Una torta per festeggiare. Quattro quarti senza glutine con frutta di settembre.
Il primo settembre ho comprato un’agenda nuova. Ho ancora una mentalità scolastica, segnata dall’odore dei libri nuovi, dalla schiacciata con l’uva e dalla luce brillante delle prime mattine di settembre che ti fanno sentire come se un nuovo inizio fosse possibile, anche così in mezzo all’anno. È un dono poter contare su due nuovi inizi ogni anno, un’occasione in più per ristabilire equilibri e obiettivi, per fare un bilancio sommario che possa addrizzare la rotta verso nuove avventure.
Adesso impegni, progetti, scadenze, è tutto ordinato in una Moleskine rossa. Sono pronta a una nuova entusiasmante stagione. Pronta, più o meno, perché ho già cominciato a iperventilare, a lavorare fino a tarda sera, a rimandare, spostare, giocare a tetris con gli impegni. È bello lavorare fino a tardi con accanto Noa che dorme beata, rincorrendo lucertole nei cespugli di rosmarino nei suoi sogni, ma il mio obiettivo per i prossimi mesi è staccare poco prima di cena, per godermi quelle ore prima di dormire con una tisana fumante in una tazza di ceramica bianca con i fiori blu, un libro, gli amici o lui, per chiacchierare, ridere o perdersi nella trama di un nuovo film.
Sono inflessibile con me stessa, pretendo tanto, ho scoperto di avere sogni esigenti che non si accontentano di un impegno nella norma, chiedono e ottengono la mia attenzione. Mi pongo standard e scadenze. Tutto questo mi ha permesso di trasformare il mio sogno in una realtà, mi ha permesso di essere in questo momento seduta in cucina, con una finestra aperta sul mondo e il lavoro che nemmeno sapevo di poter amare così tanto. Dall’altra mi sta portando a sovraffolare la mia agenda di impegni, tanto che a volte mi chiedo se sia possibile fare tutto quello che mi sono prefissa.
Per fortuna ho ancora i miei rifugi, le mie routine che mi fanno stare bene. Prima su tutte, passare qualche ora con lui o con la mia famiglia, a chiacchierare e fare progetti, oppure rubare qualche minuto per giocare con Noa e Wolfi, accarezzando il pelo folto e bianco candido della prima, e quello sottile e nero come la notte del secondo. Poi c’è cucinare, cucinare per il puro piacere di vedere di nuovo accadere la magia, nel silenzio di una cucina con una piccola luce accesa, concentrata solo sullo sfrigolio dell’aglio nell’olio, e tutto il mondo fuori.
E poi c’è scrivere qui, di tutto quello che mi passa per la testa. Avere l’intenzione di dedicare il post a una torta e a qualche novità e trovarsi a parlare con voi come con vecchi amici, capaci di capire, di essere felici con me per i traguardi raggiunti e spero anche curiosi di provare questa nuova torta.
Sì, una torta, perché volevo darmi una pacca sulla spalla, farmi i complimenti da sola, prendere i risultati raggiunti e fermarmi un secondo a godermi la soddisfazione di un nuovo libro. E una torta è il modo migliore per farlo. Doveva essere però senza glutine.
Muovendo i primi passi in una dieta senza glutine, ho trovato il libro di Shauna James Ahern, Gluten free girl everyday, molto utile, di semplice utilizzo e alla portata delle esigenze quotidiane. Ha anche foto molto accattivanti di Penny De Los Santos. Ho preparato subito il suo mix di farine senza glutine: miglio, riso e fecola di patate unite insieme e tenute da parte per usare all’occorrenza.
- 400 g di farina di miglio
- 300 g di farina di riso
- 300 g di fecola di patate
Unisci tutte le farine in un barattolo di vetro grande o in un contenitore alimentare. Scuoti bene, entra nel personaggio di un barman anni ’80. Scuoti il barattolo fino a che le farine non saranno perfettamente amalgamate. Tienilo da parte e usalo quando ti serve la farina.
L’Artusi è sempre una fonte sorprendente, anche dopo più di 100 anni dalla pubblicazione del suo libro, La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene. Accanto al quattro quarti all’inglese, dove suggerisce di aggiungere scorza di arancia candita e uva passolina, l’Artusi presenta anche il quattro quarti all’italiana, la nostra torta pesata. Già sapete che sono una fedele sostenitrice della versatilità del quattro quarti, di cui trovate molte ricette qui sul blog, ma per una volta sono voluta andare a cercare una ricetta d’altri tempi, per renderla moderna e vicina alle mie esigenze, senza glutine e senza latticini.
Si parte con 5 uova e si aggiunge lo stesso peso di farina e di zucchero. Al burro ho sostituito l’olio di oliva, riducendo leggermente le dosi. Non ho paura di sentire l’aroma deciso del mio olio in un dolce, quindi ho scelto un olio toscano ancora fragrante e denso. Se preferite attenervi alla ricetta originale usate 200 g di burro.
