Filetti di gallinella alle erbe aromatiche
Domenica sono stata al mare. Nonostante sia settembre, nonostante le scuole siano già iniziate e quest’estate sia agli sgoccioli, questa era la mia prima volta al mare. Avrei voluto non lavarmi, per tenere l’odore di salsedine, di sole e spiaggia sulla mia pelle ancora un po’. L’autunno e l’inverno saranno lunghi, e volevo conservare il più possibile il ricordo di questa giornata al mare con Claudia.
Siamo andate a Castiglione della Pescaia in una minuscola spiaggia libera che difende caparbiamente i suoi pochi metri di sabbia dorata e macchia mediterranea dagli stabilimenti che la circondano. E’ la stessa spiaggia dove andavo al mare da piccina, con mamma, babbo, mia cugina e i miei zii. Claudia era troppo piccola per ricordarsela, ma anche lei lì ha fatto il suo primo bagno in mare con la ciambella e i braccioli e ha mangiato curiosa la sua prima manciata di sabbia.
Non è cambiato niente, l’odore, i rumori, la luce… tutto è rimasto uguale ai miei ricordi.
La strada più breve per il mare è tortuosa, piena di curve ma tutta in ombra, è la strada sulla quale da piccina ho allenato il mio stomaco a sopportare il mal d’auto concentrandomi fermamente sull’obiettivo finale. Lungo la strada all’inizio si trovano ancora cartelli scritti a mano da volenterosi baristi che promuovono panini e bibite in fondo alla strada: sono panini come si facevano una volta, con il pane tagliato al momento sul tagliere, la crosta croccante e una fetta di pecorino che fa venire l’acquolina in bocca al solo pensiero. Poi per un po’ spariscono i segni della civiltà e si incontrano solo boschi, alberi frondosi e cartelli scoloriti che portano verso eremi e chiesette.
All’improvviso, quando si comincia a scendere, spuntano piccoli centri abitati e pian piano negozietti che vivono del passaggio dei turisti pochi mesi l’anno. Proprio come nei miei ricordi di bambina, espongono ancora materassini, palloni, palette e secchielli in colori sgargianti: il mare si sente, è sempre più vicino. Poi appare, la distesa blu del Tirreno, spunta dietro una curva e gioca a nascondino per un po’ dietro le ultime colline che ci separano dalla spiaggia.
Per ricordare questa giornata in spiaggia oggi un piatto di pesce. La gallinella, secondo il calendario Slow fish, può essere consumata, nell’area del Mediterraneo, dalla primavera all’autunno. Siamo quindi pienamente dentro ai mesi giusti del calendario della pesca. Oltre a questo, nonostante sia un pesce considerato ‘povero’, è saporita e bellissima, con i suoi toni rossi rosati. Non per nulla è uno dei pesci più amati nelle nature morte dei pittori!
Filetti di gallinella alle erbe aromatiche
Ingredienti
- 250 g di filetti di gallinella
- farina di farro integrale per infarinare
- sale
- olio extravergine di oliva
Per la salsa
- 1 cucchiaio di capperi sott'aceto, ben strizzati
- 1 cucchiaio di olive nere denocciolate
- qualche foglia di basilico
- qualche rametto di timo
- due fili di erba cipollina
- succo di limone
- olio extravergine di oliva
Istruzioni
- Infarina la gallinella con la farina di farro integrale e un pizzico di sale.
- Versa qualche cucchiaio di olio extravergine di oliva in una padella antiaderente e cuoci i filetti di gallinella per 2 minuti per parte, finché non diventano dorati e croccanti. Mettili per pochi minuti in un piatto con qualche foglio di carta da cucina per togliere l'olio in eccesso.
- Per la salsa, tagliuzza le erbette, le olive e i capperi con i coltello, poi mescola con l'olio extravergine di oliva e 2 cucchiai di succo di limone.
- Servi immediatamente i filetti di gallinella conditi con la salsa alle erbette e qualche cristallo di sale Maldon.
Navigando e pescando in rete, altre ricette per cucinare la gallinella:
- filetti di gallinella al limone e gin, di Fabien – un secondo leggero, economico e insolito;
- risotto con gallinella, pancetta affumicata e gamberi di Sanremo, di Sandra Un Tocco di Zenzero, con l’insolito abbinamento pesce-pancetta;
- vermicelli con ragù di gallinella, di Ady – un ragù dal delicato sapore di mare.
