Panforte con fichi e noci per il nostro Tuscan Christmas Gathering
Da quando ho aperto il blog il piacere di conoscere persone nuove è andato di pari passo con l’urgenza di trasformare appena possibile quei contatti virtuali in amicizie reali, con un tono di voce proprio, un corpo, con il calore di un abbraccio e l’emozione di una chiacchierata intorno a una tavola cosparsa di briciole e macchiata di caffè.
La fortuna di incontrare persone così simili a noi, che si accendono per gli stessi interessi, va coltivata, l’opportunità va trasformata in occasione. Qualche mese fa con Emiko, in una macchina che correva sulle strade assolate di un’estate maremmana, ci siamo chieste a cosa portavano i nostri blog, quali momenti di condivisione avremmo potuto trovare per il nuovo anno. Conferenze? workshop? O più semplicemente incontri informali, organizzati da noi, per passare del tempo con le persone che i social network e i blog ci hanno fatto incontrare sul nostro cammino. Per fare network, non solo per usare i social network.
Fare network: cosa significa per noi? Significa trasformare le tavole virtuali che imbandiamo sui blog in tavole vere, da apparecchiare con creatività e gusto, attorno alle quali ritrovarsi per scambiarci idee, imparare gli uni dagli altri.
Significa, nel mio caso, potenziare i corsi di cucina per il prossimo anno, inventarci con Tommaso nuove formule di incontro, workshop, esperienze di una giornata. Significa inseguire la vita reale, trascinarla sul blog, senza lasciarla al margine, immergersi con fiducia in quello che c’è là fuori, farsi toccare, cambiare, usare quell’energia per crescere.
L’occasione per incontrarci nella vita reale con qualche amico di blog ce l’ha data il Natale e il primo Tuscan gathering che si è tenuto a La Selva Giardino del Belvedere, una casa di campagna nascosta nei boschi sopra Montevarchi. La casa aveva tutto quello che ci si aspetta in un sogno di mezzo inverno: camini, forno a legna, due cucine, piani in marmo e in legno vissuto nel tempo, librerie cariche di volumi, candele, arbusti, bacche e fiori. Tutto era orchestrato con semplicità e naturalezza, abbiamo buttato giù il menù nelle settimane precedenti, il giorno prima abbiamo fatto una full immersion in cucina e la mattina dell’incontro siamo arrivate alla villa con vassoi, pentole, buste piene di schiacciata e casse di vino.
Eravamo pronte a cucinare, mangiare, divertirci.
Non so dove saremmo state senza l’aiuto di Tommaso e Marco, registi silenziosi, invisibili, che spostavano tavoli, sistemavano bicchieri con la maestria di un maggiordomo di una casa reale, avevano una parola per tutti, e ci lasciavano portare avanti sorrisi, chiacchiere, lasagne e zuppe.
Da quando Tommaso è entrato nella mia vita ho riscoperto una rinnovata energia, una propositività che aveva bisogno di un secondo elemento di dialogo per diventare realtà. In momenti come questi mi rendo conto di quando in soli tre anni si sia diventati affiatati, come capisca le mie necessità senza che io parli, anticipandomi e diventando parte integrante di questo blog, del lavoro, della mia vita.
(grazie Ashley per la foto, presa dalla voglia di cucinare, impiattare lasagne e chiacchierare, io e Emiko ci siamo dimenticate di farci una foto insieme!)
Quello che ne è risultato è stato un pranzo festivo, tradizionale, da famiglia allargata: Emiko ha preparato crostini di polenta e funghi, una zuppa di castagne e ceci, la porchetta con le patate e un crumble di mele e nocciole, finendo con i tozzetti ebraici con nocciole e cannella da accompagnare con il caffè.
Io ho seguito una strada ancora più classica: schiacciata con pecorino e olive, lasagne verdi con besciamella e ragù, pollo in galantina, insalata russa invernale con rafano grattato e sformato di cardi. Per il caffè avevo pensato a piccoli occhi di bue ripieni di confettura di castagne, stagionali e delicati.
Il panforte con fichi e noci
Altro tocco spiccatamente toscano è finito nella bustina di regali che abbiamo preparato per tutti i partecipanti. Emiko ha preparato una confettura di zucca, limone, arancia e zenzero, perfetta per questo momento dell’anno, io non ho resistito e ho scelto una ricetta senese per eccellenza, il panforte.
Qui trovate la ricetta classica, qui ne trovate una alternativa, più moderna.
Per il Tuscan gathering ho invece scelto ingredienti che raccontano nella loro ruvidità della campagna toscana: le noci, legate all’immaginario di alberi enormi, rifugio delle streghe, base della creazione del nocino nella notte di San Giovanni, e i fichi, alberi generosi sul finire dell’estate, sapore dell’infanzia e di pienezza calda e dolce.
È questa l’ultima ricetta dell’anno per Ventura, un’azienda che mi ha accompagnata per tutto l’anno, persone entusiaste con le quali è un piacere collaborare, prodotti di qualità che impiego volentieri nelle mie ricette qui nel blog ma anche nella vita di tutti i giorni, in risotti, dolci, pani e biscotti.
