Ricetta base: la crostata alla marmellata – avvicinarsi ai gusti di mamma
Succede spesso che le ragazze, crescendo, assomiglino sempre di più alle loro mamme, e si ritrovino a dire o fare cose che fino a pochi anni prima non tolleravano. Io me ne sono resa conto quando, ancora ragazzina, portai per la prima volta mia sorella all’asilo, un pulcino biondo più piccolo di me di nove anni.
La frase che più mi irritava – soffiati il naso – che mia mamma mi diceva ogni momento (sempre sofferto di adenoidi e raffreddore, io, ecco a cosa devo questa vocetta un po’ nasale che sentite nelle videoricette) mi uscì di bocca senza rendermene conto mentre avvicinavo un fazzolettino a fiori al nasino di Claudia. La lasciai alle maestre sconcertata, e mentre andavo in autobus a scuola mi resi conto che quello era solo l’inizio…
Dalla mamma si assorbono inconsapevolmente atteggiamenti, frasi e sguardi, cose che lì per lì, quando le vivi da figlia, sono spesso incomprensibili. Poi cresci e senza rendertene conto ti ritrovi ad avere anche gli stessi gusti di tua mamma in fatto di dolci.
Pian piano la crostata, che mi lasciava sempre un po’ interdetta da bambina – ma come mamma, la crostata? ma non mi piace (mica ero vero…) – è diventata uno dei dolci che faccio di più. Si fa senza ricetta alla mano, viene sempre bene, può essere modificata a seconda dell’ispirazione del momento cambiando farina, zucchero, marmellate e decorazione… e poi sa di buono, come il profumo delle mamme.
La crostata alla marmellata è di sicuro il dolce che più ho preparato fin dai primi maldestri tentativi di bambina: burro completamente sciolto per fare la frolla, marmellata caramellata, Nutella carbonizzata, crostata bruciacchiata… per arrivare alla fine ad una ricetta semplice, buona e affidabile, quella da portare alle feste di scuola, al compleanno delle nipotine, da avvolgere nella stagnola per la colazione in università della sorella (ne ha fatta di strada dall’asilo!) o da tagliare in fette generose per il tè del pomeriggio.
Eppure non era ancora arrivata a meritarsi un post tutto per sé… forse troppo ordinaria? ma la straordinarietà dell’ordinario sta proprio nel sentimento che accomuna tutti: chi non ha mai ringraziato la mamma per una fetta di crostata burrosa a colazione?
Crostata alla marmellata
Ingredienti
- 150 g di zucchero
- 150 g di burro a temperatura ambiente
- 1 uovo
- 300 g di farina 0
- 5 g di lievito in polvere
- Scorza di 1 limone non trattato
- 300 g di marmellata di pesche
Istruzioni
- Impasta velocemente il burro con lo zucchero, fino a che non sono amalgamati.
- Aggiungi l'uovo e poi incorpora la farina setacciata con il sale, il lievito e la scorza di limone grattata.
- Impasta fino a formare una palla, schiacciala leggermente, avvolgila nella pellicola e lasciala riposare in frigo per qualche ora, o anche per una notte.
- Scalda il forno a 180°C.
- Togli la frolla dal frigo, impastala per ammorbidirla, prendine metà e stendila su una superficie infarinata con un matterello fino a raggiungere circa 5 mm di spessore.
- Stendi la frolla sul fondo di una tortiera da 26 cm di diametro, aiutandoti con il matterello.
- Stendi la marmellata di pesche sul fondo della crostata.
- Con la metà rimasta della frolla decora la superficie della crostata come preferisci.
- Inforna la crostata nel forno caldo per circa 30 minuti, finché non è dorata in superficie. Lasciala raffreddare prima di servirla.
