Melktert – Crostata di Latte Sudafricana
Quattro anni fa l’Italia era campione del mondo, e l’estate fu caratterizzata da un coro ipnotico, ritmato, scandito dalla gioia di un successo del tutto inatteso: po, po ro po po po pooooo po, po, po ro po po pooooo poooo. E ora siamo qui, quattro anni dopo, e dobbiamo affrontare il Mondiale Sudafricano con il peso della responsabilità di accedervi come vincitori in carica. Non lasciatevi ingannare, non sono assolutamente una tifosa di calcio, ma il South Africa Monthly Mingle di Maggio dedicato da Meeta di What’s for Lunch Honey al paese che quest’anno ospiterò i mondiali ha risvegliato qualche ricordo della bella estate di quattro anni fa.
L’obiettivo di questo Monthly Mingle è quello di approfondire la conoscenza della cucina Sudafricana, una cucina variegata, ricca di influenze e tradizioni, arricchita da spezie, erbe e profumi diversi. Navigando attraverso numerosi siti di cucina sudafricani, un numero di Jamie – la rivista di Jamie Oliver dedicata in questo caso ad una fantastica grigliata a Cape Town – e Falling Cloudberries di Tessa Kiros, con un bellissimo capitolo dedicato ai suoi ricordi dell’infanzia in Sud Africa, sono rimasta incantata dalla Melktert, la crostata di latte, la cui consistenza ha esercitato un richiamo così forte su di me che ha vinto di misura su tutte le altre ricette!
La Melktert è uno dei dolci più diffusi, presente nelle sale da the e nelle pasticcerie sudafricane: questo è quello che ho letto su internet e sul libro di Tessa Kiros. Da qui sono andata di fantasia, immaginandola come uno dei dolci più apprezzati, molto probabilmente anche dai bambini, per il suo ripieno dolce e vellutato, dalla consistenza di un budino di latte. Ho immaginato fette e tranci di Melktert avvolti in carta da pane, portati a casa per la merenda del dopo scuola o consumati nelle sale da the come piacevole sosta pomeridiana con una tazza di rooibos*. La mia immagine mentale era tanto vivida che mi sono messa subito ad impastare per avere il mio spicchio di pomeriggio sudafricano in tavola!
Ingredienti per la pasta:
- burro freddo, 100 gr a cubetti
- zucchero, 100 gr
- farina per dolci o farina semplice, 230 gr
- lievito in polvere, 1/2 cucchiaino
- uovo, 1 leggermente sbattuto
- sale alla vaniglia, 1 pizzico
Ingredienti per il ripieno:
- latte, 750 ml
- burro, 75 gr
- uova, 3 tuorli e albumi separati
- zucchero, 100 gr
- essenza di vaniglia, 1 cucchiaio
- amido di mais, 30 gr
Per guarnire:
- zucchero di canna, 1 cucchiaio
- cannella in polvere
Per preparare la pasta, mescola burro e zucchero con un cucchiaio di legno fino a che non diventa un composto soffice. Aggiungi farina, lievito, 1 pizzico di sale e mescola con le dita fino ad ottenere una pasta umida e sabbiosa. Incorpora l’uovo, appiattisci un po’ la pasta e avvolgila nella pellicola. Lasciala in frigo per un’ora a riposare.
Preriscalda il forno a 180°C. Stendi la pasta con il mattarello su una superficie di lavoro ben infarinata. Rivesti una tortiera rotonda da 26 cm di diametro (oppure, come nel mio caso, due stampi rettangolari da 30 cm x 10 cm) alta almeno 3 cm. Bucherella la pasta con una forchetta, coprila con carta da forno e versaci sopra dei fagioli o altri pesi: cuoci in bianco per 20 minuti. Quando comincia ad essere dorata togli la carta da forno e i fagioli e fai asciugare la pasta cuocendola per altri 10 minuti.
Nel frattempo, prepara il ripieno. Sciogli il burro nel latte a fuoco moderato. Sbatti i tuorli con lo zucchero e la vaniglia, poi incorpora l’amido di mais. Aggiungi un po’ di latte caldo alle uova, mescolando in modo che non impazziscano. Aggiungi il resto del latte, mescola fino a che non è tutto omogeneo e lascia raffreddare. Monta a neve le chiare e incorporale pian piano al composto di uova ormai freddo.
Versalo nella crostata, spolvera la superficie con zucchero e cannella e cuoci in forno caldo a 180°C per altri 30 minuti. Lascia raffreddare completamente e servi con una spolverata extra di cannella!
Il rooibos appartiene alla famiglia delle leguminose, le sue foglie sono usate per preparare un’infusione chiamata rooibos, Red Bush o anche tè rosso africano. La pianta cresce esclusivamente nella regione del Cedarberg in Sud Africa. La bevanda ottenuta dalle foglie è da sempre usata dalle popolazioni locali. Le foglie, dopo la raccolta, sono tritate, fatte fermentare e asciugare. La bevanda si prepara per infusione, con tempi leggermente più lunghi rispetto al tè. In Sud Africa si usa berlo con latte e zucchero, mentre altrove si beve senza. Si trova in commercio anche aromatizzato. Ha un leggero gusto di nocciola e un sapore dolce, anche senza l’aggiunta di zucchero. Il colore è rosso brunastro. [fonte Wikipedia].
Io ho accompagnato la Melktert con una tazza di rooibos aromatizzato a cannella, cardamomo e cioccolato: dolce e aromatico, anche senza l’aggiunta di zucchero, una bevanda perfetta per esaltare la mia fetta di crostata di latte con una doppia spolverata di cannella.