Castiglione della Pescaia è meravigliosa, come i tuoi ricordi, hai fatto fare un bel tuffo anche a noi!!!
La gallinella è un pesce che anche io cucino spesso, ma è molto sfiziosa questa tua ricetta. Baci a presto
io ci sono legata tantissimo, sì! son contenta di aver condiviso questo luogo meraviglioso con voi!
Che bel posto Castiglione della Pescaia… uno dei miei preferiti della Toscana marittima! E la gallinella è assolutamente un pesce sottovalutato: io lo adoro!
ma quanto andiamo d’accordo noi?!
caspita mi sembra tutto buonissimo!
Credo che nella mia prossima lista della spesa ci sarà la gallinella…….
e fai benissimo! brava
La prossima volta portami con te… almeno con il pensiero: adoro quella zona.
La gallinella piace tanto anche a me, è così delicata e si presta a tanti abbinamenti, sebbene, secondo me, il pesce debba essere consumato nella forma più schietta possibile, come quella scelta da te!
andiamo e ci facciamo un bel cacciucco? uno come si deve, con tutti i crismi?! buono!
Che bella ricetta mediterranea Juls!!! … Ho scoperto questa varietà di pesce da poco, l’ho fatto al forno, e mi è piaciuto così tanto (ha un sapore delicato e intessante!!) che al prossimo giro la tua ricetta è d’obbligo…=) E poi come mi ricorda l’estate la frittura di pesce …;)grazie!!
già!!! io ho il gusto di una bambina quando si parla di frittura: i totanini fritti, ad anellini, sono i miei preferiti in assoluto, seguiti dai gamberetti! ah cosa darei per un vassoio di fruittura proprio ora!
Che meraviglia cara Juls! Quanti ricordi anche per me se penso a quando da bambini andavamo a Termoli.. Si raccoglieva i cannolicchi con mio padre e mio fratellino.. 🙂
Grazie per questo tuffo nel passato e per il link al risotto 😛
bacio
buono il tuo risotto! 😉
wow che bell’aspetto! Complimenti! Appena ne ho la possibilità la provo!!
grazie!
ehi grazie mille per il link alla mia ricetta 😀
io sono stato per anni a Castiglione della Pescaia, vicino alle Rocchette…
gnamo!!! io ci andavo spessissimo con il gommone di zio alle rocchette! è lì che ho incontrato il polpo mentre giocavo a barbie!
io non conosco Castiglione della Pescaia, la ricetta sembra buona ma..mi sono soprattutto innamorata della tavola di legno azzurro!ma quant’è bella!perchè non ci fai le foto al resto dell’ambiente?
quella l’ha fatta il mio babbo!! insieme ad altre di altri colori! la prossima volta che torno a Castiglion della Pescaia faccio qualche foto, promesso!
Questo post non fa che aumentare la mia sensazione di ”mare! non voglio lasciarti per nulla al mondo” :’)
Molto interessante la cottura del pesce 😉 gustoso!
Ah, ho creato da pochissimo un mio blog con mia sorella 🙂 mi farebbe molto piacere che mi facessi visita!
Marco.
ciao Marco! vengo subito a trovarvi!
quello che mi piace di te è che riesci a trasormare la ricetta più semplice in qualcosa di veramente speciale..complimenti
Un abbraccio
fra
grazie Fra… un abbraccio
mmmhhh…con quella panaturina…sì, sì sa proprio di mare questo piattino.. ^_^
sì, era proprio quella l’idea: una panaturina leggera, un’idea di mare…
bbbbuoni…e che voglia di tornare a casa! ilo mare settembrino è il miglior energizzante aspettando il fresco dell’autunno!
sì, è stata una delle mie primissime volte al mare di settembre, ma me ne sono proprio innamorata! è molto più romantico, poetico e .. sì, energizzante, rinvigorente, rende l’idea!
Belli questi filetti di pesce…mi è venuta una voglia…devo provarli entro l’autunno!
grazie Barbara! vedrai che son buonissimi e soprattutto valgono molto di più di quel che costano! 🙂