Superare la paura delle novità: i cosci di pollo fritti
Le novità mi spaventano sempre un po’. Anche più di un po’ a dirla tutta. Quello che è strano e che a me le novità piacciono anche. Sono in cerca di novità, spero costantemente che qualcosa cambi, mi auguro di essere sorpresa da cose nuove e inattese che diano sapore alla vita. Quando arrivano sono spaventata, ci metto un po’ ad assimilarle.
Mi piace costruirmi piccole personali routine che mi accolgono al risveglio e che mi danno sicurezza durante la giornata, quindi quando qualcosa rompe la routine mi fa perdere l’equilibrio. E questo mi fa paura. Ma d’altro canto cerco anche questa rottura di equilibrio – lo cerco costantemente senza rendermene conto – perché è quello che ti fa andare avanti e ti fa scoprire altri aspetti di te e del mondo che non credevi possibili.
Facevo queste riflessioni mentre per la prima volta usavo Takaje, macchina del sottovuoto di TreSpade, che mi è stata inviata per provarla per la prima volta a novembre… vi rendete conto quanto ci ho messo a prendere il coraggio di usare una cosa nuova e del tutto fuori dalle mie abitudini? Ho affrontato la novità nell’unico modo che so fare: libri su libri di cottura sotto vuoto e teorie e tecniche del sottovuoto (tra l’altro vi consiglio Sottovuoto. Tecnica evoluta di Fabrizio Sangiorgi se volete una panoramica complessiva su cosa sia e come funzioni la cottura sottovuoto). Ero bloccata dalla novità, dalla paura di non avere tutti gli strumenti giusti per affrontare completamente preparata una nuova esperienza.
La soluzione è arrivata qualche giorno fa. Aggirare l’ostacolo e andare avanti, o meglio affrontare la paura in modo creativo. Ho usato Takaje per mettere sottovuoto dei cosci di pollo che volevo marinare per poi friggerli, in modo che avessero molto più sapore e morbidezza. Semplice, velocissimo, pulito, e soprattutto saporito.
Cosci di pollo fritti
Ingredienti
- 4 cosci di pollo
- 1 cucchiaino di paprika
- 2 cucchiaini di sale
- 1/2 cucchiaino di pepe
- 4 cucchiai di farina
- 4 cucchiai di pangrattato
- 1 litro di olio per friggere, secondo le vostre abitudini, olio di oliva o almeno un buon olio di semi bio
- Sale e pepe per condire
Istruzioni
- Togli la pelle ai cosci di pollo, sciacquali sotto l'acqua corrente e tamponali con un po' di carta da cucina.
- Se puoi usare una macchina per il sottovuoto condisci i cosci di pollo con sale, pepe e paprika dolce, massaggiali e poi mettili negli appositi sacchetti e togli l'aria con la macchina. A questo punto dimenticali per una notte in frigo. Se non hai la macchina, invece, mettili in una bacinella, coprili di acqua fredda, aggiungi sempre sale, pepe e paprika e di nuovo in frigo per una notte.
- Il giorno successivo togli i cosci di pollo dal sottovuoto o scolali dalla marinatura e asciugali. Metti farina, pangrattato, sale e pepe in un sacchetto e poi aggiungi i cosci di pollo. Chiudi il sacchetto e scuotilo allegramente per infarinare bene i cosci di pollo.
- Friggili in olio bollente fino a che non sono perfettamente dorati. Servili caldissimi.
E ora tocca a voi!
Avete esperienza con il sottovuoto? Ricette da suggerire? Trucchetti, astuzie e pratiche che vi va di condividere? E anche, siccome mi interessa allo stesso modo, come vi comportate con le novità? Vi piacciono o vi fanno paura?
Questo articolo ha 14 commenti
I commenti sono chiusi.
mmmmh sembra supersucculento il tuo pollo 🙂
Anch’io sto fraternizzando con la sottovuoto. Mi spaventa la cottura. Ma la tua idea di sottovuoto per marinare mi piace perché scardina ogni paura.
Ora posso fare un passo in più dal mettere sottovuoto il the matcha aperto ai cosci di pollo. Sono pronta! 🙂
Cara Giulia, io sono una di quelle che passa di qui e non lascia mai commenti pero’ questa volta…..questa volta sembrava quasi scrivessi per me quindi non posso non partecipare!Le novita’ chiedi… ho appena iniziato un lungo periodo di aspettativa dalla banca (molto molto desiderato) e mi sto per trasferire dal Veneto alla Sardegna…..ho dei progetti che mi entusiasmano e in cui credo ovviamente ma ,nonostante tutto, vivo questo primo periodo di ambientamento ,di novita’ con molta ansia.Mica ansia di pensieri, no no proprio fisica!La mattina mi prende un’agitazione pazzesca, poi mi calmo ed ecco di nuovo il pomeriggio che mi infilo in pensieri deprimenti e oscuri….mannaggia a me.Razionalmente capisco che mi sto destrutturando:10 anni di abitudini bancarie non sono una passeggiata ma dall’altro lato mi schiaffeggerei per essere cosi emotiva. Non rimane che aspettare che mi passi questo terrore della novita’per iniziare finalmente a goderne !!! speriamo presto cara Giulia
ciao Giulia, le novità ci spaventano,ma ci danno l’entusiasmo di esporare nuovi campi d’azione, per quanto riguarda il sottovuoto ho la macchina da 3 anni e l’ho usata pochissime volte. hai ragione tu bisogna uscire dall’abitudine di fare le cose sempre nello stesso modo, la tua marinatura ne è stata la dimostrazione ciao a presto
mai provato il sottovuoto e sono molto ma molto curioso!
sarà per questo che amo le tradizioni: perchè sono una sorta di cosa routinaria che mi dà stabilità. Ma è anche vero che le cose nuove sono il tocco frizzante della vita. Sono quel quid in più che ci cambiano la giornata. Spaventano, irrigidiscono… ma sai che monotonia senza? E poi… il pollo fritto. Io adoro il pollo fritto! Oh, mi hai fatto venire in mente NewYorkCity! Un bacino, Sere
Giulia io faccio lo stesso…pensa che Alberto mi ha regalato una pentola a pressione a Natale e l’ho usata per la prima volta a Pasqua..manco fosse stata una bomba ad orologeria…per me era vista così..ed invece poi ne sono rimasta conquistata….baci!!!!
Ha ragione Elena, la pentola a pressione ha messo ansia anche a me per anni. Comunque definirla bomba a orologeria non è’ esattamente uno scherzo, perché a mia mamma una pentola a pressione e’ proprio esplosa, hehehe….
“scuotilo allegramente” :)))))))))))))))
Da provare assolutamente!
Ti ho citata in un mio post (LIEBSTER BLOG AWARD) Un premio simbolico al gran lavoro che c’è dietro quello che fai. Bravissima!
Ma come chiamate le coscie di pollo? Se il singolare è la coscia il plurale sono le coscie. Siete un po’ bizarri da quelle parti!comunque complimenti per il tuo blog e anche per il tuo libro che ho comprato subito appena uscito.
ahahah! hai proprio ragione! ogni tanto cado nei localismi! 😛
casomai cosce…
ciao Giulia, complimenti per il blog..succulento! Io la macchina per il sottovuoto ho cominciato ad usarla dopo 3 anni dall’acquisto..ora non posso farne più a meno..soprattutto per conservare il formaggio, i wurstel una volta che le confezioni originali sono state aperte, ma anche per conservare le carni nel congelatore…oppure per cuocere nel micro…ciaooo