Risotto invernale alla birra con carciofi, caciotta di capra e spalla cruda
I primi anni di università frequentavo spesso un pub di Siena, nel quale sabato dopo sabato avevo imparato a sentirmi a casa. I tavoli di legno portavano incisi i segni delle chiacchiere infinite con la mia amica Laura, consumate a mezza voce davanti ad un piatto di patatine fritte con le salsine miste. Ogni volta studiavamo il menu come se fosse la carta di un ristorante stellato, soppesando abbinamenti e valutando con curiosità le novità: tacos, focaccia alla nutella, bruschette, piadine… ma il punto di forza del pub erano i panini, caldi e freddi, 18 per ogni categoria.
Quando ero incerta su cosa prendere andavo sicura sul mio preferito: un 16 caldo, e una birra chiara, piccina eh che tanto se no non la finisco.
Il 16 era il panino delle sere in cui volevo essere rassicurata, delle sere in cui non potevo perdermi nella contemplazione del menu perché stavo raccontando a Laura per filo e per segno gli ultimi sviluppi di uno dei tanti amori non corrisposti, che andavano analizzati con dovizia di particolari da ogni punto di vista. Il 16 era il panino con salsa di carciofi, formaggio affumicato e spalla cruda: è un abbinamento che funzionava così bene insieme alla birra chiara che l’ho trasposto pari pari in un risotto invernale, che ha ancora il sapore di quei sabati sera lunghissimi di chiacchiere e grandi aspettative dalla vita.
Vi avevo anticipato che sarebbe arrivata un’altra ricetta con la birra, ed eccola qua, come la scorsa settimana, sul blog Birra Gusto Naturale.
Risotto invernale alla birra con i carciofi
Ingredienti
- 25 g di burro
- 1 cipolla bianca piccola, affettata molto sottile
- 1 spicchio di aglio
- 5 cuori di carciofi, tagliati a listarelle sottili
- 250 g di riso Carnaroli
- 1 bicchiere di birra chiara
- brodo vegetale, almeno 1 litro
- 50 g di caciotta di capra affumicata
- 2 cucchiai di Parmigiano Reggiano stagionato 30 mesi
- sale
- 5 fette di spalla cruda
Istruzioni
- Tieni il brodo vegetale ben caldo su fuoco basso.
- Metti il burro in una pentola antiaderente dal fondo spesso e fallo sciogliere lentamente a fuoco medio, poi aggiungi la cipolla affettata molto sottile e uno spicchio di aglio schiacciato.
- Lascia cuocere la cipolla per almeno 5 minuti, finché non diventa trasparente, poi togli lo spicchio di aglio che avrà già insaporito il soffritto, ed aggiungi i carciofi, cuocendoli a fuoco medio per altri 5 minuti.
- Quando i carciofi cominciano ad ammorbidirsi, versa il riso nella pentola e mescolalo con un cucchiaio di legno, in modo che si tosti e si insaporisca.
- Quando i chicchi di riso diventano traslucidi e si comincia a sentire come un crepitio sommesso dalla pentola, versa il bicchiere di birra chiara sul riso, mescola con un cucchiaio di legno e lasciala sfumare per qualche minuto.
- Porta a cottura il risotto, mescolando spesso con un mestolo di legno e aggiungendo il brodo poco per volta, un ramaiolo ogni volta che comincia ad asciugarsi.
- Mescola spesso il risotto con convinzione ed energia con un mestolo di legno, aiuterà i chicchi di riso a rilasciare l’amido, rendendo il risotto cremoso senza l’aggiunta di ulteriori grassi.
- Quando il riso è cotto sbriciola la caciotta affumicata sul risotto, aggiungi due cucchiai di Parmigiano grattato e manteca per qualche minuto fuori dal fuoco. Solo a questo punto regola di sale il risotto.
- Subito prima di servire il risotto taglia la spalla cruda sottile sottile e usala per decorare ogni piatto.
Cosa ha reso questo risotto così speciale?
# spalla cruda invece che prosciutto crudo, un salume tipicamente toscano, saporito, perfetto accompagnamento del pane senza sale, con il grasso dolce che ben si sposa alla polpa sapida e asciutta.
# caciotta di capra affumicata biologica, portata fin qui da Zita, un regalino molto apprezzato dall’Ungheria
Sbirciato in preview, ora ho certezza della sensazione di bontà che mi aveva pervasa! Baci
Buono, cremoso, vellutato.. gnamme!
adoro i risotti, adoro i carciofi…quindi non vedo l’ora di andare a fare la spesa x provare questo tuo piatto!!
brava!! fammi sapere come ti è venuto!
