Timballo di riso con zucca e salsiccia e il proposito più importante.
Mi sono trovata a fare i propositi di Natale. Non s’è mai sentito che uno pensasse al nuovo anno così in anticipo, ma le luci, i rami di bacche rosse e l’atmosfera più leggera mi hanno spinta a pensare. Solitamente con l’arrivo del nuovo anno mi siedo in un angolino in disparte, mi isolo dal mondo per qualche minuto e scorro mentalmente i dodici mesi appena passati, cercando di capire cosa ho fatto di buono, dove potrei migliorare, quello di cui sento di aver bisogno. I propositi del nuovo anno sono un classico, influenzano i mesi a venire e sono some un sottofondo di motivazione. Spesso fingo di dimenticarmene, ma sono lì a indicare la via.
Sono anche una di quelle che vive settembre come un nuovo inizio, quindi ogni volta in spiaggia, seduta sul bagnasciuga con i piedi in acqua, mi ascolto invitata dal mare a riflettere. È tempo di nuovi propositi, che spesso vanno a rinforzare quelli invernali, ormai in scadenza. Quest’anno non ce l’ho fatta ad aspettare fino a gennaio, sono alcune settimane che rifletto su me stessa, sul modo in cui vivo le cose. Ho sentito l’esigenza di mettere nero su bianco quello che sto vivendo, usando ancora una volta questo blog non solo come una terapia, ma come un diario in cui tenere traccia delle evoluzioni del mio modo d’essere e pensare. Proprio rileggendo vecchi post del periodo natalizio ho ritrovato una freschezza che mi mancava.
Ho perso un po’ di fiaba? Ci penso e mi dico: a 34 anni è normale, no? Non si può credere alla magia per sempre. Però mi guardo dentro e mi rendo conto che non sono io. Io voglio essere una che anche a quarant’anni, o a ottanta, vedrà le connessioni invisibili nel mondo, sentirà le coincidenze non come casuali, ma come guidate da una mano nascosta.
È stato proprio l’arrivo del Natale a farmi rendere conto di come la stanchezza e l’affanno a star dietro alla quotidianità mi avessero distratta per un attimo da quel modo di sentire. La magia di cui parlo è quell’ottimismo testardo che mi ha sempre contraddistinta, che mi ha aiutata a realizzare un sogno. È quello sguardo romantico che mi ha fatto scoprire nella Toscana che mi circondava la mia nuova vita e il mio nuovo lavoro, che coincidenza dopo coincidenza mi ha portata a riconoscere in un incontro casuale il ragazzo che sarebbe diventato il mio compagno di vita e il mio collaboratore più prezioso.
Non ce l’ho fatta ad aspettare gennaio, per il prossimo anno ho già la mia lista di propositi, oltre ai progetti in corso di cui vi parlerò poi, ma prima di tutto ho questa speranza, forte. Voglio tornare a essere quella che ero prima, e il Natale che sta arrivando mi ha aiutata a riscoprire quello sguardo che temevo di perdere.
Ho iniziato prendendomi del tempo in più per leggere, fissando in anticipo qualche cena con le amiche di una vita per riprendere i fili di un discorso rimasto indietro, pensando a un menù per una cena della vigilia che piano piano diventerà a una nuova tradizione, la nostra.
Nei giorni scorsi sistemando qualche vaso di fiori e di arbusti profumati in casa mi sono resa conto che la magia del Natale stava tornando, puntuale come ogni anno. Ho preso una penna e ho cominciato a buttare giù pensieri che piano piano sono arrivati qui. Ho iniziato anche a pensare ai menù, e anche queste proposte sono arrivate qui sul blog, insieme alla ricetta di oggi.
Timballo di riso con zucca e salsiccia
Il timballo di riso con zucca e salsiccia è un primo natalizio, scaldato dall’arancio di una zucca mantovana e dal mantecare energico sul fuoco. È una ricetta che ci vede protagonisti dall’inizio alla fine nella sua esecuzione, per tenerci ancorati al qui e all’ora, alla generosità di un gesto. È anche l’ultima ricetta nata dalla collaborazione con Biolover, che mi ha portata a scegliere un riso che uso di rado, ma che si è dimostrato perfetto nei timballi, il riso Ribe semi integrale.
Il Riso fine Ribe semintegrale di varietà Japonica prende il nome dalle iniziali del suo selezionatore: Rinaldo Bersani. I chicchi hanno una struttura molto compatta, resistono bene alla cottura e si mantengono sempre ben sgranati, solidi e asciutti. Proprio per questo è un riso particolarmente indicato per risotti e timballi, ma sposa bene qualsiasi ricetta, anche minestre e minestroni.
