Gnocchetti di patate con ragù di salsiccia. I giorni della bolla
Io li chiamo i giorni della bolla. Sono quei giorni che vanno da Natale all’ultimo dell’anno, incerti, dai contorni sfumati, lenti eppure brevissimi. Ho sempre avuto la fortuna, prima con la scuola e poi con il lavoro, di passarli a casa, in una bolla.
Dopo i pranzi, i parenti, i baci della zia, i regali da scartare e da impacchettare, il vischio, le lucine, le tavolate in cui si sta sempre un po’ stretti, il giro di saluti, la messa la mattina di Natale con il freddo fuori, i bigliettini di auguri, le telefonate e i messaggi, lo zucchero del pandoro, i canditi del panforte, i chili di cappelletti da prepare che spariscono in un piatto di brodo fumante, il fuoco del camino, l’odore del ragù che ti si incolla ai vestiti, Last Christmas e Jingle bells, arrivano i giorni della bolla.
Sembra di essere in un’altra dimensione, in una campagna circondata dalla nebbia. Sai che poco prima c’era Natale, ma se ti volti è già sparito, avvolto da un velo di nebbia lattiginosa, senti solo dei rumori in lontananza. Davanti a te hai Capodanno, i lustrini, lo spumante, le lenticchie e il cotechino, la tombola, i baci e gli auguri per l’anno nuovo: sono ancora celati alla vista, ti aspettano ma non li vedi.
Sono giorni che passano piano, ma spariscono, si sciolgono in bocca come un cioccolatino, lasciando alla fine solo il ricordo di una dolcezza fragile. In questi giorni passo ore a progettare e programmare, scarabocchio piani per conquistare il mondo, il mio mondo, su quaderni nuovi, regali di amiche preziose. Sfoglio i nuovi libri di ricette e mi emoziono all’idea di avere davanti a me mesi di inverno, freddo e brina, in cui assaggiare nuovi sapori e farli miei.
Sono giorni che passo in cucina a riappropriarmi di ritmi e buone abitudini, come quella di preparare pentole di fagioli e ceci nel forno a legna, pani croccanti per colazione, sughi per quando avrò poco tempo.
Arriva la sera e spesso non mi rendo conto di cosa ho fatto per tutto il giorno: ho solo la testa piena di storie e il quaderno di annotazioni per i mesi a venire, i ricordi si confondono ai progetti in un tempo sospeso, mio.
Gnocchetti di patate con ragù di salsiccia
In questi giorni mi piace mangiare come se ci fosse sempre qualcosa da festeggiare, magari prendendomi un po’ di tempo in più per rendere un pranzo di un giorno qualsiasi un ricordo da conservare.
La nuova ricetta sviluppata in collaborazione con Masi e Campfiorin 50 si è affacciata sulla nostra tavola in questi giorni. Il ragù di salsiccia è un’alternativa veloce e furba al classico ragù della domenica. Richiede metà del tempo di cottura di un ragù fatto seguendo tutti i crismi, ma concentra al suo interno tutta la ricchezza e il sapore di un piatto di una volta. Gli gnocchi fatti con la fecola di patate sono naturalmente senza glutine, un cuscino morbido sul quale appoggiare sogni e cucchiai di ragù.
Avete già deciso cosa cucinare per l’ultimo dell’anno? Non sentite come vi chiamano questi gnocchetti con ragù di salsiccia?
Gnocchetti di patate con ragù di salsiccia
Ingredienti
Ingredienti per gli gnocchi
- 650 g di patate a pasta gialla
- 1 uovo
- 1 cucchiaino di sale
- Noce moscata grattata
- 120 g di fecola di patate + quella per formare gli gnocchi
Ingredienti per il ragù di salsiccia
- 1 carota
- ½ cipolla rossa
- 1 costa di sedano
- 1 ciuffetto di prezzemolo
- 2 cucchiai olio extra vergine di oliva
- 4 salsicce fresche toscane per un totale di circa 400 g
- ½ bicchiere di vino rosso
- 400 g di passata di pomodoro
- 1 tazza di acqua calda
- 1 cucchiaio di concentrato di pomodoro
Istruzioni
- Fate un battuto fine con tutti gli odori e le erbe aromatiche.
- Versate l’olio extra vergine di oliva in una pentola dal fondo spesso, aggiungete poi il battuto e fatelo dorare a fuoco basso per circa 10 minuti, mescolandolo spesso con un mestolo di legno.
- Aggiungete le salsicce spellate e sbriciolate e fatele cuocere finché non cominciano a sfrigolare, cercando di spezzettarle.
- Sfumate le salsicce con il vino rosso e fatelo ritirare a fuoco basso per circa 10 minuti, mescolando di tanto in tanto.
- Versate in pentola la passata di pomodoro e il concentrato sciolto nell’acqua calda.
- Continuate la cottura a fuoco basso per circa un’ora, facendo attenzione a che non si ritiri troppo.
- Per preparare gli gnocchi cuocete le patate intere in acqua bollente finché non saranno abbastanza morbide da poter essere bucate facilmente con un coltello.