Questo articolo ha 27 commenti
I commenti sono chiusi.
la faccio, la faccio e sarà la nostra merenda!! 🙂 🙂
Non la conoscevo, ma sembra parecchio invitante. Anche se non vado pazza per la crema, quella graneklla a base di cannella sopra mi richiama 😉
e per i mondiali…boh?! Vedremo!
Ciao ! questo dolce sa proprio di buono !
Questo post era proprio interessante… 🙂
Grazie stella e buon fine settimana!
Io invece sono un’accanita tifosa ed appassionata di calcio, e’ gia’ mi pregusto una fetta di questa meraviglia mentre guardero’ una delle partite pomeridiane dell’Italia.
Grazie, Giulia!
Speravo tanto di poterci tornare in Sud Africa quest’anno, dove vive mio fratello, ma niente. Dall’ultima visita non mi ricordo molto i dolci, ma di sicuro mi ricordo un ristorante dove ho mangiato tutti i tipi di carne immaginabili, dalla coda di coccodrillo all’elefante.
Questa crostata è assolutamente da provare.
😮 bellissimo post e bellissima torta juls! sarà che ultimamente sono in periodo lattoso ma mi hai troppo convinta 😀
Quando ho letto il titolo della ricetta mi è subito tornato in mente il libro di Tessa Kiros, meraviglioso, anzi vorrei comprarne altri della stessa autrice. Queste sono proprio le crostate/torte che piacciono a me, cremose ma di una semplicità disarmante.
Baci
Che me la fai per domenica??? ;))
Oooh, sembra deliziosa!! Anche io sarei felice di assaggiarla domenica 😛
adoro sperimentare anch’io dolci provenienti dal mondo e da altre culture e questa è davvero superlativa…una voglia di assaggiarla!!!bacioni imma
@ Alem: così, a bomba?! belli i colpi di fulmine, eh?!
@ Castagna: qui la crema è uno strato sottile di una consistenza budinosa troppo allettante! e la cannella, sì, è il tocco magico!
@ Ale: ottima definizione!
@ Caro: buon fine settimana svizzero a te! baci
@ Arabafelice: mi toccherà rifarla anche a me per celebrare il momento! non sono tifosa, ma i mondiali non me li perdo di certo!
@ Dajana: davvero, più cercavo nelle ricette e più trovavo ricette a base di carne davvero interessanti, ma con tipi di carne un po’ difficili da reperire qui! 😛
@ Sara b: bon, se periodo lattoso è, periodo lattoso sia!! questa è l’esaltazione del latte buono!
@ Alex: sì, mi son dimenticata di scriverlo, am la ricetta è proprio quella del libro di Tessa, alla fine! mi dà troppa fiducia!
@ Elga e Jasmine: ah ah ah! ora ci penso… uhm.. 😛 avrei anche un’altra opzione!!
@ Imma: è bello infatti, è un modo per avvicinarsi alle altre culture.. con dolcezza! baci!
Una crostata di latte, è già buona sentendola pronunciare… Quel libro è il primo della lista da comprare passato questo periodo di “disintossicazione da acquisto compulsivo di libri”!
Oh my, that looks absolutely delicious! Love the font choice for the title in the pic. A very cute post!
Ciao, ho visto che in questo dolce hai usato la vaniglia. Visto che ho appena organizzato un concorso a tema, ti andrebbe di partecipare?
Trovi tutto qua: http://incucinaconlasposadelvento.blogspot.com/2010/05/concorso-vanilla-cooking-in-cucina-con.html
Mi farebbe molto piacere,
un caro saluto e a presto
Alessia
BUONISSIMAAAaaaaaaaaaA !! , proverò a cimentarmi nella realizzazione !!
Roberto
Anch’io voglio uno spicchio di sudafrica!!!!! Mi hai fatto venire una fame incredibile, il ripieno morbido e cremoso come un budino……lo devo avere!!!!!
sempre un passo avanti tu!
questa ha una consistenza incredibile, sa di quello che sembra?
Il rooibos è un sacco che volevo provarlo, dopo la tua descrizione mi decido e lo compro!
PS:cake pronti e impacchettati… =D
Questa crostata mi incuriosice parecchio, sicuramente la preparerò (ecco, forse proprio l’11 giugno) perchè il bello è prorpio che gli ingredienti sono “a portata di frigorifero”. Senza contare che a casa ho anche un ottimo tè rooibos – vaniglia 🙂
Oh my, this looks absolutely delicious!!!
Questa tortina in effetti mi sa tanto di merenda per bambini. Penso possa piacere ai miei:) mi fa sorridere un po’ il nome che mi ricorda qualcosa di tedesco piùttosto che Africano, ma si sa, tutto il mondo è paese! 😀
Ti abbraccio
Patricia
la feci anche io ed è credo una delle torte migliori del mondo!:DD
Il nome di questa torta è olandese (il sudafirca è colonia olandese) 🙂
Questa torta è qualcosa di speciale. L’ho provata ieri…ho temuto un insuccesso perchè il ripieno mi sembrava troppo liquido per potersi mai solidificare…invece lo ha fatto! E il risultato è un dolce profumatissimo di cannella (che io adoro) con un sapore dolce vanigliato intenso difficile da descrivere…solo da provare!!!!
Brava Giulia….e bellissimo blog! Non scrivo mai, ma leggo sempre…e questa volta non ho potuto non lasciare un commento!
Che me la fai per domenica??? ;))