Con Tommaso abbiamo preparato anche una video ricetta. Parlare di un risotto è una cosa, vedere i movimenti sinuosi del mestolo di legno che manteca il riso è tutta un’altra esperienza.
Come potete vedere dalla video ricetta e dalla descrizione dettagliata dei passaggi dell’esecuzione queste sono tre ricette in una. A seconda del tempo che avete a disposizione potete fermarvi appena il riso è pronto e servire un risotto morbido alla zucca arrostita e salsiccia, cremoso e saporito. Dal fuoco alla tavola, appena il risotto sarà morbido e ben mantecato portatelo in tavola e riempitene generosamente i piatti.
Potete andare avanti e preparare i timballi di riso, che avranno un cuore filante di pecorino toscano e una crosticina dorata lì dove la zucca incontra il burro e il pangrattato. I timballi sono anche una soluzione furba per i giorni di festa, perché vi permettono di prepararli in anticipo, metterli in frigo e finire la cottura in forno proprio prima del pranzo o della cena con gli ospiti.
Per le occasioni più importati, proprio come per il pranzo di Natale, potete anche preparare una fonduta di pecorino e polpa di zucca arrostita: sceglietene la consistenza aggiungendo più o meno latte e sistematela sul piatto con un cucchiaio, poi capovolgete il timballo sul piatto e servitelo così, un sole invernale che riscalderà uno dei pranzi più importanti dell’anno.
Timballo di riso con zucca e salsiccia
Ingredienti
Ingredienti per la purea di zucca
- 1 kg di zucca mantovana
- Olio extra vergine di oliva
- Sale
- Pepe nero appena macinato
Ingredienti per i timballi di riso
- 1 scalogno
- Olio extra vergine di oliva
- 300 g di riso Ribe semi integrale
- ½ bicchiere di vino bianco
- 800 ml di brodo vegetale leggermente salato
- 2 salsicce toscane fresche
- 2 cucchiai di parmigiano reggiano grattato
- 1 uovo
- Pangrattato
- Burro
- 150 g di pecorino toscano fresco
- 200 ml di latte fresco intero
Istruzioni
- Iniziate preparando la purea di zucca. Potete anche arrostirla il giorno precedente e metterla da parte per il momento in cui dovrete cucinare i timballi. Scaldate il forno a 190°C. Affettate la zucca mantovana in fette spesse circa un centimetro, disponetele su una teglia ricoperta di carta da forno e ungetele con qualche cucchiaio di olio extra vergine di oliva. Condite poi la zucca con sale e pepe nero macinato sul momento. Cuocete la zucca in forno caldo per circa 30 minuti, finché non sarà morbida e leggermente caramellata ai bordi. Raccogliete la zucca cotta con un cucchiaio in una terrina, lasciando da parte la buccia, che sarà saporita, morbida, irresistibile. Non buttatela, ma mangiatela subito!
- Una volta che la purea di zucca arrostita è pronta, preparate i timballi di riso.
- Versate qualche cucchiaio di olio extra vergine di oliva sul fondo di una pentola, aggiungete lo scalogno affettato sottilmente e fatelo cuocere a fuoco basso fino a consumarlo. Sbriciolate le salsicce con le mani, unitele allo scalogno e mescolando con un cucchiaio cuocetele per qualche minuto.
- A questo punto versate il riso in pentola e fatelo tostare, mescolandolo con un cucchiaio, fino a che non sarà traslucido. Unite al riso anche il vino bianco e fatelo sfumare a fuoco medio.
- Aggiungete via via il brodo al riso mescolando con energia per renderlo cremoso. Ho scelto un riso ribe semi integrale, quindi il tempo di cottura è stato di 15-20 minuti, più lungo rispetto a un riso da risotto classico.
- Quando il riso è quasi pronto aggiungete il parmigiano e metà della purea di zucca, mantecando il riso.
- Fuori dal fuoco aggiungete l’uovo sbattuto e mescolatelo velocemente al riso per incorporarlo.
- Ungete sei stampini con il burro e spolverateli con il pangrattato, poi riempiteli con il riso.
- Tagliate il pecorino a cubetti e infilatene uno all’interno di ogni timballo. Poi spolverate altro pangrattato su ogni timballo.
- Infornate i timballi a 180°C per 30 minuti, finché non sono dorati.
- Nel frattempo sciogliete il pecorino rimasto con il latte a fuoco basso e unite la purea di zucca rimasta. Servite i timballi con un cucchiaio di fonduta al pecorino e zucca.
