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Pomodori verdi fritti con l’uva. Benvenuto Ottobre + link

Senti l’autunno nell’aria? Un brivido al mattino quando apri le finestre, mentre la casa è ancora buia e silenziosa. Gli stormi di uccelli che danzano nel cielo, pronti a lasciare la campagna toscana per terre più calde. Zucche di goni forma e colore allineate sul mobile della mia cucina, che prendono lo spazio una volta riservato a ciotole di pomodori e pesche. I primi funghi porcini della Garfagnana hanno raggiunto i banchi del mercato, e non ho potuto resistere. Mamma sta lentamente sradicando pomodori, peperoni e cetrioli dall’orto, facendo spazio per aglio, broccoli, fave, e piselli.

Livia, una accanita sostenitrice della pasta al pomodoro, ora apre la bocca come un uccellino di fronte a zuppe calde: la sua preferita è il mio minestrone con quadrucci di pasta fresca.

Io sento l’autunno, amo l’autunno, abbraccio i suoi colori, il suo senso di intimità, il mio cambiamento di appetito, le giornate più corte – che sono un incubo per la fotografia, ma una benedizione quando hai più tempo da passare sul divano con tua figlia, leggendo per la decima volta il suo libro preferito sugli animali della fattoria.

E ora, come sempre, una lista di cose che sto cucinando, ascoltando, guardando e leggendo, tratte dalla ultima newsletter, dove troverai anche 10 ricette da cucinare questo mese.

Cosa sto cucinando

Zuppe come pasta e fagioli, o pasta e ceci. Arrostisco la zucca almeno due volte alla settimana e trasformo la sua polpa dolce e densa in risotti di stagione, zuppe, torte salate, contorni e sughi per la pasta. La mia cucina in ottobre assume una sfumatura arancione intenso che durerà fino a primavera, quando il verde busserà alla porta.

Faccio il pane e la schiacciata, mi preparo a sfornare il pan co’ Santi, e la mia annuale Christmas cake, che preparo dal 2010 senza interruzione. Amo le tradizioni, i riti che segnano il passare del tempo, e sono sempre pronta ad accogliere nuove usanze, soprattutto quando acquistano un significato più profondo per me e la mia famiglia, e quando sono legate al Natale.

cookbooks

Cosa sto leggendo

A settembre ho ricevuto due libri di cucina e in questi giorni mi sto perdendo con piacere nelle loro ricette e storie.

The Magic of Tinned Fish

Il primo è The Magic of Tinned Fish, di Chris McDade, pubblicato da Artisan Books. Da fervente sostenitrice di una dispensa ben fornita, amo l’approccio di Chris McDade al pesce in scatola: è nutriente, conveniente, sostenibile e comporta uno spreco minimo di cibo.

“Like fruits and vegetables, seafood has a terroir and a time when each fish is at its best. This is where tinned fish come in.”

“Come la frutta e la verdura, il pesce ha un proprio luogo di origine e un momento in cui è al suo meglio. È qui che entra in gioco il pesce in scatola”.

C’è poi bisogno di rammentare il sapore concentrato e intenso che una piccola acciuga ricca di umami può aggiungere a un piatto? Il libro è diviso in 5 capitoli, incentrati su acciughe, sardine, sgombri, crostacei, calamari e polpi, trote e merluzzi. Ci sono spiegazioni chiare su come trattare ogni pesce e ricette con un tocco mediterraneo ben delineato. Non vedo l’ora di provare i suoi spaghetti alla puttanesca e i fusilli con sardine, ‘nduja e pecorino.

Liguria: The Cookbook; Recipes from the Italian Riviera

Il secondo libro è Liguria: The Cookbook; Recipes from the Italian Riviera, di Laurel Evans, pubblicato da Rizzoli. La Liguria mi affascina, così come il suo cibo, i suoi prodotti locali, e il suo paesaggio unico, tra mare e montagna. Laurel Evans condivide con noi il suo amore per la Liguria e la Riviera Italiana, la sua seconda casa, una terra che le ha rubato il cuore la prima volta che ha messo piede a Moneglia per incontrare la famiglia del suo fidanzato di allora, ora marito. Il cibo, le ricette tramandate, le tradizioni, i legami familiari e le tre nonne liguri, tutto è fresco, reale, sentito.