Nel quattro quarti all’italiana i canditi sono sostituiti dalla scorza di limone, l’uva passa da una manciata abbondante di mandorle dolci, con alcune amare. Il risultato è un dolce soffice con l’aroma di mandorla leggero e la freschezza della scorza di limone appena grattata. È un dolce che, specialmente con l’uso delle farine senza glutine e senza burro, ha la consistenza di un ciambellone da colazione. Si può anche farcire con una marmellata di prugne, o di fichi, per avvicinarsi al gusto leggermente rustico che la farina di miglio, l’olio e lo zucchero di canna integrale gli danno.
Io per l’occasione l’ho vestito a festa con un po’ di frutta settembrina ma il mio piacere più sottile rimane quello di inzuppare una fetta di dolce in un bicchiere di acqua, come facevo da piccina.
Quattro quarti senza glutine
Ingredienti
- 5 uova
- Stesso peso del mix di farine senza glutine*
- Stesso peso di zucchero di canna integrale
- 100 g di mandorle finemente tritate
- Scorza di un limone non trattato
- 10 g di lievito in polvere
- 1 pizzico di sale
- 160 g di olio extravergine di oliva
Per la decorazione
- 4 fichi maturi
- 1 grappolo piccolo di uva da vino
- 2 prugne
- 1 cucchiaio di miele di acacia
- 1 cucchiaio di succo di limone
Istruzioni
- Pesa le uova con il guscio. Aggiungi lo stesso peso di zucchero (io l'ho però ridotto di 50g) e monta le uova in una planetaria o con le fruste elettriche per una decina di minuti finché non otterrai un impasto sodo, leggero e chiaro, come quando fai il pan di Spagna.
- Aggiungi la farina e mescola ancora finché non è del tutto amalgamata, poi lascia riposare l'impasto per mezzora.
- Scalda il forno a 180°C. A questo punto aggiungi all'impasto le mandorle, la scorza di limone, il lievito, il sale e alla fine l'olio, aggiunto a filo. Mescola con delicatezza gli ingredienti finché non otterrai un impasto liscio e omogeneo.
- Ungi con l'olio uno stampo rotondo da 24 cm, spolveralo con la farina e versa l'impasto, livellandolo in superficie. Cuoci la torta in forno caldo per circa 40 - 45 minuti, finché non sarà dorata in superficie e asciutta dentro.
- Toglila dallo stampo e lasciala raffreddare su una gratella.
- Mentre la torta raffredda prepara la frutta per decorarla. Aggiungi i fichi tagliati in quattro parti, le susine tagliate in spicchi e gli acini d'uva in una padella grande con il miele e il succo di limone. Cuoci a fuoco vivace la frutta per circa 5 minuti, finché non si sarà ammorbidita, mantenendo però un po' di consistenza.
- Sposta la torta su un piatto, decorala con la frutta e lasciala riposare qualche ora in modo che lo sciroppo della frutta la bagni e la insaporisca.
E ora veniamo ai motivi per cui sono felice e per cui mi andava di festeggiare con una torta, fermandomi per poter finalmente godere il momento.
Esce il mio nuovo libro!
Il 10 Settembre uscirà in libreria il mio nuovo libro, Cucina da chef con ingredienti low cost, edito da BUR. Amo ogni ricetta, ogni foto, ogni ingrediente usato perché rappresentano a pieno il mio modo di vedere la cucina: semplice, immediato, stagionale, vero. Tommaso ha creato un mini sito tutto dedicato al libro, cucinadachef.julskitchen.com, dove troverete qualche ricetta, l’introduzione e i link per poterlo pre-ordinare su Amazon. Sono veramente curiosa di conoscere le vostre opinioni sul libro, dopo mesi e mesi che mi avete sentito parlare di quanto mi stavo divertendo a cucinare le ricette.
Sono in finale ai Macchianera Italian Awards
Lo scorso settembre, a Rimini, ho partecipato alla BlogFest, ho goduto dell’ospitalità della riviera romagnola sul finire dell’estate, ho passeggiato a piedi nudi sulla spiaggia, ho salutato la stagione calda con un sorriso enorme e sono stata premiata come miglior foodblogger ai Macchianera Food Awards. Anche quest’anno grazie ai vostri voti e al vostro sostegno sono entrata in finale, come miglior sito food e come miglior foodblogger. Sono commossa, felice per l’incredibile risultato e molto orgogliosa di quest’anno trascorso.
Se vi va di votare per me come miglior sito food (categoria 16) e miglior foodblogger (categoria 31), a questo link potete trovare il documento da compilare. Ricordatevi che dovete esprimere almeno 10 preferenze perché il voto sia valido! Comunque vada, sono pronta a infilare i piedi nella sabbia e godermi Rimini a settembre.
Se siete a Rimini ci possiamo vedere sabato 13 settembre per uno show cooking dedicato alle ricette del libro e due incontri dedicati al food writing e al comfort food. Trovate qui il programma con gli orari.
…e ora mi preparo al Juls’Kitchen Lab e a una domenica con gli amici!
