La conserva di pomodoro
Estate, tempo di conserve. Ancora una volta i protagonisti sono i pomodori, in una versione ancora più semplice, ancora più pura: la conserva, un nome universale che non richiede specifiche, perché a casa mia la conserva è esclusivamente di pomodori.
Nell’immaginario collettivo il pomodoro è uno degli elementi che più rappresentano l’Italia, accanto alla mozzarella, all’olio d’oliva e alla pasta. Il pomodoro è nella pomarola, nella pizza, nell’insalata caprese e nel ragù, almeno quello di casa mia.
Eppure non è sempre stato così. Il pomodoro è arrivato dalla Spagna in Italia, a Napoli, durante la dominazione spagnola e solo alla fine del Settecento si è cominciato ad usarlo come alimento: ce ne abbiamo messo di tempo a capire quanto fosse buono, sia cotto che crudo!
Ma il sole e il clima italiano lo hanno fatto diventare velocemente una delle nostre verdure preferite, e ad oggi è addirittura quella più consumata dagli Italiani: in estate, da parte mia, contribuisco notevolmente a tenere alta la media, scegliendo spesso i pomodori – i cuore di bue sono i miei preferiti – come contorno o piatto unico, insieme a cipollotti freschi, mais e sale Maldon!
Sapete che il nome italiano pomodoro è probabilmente stato attribuito inizialmente ad una varietà di frutti di colore giallo, una delle prime apparse in Europa dall’America? E pensare che oggi i pomodori gialli sono tra i più ricercati e particolari, insieme a quelli verdi, viola, striati… gli heirloom tomatoes, sogno di moltissimi foodies!
Dal mio fruttivendolo si possono trovare pomodori di ogni specie, ma tutti meravigliosamente e gioiosamente rossi! E’ tanto che vi parlo di lui, adesso finalmente ho qualche foto dell’orto e dei suoi prodotti: mi son presentata armata di macchina fotografica e dopo aver comprato una cassetta di pomodori da 10 kg ho fatto un giro tra i filari di fagiolini e pomodori…
La conserva di pomodoro
Ingredienti
- pomodori San Marzano ben maturi
- basilico
Istruzioni
- Metti un pentolone d'acqua su fuoco vivace e quando comincia a bollire butta in pentola i pomodori San Marzano precedentemente lavati (puoi fare questa operazione in più volte, a seconda del numero dei pomodori e della grandezza della pentola scelta).
- Lascia che l'acqua riprenda il bollore e dopo 2 - 3 minuti togli i pomodori e mettili in un telo di cotone pulito.
- Bucherella i pomodori con una forchetta e poi richiudi il telo a formare un sacchetto, come nella foto sopra.
- Appendi il sacchetto in modo che possa scolare tutta l'acqua, strizzandolo spesso con le mani.
- Dopo circa 2 - 3 ore, quando i pomodori hanno perso tutta l'acqua, passali al passaverdure usando il setaccio più fine.
- Raccogli la passata e versala in barattoli o bottiglie sterilizzate, aggiungendo qualche foglia di basilico.
Note
Ora che le vostre bottiglie di passata di pomodoro rosso rubino sono allineate su una mensola o in dispensa, ora che l’odore e il sapore dell’estate sono racchiusi al sicuro… non siete già in fibrillazione, pensando a quante altre ricette potete fare con la conserva? io sì, ad esempio:
- la pappa al pomodoro, una delle mie ricette preferite, sa di estate anche se fatta in pieno inverno con la passata imbottigliata durante i giorni caldissimi di agosto. Buonissima da sola o come ripieno dei ravioli.
- dalla Toscana alla Lucania, per il piatto delle feste e delle grandi occasioni, la sàgn a lu’ fuòrn, una signora pasta al forno!
- il più classico dei classici, il ragù di casa, l’odore della domenica mattina autunnali e delle chiacchiere attorno al tavolo.
La settimana scorsa la mamma del mio ragazzo mi chiede se sarei stata libera il sabato per dare una mano a fare la conserva. “Ma certo!” Visto che sono sempre disponibilissimi con noi..e lei:”Allora vieni alle 8.30 del mattino” e io: ” Va benissimo!” e lei: “Visto che ci vorrà tutta la giornata!” nella mia mente: “TUTTA LA GIORNATA?!?”