“This is a land of contradictions, defined both by the extravagance of wealthy, baroque, cosmopolitan Genoa, and by the thrift and ingenuity of the hard-pressed, arduous entroterra (inland). (…) This region offers a treasure trove of recipes that are inventive, seasonal, waste-conscious, and often plant-forward.”

“Questa è una terra di contraddizioni, definita sia dalla stravaganza della ricca, barocca e cosmopolita Genova, sia dalla parsimonia e dall’ingegnosità dell’entroterra, duro e difficile. (…) Questa regione offre un tesoro di ricette che sono inventive, stagionali, attente allo spreco e spesso vegetali”.

Proverò presto la classica focaccia ligure, e quella col formaggio di Recco, per non parlare delle tante torte salate piene di verdure che sono così tipiche della cucina ligure. 

Cosa sto guardando

Sai che adoro le serie poliziesche e i gialli, mi aiutano a rilassarmi, perché mi concentro sul trovare il colpevole e dimentico tutto il resto. Ora stiamo guardando Truth be Told, su Apple TV+, con Octavia Spencer e Kate Hudson. A parte il mistero che Poppy Parnell sta cercando di risolvere, mi piace che sia una giornalista che usa il suo podcast per cercare la verità.

Avendo un podcast anche noi, noto tanti piccoli dettagli che mi servono da ispirazione, e cerco di usare la sua sicurezza e la sua calma ogni volta che devo registrare un nuovo episodio. A tal proposito, stiamo finalmente lavorando a una nuova stagione! Per fortuna, però, noi parliamo solo di cibo e ricette, e non ci sono omicidi e colpi di scena.

Cosa sto ascoltando

Sto lentamente recuperando gli episodi passati dei miei podcast preferiti. BBC Radio 4 The Food Programme è uno di questi, un podcast che ho iniziato ad ascoltare anni fa. Mi trovo spesso a sfogliare il loro ampio archivio, scoprendo gemme, storie interessanti su ingreidneti e ricette, e conversazioni stimolanti. Uno degli ultimi episodi, Tastefully Worded: Exploring food in language, mi ha permesso di passare un’ora in compagnia, dandomi spunti interessanti legati al food writing, all’uso degli aggettivi, e ai cliché nei quali cadiamo fin troppo facilmente.

Ho già rammentato diverse volte Keep calm and cook on with Julia Tursheen. Ogni volta che c’è un nuovo episodio, si rafforza la mia ammirazione per Julia Tursheen e per il suo lavoro. Nell’episodio 64, Body Stuff with Grace Bonney, Julia e sua moglie Grace parlano con onestà di tutto quello che è legato al corpo e alla sua percezione. È una puntata che ti apre gli occhi. Nell’ultimo periodo, ho pensato tanto al concetto di dieta, benessere, equilibrio, a ciò che la società a nostra insaputa ci impone, al mio percorso personale nel rapporto con il mio corpo. Julia Tursheen e le sue conversazioni sono state incredibilmente utili. Spero di poter condividere presto il mio percorso. Quello che pos so dire è che questa profonda analisi delle mie paure, dei bisogni e delle aspettative imposte è stata liberatoria.

Lucca

Dove sono stata

Ogni mese, fino a settembre, ho condiviso i luoghi che sognavo di visitare. Ora voglio essere ottimista, credere che continueremo a viaggiare, anche se in scala ridotta. Così d’ora in poi condividerò i luoghi preferiti che abbiamo visitato, siano città nuove o paesi visti con occhi diversi, i nuovi ristoranti, bar, forni, pasticcerie… tutto ciò che ha catturato la nostra attenzione, o il nostro appetito, nell’ultimo mese. E cominciamo con il botto.

Siamo stati tre giorni al @granduniverselucca sentendoci a casa, coccolati dalla loro gentile, calorosa ospitalità, impegnati ad esplorare la città grazie alle attività che ci avevano organizzato: un aperitivo nel bar sul tetto dell’hotel, una visita guidata di Lucca attraverso i secoli, un giro in bicicletta sulle mura con un cestino da picnic tutto per noi, e un giro in carrozza con una bottiglia di prosecco. E poi ci sono state la seconda e la terza colazione, un’approfondita esplorazione di caffè, osterie, panetterie, pasticcerie, bar, gastronomie e negozi di ceramiche… abbiamo raccolto tutti gli indirizzi per una prossima guida della città.

pomodori verdi fritti con l’uva

Pomodori verdi fritti con l’uva

I pomodori verdi fritti con l’uva sono un piatto di origine contadina, che si fa per un brevissimo periodo dell’anno, quando i pomodori ancora sulle piante non hanno sole a sufficienza per maturare. I contadini si trovavano quindi con panieri di pomodori verdi e grappoli d’uva maturi. Chissà a chi è venuta per primo l’idea di abbinarli in un contorno.