Link love e altre frolle
- Anche se la crostata alla marmellata non si era mai guadagnata un post, qui di frolle se ne sono viste tante, come ad esempio quella fatta per il Daring Bakers, un po’ diversa dalla ricetta familiare ma ripiena di crema al cioccolato e tahine, una coppia profonda e tostata che trasforma una semplice crostata in un dolce di alta pasticceria,
- oppure, con un po’ di farina di riso ad alleggerirla, nei budini di riso della mia infanzia,
- quando la matematica non è un’opinione, 1 dose di pasta frolla + tanto cioccolato = Torta della Bontà, la crostata al cioccolato di Tania, Dulcis in Furno,
- fresca di forno è l’insolita crostata dolce di ortiche della mia pasticcera preferita, Gaietta.
Work in progress
Vi avevo fatto vedere la veranda che avrebbe dovuto trasformarsi in uno studio fotografico sui generis, ed oggi ecco il risultato di molte serate passate da babbo a riordinare, verniciare e spostare i vecchi mobili di cucina (quelli che hanno visto nascere la mia passione per il cibo tra pappe e mangiarini). Pochi metri quadrati in cui c’è però tutto quello che mi serve per scattare le foto che vedete su questo blog: finalmente non devo più arrampicarmi sulle sedie o sul tavolo, o stare in bilico in un angolo per trovare un po’ di luce anche di sera!
Adesso ci manca solo una cucina attrezzata a modo, mi sa però che per quella dovrò trovare uno sponsor!
La mia Julsettina è insuperabile! La veranda l’hai davvero acchittata come si deve. Con i teli così chissà che luce meravigliosa avrai per i tuoi scatti.
Verissimo il discorso su noi e le nostre mamme anche io mi ci ritrovo un sacco.
Sì, devo ammettere che è tutto un altro mondo, tra teli e cavalletto la luce si moltiplica, non sono abituata a tanto bendidio! vero che si diventa sempre più uguali alle mamme? spero che mamma non si monti la testa quando lo leggerà, eheheh!
Che meraviglia poter avere un posto così, tutto tuo, per poter scattare foto in piena libertà!! Io ho a disposizione solo il mio minuscolo cucinotto con il suo tavolo che spesso e volentieri ultimamente vede condividere i miei vari scatti e il mio bimbo curioso che dal suo seggiolone cerca di sbirciare cosa combina la sua mamma!! Il tuo è veramente ben studiato, bravissima!!! Comunque questa crostata un post lo merita eccome… è un vero spettacolo e poi io la adoro!!!
Un abbraccio
Erika
bellino lui! impara presto, eh! beh senti, anche uno spaziettino piccolino va bene quando ci sono occhioni come quelli del tuo bimbo che ti guardano ammirati, vero? chissà quando poi se ne ricorderà da grande! un abbraccio
Oddio, il video ora non riesco a vederlo, senza audio sarebbe triste! Me lo tengo per stasera 😉
La tua veranda studio è un’opera d’arte… pratica, ben illuminata, ordinata al punto giusto, insomma un mix di cose che creano un sana invidia 😀 Io ho cercato in questi giorni di riordinare la stanzetta/studio ma il caos regna ancora sovrano. Io poi devo condividere la scrivania sia con il mac che con il set… senza contare a luci+cavalletto+caccavelle (e asse da stiro!) Insomma un po’ strettina, ma mi devo accontentare o cambiare casa 😀
Complimenti al babbo!!!!!
vero è stato bravo il mio babbino?? io ho solo ‘comandato’ e diretto i lavori, devo ammetterlo! il mio problema però nasce in casa, dove giustamente condivido la cucina con tutta la famiglia, o in salotto, dove ho trasformato il tavolo comune in scrivania, meglio non entrare in casa mia senza preavviso! 😛
grazie stellina per la mention!!!!
non si capisce che io amo le crostate vero!?! =)
ma per nulla! 😛
Queste video ricette sono una vera droga… Ormai cara mia sei diventata un’amichetta di merende e la ricetta della crostata ben si sposa a questa immagine!tutto quello che dici sul processo di imitazione che ci porta a diventare come le nostre madri (la mia mi proponeva la crostata di mele e marmellata di arance amare) sorprende delle volte anche me… E così mi ritrovo a dire fare pensare esattamente come ho visto fare a lei : meraviglioso universo ciclico e ripetitivo delle donne! ho visto emotivi anonimi mi e’ piaciuto tantissimo e mai tanto adatta e’ stata l’idea di scegliere un cibo di conforto come il cioccolato per descrivere l’unico stato di grazia dei protagonisti 😀 a presto!
