La torta di carote e mandorle. Viaggiando tra i ricordi…
Ci sono tre torte di carote nei miei ricordi.
La prima torta di carote che ho ordinato in un inglese stentato risale a più di dieci anni fa. Estate 2002, la mia prima vacanza con le amiche all’estero, un agosto tranquillo tra gli esami di semiotica di luglio e l’esame di comunicazione giornalistica di settembre. Eravamo quattro avventuriere con lo zaino in spalla e l’Irlanda era la nostra America. Ci trovammo in un paesino sperduto nella penisola di Dingle, non ricordo il nome ma ricordo benissimo una strada in discesa che digradava verso il mare, con una doppia fila di case colorate ai lati.
Prima di riprendere l’autobus per raggiungere l’ostello ci sedemmo in un café locale, con le pareti in legno dipinte di bianco e una libreria di libri usati in un angolo. Ordinai una fetta di torta di carote, generosa e densa, con uno spesso strato di formaggio al limone. Di quella torta mi è rimasto il profumo di spezie, insolito per i dolci a cui ero abituata, avvolgente e caldo.
La seconda torta fu un mio esperimento. Autunno 2003, poche settimane prima della laurea. Io e Laura, mia migliore amica dai tempi dell’Università, insieme in ogni esame e ovviamente anche per la discussione della tesi, andammo a Firenze a cercare un vestito adatto per l’occasione, l’ultima cosa da fare prima del gran giorno. Sull’autobus urbano di Firenze tirai fuori un tupperware di plastica con dentro quadrotti di torta di carote e noci che avevo preparato il giorno prima. Sapeva di traguardi conquistati e di amicizia.
Di quella torta mi è rimasta la consistenza densa e umida, che anche in un pomeriggio uggioso di novembre mi riportò in vacanza in Irlanda.
La terza torta di carote segna il mio primo viaggio da sola, a Londra. Era l’autunno 2008. Giravo per il quartiere di Notting Hill con la colonna sonora dell’omonimo film a volume altissimo nelle cuffie. Entrai in una libreria, che poi è diventata la mia libreria preferita a Londra, Books for Cooks, comprai più libri e riviste di quante potessi effettivamente infilare in valigia e ordinai una fetta di torta di carote. Mi sedetti sul retro, ad un minuscolo tavolino, e mi gustai la solitudine e la torta con lentezza.
Di quella torta mi ricordo i pezzettini di albicocca secca che la punteggiavano, la dolcezza delicata delle carote che si sentivano nell’impasto, succose e fresche. Me la ricordo con precisione cristallina a distanza di anni perché quello fu un momento di conquista, il mio inglese stava migliorando rispetto alla prima torta di carote ordinata, mi sentivo a mio agio nei miei panni, ero fiera di me per quei due giorni in cui potevo visitare Londra da sola.
Oggi c’è una quarta torta di carote, questa qui. Nasce per usare le mandorle di Ventura, marchio leader del mercato della frutta secca. Nasce anche per provare a riassumere tutti i caratteri delle tre torte precedenti, portando con sé le spezie calde e avvolgenti, la consistenza umida e ricca della frutta secca, la dolcezza dei canditi, questa volta di arancia. Le mandorle invece danno corpo alla torta, si sposano perfettamente al gusto dolce e delicato delle carote e la rendono ricca e profumata.
La ricetta nasce dall’elaborazione di una torta di carote della tradizione trentina, presa dal libro La cucina trentina e rielaborata aggiungendo spezie, olio, canditi di arancia, farina di farro… insomma un punto di partenza da cui poi lasciar andare la fantasia.
La copertura non è fatta con il più classico e noto dei formaggi spalmabili. Erano anni che cercavo un sostituto, e penso di averlo finalmente trovato. Ho preparato la sera prima il labneh, un formaggio fresco che si ottiene aggiungendo un pizzicotto di sale allo yogurt. Di origine mediorientale, solitamente viene fatto a palline, simili a polpette, e condito con olio e spezie. L’ho mangiato da solo, su un pane arabo caldo, con l’hummus… poi ho pensato di farlo dolce, e ho aggiunto un po’ di zucchero, di limone e di essenza di vaniglia. Finalmente una copertura per torte sana e dal marcato sapore di yogurt!
La prossima volta proverò anche con una copertura al cioccolato, magari in autunno. Un pizzico di cannella oltre alla noce moscata, e tante mandorle tritate o a scagliette sopra come decorazione.
Potete provare anche a rendere la torta gluten-free sostituendo la farina di farro con fecola di patate o maizena. Proverò presto questa versione, credo che venga altrettanto morbida.