Juls..108 bottiglie da 750 ml di conserva… 🙂
La sera chiudevo gli occhi e vedevo pomodori!!!! 😀
108 bottiglie?!?!? ma è un’azienda, un’impresa titanica!! complimenti davvero
fantastica!!!!un ‘altra conserva da aggiungere alla liste delle cose da fare!!!!!
e via andare! poi in autunno vedremo quelle autunnali eh!
Anvedi, pure da me oggi si parla di conserva… la tua a freddo, la mia a caldo ^_^
.. e la prossima volta si prova la tua!
Che bellissimo post, affascinante nella sua nobile semplicità
La salsa di pomodoro, quasi come la pasta al pomodoro è una delle ricette che sembrano facili a farsi, ma sono difficilissime da fare bene
Buon fine settimana,
Arianna
giustissimo… e comuqnue si torna sempre lì, servono gli ingredienti di base buoni!
Quasi tutti i ricordi della mia infanzia sono legati ai pomodori, di quando li si andava a raccogliere di nascosto a quando si faceva la conserva, quindi non posso che apprezzare questo post dedicato!
sìììì! io li rubavo dalla pianta e li mangiavo ancora verdi, pazza che ro da piccina!
questa si che è la vera passata di pomodoro! è tradizione che mia madre la prepari proprio così ogni anno (senza semini, senza bucce)…. noi la usiamo a crudo per condire la pasta senza aggiunta di altro ed è un’autentica delizia….
BRAVA!!!
già, sembra id poter ancora mangiare il pomodoro che era all’origine!
15 agosto 2010: 3 quintali di pomodori ridotti in passata e polpa pronta nel garage di mia suocera a Larino. E ho detto tutto! Baci, Pat
no vabeh… un’associazione a delinquere qui siete! mi sento piccola piccola con la mia cestina di pomodori! 🙂
Adoro questa versione pomodorosa della Juls…
😀
ma che m’hai visto? tutta sfrittellata di pomodoro, anche in testa c’avevo le buccine!
dopo aver letto questi post i miei 50 kg sono niente…
BUon fine settimana!
ti assicuro che i miei 10kg sono niente, i tuoi 50kg sono una scorta per l’inverno!
Giulia- i stumbled upon your blog via my friend Kulsum-lots of lovely stuff here. i was in Anghiari this summer and the lady at the biological shop told me that the original tomato was, indeed, yellow- and that’s why it is called pomodoro- pom d’oro- a golden orb. lived in Rome for many years-used to frequent the Testaccio market where a man sold at least 20 different types of tommies- heaven. lovely to have found your blog. x shayma (non e’ “Schema”!)
so happy you came here! do you read Italian? I think so, having lived in Italy for so many years! my dear, I would have visited the Testaccio market!
…senti ma perche’ non mandi “oltre Manica” un po’ di questi bellissimi pomodori? 😀
pacco celere!
Dolcissimo post=)!!! … Credo che fare la conserva di pomodoro in casa, qui da me viene definita “fare la salsa”, sia per certi versi un rito: in primis perchè una volta assagiata quella fatta in casa … e chi la mangia più quella in scatola; e poi perchè, almeno a casa mia è così (!!), si usa dedicare alla “salsa” un’intera (o quasi) giornata di lavoro, in agosto, tutti gli anni, allo stesso modo!!! Grazie per questo post che divulga una tradizione=) Lys
è verissimo, sono cose che si ripetono immutate, arruolando la famiglia estesa, anno dopo anno! salsa, conserva.. tutto il mondo è paese!
Juls ma anche voi in Toscana fate la conserva di pomodori? Sai che non sapevo si usasse anche lì? 😀
La facciamo praticamente uguale ed anche in enormi proporzioni – una volta che ci si mette, almeno dura un pò di tempo!
Per le verdure ripiene, io mi ricordo i tuoi bellissimi peperoni di cui avevo dato la ricetta a mia zia, ma non so se poi li ha fatti…li dovrei provare anch’io prima che finisca la produzione del mio orto 😀
Un tempo la tradizione mi pesava un pò, ma oggi devo dire che la amo profondamente e se la posso vivacizzare, mi piace ancora di più…:-D
mi pare giusto… perché comunque la fatica e lo sporco è bene suddividerli e spalmarli su taaaaanti pomodori, che durino per almeno un’annata!