Questa volta i protagonisti della ricetta sono i fichi secchi, uno dei miei peccati di gola preferiti, un’esplosione di dolcezza, un piacevole contrasto tra la morbidezza della polpa e la croccantezza dei semini.
Panforte con fichi e noci
Ingredienti
- 800 g di noci
- 250 g di mandorle con la pelle
- 900 g di fichi secchi Ventura
- 450 g di farina forte
- 10 g di coriandolo in polvere
- 10 g di macis macinato
- 3 g di chiodi di garofano macinati
- 3 g di noce moscata grattata
- 450 g di miele millefiori
- 450 g di zucchero
- Un foglio di ostia
- Zucchero a velo
Istruzioni
- Preriscalda il forno a 180°C e nel contempo tosta le mandorle in forno.
- In una ciotola ampia aggiungi le mandorle tostate, le noci, la farina forte, i fichi secchi tagliati a cubetti piccolini e le spezie per panforte.
- Rivesti di ostia una teglia da forno (la mia era 37x27cm).
- Sciogli in un pentolino a fuoco dolce il miele con lo zucchero e 3 cucchiai di acqua. Quando miele e zucchero sono completamente sciolti e si sono trasformati in uno sciroppo ambrato, togli il pentolino dal fuoco.
- Versa lo sciroppo di miele e zucchero nella ciotola con tutti gli altri ingredienti e mescola con un cucchiaio per amalgamare il tutto: sarà un impasto molto sodo.
- Versa l'impasto nella teglia foderata di ostia e livella la superficie con un cucchiaio bagnato.
- Spolvera la superficie di zucchero a velo e cuoci in forno caldo per circa 30 minuti, poi togli il panforte dal forno, fallo raffreddare leggermente e toglilo dalla teglia capovolgendolo.
- Una volta che il panforte è freddo, spolveralo abbondantemente di zucchero a velo.
Per un’idea in più, un regalo veloce di Natale dell’ultimo minuto: ricoprite i fichi di cioccolato fondente fuso, lasciateli raffreddare e poi chiudeteli in un sacchettino con un nastro e un rametto di rosmarino. Mi hanno risolto più di un regalo dell’ultimo minuto e sono sempre stati accolti con gioia.
Grazie!
Grazie a La Selva Giardino del belvedere per l’ospitalità e per averci dato un ambiente così caldo e familiare per il nostro primo Tuscan gathering, a Emiko per l’amicizia che ci lega e che porta a queste cose belle e entusiasmanti, a Tommaso e Marco per il loro sostegno indispensabile, a tutti i partecipanti al pranzo di Natale per le chiacchiere, gli stimoli, le risate, i brindisi e soprattutto per i progetti che abbiamo imbastito tra un piatto di lasagne e un biscotto alla marmellata.
Meraviglioso progetto, momenti preziosi e come sempre rendi tutti semplicemente chiaro…io prendo virtualmente un pacchettino di panforte e ti faccio i miei piu’ caldi auguri!!!
Grazie Elena, e spero con tutto il cuore che il prossimo anno sia l’anno giusto per incontrarci di nuovo!
Un abbraccio a te, Alberto e le bimbe, ormai signorine!
bravissima ho fatto tante delle tue ricette .il calendario mi piace molto.volevo chiederti dove compri le spezie per il panforte.il coriandolo e il macis sono di castelfiorentino ciao grazie
ciao mi chiamo miranda ,ho fatto molte ricette tutte riuscite brava ,ho il tuo calendario ,volevo chiederti dove trovo le spezie che usi per il panforte il macis il coriandolo grazie ciao .sono di castelfiorentino
Ciao Miranda! sono felice che le ricette siano riuscite, sono proprio contenta! quanto alle spezie del panforte, io le compro a Poggibonsi alla Drogheria Rosi. A Castelfiorentino non saprei dove potresti andare, c’è una drogheria o un negozio bio dove poter comprare le spezie?
buongiorno giulia a castelfiorentino ormai non si trova niente.conosco la drogheria rosi è quella su in cima a via maestra ,credo.sennò devo andare a empoli grazie mille ……..buon 2016
Esatto, è proprio quella! lì hanno tutto!
ciao tra poco è il mio compleanno vorrei regalarmi un tuo libro ,tu quale mi consigli e grazie di tutto sono un pò rompiscatole
Ma che bello! io direi Cucina da chef con ingredienti low cost, spero ti piaccia!
Splendida ricetta, che abbiamo subito provato a replicare quando l’abbiamo scoperta!
Noi però siamo stati avvantaggiati nel reperire le spezie (abbiamo visto che molti nei commenti hanno avuto difficoltà) avendo un negozietto proprio di spezie, tè e tisane 🙂
Ah beate voi! che bello!
[…] Panforte con fichi e noci. Un panforte che si discosta di poso dalla tradizione. Qui ci sono ingredienti che raccontano nella loro ruvidità della campagna toscana: le noci, legate all’immaginario di alberi enormi, rifugio delle streghe, base della creazione del nocino nella notte di San Giovanni, e i fichi, alberi generosi sul finire dell’estate, sapore dell’infanzia e di pienezza calda e dolce. […]