Sono solo cinque ingredienti principali – pomodori verdi, uva, basilico, aglio e peperoncino – eppure ognuno è fondamentale a modo suo. I pomodori verdi dorati in padella sono di per sé irresistibili, l’uva li addolcisce, l’aglio li rende aromatici, il peperoncino li scalda, esaltando le note agrodolci del piatto.

pomodori verdi fritti con l’uva
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Pomodori verdi fritti con l’uva

Sono solo cinque ingredienti principali - pomodori verdi, uva, basilico, aglio e peperoncino - eppure ognuno è fondamentale a modo suo. I pomodori verdi dorati in padella sono di per sé irresistibili, l’uva li addolcisce, l’aglio li rende aromatici, il peperoncino li scalda, esaltando le note agrodolci del piatto.
Portata Contorno
Cucina Toscana
Keyword pomodori verdi, uva
Preparazione: 10 minuti
Tempo totale: 10 minuti
Porzioni 4 persone

Ingredienti

  • 4 pomodori verdi
  • 4 cucchiai farina
  • Olio extravergine di oliva
  • 4 spicchi d'aglio non sbucciati
  • Peperoncino
  • 1 grappolo d'uva
  • Una manciata di foglie di basilico
  • Sale

Istruzioni

  • Affettate i pomodori in fette spesse un centimetro, passateli nella farina e soffriggeteli in una padella con gli spicchio di aglio e un po’ di peperoncino. Sistemate i pomodori in un solo strato e girateli una volta dorati. Via via che son pronti, trasferiteli in un piatto. Fatelo in più volte se non entrano tutti insieme.
  • Quando i pomodori sono pronti, pulite la padella con un po’ di carta da cucina, aggiungete un po’ di olio extra vergine di oliva, e trasferite di nuovo i pomodori nella padella.
  • Aggiungete anche una decina di acini di uva tagliati a metà e privati dei semi, salate, aggiungete il basilico, e lasciate cuocere per qualche minuto, finché l’uva non appassisce.
  • Servitelo subito o tenetelo al caldo fino a che non è il momento di mangiare.
Hai provato questa ricetta?Ci piace vedere tutte le tue creazioni su Instagram, Facebook & Twitter! Scatta una foto e condividila taggando @julskitchen e usando l’hashtag #myseasonaltable!

pomodori verdi fritti con l’uva

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Questo articolo ha 2 commenti

  1. 5 stars
    Giulietta!!!!!
    e’ la seconda volta che torno su questo post, tanto è bello tutto.
    Pieno di spunti come sempre, come una scatola piena di cose belle.
    Due cose:
    – la prima è che parlavo di pomodori verdi fritti con delle mie amiche proprio qualche giorno fa ed ora dritta-dritta gli giro il post, la vostra foto mi mette una fame e una voglia di vita pazzesche! ;-P (ah, ed è la prima volta che ne ho una percezione “giustamente sapida”, di questa ricetta)
    – la seconda è che sto mettendo su un pippone sull’ultimo post del blog chiacchierando con un paio di persone sulla scabrosa questione commenti sul blog-commenti sui canali social-commenti in Direct! (o di come la coralità dei blog stia diventando ad uso e consumo solipsistico di ciascuno di noi… ci si potrebbe fare una tesi secondo me…). In ogni caso poco fa scrivendo ho pensato che mi sarebbe piaciuto tanto sentire la tua voce sulla questione… 😉
    Intanto mando un bacio A TUTTI VOI, a partire dalla più piccola ovviamente!
    A presto <3

    1. e io sono qua! pessima nel commenti – sopratutto nel lasciarli negli altri blog – ma da sempre innamorata dei commenti, e delle conversazioni più intime e profonde che nascono sui blog. E delle amicizie, anche (vedi noi). Quanto vorrei mangiarmi sto piatto di pomodori con te: porti il tuo pane?

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