Wow! Ho l’idea che la conserva sia laboriosa da fare.. ma forse neanche più di tanto.. e chissà che sapore la versione fatta in casa!
Io adoro la pizza, i sughi, la caprese, la parmigiana di melanzane con un buon sugo! GNAM
GLORIA
{ Scacco alle Regine }
ciao Gloria! in effetti uno quando fa la conserva poi pensa alla pizza, alla parmigiana, al ragù… 🙂
Cara Giulia, la conserva di pomodoro in casa mia si faceva esattamente in questo periodo con i pomodori raccolti dalle piante della nonna. Ricordo tutto nei minimi dettagli dalla raccolta alla sterilizzazione che si faceva in un grosso calderone sotto il quale si accendeva la fiamma viva in cortile… Mi sembra sia passato un secolo. Bellissima la foto della mano con il basilico viola. Un grande abbraccio! Chiara
è così bello codividere in giro per l’Italia gli stessi ricordi, vero? pochi elementi comuni, ma che sanno di casa e di famiglia!
Anche x me i ricordi sono tanti sia sul fronte materno che paterno. Una usava questo metodo, l’altro a freddo. E poichè i pomodori erano sempre tanti ricordo che si mettevano tutte in un bidone gigante e per il gas c’era un mega bombolone! La sveglia? Le 4 di notte…prima di arrivare in campagna passavamo dal fornaio che ci dava il primo pane cotto…caldo, profumato…ovviamente colazione con pane e pomodoro! Baci
che bello Elena, sai com’è buono il pane fresco con il pomodoro appena colto e strusciato… che fame! una delle merende più buone del mondo!
Per me la passata di pomodoro fa rima con nonna ed i suoi super pomodori che cura come se fossero i suoi figli! I tuoi post mi lasciano sempre estasiata! Bravissimaaa, bacioni
Grazie Titti! anche per me, come vedi, la conserva di pomodoro è u rito estremamente familiare, nel senso che sa di casa e di persone che ti vogliono bene! un abbraccio, grazie
Che post poetico! Una meraviglia da serbare nel cuore insieme ai ricordi d’infanzia a cui mi hai riportata! Grazie
grazie Benedetta!
Mi verrebbe da chiederti: “Are you in the mood for tomato?” hihih ^__^ Comuuunque, a me non so perchè ma è l’autunno che fa tanto “tempo di conserve”… e penso che non mi smentirò, anche se in questi giorni ne sto vedendo a valanghe :))
hahah, dici?? solo un pochino, forse!! 🙂 e comunque il tempo di conserve continuerà anche qui, sìsì!
Mi ricordo benissimo che quando da piccola scoprii che il pomodoro era stato importato ho pensato “ma come facevano prima senza? Cosa mangiavano?”. Il pomodoro è un ingrediente talmente forte nella nostra tradizione che uno tende a pensare sia nato in Italia! Ad ogni modo siamo stati molto bravi a farlo crescere bene e a utilizzarlo a modino!
Comunque prima o poi un dolcino lo posterai, vero? 🙂 Non facciamo altro che vederci rosso! Scherzo, continua così!
a presto
ho visto ora il tuo commento, eheheheh! ancora qualche giorno e posto un dolcino! promesso!
Che spettacolo … e quelle mani!!!
vero?!? quando ho visto il contrasto del basilico viola, così delicato e particolar,e con quelle mani abituate al lavoro nei campi sono rimasta senza parole anche io!
Ciao, davvero invitante la tua passata di pomodoro. Sebbene mi piacerebbe realizzarla in casa purtroppo non mi fido dei pomodori che trovo in giro in quanto non conosco nessuno che li coltiva personalmente! In alternativa compro la passata di pomodoro la fiammante poichè da quello che traspare dal sito operano con competenza e responsabilità nella realizzazione dei loro prodotti e quindi mi ispirano fiducia. Certo che appena troverò un fornitore buono di pomodori proverò senza dubbio a seguire le tue indicazioni!
[…] con trasporto a conserve e confetture di qualsiasi cosa sia di stagione. Ho fatto i pelati, la passata di pomodoro, la salsa di pomodoro all’aglione. Ho imbottigliato pomodorini con una foglia di basilico, ho […]