Mi piace, e parecchio!
Aspettero’ volentieri di essere in Italia per poterlo provare 🙂
che bello! quando rientri? per le vacanze?
Mi sembra buonissimo questo risotto!! io che non sono forte in questo tipo di primi, anche se mi piacciono parecchio, lo devo provare per forza. Brava come sempre, ciao
credo che per un buon risotto serva tempo, attenzione e ingredienti buoni. Non è una preparazione tipica della mia zona, ma seguendo poche semplici regole a me viene così, bello cremoso e saporito!
Questo risotto lo voglio provare assolutamente, molto molto particolare!!sono curiosa di sentire quale dei sapori predomina
Si sente un po’ tutto, prima la sapidità della spalla cruda (o prosciutto crudo), poi l’affumicato della caciotta e il verde del carciofo, in ultimo il profumo della birra!
da buona lombarda il risotto e` un must … ma mi sa che dovro` sostituire la spalla con il prosciutto crudo, purtroppo 🙁
eh ed avrei tanto da imparare sui risotti fatti a regola d’arte! viene benissimo anche con il prosciutto crudo, tranquilla!
Delissssia!!
grassssie!
Mi sa che è proprio buono!!! Io vado pazza per i risotti e questo lo rifarò di certo
grazie Agnese! anche a me piacciono tanto i risotti!
Davvero interessante 🙂
Grazie Corrado!
E anche l’aspetto del risotto è molto rassicurante! Cercherò la spalla cruda, ma temo mi dovrò accontentare del prosciutto crudo…magari uno piuttosto dolce…ciao :)) Lys
vai tranquilla anche con il prosciutto crudo, ma se dovessi trovare della spalla cruda, goditela con una bella fetta di pane non salato… quanto mi piace anche così!
un 16 e una birretta anche per me grazie!!!!!!!
dai….a parti gli scherzi preferirei il tuo bel risotto con tutti ingredienti che io adoro.
baci
sabina
ehehe, ci facciamo due chiacchiere davanti anche ad una ciotola di patatine fritte?
una splendida trasformazione da panino a risotto, deve essere golosissimo e pieno di ricordi… baci
grazie Ely, un abbraccio stretto
l’altro giorno il mio ragazzo mi ha preparato il risotto alla birra..e ora gli linko questa versione decisamente più stuzzicante. certo dovrò andare in cerca di questi ingredienti..chissà da Roscioli..
vai tranquilla che viene bene con qualsiasi caciotta affumicata, e con del buon prosciutto crudo!
aprendo il post la foto si vede pian piano, “srotolandosi” dall’alto, e arrivano per primi i riflessi del bicchiere, che mi hanno stregata.
E’ tutto bellissimo, e mamma mia come vorrei quella pentulina anche io! Mi sa che prima o poi mi tocca comprarmela! ;-P
I prodigi – non cercati – della tecnologia! facciamo finta che fosse tutto voluto, eheheeheh!
Scrivi a Babbo natale!! dai!
Il classico risotto ai carciofi è uno dei mie piatti preferiti. La mamma lo sa fare speciale… 🙂
L’idea di arricchirlo con birra, spalla e caciotta mi pare davvero la ciliegina sulla torta.
Buona serata stellina bella.
per me è quello di nonna, con carciofi, prosciutto cotto ed un che di limone, insuperabile! diciamo che il mio è un tantino più corposo, invernale appunto! buona notte a te stellina!
Che strano: in preview mi appare la tua carbonara con il petto d’anatra e il tartufo, che avevo già cisto, ma qui c’è sta meraviglia di risotto che devo assolutamente rubarti visto che in casa mia si campa a risotti e la sfumatura alla birra l’ho già provata (birra di castagne, non puoi capire) in un risotto che ho mangiato sul lago di Como qualche anno fa. Ancora me lo risogno. Un bacione tesoro. Pat
birra di castagne… risotto.. quanti link si sono attivati! 🙂
Risotto che passione!La ricetta che proponi è di una generosità di ingredienti superlativa!Complimenti
ehehe, diciamola tutta, sì, non mi sono limitata, poco ma di tutto!
Che belle le chiacchiere con le amiche e che splendore questo risotto: carciofi, spalla, caciotta… mi sto sciogliendo!!
Grazie Carlotta! a pensarci bene sono proprio le chiacchiere tra amiche che hanno reso così speciali questi ricordi!
Dev’essere meraviglioso, proverò a cucinarlo visto che non ho più l’età per andare al Robert !!!! Sabry
ahah! Il Robert the Bruce? nemmeno io per andare lì! ma ha cambiato nome, ora, vero?