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Tre menù natalizi
Un menù ricco per Natale
Il forno ha il suo momento di gloria con questo menù: si inizia proprio con il timballo di riso con zucca e salsiccia di oggi, che può essere preparato in anticipo e finito in forno subito prima di mangiare. L’arrosto non può mancare in un menù ricco, provate con il coniglio ripieno. Finite con un dolce tradizionale, elegante, natalizio, come il tronchetto di Natale.
Un menù per chi aspetta i pranzi delle feste con allegria, per chi starebbe seduto ore a tavola, chiacchierando e pensando già al pranzo del giorno successivo, per chi vuole preparare tutto in anticipo godendosi gli amici e l’atmosfera festose.
Un menù toscano per Natale
Iniziate con i tortelli mugellani di patate col ragù, una porzione abbondante, proseguite con ilpiù classico dei classici, un piatto contadino dei giorni di festa, il cappone in umido con i cardi rifatti. Chiudete il pranzo con un caffè e una detta di panforte senese, denso e speziato.
Un menù per gli amanti della Toscana, per chi vede la tradizione a tavola come un’opportunità per rivivere momenti passati e ricordi di famiglia, per chi ama i cibi robusti e vuol rivivere il sapore e il calore dei pranzi di una volta.
Un menù vegetariano
Iniziate con una porzione di parmigiana di zucca, filante con la sua scamorza affumicata, che non vi farà sentire la mancanza delle melanzane. Come secondo proseguite con lo sformato di spinaci, il mio spirito dei Natali passati, ma anche con le sformato di cardi, e chiudete in dolcezza con i ricciarelli di Siena.
Un menù per chi ha a tavola anche ospiti che preferiscono non mangiare carne, ma anche un’opzione in più per un Natale gustoso e diverso dal solito, per chi crede nella versatilità delle verdure e riesce ad elevarle a piatto principale, senza relegarle al ruolo secondario di contorno, un menù per chi ama le mono porzioni, ma anche per chi ama le teglie grandi da portare a tavola con un sorriso.
E il vostro menù di Natale? ci avete già pensato? come lo descrivereste in una parola?
Cara Giulia, condivido tutto quello che hai scritto. Anche a me capita di fare le tue stesse riflessioni ma non sempre ho la costanza per mettere in pratica i buoni propositi senza farmi influenzare da inciampi esterni.
le ricette sono strepitose come sempre.
Mi piacerebbe provare a fare i ricciarelli con la tua ricetta. Spero di riuscirci. Ti farò sapere i risultati.
A presto.
Chiara
Ciao Chiara, gli inciampi vanno sempre messi in conto, figuriamoci, se fosse sempre tutto liscio dovremmo farci venire qualche sospetto, sai?
Fammi sapere come andrà con i ricciarelli!
C’è solo l’imbarazzo della scelta: brava Giulia a ricordare/ci che la tradizione non è solo ripetizione ma invito ad un approccio nuovo con le cose che abbiamo amato. Per me la zucca è sempre la Zucca, e il primo é sistemato. Auguri e buon Natale
Auguri a te Maura! lo so che con la zucca io e te andiamo sempre d’accordo!
Bellissimi davvero! Complimenti per il tuo modo di scrivere e di cucinare, mi dai sempre degli spunti interessanti e consultare il tuo blog è una sicurezza, è come tornare a un posto caldo e accogliente…bravi!!!
Grazie Daria! sono commenti come questo che ci spingono a fare sempre meglio!
Sentire la magia, fare propri i sogni e cercare di renderli parte viva della nostra vita non è solo una questione di età, purtroppo la stanchezza, la routine, le delusioni fiaccano un po’ questa carica interiore che ci spinge a vedere oltre, creare sempre nuove cose per rendere i giorni più luminosi. Sono felice di aver letto le tue parole, io che ho sempre visto il positivo delle situazioni mi trovo in un periodo un po’ confuso e il fascino del natale ancora non lo sento, ma … speriamo bene. Domani è un altro giorno e forse oltre al sole ci sarà anche un fiocco di neve sul mio albero di Natale che rilucerà come sul tuo.
Favoloso il tuo risotto/timballo, un’idea da non perdere assolutamente. Grazie di tutto è stato un vero piacere leggerti, bella ricetta e belle parole.
Buone feste
Stefania
Tra monti, mari e gravine
Purtroppo non sempre è facile sentire questa magia, la stanchezza e la routine ci distraggono. Serve un doppio impegno, ma poi sono convinta che la magia sarà doppiamente incantevole!