A volte si cerca ovunque l’ispirazione e poi è lì, nel libro che nonna ha ricevuto come regalo di nozze il giorno che si è sposata, lo stesso libro che ancora sfogliamo insieme quando cerchiamo riscontro di una ricetta o di un procedimento. Per tutti coloro che sono in cerca di un libro di cucina basilare, per chi vuole imparare le ricette classiche della cucina dell’Italia centrale, per chi è interessato anche a qualche aneddoto, oltre alle ricette. Perché, semplicemente, non può mancare nella libreria di un appassionato.
Elizabeth David, Italian Food. È una delle food writer più importanti ed ispirate del Novecento. Ho cominciato a leggerla qualche anno fa, il suo modo di scrivere mi conquistò all’istante: grazie alla sua sensualità, al coinvolgimento attraverso le parole di tutti e cinque i sensi, suscita immagini vivide e potenti davanti agli occhi di chi legge. Le pagine scorrono veloci nei suoi ricordi di pomeriggi mediterranei, pranzi inaspettati nel Sud della Francia e picnic inglesi. Anche una semplice omelette tra le sue righe acquista importanza, merita le due pagine intere che le dedica, intrecciando ironia, consigli pratici e profumi di burro. Il suo libro sulla cucina italiana è vivido, preciso, ricco di spunti interessanti e di ricette autentiche. A volte non guasta guardare alla nostra cultura con un punto di vista esterno, ci arricchisce e ci aiuta ad inserirci in un contesto più ampio. Per chi si fa affascinare dalle parole e non si spaventa di fronte a un testo inglese, per chi vuole cominciare a scoprire un’autrice fondamentale nella storia del food writing internazionale, per chi mangia prima con la mente e poi con la bocca.
5 libri che vorrei
Guido Peyron, Note sulla cucina e altre cose. Ho una buona collezione di libri di cucina toscana, ma questo non sono ancora stata in grado di trovarlo. Si tratta di una curiosa e personalissima raccolta di ricette gastronomiche di questo pittore toscano del Novecento, credo che mi regalerebbe molte ore di incredibili soddisfazioni.
Maori Murota, Tokio. Le ricette di culto. Perché non si vive di sola pappa al pomodoro. L’ho sfogliato in libreria ed è balzato in cima alla mia lista dei desideri. Quella giapponese è una cucina che mi incuriosisce e che mi appaga, vorrei imparare a rifarla a casa.
Riccardo Astolfi, Pasta madre. Sembrerà strano, ma questo libro ancora non ce l’ho. Io e il mio lievito madre ormai andiamo d’accordo, ma abbiamo una relazione un po’ freddina, visto che il lievito di birra l’ha soppiantato nel mio cuore. Ma sono convinta che prima o poi ci sarà un ritorno di fiamma!
Alice Waters, The art of Simple food. Alice Waters, chef e ideatrice di Chez Panisse, è un’eroina per chi ama il cibo vero, onesto, stagionale. Mi sono appassionata al suo modo onesto di cucinare leggendo i libri di Ruth Reichl dove Alice fa numerose incursioni, specialmente negli anni più importanti per la formazione gastronomica di Ruth.
Ruth Reichl, My Kitchen Year: 136 Recipes That Saved My Life. Il nuovo libro di Ruth Reichl. L’ho amata per tutta l’estate, è stato come rituffarsi in qualche mese di intensa educazione sentimentale, gastronomica e letteraria. Questo, semplicemente, mi manca.
…e non vogliamo citare i miei?!
Giulia Scarpaleggia, I love Toscana. Il mio primo libro, per Food Editore, l’inizio di un sogno lungo quattro anni. Un viaggio in Toscana tra le ricette di casa e di amici e parenti, tra i produttori che più amo e i paesaggi che mi sono entrati nel cuore. Un libro per chi ama il cibo di una volta, quello fatto dalle nonne, e per chi sta cercando una guida golosa alla Toscana.
Giulia Scarpaleggia, Cucina da chef con ingredienti low cost. Il mio secondo libro, per BUR. In queste pagine si assapora il gusto della cucina povera, non sofisticata, quella delle famiglie che mettevano in tavola una festa a partire da pochi ingredienti di sostanza, la cucina delle osterie, delle trattorie, dei ristoranti di campagna di una volta, con i menu scritti a mano su un foglio di carta. Mai noiosa, è una tavola creativa, essenziale, innovatrice e tradizionale al tempo stesso, che usa il tempo e l’organizzazione come ingredienti principali. Per chi si vuole mettere alla prova in cucina ma vuole anche prestare attenzione al budget, per chi odia gli sprechi, per chi vuole usare tutte le risorse e seguire un approccio stagionale.