Addirittura?!?! ehehe, troppo carina sei!
Son contenta che ti sia piaciuto il film, meritava davvero!
Mi piacciono molto le tue videoricette, sei molto brava a spiegare 🙂 Grazie per aver condiviso con noi i tuoi trucchi in cucina 😀
Grazie Enrica, è un piacere!
ma sai che anch’io non ho mai postato una crostata tradizionale anche se è davvero una delle preparazioni più ricche di ricordi!
Purtroppo succede, l’ovvio ci pare troppo scontato, eppure è quello che facciamo più spesso, no?
la crostata è bellissima (anche se da qui non posso vedere il video sigh…però concedimi di provare una sanissima invidia per la tua veranda-studio fotografico!! Pure i pannelli per la luce diffusa hai messo, la tavola e la credenza con le cose da usare per le foto a portata di mano!!!!! Guarda..una cosa così è da sogno
Sì, i pannelli doppio uso, per diffondere la luce e per non far ricoprire lo ‘studio’ di foglie e polvere, visto che alla fine è del tutto all’aperto! per la primavera funziona alla grande, adesso vedremo in estate se mi struggo dentro o no!! 🙂
Giulia sai che la foto della tua credenza e’ bellissima? Tutte quelle tazze e ciotole di diversi colori fanno tanta allegria! Io poi adoro le crostate e come te ne avrò fatte tantissime e sempre diverse..che buone! E poi ancora cncordo con te sulle mamme anche se lei è molto più solare di me e le voglio un mondo di bene! Il video lo vedrò stasera. Un grande bacio!!
un grande bacio a te Elena! tu sei già allegra e piena di vitalità, quidi posso proprio immaginare come sia tua mamma! un bacione
Ciao Giulia, complimenti per il video e per la ricetta! Sei molto spontanea e semplice nelle spiegazioni, e piaci moltissimo anche a mio figlio di tre anni che mi dice sempre: mi fai vedere la signora Giulia, mamma? 🙂 Hai trovato un ammiratore! Tanti auguri per il blog, continua così 🙂
ma davvero?? questa è una cosa che mi rende felicissima, quanto mi piacciono i bambini, mi divertirei tanto a cucinare con la mia nipotina di 3 anni anche io! bellino un ammiratore treenne, mandagli un bacione e al prossimo nuovo video che faccio lo saluto (forse a fine mese ne girerò altri, 2 nuovi son già pronti!).
un abbraccio
Grazie Giulia, il tato si chiama Giovanni e se lo saluti in uno dei prossimi video ne saremmo felicissimi!
Ciao Juls!
Spulciando qui e là il tuo blog, mi sono imbattuta in questa video ricetta ed è stata davvero una fortuna! Domani vorrei fare una crostata e non essendo soddisfatta della ricetta per la pasta frolla che avevo, la tua mi torna utilissima! Il mettere la crostata in frigorifero per 10 minuti non lo conoscevo! Appena fatta, ti scrivo per dirti il giudizio! Purtroppo non ho una grattugia come la tua (che sembra comodissima, sulla mia resta sempre attaccato tutto il limone, anziché andare nella pasta…), né quel coltello spesso (mi manca anche un vocabolario adeguato!) e non ho neanche un vero stampo da crostata! Ma non mi lascio intimorire, tenterò e sarò comunque felice perché avrò una buona crostata, anche se non bellissima! A presto 😀
Ciao Marta, come è andata? fatta la crostata?
Ciao Giulia,
complimenti per aver illustrato cosi bene il procedimento della frolla..l’ho rifatta e mi è venuta un amore. Domani pubblico la ricetta nel mio blog, se ti va di passare a vedere sono mooolto contenta :))!
TI seguirò perchè sei bravissima. Ciaooo
Sara
Grazie Sara, sei un tesoro, vengo subito a vedere le tua frolla!