Quando ho rivalutato l’uovo di Pasqua e un ciambellone al farro e cioccolato
Arrivava Pasqua, e arrivava l’uovo, quasi in automatico. L’ho sempre dato per scontato, ma in questi ultimi due anni ho ritrovato la vecchia abitudine di scegliere per Claudia e Tommaso un uovo fatto di cioccolato buono, e ho avuto anche la sorpresa di iniziare nuovamente a riceverne uno. Il cioccolato è proprio un regalo che mi fa felice con facilità, così come l’olio buono, le marmellate e le conserve fatte in casa, per non parlare di un mazzetto di erbe aromatiche o di erbe di campo o di un formaggio particolare.
Quest’anno ho però rivalutato l’uovo di Pasqua come qualcosa di speciale. Proprio nei giorni prima di Pasqua c’erano due amiche di Claudia qui da noi, da Singapore. Le aveva conosciute a Stoccarda, quando era lì in Erasmus, e dopo quattro anni si sono ritrovate.
Ci siamo ovviamente dati appuntamento tutti in cucina per un incontro culturale e gastronomico. Loro ci hanno cucinato riso e pollo la prima sera e un brodo di costolette di maiale con tanto pepe la seconda. Detto così può sembrare strano, al limite del commestibile (chi avrebbe mai pensato di lessare la rostinciana?) ma il bis di mamma può testimoniare che era un piatto ben riuscito. Dalla nostra, noi abbiamo proposto pasta fresca la prima sera e un impasto di quattro chili di pizza a lievitazione lenta da cuocere nel forno a legna il giorno successivo.
Abbiamo passato la sera della vigilia di Pasqua in maniera vecchio stile: ci siamo seduti attorno al tavolo alle otto e ci siamo alzati solo a mezzanotte, per andare a dormire. Abbiamo mangiato la pizza con tutta la famiglia e qualche amico, poi ci siamo messi a giocare a carte e poco prima di salutarci abbiamo aperto le uova di Pasqua.
Solitamente noi siamo quelli che aprono i regali di Natale e l’uovo di Pasqua la mattina del giorno di festa, con ancora il pigiama addosso e prima di fare colazione, ma quest’anno ci siamo concessi un’eccezione. Abbiamo passato l’uovo alle ragazze di Singapore, mimando i nostri movimenti goffi di quando cerchiamo di aprire l’uovo con un colpo di coltello, e loro si sono divertite, hanno riso, hanno esultato alla sorpresa e insieme abbiamo poi finito un uovo di cioccolato fondente, tra una partita e l’altra di Uno.
Ci voleva questa cena per farmi rivalutare l’uovo di Pasqua come qualcosa ancora intriso con la magia e la sorpresa di quando siamo piccoli.
Ciambellone al farro con il cioccolato dell’uovo di Pasqua
Con l’uovo di Pasqua avanzato – perché quest’anno ci sono riuscita, ne ho ancora un po’ da parte in un barattolo di vetro in cucina – ho preparato un ciambellone al farro e mascarpone, visto che ormai i ciambelloni e i dolci semplici per colazione sono quelli che vanno per la maggiore qui in casa.
Il mascarpone, come in un quattro quarti, lo mantiene umido e compatto, aiutando il dolce a passare indenne la settimana di colazioni, se riuscirete a non finirlo prima!
Ciambellone al farro e cioccolato
Ingredienti
- 4 uova a temperatura ambiente
- 200 g di zucchero di canna
- 250 g di mascarpone
- 300 g di farina di farro
- 1 bustina di lievito per dolci, 16 g
- 1 pizzico di sale
- Scorza di 1 arancia grattata
- Semi di ½ bacca di vaniglia
- 100 g di cioccolato fondente
Istruzioni
- Rompi le uova in una terrina e montale con lo zucchero di canna finché non saranno chiare e spumose. Stempera il mascarpone mescolandolo con un cucchiaio e aggiungilo all'impasto, mescolando quel tanto che basta ad eliminare tutti i grumi.
- Aggiungi adesso la scorza di arancia grattata e i semini di mezza bacca di vaniglia.
- Setaccia la farina di farro con il sale e il lievito per dolci e incorporali delicatamente all'impasto.
- Finisci con il cioccolato spezzettato grossolanamente: aggiungilo all'impasto, mescola e poi mettilo a riposare in frigo finché il forno non sarà caldo.
- Scalda il forno a 180°C e ungi con il burro uno stampo da ciambellone rotondo, poi cospargilo di farina. Quando il forno è caldo togli l'impasto dal frigo e trasferiscilo con una spatola nello stampo già unto e infarinato.
- Cuoci il ciambellone in forno caldo per circa 45 minuti, poi toglilo e fallo raffreddare completamente prima di cospargerlo con un po' di zucchero a velo prima di affettarlo.
Link love
- Questa è una lettura interessante per il weekend, The Particular pleasures of British cookbooks. Si sa che ho un debole per qualsiasi cosa abbia quell’irresistibile fascino inglese, da Colin Firth alla stout beer, ma da quando ho scoperto Elizabeth David ormai qualche anno fa, trovo che la lettura dei food writer inglesi sia un toccasana per l’anima. Vedo con piacere che non sono la sola.
- La torta di Barbara, fatta con la crème fraiche e il lime, potrebbe essere la prossima torta per colazione, dopo il ciambellone al farro e la torta di ricotta e lamponi di cui presto di parlerò.
