Il nocino della notte di San Giovanni
L’estate è in ritardo. La lattuga, i radicchi e la rucola crescono lentamente nell’orto, qualche fiore di zucca giallo fa capolino dietro alle foglie e ampie. I pomodori per il momento crescono avvolti alle canne, ma non hanno nemmeno l’ombra dei fiori, sono solo foglie. Ma se sfrego quelle foglie tra le mie mani vengo improvvisamente catapultata indietro nel tempo, a quei giorni pigri di un’estate di bambina, quando annoiarsi era ancora possibile.
Le temperature sono ancora tiepide, le notti fresche. Piogge improvvise lavano la campagna di tanto in tanto. Tutto è indietro, verde, acerbo. C’è solo una cosa che è perfettamente puntuale, e sono le noci verdi.
Ci stiamo avvicinando al 24 giugno, la notte di San Giovanni Battista. San Giovanni è il patrono di Firenze, tutta la città fa festa, si riempie di colori e celebra la tradizione del calcio storico. La sera il cielo è illuminato dallo spettacolo dei fuochi d’artificio. Le persone affollano le strade e le rive dell’Arno, alla ricerca della posizione migliore per ammirare i fuochi d’artificio.
Se la città è in fermento e piena di vita, la campagna è tranquilla. La notte di San Giovanni è anche la notte delle streghe. È una notte misteriosa, la più corta dell’anno. Inizia l’estate e qualcosa di magico sta per accadere. Per tradizione si prepara l’acqua di San Giovanni: fiori e erbe spontanee vengono raccolti la sera precedente e immersi in una bacinella per tutta la notte. Ci devono essere la salvia, il rosmarino, la verbena, la ruta, l’artemisia, la lavanda, la menta, il biancospino e, la più importante, l’erba di San Giovanni, l’iperico, con i suoi piccoli fiori gialli. La mattina successiva si usa quest’acqua miracolosa per lavarsi il viso. Dovrebbe garantire bellezza e protezione dal malocchio.
Questa è anche la notte in cui si prepara il nocino. In passato una donna salica sul noce, scalza, a raccogliere le migliori noci, ancora verdi. Queste poi venivano lasciate fuori per tutta la notte, in modo che al mattino fossero ricoperte di rugiada. Il giorno successivo venivano tagliate a metà, coperte di alcool, zucchero e spezie e lasciate a macerare fino alla notte di Ognissanti, il 31 ottobre, quando il nocino sarebbe stato finalmente pronto per essere bevuto.
Lo scorso anno io e Tommaso abbiamo provato a fare il nostro primo nocino. Volevamo preparare in anticipo qualche regalo di Natale per famiglia e amici e una bottiglietta di liquore nero come l’inchiostro, denso e speziato sembrava proprio l’idea perfetta. Abbiamo raccolto le noci dall’albero della zia di Tommaso, vicino a Firenze, e abbiamo seguito la ricetta di Pellegrino Artusi per preparare il nocino, ricetta che richiedeva solo quaranta giorni di macerazione.
Nocino – il liquore toscano di noci verdi
Ne abbiamo preparato tanto di nocino, ci è bastato per i regali di Natale e come digestivo per tutta la stagione dei corsi di cucina. di solito alla fine del pranzo metto in tavola la bottiglia freddissima del limoncello e quella nera come la pece del nocino, che riscuotono al momento pari consenso. Qualche settimana fa, però, ho ricevuto il miglior apprezzamento possibile per il mio nocino. Un signore mi ha detto che gli dava la stessa sensazione di un’auto d’epoca sportiva, di pelle ben oliata e di testosterone. Un liquore maschio, insomma.
L’estate sta iniziando, e mi sento come una strega, a preparare il nocino durante la notte del solstizio, a lasciarlo riposare fino all’autunno, quando sarà diventato un liquore denso e sciropposo, dal sentore di caffè e cioccolato, che scalderà le notti davanti a un caminetto scoppiettante.
