Una torta di carote semplicissima
La nostra vita è cambiata, e credo che l’unico modo per continuare a presentarsi qui con regolarità sia mantenere le cose semplici, proprio come con questa torta di carote.
Venerdì 28 agosto, in tarda mattinata, è nata Livia.
È arrivata in questo mondo dopo un travaglio che mi è sembrato interminabile. Ero esausta, meravigliata. Un momento prima era un urlo di dolore, forte e profondo. Un attimo dopo quel dolore si è sciolto in un pianto di gioia, quando un nuovo essere umano è apparso all’improvviso in quella stanza d’ospedale. Quella era la nostra bambina, Livia.
In meno di due mesi abbiamo cestinato tutte le teorie che avevamo meticolosamente raccolto durante i nove mesi di gravidanza, leggendo libri e mettendo insieme i consigli ricevuti da familiari e amici. È stato liberatorio quando ho iniziato a comportarmi come sentivo naturale, e non come avrei dovuto comportarmi per evitare di viziarla, confonderla, darle una cattiva abitudine…
Al momento, stiamo cercando di trovare la nostra strada: sono giorni confusi pieni di sorrisi e gengive, canzoncine di mezzanotte, tarde mattinate passate a letto, passeggiate nei colori autunnali con il nostro passeggino fuoristrada, cani e neonati, pannolini, ciucci e biberon.
In questa nuova vita che stiamo disegnando insieme, cucinare è ancora di vitale importanza per me.
Mezz’ora passata a cucinare ha la stessa importanza di riuscire a fare una doccia calda, a lavarmi i capelli o a chiudere gli occhi il tempo di un pisolino. Tutti mi dicevano che la mamma deve dormire quando il bambino dorme. Ragionevole, certo, ma io ho trasformato questo consiglio in cucina quando il bambino dorme. Ed è stato altrettanto rinvigorente.
È stato allora che ho capito che dovevo puntare alla semplicità.
Al momento cucino e preparo torte nella nostra cucina di casa al piano di sopra, non nello studio. Ho meno spazio sul bancone della cucina dove accatastare ciotole e elettrodomestici, non ho una planetaria e, sorpresa, ho molto meno tempo di quanto ne avessi prima. Anche le foto sono essenziali, fatte al volo sul tavolo di cucina: finalmente riesco a mostrarvi questo marmo giallo a cui tengo tanto, che fa parte della nostra famiglia dalla fine della seconda guerra mondiale. Prima o poi vi racconterò la sua storia.
Avevo voglia di una torta di carote da quando siamo tornati a casa dall’ospedale. Mi ci sono volute tre settimane per prepararla, e altrettante per scrivere questo post.
Una volta preparata, però, sono stata ricompensata tanto dal piacere di trovare una torta fatta in casa la mattina a colazione, quanto dalla gioia di scrivere un nuovo post sul blog dopo settimane, cesellando le parole mentre tenevo in equilibrio Livia addormentata sulle mie ginocchia.
Quindi, dicevamo, questa torta di carote.
Una torta dei carote semplicissima
Ho preso una vecchia ricetta dall’archivio del blog e l’ho resa più semplice.
Se hai un po’ di tempo libero, prova la torta originale. È umida, arricchita con mandorle tritate, arancia candita, noce moscata e scorza d’arancia. Se invece ti sembra di non avere nemmeno il tempo di lavarti i denti, prova questa versione più semplice, che puoi preparare con facilità con una frusta in una ciotola. Anche se ha una lista di ingredienti più corta e un procedimento semplificato, di sicuro non manca di sapore. Con il suo aspetto modesto, questa è la torta di carote che la mattina trovi volentieri sul tavolo per colazione, insieme a una tazza di caffè. Un caffè tanto desiderato quanto necessario.
Torta di carote
Ingredienti
- 4 uova
- 150 g zucchero di canna
- 250 g carote, grattate finemente
- 100 ml olio di semi di girasole
- 100 g farina 0
- 50 g farina di mandorle
- 15 g lievito per dolci
- ½ cucchiaino noce moscata grattata
- ¼ cucchiaino sale
- zucchero a velo per spolverare la torta, opzionale
Istruzioni
- Preriscaldate il forno a 180°C.
- Montate le uova con lo zucchero, finché non sono chiare, spumose e non raddoppiano di volume.
- Aggiungete le carote grattate finemente e l'olio di semi.
- Incorporate ora la farina 0, la farina di mandorle, il lievito per dolci, la noce moscata e il sale.
- Ungete e infarinate una tortiera da 28 cm di diametro, oppure foderatela di carta forno. Versate l’impasto nella e cuocetelo in forno caldo per circa 35 minuti, finché la torta non è dorata e uno stecchino inserito nel centro della torta non uscirà asciutto.
- Togliete la torta dal forno e lasciatela raffreddare completamente prima di spolverarla di zucchero a velo.
Altre torte semplici per colazione
- Ciambellone marmorizzato. Il ciambellone – non semplice, ma marmorizzato con il cacao – è l’inizio perfetto di un giorno qualsiasi: tradizionale, casalingo, rassicurante. Lo puoi affettare sottile e spalmarlo con un velo di marmellata fatta in casa, o invece, cosa che preferisco, tagliarlo in fette spesse e inzupparlo nel latte caldo, tiepido o freddo, nel caffellatte o nel cappuccino, nel tè nero o nel tè verde.