- Se invece siete alla ricerca di una torta da colazione per il prossimo weekend senza zucchero, provate il quattro quarti alla ricotta e lamponi di Gabila.
- Per concludere, sette passi dal New York Times per avere una più corretta alimentazione: magari possono sembrare ovvi, ma mi piace l’atteggiamento con cui si affronta la questione, senza dogmi e fanatismi.
- Finalmente ho comprato i biglietti aerei e quindi è ufficiale: quest’anno parteciperò all’Oxford Symposium of Food, che avrà come focus cibo e comunicazione. Andrò i primi giorni di luglio, ma già non vedo l’ora.
Adesso ditemi qual è il modo migliore in cui siete riusciti a recuperare il cioccolato avanzato dell’uovo di Pasqua. Attendo link e idee sotto nei commenti!
Qualche anno fa in famiglia ci siamo accordati di non prendere più le uova di Pasqua: quando eravamo piccole era una festa aprire le uova e certi anni ne avevamo veramente tante, ma poi dovevamo fare i conti con l’enorme e ingestibile quantità di cioccolato (soprattutto per una famiglia che di solito non ne mangiava). Facevamo qualche torta al cioccolato per smaltire le uova ma comunque a volte ci ritrovavamo a maggio inoltrato con ancora qualche pezzo. Oggi compriamo qualche tavoletta buona da mangiare insieme alla colomba (il mio abbinamento preferito a Pasqua).
Deve essere stato molto bello preparare i pasti insieme a quelle ragazze con una tradizione totalmente diversa dalla nostra e immagino la sorpresa nei loro occhi nel vedere le uova e l’impasto per la pizza da 4 kg!
Ciao Giulia, proverò questa ricetta sicuramente. Una curiosità.. perchè l’impasto a differenza di altri dolci, deve riposare in frigorifero prima di essere cotto? Anche a casa mia c’è il problema del riciclo dlla cioccolata dell’uovo di Pasqua. Di solito la spezzetto e la metto nella torta allo yogurt (super collaudata per la merenda a scuola della mia piccola) oppure nel classico ciambellone o nei muffins… poco originali ma comunque sempre apprezzati 🙂
Quando feci un corso di pasticceria l’insegnante nel caso dei cakes disse di metterli in frigo quando si aggiungevano frutta secca o cioccolato in modo che l’impasto si raffreddasse e le aggiunte non cadessero in basso. Ormai è diventata una mia abitudine, e questa volta per aiutare il cioccolato a star su l’ho fatto, anche se sicuramente non ce n’è bisogno!
Grazie mille Giulia. Oggi lo inforno.. Buona domenica 🙂
bella ricetta, ma di che dimensione é lo stampo, grazie?
Quest’anno ho preparato io stessa le uova di pasqua per i nipoti e così mi è avanzata molta cioccolata al latte. Al momento anch’io la sto mettendo nella torta allo yogurt (quella dei vasetti) e per preparare la granola.
Cerco sempre nuove idee per dei dolci da consumare a colazione e la tua torta mi sembra perfetta!!
un bacio, Chiara
Non ti do grandi idee perche’ sera dopo sera affondiamo le mani a sorpresa nella bista con i resti di tante uova regalate alle vimbe e la mangiamo come premio di fine giornata…ma prima che finisca voglio provare un cia,bellone per ritornate a fare colazioni meno rapide. Baci Giulia!!!
…un dolce rustico e strepitosamente goloso!
Mi salvo la ricetta….adoro queste consistenze, da noi per colazione sarebbe perfetto!
Buon fine settimana
io volevo provare la crostata al cioccolato di Ernst Knam…ma aspetto il dopo Fettunta Party 🙂
con le uova di pasqua avanzate io ci faccio spesso una specie di pudding con il pane secco – già che siamo in tema di cucina degli avanzi!
bagno il pane in un mix di latte e tuorli, lo dispongo a fette in una teglia imburrata e inframezzo con il cioccolato a pezzi. inforno a 180° per un quarto d’ora e mangio 🙂
Bellissimo questo ciambellone! Lo proverò! Io, avendone ancora in quantità industriali ho pensato a delle cupcakes usando l’uovo sia per la base che per il frosting! http://www.oggicucinamirco.it/cupcakes-al-cioccolato-kinder/
Qui niente avanzi, tutto troppo golosi…
Deve essere BUONISSIMA ti raccontero cara Giuglia fornitrice di bonta, appena fatta e dovutamente assaggiata
baci Susy
Ciao Giulia, ho tanto cioccolato bianco che devo assolutamente usare, quasi quasi lo riciclo con questa ricetta, che dici riduco un pò lo zucchero?
P.S.: Sei sempre una seria minaccia al nostro peso forma!!
Buona estate!
Dimenticavo, l’ho già provata con cioccolato fondente e al latte, farina di farro e di avena, sempre strepitosa!!
Cara Giulia, veramente un dolce buonissimo! Ti ringrazio per la ricetta, tra l’altro è anche lievitato perfettamente con mia grande soddisfazione, a me sono bastati meno di 45 minuti. Non vedo l’ora di provare altre ricette, un grande saluto,
Giulia.
Felicissima che sia venuto bene e abbia allietato così colazioni e merende! 🙂