- Passatele sotto l’acqua fredda e sbucciatele.
- Schiacciatele con uno schiacciapatate, mettetele su un piano di lavoro in legno e impastatele con l’uovo sbattuto, la fecola di patate, il sale e la noce moscata.
- Con l’aiuto di altra fecola di patate formate dei salsicciotti spessi circa un centimetro, poi tagliateli con un coltello a pezzetti.
- Cuoceteli in abbondante acqua salata bollente e quando vengono a galla scolateli e conditeli con il ragù di salsiccia e una spolverata di parmigiano grattato.
Buon 2017!
Questo è l’ultimo post del 2016. Ci salutiamo come si salutano i vecchi amici: sanno che si rivedranno di qui a poco, quindi ci diamo un abbraccio frettoloso e ci scambiamo una promessa silenziosa di rivederci presto. Ognuno torna ai suoi preparativi, al suo libro lasciato sul tavolino accanto al divano, al pane che lievita o agli impegni di un lavoro che non ha concesso tregua, anche nei giorni di festa.
Torneremo a leggerci presto, in un gennaio carico di promesse. Avrò modo di raccontarvi del libro, che finalmente, tra poche settimane, uscirà, di tante nuove ricette, di storie di Toscana e di luoghi del cuore. Ancora una volta si ricomincia con una pagina bianca, che già non vediamo l’ora di scrivere.
Buon Anno Nuovo amici, che sia scintillante e leggero!
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Buon anno anche a te, tanta serenità e che il 2017 esaudisca i tuoi sogni
Saida
Grazie Saida, buon anno e spero a presto!
Cosa dire della ricetta? Bellissima e buonissima, come sempre! Ma vogliamo parlare del post, delle tue parole che mi sono entrate dentro, è tutto così autentico. La cosa strana è che io sto vivendo una fase tanto diversa dalla tua, di anni ne ho 70, ho perso mio marito da pochi mesi dopo averlo avuto accanto dai 17 quindi sto soffrendo come puoi immaginare, ma alcuni pensieri sono proprio gli stessi, ho i miei quaderni che mi aspettano, sto decidendo la loro destinazione, “in quale metto le esperienze vissute in questo anno, quelle belle nonostante tutto che le amiche dicono capitare solo a me” “dove metto le parole di Giulia, del suo ultimo post del 2016, che vorrei avere su carta?” Devi sapere che ho fatto lo scorso anno quattro incontri che mi hanno introdotto alla Calligrafia Italica (SMED Scrivere a mano nell’era digitale) che mi ha fatto scoprire meraviglie. Questo magari te lo racconto un’altra volta. Per ora un grande abbraccio e tante cose belle per il tuo Nuovo Anno. Daniela
Cara Daniela, quello che scrivi mi ha veramente toccata. Ammiro il tuo spirito: un corso di calligrafia pare un’idea divertente e interessante, e la carta su cui scrivere pensieri e fermare momenti non basta mai! un abbraccio, e buon anno!
Hai raccontato le sensazioni di questi giorni dal Natale al Capodanno in modo spettacolare!
Buon anno Giulia di cuore!
P.S. La ricetta -chetelodicoafare- è assolutamente da provare 🙂
Grazie Valentina! io ho provato a prolungare la bolla da Capodanno alla Befana, sta funzionando, ma non così bene come nei giorni precedenti! 😉
Buon anno cara Giulia, a te e a tutta la tua famiglia che ci permetti di conoscere attraverso i tuoi post!
Buon anno Cinzia, da tutta la famiglia del blog!
Grazie per la ricetta e complimenti per il tuo blog, mi piace molto! 🙂
Ti/Vi aspetto sul mio blog da cucina: http://blog.giallozafferano.it/dolcisalatidielisabetta/
Grazie Elisabetta!
Auguri, auguri ed ancora auguri. Fai venire sempre il desiderio a chiunque di guardare avanti!!! Un abbraccio
Ciao Elena, che belle cose che mi dici! vediamo di riuscire a vederci quest’anno? Vi fermate a mezza strada andando verso Bologna? un bacione a te, Alberto e le bimbe!
Ciao Giulia! Ricetta bella e buona! Ma la patata, quando s’impasta con gli altri ingredienti, deve avere una temperatura particolare o è indifferente?
Ciao Sara, solitamente io faccio tutto con le patate calde, le sbuccio appena posso maneggiarle, le schiaccio e le impasto, almeno è più facile ottenere un bell’impasto senza grumi!
Auguri!
Potessi sottolineare un post così, non saprei che cosa lasciar fuori. La dolcezza fragile, i sapori da far propri, i cioccolatini che si sciolgono in bocca… Mi hai avvolta col ritmo di questo post. E non vedo l’ora di scoprire il tuo nuovo libro.
Complimenti! Le fotografie dei tuoi piatti sono in grado di emanare profumo e bontà!
Grazie Ambra! <3
[…] anche quei momenti che seguiranno il Natale, i miei giorni della bolla, quando potrò godermi il regalo che mi sono accuratamente scelta quest’anno, qualche giorno di […]