- Ciambellone alla zucca. L’ho infornato diverse volte, affascinata dalla consistenza umida e pastosa data dalla zucca frullata con lo yogurt che costituisce la base del dolce. Un po’ come una torta di carote, nasconde al suo interno una bella dose di verdure e si mantiene fresco per diversi giorni, diventando il perfetto dolce da colazione.
- Torta di pane e mele. Pane e latte, due ingredienti semplici e che sanno parlarci a più livelli, sono evocativi e nello stesso tempo alla base della nostra cultura. Aggiungi un tocco di vaniglia, l’umidità delle mele, la ricchezza di uvetta e fichi secchi, il sapore intenso e adulto delle prugne. Immagina il gesto rassicurante di scaldare a fuoco lento il latte in una casseruola con un baccello di vaniglia che piano piano rilascia il suo aroma.
- Quattro quarti alla vaniglia variegato al caffè. L’aroma scelto è quello della vaniglia, un estratto fatto in casa di anno in anno con vodka e baccelli di vaniglia.C’è poi una variegatura al caffè, per inquadrare il dolce proprio nel momento colazione, fatta aggiungendo a un terzo dell’impasto due cucchiai di caffè espresso e un cucchiaio di cacao amaro in polvere. Per concludere, appena ho tirato fuori il dolce dal forno l’ho spennellato con uno sciroppo semplicissimo alla vaniglia.
Link love
Queste sono alcune delle cose che ho letto, ascoltato o guardato mentre allattavo di notte, o di giorno, mentre si passeggiava fuori nei colori autunnali o mentre guidavo, per la prima volta dopo mesi.
- The science behind how to make fall soups taste so much better, according to Nik Sharma. Secondo Nik Sharma, ci sono sei elementi di base che costituiscono il sapore di un piatto: l’emozione, la vista (come appare un piatto), il suono (cioè il rumore che fa quando lo mangi, la sensazione in bocca (cioè la sua consistenza), l’aroma e il gusto. Ovviamente questo libro in uscita è già nella mia lista dei desideri.
- Il 300 episodio di Radio Cherry Bombe, Nancy Silverton spills the beans. Uno dei miei podcast preferiti, con una delle persone che stimo di più nel mondo del cibo. La chef Nancy Silverton racconta di come cucinare bene i fagioli – ha imparato da Dario Cecchini! -, di come ha ideato il coltello da pane perfetto e del suo nuovo libro di cucina, Chi spacca, ispirato dal suo ristorante di Los Angeles.
- Nel primo episodio della seconda stagione di Motherfood, Alissa Timoshkina intervista invece Sheila Dillon, giornalista, attivista e voce narrante di tanti episodi di BBC Radio 4 The Food Programme.
- Somebody feed Phil. Nel tardo pomeriggio, sprofondata nella mia poltrona giallo senape mentre allatto Livia, o mi tiro il latte, guardo episodio dopo episodio di questa serie Netflix. Il risultato? Una gran fame e una forte nostalgia di quando si poteva viaggiare. Ho amato particolarmente l’episodio su Dublino.
Cara Giulia,
Che bellissima bambina!! E’ che bello di vedere e leggere un nuovo post di te.
Apprezzo molto che ai preso tempo di scrivere per noi. Goderti la tua bambina nuova e preziosa, e se qualche volte, e troppo difficile a scrivere un nuovo post per noi, va bene. Possiamo aspettare per te.
sempre in apprezzamento,
Bronwen
Carissima Bronwen, grazie per il tuo commento, mi fa così piacere quello che scrivi! un carissimo abbraccio, spero di riuscire a trovare sempre il tempo per scrivere qui, è un modo per incontrare tanti amici come te!
Buongiorno Giulia, grazie infinite per il tempo che continui a trovare, in equilibrio sulla fune dei tuoi nuovi impegni di mamma. Livia è davvero una meraviglia, con quella faccia da melina matura nella foto con Tommaso. Congratulazioni vivissime. Faccio solo una domanda rispetto alla torta di carote: le si potrebbe frullare, invece di grattarle? Magari sminuzzandole non troppo finemente? Grazie ancora.
Buongiorno Barbara! riuscire a trovare il tempo per scrivere è prezioso per me, mi rende felice, e mi regala tanto equilibrio!
La faccia da melina matura è bellissima, la descrive proprio bene! 🙂
Quanto alla torta, l’importante è che siano fini fini, altrimenti poi non cuociono bene!
Ciao Giulia!
Avevo letto inizialmente la tua ricetta della torta di carote e mandorle con la crema di yogurt e l’avevo provata a fare semplificandola un pò… vedo con piacere che la mia versione semplificata è praticamente uguale alla tua!
Ottima ricetta, è diventata uno dei miei must per la colazione, io la mangio con uno farcitura sottile di marmella di arance. Sei bravissima, le tue ricette mi danno tante ispirazioni!
Ciao Valeria, evviva le versioni semplificate, alla fine sono quelle che poi rimangono nel nostro repertorio.
Grazie di cuore per le tue belle parole!