Prima di tutto ci si vede il 13 a Rimini. Ci sarò per la prima volta. Ho sfruttato l’occasione per portarci e vedere un’amica dell’università. Sarò quindi molto seria 🙂
Anch’io la Moleskine nuova. Nera la mia per 12 mesi pieni di speranze.
Ora non mi resta che provare questa quattro quarti.
congratulazioni per il libro, idea geniale davvero quella degli ingredienti low cost.
quando hai parlato dei motivi di felicità ho contemplato la foto del tramonto lì sopra e poi quella sotto del paesaggio… mi sa che anche solo il fatto di vivere dove vivi aiuta a sorridere 😉
ps le tue foto sono sempre splendide 😀
Giulia, è un tale piacere leggerti!!!
Non so come dire….il tuo entusiasmo scalda il cuore!
Sono così contenta per te anche se non ci conosciamo “dal vivo” che mi commuovono le cose che dici e che condivido in pieno….
Beh, lungi da me fare sviolinate, ma lo dico col cuore.
Bellissima torta, la copio, e la foto finale è stupenda!
bacioni, franci
Ciao! verissimo, settembre è tempo di inizi…
Niente male questa frutta settembrina utilizzata in una torta soffice e delicata!
In bocca al lupo per il libro allora 🙂
Anche per me è tempo di nuovi inizi, progetti e propositi…grande Juls, appena esce il libro sarà subito mio!
Un abbraccio e son felice davvero per te
E’ bellissimo leggerti: da ogni foto, ogni frase e ogni parola si avverte la passione e l’amore per ciò che fai, e la soddisfazione di averlo fatto bene. Grazie di tutto, ti auguro altri mille giorni felici come questo, perché te li meriti, eccome!!! 😉
P.S. Non ho capito quanta farina serve per il dolce.. Che ti pare, io lo voglio provare davvero, sai? 🙂
Eli, devi pesare le uova con il guscio, quello sarà il peso della farina e dello zucchero (che però io ho ridotto). Approssimativamente 300 g di farina e 240 di zucchero mi era venuto!
Cavolo, non avevo collegato che “stesso peso” si riferiva alle uova.. che tonta! Grazie!! 🙂
Votata votatissima!!! E due volte: miglior blog e miglior personaggio! 🙂 Dopo una torta così, del resto.. non potevo proprio esimermi! Gluten Free ma senza quegli orridi preparati che ogni tanto mi rifilano persino nelle cucine più impensabili! E; un libro che consigli quindi? Ti abbraccio Juls!
Ciao!
La mia amica, Karen Henderson da Venezia, has told me about you! Your site is scrumptious.
I’ll be in Firenze per due mese, il prossimo marzo e aprile. I hope to meet you! (I’m trying to practise un po’ di italiano.)
Yvonne
Ciao Yvonne! It would be great to meet you!
Carissima questa ricetta è proprio da leccarsi i baffi! Me ne daresti una fettina? 🙂
un caro saluto
Anche per me gli inizi sono sempre due e, devo dire la verità, quello di settembre è l’inizio vero e proprio, come quando andavo a scuola, temperavo le matite e cercavo il diario nuovo. E, anche per me, sono sempre inizi pieni di tante cose, di cose belle, che a volte tracimano oltre quelli che dovrebbero essere i loro confini. Se i risultati sono un libro come il tuo, però, significa che la strada è quella giusta! Continua così!
Bellissima torta! Se ti interessano ricette gluten free ti posso segnalare anche i libri di Jennifer Katzinger, “Flying Apron’s gluten-free & Vegan baking book” e “Honey & Oats”
Ciao.
Evvai Giulia, ce l’hai fatta! In bocca al lupo per l’uscita del libro! A presto spero! 😉
Giulia che brava, complimenti! Ti ho letto su Elle,che meraviglia il libro, me lo prendo sicuro!Bravissima!!!
Comprato! Ora me lo guardo/leggo per bene!
Ciao Giulia un super complimento sei eccezionale. Poi questa torta la trovo fantastica. Buon settembre e buon lavoro.
Buongiorno Giulia, complimenti di cuore per il tuo libro e per i tuoi successi…sei bravissima! Le tue foto sono incantevoli e questa ricetta mi attira davvero moltissimo…
Un abbraccio!
Ila
Hai scelto una delle mie torte preferite per festeggiare tante belle cose: ti auguro tutta la fortuna che meriti!!!
In ritardo, ma sempre di gran cuore, tutti i miei complimenti, cara Giulia!
Ed altri grandi successi a venire!!!
[…] Quattro quarti con frutta settembrina. Nel quattro quarti all’italiana i canditi sono sostituiti dalla scorza di limone, l’uva passa da una manciata abbondante di mandorle dolci, con alcune amare. Il risultato è un dolce soffice con l’aroma di mandorla leggero e la freschezza della scorza di limone appena grattata. È un dolce che, specialmente con l’uso delle farine senza glutine e senza burro, ha la consistenza di un ciambellone da colazione. Si può anche farcire con una marmellata di prugne, o di fichi, per avvicinarsi al gusto leggermente rustico che la farina di miglio, l’olio e lo zucchero di canna integrale gli danno. […]