Nocino
Ingredienti
- 30 noci intere verdi
- 1 l e 1/2 di alcool, al 95%
- 750 g di zucchero
- 2 g di cannella
- 10 chiodi di garofano
- 400 ml di acqua
- Scorza di un limone
Istruzioni
- Usate i guanti, perché le noci verdi macchiano e non perdonano. Tagliatele a metà o in quarti, mettetele in una damigiana da 5 l con il resto degli ingredienti.
- Lasciatele a macerare per almeno 40 giorni in un luogo caldo, scuotendole di tanto in tanto.
- Dopo 40 giorni filtrate il nocino attraverso un canovaccio. Assaggiatelo e se è troppo spiritoso, come dice l'Artusi, aggiungete un po' d'acqua. noi ne abbiamo aggiunta abbastanza, era veramente amaro e alcolico, ma il risultato alla fine è stato sorprendente. Lasciatelo riposare qualche mese ancora una volta aggiunta l'acqua in modo che maturi il suo sapore.
Link Love
- Qui, qui e qui storie interessanti sulla notte di San Giovanni, con leggende, fatti reali e superstizioni.
- Nocino, an Italian Walnut Liqueur, Is Also Made in America, sul The New York Time. It is made from fruit harvested in the spring and is usually ready to drink just in time for the holidays. With its aroma and flavor of baking spices, it even smells like the season.
- Liqueur de noix: Green Walnut Liqueur, di David Lebovitz. It has a dreamy, espresso-like walnut aroma that’s pretty intoxicating. Some people like to drink it by itself, after dinner as a digestive. That’s pretty high-test for me, but I frequently use it to flavor custards and ice creams. Ottima idea quella di usarlo per fare il gelato affogato!
- How (and Why) You Should Make Nocino Today. Superstitious souls and lusty drinkers might say that both types of summer magic infuse nocino as it ages into a dark, complex booze redolent of spice, chocolate, and coffee.
E’ anche il compleanno e l’onomastico della mia mamma… Mi sa che le regalo questa ricetta saI??? <3
Me se volessi acquistare delle noci verdi – ovviamente non ho altre possibilità – mi sapresti indirizzare da qualcuno?
eh… forse a un mercato contadino? se in autunno vendono noci potrebbero venderne anche di verdi adesso!
Può essere un idea. Avevo cercato nei negozi a km0, magari devo chiedere meglio qui in zona. Grazie
nella mia zona (Emilia Romagna) in campagna si trova ancora qualche albero di noce da cui si colgono le noci, ma io le ho trovate anche proprio al mercato contadino..
Ciao! 🙂 Anche qui nelle Marche siamo soliti preparare il nocino, ma fin’ora non ci sono mai riuscita perché me ne ricordo quando le noci sono già mature! 😛 Magari quest’anno è la volta buona… La cannella in polvere o in stecche?
Meglio in stecca, così non lascia polvere in sospensione!
L’attesa della macerazione è iniziata! Incrociamo le dita… 😉
Ho appena regalato e assaggiato la prima bottiglia del mio primo nocino…una piccola soddisfazione! Grazie infinite di aver condiviso la ricetta e augurissimi ;-))
Giulia, ti faccio i complimenti per il tuo “”ammiratore automobilista”” che ha trovato un paragone bellissimo,
non è facile ! Lo trovo degno di essere menzionato. Meno male che nonè tempo di streghe, vero ? perché è bello avere
poteri !!!!!!!
Fatto! Seguendo la tua ricetta… ci aggiorniamo tra qualche mese per il risultato (comunque, ci vuole Hulk per tagliare le noci, che fatica)!
[…] mescolare un risotto, impastare il pane a lievitazione naturale, fare confetture, sottaceti, il nocino e il limoncello. Mi piace il pane tostato con burro e marmellata, la pasta al pesto, la parmigiana […]