Per finire…
Questi li ho citati più e più volte, ma val sempre la pena rammentarli perché sono libri oggettivamente belli, hanno una personalità riconoscibile, le ricette funzionano sempre e sono di amiche di blog che stimo molto: Profumo di biscotti e All’ombra dei mandorli in fiore di Rossella Vaniglia, Fragole a Merenda di Sabrine d’Aubergine, Quello che piace a Irene di Irene Valdirose. Aggiungo anche Più ricette sane, meno ricette mediche. Mipiacemifabene di Federica Gif, per chi vuole mangiare bene e con attenzione alla salute.
Finisco con due libri che al momento sono disponibili sono in pre-ordine, ma che già so che entreranno tra i miei libri preferiti di diritto: Florentine: The True Cuisine of Florence di Emiko e Pride and Pudding: The History of British Puddings, Savoury and Sweet di Regula. Sono amiche che lavorano seriamente, con le quali siamo cresciute insieme, lavorando giorno dopo giorno per trasformare un sogno in realtà. Stimolandoci a vicenda siamo arrivate dove siamo ora, e insieme andremo avanti per divertirci come abbiamo fatto fino a ora. Vivo i loro libri con la stessa emozione e soddisfazione con la quale ho vissuto i miei, sono prova che l’impegno quotidiano porta sempre a qualcosa di buono.
Cara Giulia,
come sempre accolgo con piacere i tuoi utilissimi suggerimenti. E infatti alla mia mamma regalerò All’ombra dei mandorli in fiore e Fragole a Merenda. Due libri davvero fantastici.
Qualche mese fa ho comprato Pasta Madre e lo ho trovato davvero utile e con ricette sfiziosissime. Perciò mi permetto di sponsorizzarlo caldamente.
Alla tua lista aggiungerei anche Di Farina in farina di Marianna Franchi.
A presto.
Con quei due libri vai sul sicuro, io li consiglio sempre con tranquillità perché so che le ricette funzionano e che sono anche bellissimi da leggere e sfogliare.
Pasta Madre sarà il mio prossimo libro, è già lì in caldo nella wishlist di Amazon!
Di Farina in Farina invece non lo conosco, ancora. Andrà a dare un’occhiata in libreria.
Ho letto ieri questo post bellissimo ed ero felice, come sempre, e onorata, per essere qui nei pensieri e nelle parole della mia carissima (fraterna, sarebbe più corretto dire) amica Giulia.
Ma ero di fretta, e quindi mi sono riproposta di tornare oggi per commentare con calma.
Doppio regalo ho trovato.
Se da un lato l’onore era tanto per essere citata in questa selezione di persone stimatissime (abbiamo gusti simili cara @IoeChiaramella, perchè anche io ho Pasta madre, nel mio caso molto apprezzato soprattutto per la curatissima parte introduttiva, e anche io amo molto il libro della cara @Marianna), trovare ora i vostri commenti qui, il tuo e quello di @Marianna stessa, mi commuove di gioia.
Davvero grazie, a te, a Giulia grazie alla quale essere qui è come (sempre e oggi ancora di più perché ci siete voi) stare a casa davanti al camino, a Marianna.
Sono davvero senza fiato dalla gioia.
Un abbraccio a tutte.
r.
che dire… grazie IoeChiaramella !
Il mio preferito è All’ombra dei mandorli in fiore della cara amica Rossella…ma anche il libro di Irene è molto bello! Anch’io adoro ricevere libri per regalo 🙂 Un abbraccio
Vedo che andiamo molto d’accordo! 😉
Marianna bella, il mio commento sopra è comprensivo di risposta anche a te e alla Giuliettina mia.
Sono davvero senza parole. Grazie amiche.
un abbraccio anche a te!
Bella classifica di libri per Natale. Un appassionato di cucina però dovrebbe comprare almeno un paio di libri di scienza in cucina per capire che cosa avviene veramente quando prepariamo un piatto. Se ti va passa nel mio blog per dare un’occhiata alla mia lista dei libri di scienza in cucina da mettere sotto l’albero-
Verrò sicuramente a dare un’occhiata, grazie per le idee!
Il libro di Peyron l’ho visto sul sito del Libraccio:http://www.libraccio.it/libro/9788883410628/peyron-guido/note-sulla-cucina-e.html
Ciao e grazie per i suggerimenti libreschi.
Patty
Grazie Patty, lo terrò d’occhio per il prossimo anno! Ho un buono libraccio e mi sa che lo userò per lui!