Dopo la passeggiata le mele al forno
Le passeggiate in campagna sono una costante della mia vita. Prendo la porta ed esco, e quello che è un paesaggio familiare si trasforma sotto ai miei occhi stagione dopo stagione, cambia se vado da sola con la musica altissima dalle cuffie per sognare o progettare, se vado con gli amici per mostrare loro il mio angolo di paradiso, trattenendo un po’ il fiato per vedere che effetto fa su di loro quello che a me ancora lascia senza parole. Cambia se vado con Noa, lei si incanta quando sente il rumore delle campanelle delle pecore lontane, o segue tracce invisibili ai nostri occhi, scodinzolando felice, testa bassa e concentrata o alta e fiera, a respirare il vento.
In estate gli odori sono dolci di fiori e miele, in primavera la natura scoppia rigogliosa e ti fa credere che tutto sia possibile, perché dopo il freddo arriva sempre la rinascita. In autunno sono i colori la dominante delle camminate all’aria aperta, incredibili, una tavolozza calda e sorprendente. In inverno, specialmente nelle giornate di sole, le passeggiate regalano ancora altre gioie: il pizzicorino sul visto, le guance arrossate, la carica che ti viene dopo aver camminato a passo sostenuto schivando pozzanghere e cumuli di foglie. Ma soprattutto, diciamola tutta, è rientrare soddisfatti e trovare la merenda.
Lo scorso anno ho passato due settimane in Inghilterra in inverno, tra Londra e West Country. Il bello delle passeggiate pomeridiane in inverno lungo il fiume, lungo stradine strette circondate da siepi alte e cieli infiniti, era proprio l’arrivo in un paesino e l’individuare la sala da tè locale, dove entrare e scaldarsi con una tazza di tè fumante, gli scones con la clotted cream e la marmellata di fragole. Piccoli piaceri la cui attesa rendeva ancora più indimenticabile la passeggiata pomeridiana.
Anche a casa mi piace rientrare e mettere subito sul fuoco il tè, per scaldarmi mani e spirito. Sedersi ad un tavolo e chiacchierare dopo la passeggiata intorno ad una tazza di tè, la gioia. Manca solo una cosa, qualcosa di dolce per accompagnare il tè. Biscotti, dolci, crostate, tutto va bene. Ma adesso che siamo alla fine delle stagione delle mele, per me niente batte una mela al forno ripiena di frutta secca e uvetta.
Queste mele possono essere fatte poco prima di andare a fare la passeggiata e poi lasciate nel forno spento al caldo. Quando rientri le troverai tiepide e succose, devi solo metter su l’acqua per il tè o fare un buon caffè, e la merenda è pronta.
Mele al forno
Ingredienti
- 4 mele, di diverse varietà (Golden Delicious, Red Delicious, Stark, Granny Smith...)
- 20 g di burro
- 50 g di zucchero di canna
- 50 g di uvetta
- 50 g di mandorle
- Succo e scorza di 1 arancia
- Vino dolce tipo vinsanto
Istruzioni
- Scalda il forno a 180°C.
- Lava le mele e taglia con un coltello la parte superiore. Non la buttare ma mettila da parte.
- Togli ad ogni mela il torsolo e scavala un po’ con un cucchiaino.
- Frulla le mandorle con l'uvetta. In un tegamino aggiungi il burro, il succo d’arancia, lo zucchero di canna, l'uvetta e le mandorle tritate e mescola a fuoco basso fino a che tutti gli ingredienti non si sono amalgamati e non si sentirà un leggero odore di caramello.
- Riempi generosamente le mele con il composto, poi riposiziona la parte superiore sopra ad ogni mela, come se fosse un cappello.
- Disponi le mele in una pirofila da forno con un dito di acqua sul fondo, spruzzale con un po' di vinsanto e cuocile per circa un'ora, fino a che non sono morbide e lucide.
- Servile tiepide, così come sono o con un filo di sciroppo d’acero.
Link love
- Altra idea per merenda con le mele sono le frittelle, uno dei ricordi più dolci della mia infanzia,
- girando tra i blog ho trovato anche le mele caramellate al forno di Gialla tra i fornelli, ci vedrei bene anche queste con il tè pomeridiano,
- un riferimento costante per me e un’amica da un bel po’ di tempo, vado sempre a cercare qualche idea da lei, ecco quindi le mele al forno di Claudia Gatto Goloso,
- per finire, le mele al forno di Nadia Precisina, che la pensa proprio come me: le mele al forno robina da ospedale? mapperfavore!
Che bello questo tuo racconto.
Amo anch’io nei w.e. prendere il mio cagnolone e fare con lui passeggiate nei campi o in montagna, tornare a casa e ancora intirizzita dal freddo prepararmi un caffè con un biscotto di pastafrolla.
Quando si dice che i piccoli piaceri della vita sono in realtà i più grandi non si sbaglia mai! 🙂
La tua pelosina è meravigliosa, e anche quelle mele… sì che mi piacerebbe assaggiarle 🙂
oddio questa ricorda mi ricorda tantissimo la mia infanzia!! bellissima e buonissime le mele ^_^ baci
Your baked apples look delicious!
adoro le mele al forno! Io le faccio semplicemente intere con un po’ di zucchero di canna…un comfortfood!
Ah, le mele cotte! io di solito ci metto solo cannella e una generosa spolverata di zucchero, ma devo dire che anche le tue non sembrano affatto male 😉
una delle cose più coccolose e materne che ricordi a casa mia!
(roba da ospedale??!?! ma che ignoranza! ma cosa, ma come! bagnatelo col porto o servitele con crema lenta al marsala, tiepida, poi ne riparliamo…)
Non sono una fan delle mele al forno (proprio perchè me le facevano quando da piccola stavo male:-)ma sono una vera appassionata delle passegiata da turista in casa, quando esci e ti stupisci di tanta bellezza come se fosse la prima volta che la noti. E concordo che la nota canina aggiunga elementi che prima passavano nettamente inosservati.
Quanta poesia hai messo in poche righe!
Certi cibi sono come una coccola…
Che serenità quest’idea che a casa,nel tiepido forno, sono ad aspettarti queste mele succulenti…un’idea geniale per volersi bene…
Mi togli una curiosità?!
Ma le foto dall’alto come le fai? 🙂
ps. per il resto…è un piacere leggerti, a breve troverò anche le parole giuste per dirti che sei una persona davvero in gamba. Umile, generosa, professionale e competente!
Ciao Anita! per fare le foto dall’alto metto le tavole di sfondo in terra, e poi vado proprio sopra al piatto da fotografare con cavalletto e macchina fotografica. Uso un obiettivo 50mm quindi tengo il cavalletto tutto aperto per avere abbastanza spazio per inquadrare il mio soggetto… insomma un po’ di equilibrismo e il gioco è fatto! 🙂
ah quindi sono delle tavole!
ed io che ti immaginavo in piedi sul tavolo 🙂
grazie!
Uno dei miei dessert preferiti, ottimo come “ripiego” in caso di emergenza linea!!