La torta di carote e mandorle
Ingredienti
Per la torta di carote
- 4 uova
- 150 g di zucchero canna integrale
- 250 g di carote, pulite e finemente grattate
- 75 ml di olio di semi
- 100 g mandorle pelate Ventura
- 100 g di farina di farro
- 1 bustina di lievito per dolci, 17 g
- 1 cucchiaino di polvere di arancia, o scorza grattata di un'arancia non tratatta
- ½ cucchiaino di noce moscata grattata
- ¼ cucchiaino di sale
- 50 g di mandorle pelate Ventura, tritate grossolanamente
- 50 g di scorza di arancia candita, a cubetti
Per la copertura
- 800 g di yogurt intero bianco
- ½ cucchiaino di sale
- Scorza di un limone grattata
- 1 cucchiaio colmo di zucchero a velo
- 1/2 cucchiaino di essenza di vaniglia
- 50 g di scorza di arancia candita
- 50 g di mandorle sgusciate Ventura
- Foglie di menta o cedrina per decorare
Istruzioni
- Prepara il giorno prima lo yogurt per fare la copertura al formaggio della torta di carote. Mescola lo yogurt con mezzo cucchiaino di sale e poi versalo in un colino foderato con due strati di garza (o con un canovaccio a maglie molto sottili). Lascialo in frigo fino al giorno successivo a scolare su una ciotola.
- Prepara la torta. Preriscalda il forno a 180°C. Monta i tuorli con lo zucchero, poi aggiungi le carote tritate finemente e l'olio di semi. Incorpora poi la farina di farro setacciata con i 100 g di mandorle frullate, il lievito per dolci, la polvere di arancia, la noce moscata e il sale.
- Aggiungi a questo punto i 50 g di mandorle tritate grossolanamente e i cubetti di scorza di arancia candita.
- Monta le chiare a neve e incorporale delicatamente all'impasto.
- Suddividi equamente l’impasto tra due stampi a cerniera da 24 cm di diametro precedentemente imburrati e infarinati e cuoci le due torte in forno caldo per circa 30 minuti, finché uno stecchino inserito nel centro della torta non uscirà asciutto.
- Togli le torte dallo stampo, lasciale raffreddare e prepara la copertura. Monta lo yogurt ormai sodo con lo zucchero a velo, la scorza del limone e l'essenza di vaniglia, e spalmane metà tra le due torte e metà sulla torta come copertura. Decorala con le mandorle sgusciate e la scorza di arancia e qualche foglia di cedrina fresca. Lasciala in frigo qualche ora prima di servirla.
Link love
Vi lascio qualche link interessante da leggere, e mi preparo a volare a Londra per un weekend lungo, premio per la consegna del libro e vacanza tanto tanto attesa. Ci rileggiamo la settimana prossima!
- La torta di carote vegan di Martina, una torta di carote, cocco e nocciola senza farina, senza olio e senza burro.
- Una torta di carote gluten-free di Venezia, apparentemente la torta che ha dato origine a tutto. Ricetta di Nigella per BBC Good Food.
- Il labneh del Pasto Nudo, quello del Cavoletto e quello de Il Pranzo di Babette, se volete farvi una cultura su questo formaggio mediorientale.
- La mia ricetta vegana per Citrosodina, una cecina con cipolle di Tropea, potete farla per una delle prossime cene estive e servirla con un’insalata mista di pomodori e rucola. Per dolce ovviamente la torta di carote!
- La libreria di Londra di soli libri di cucina, dove potete fermarvi per una zuppa o una torta o seguire qualche corso di cucina, in Notting Hill, Books for Cooks.
Fotografie meravigliose e testo non da meno.
Trasmetti non solo dei bei ricordi, ma anche una forte energia positiva. Mi hai fatto ricordare il mio viaggio a Londra, il primo, con l’amica del cuore ed il mare di libri di economia imbarcati e spediti con Royal Mail. Mi hai rifatto sentire tutto quell’entusiasmo sul futuro…che ho ritrovo in altro.
Ahhhhhhhh!!!! :)))))
Questa tua torta di carote capita a proposito perché da un tot di tempo mi dico che devo provare una torta di carote e perché sarò a Londra tra qualche settimana e non vedo l’ora di scoprirla. Proprio ieri ho scritto che era arrivato il momento di cominciare a pensarci e di riempire il quaderno a quadretti di voglio-andare-a e voglio-vedere-questo-quello-e-anche-quell’altro. Ci aggiungo che voglio assaggiare una torta di carote 🙂 Manuela
la torta di carote me la faceva sempre la mamma quando ero piccina. densa e umida come la tua, ma solo senza copertura e giusto un goccio di zucchero a velo.
E’ semplicemente strepitosa!
Un abbraccio grande
Sono affascinata da questa torta stupenda, davvero bellissima e immagino ottima, ho anche sorriso dei tuoi ricordi in cui parte mi sono ritrovata, specie pensando all’Irlanda! qua da te c’è sempre una bella atmosfera rilassante, un vero piacere passare a trovarti!!
la torta è bellissima e la decorazione è delicata e festosa insieme!
Mi interessa molto la variante per la copertura …
Con quanto zucchero hai montato lo yogurt?
sei brava e simpatica, ti seguo da un po’ e continuerò 🙂
Ciao Roberta, scusa il ritardo, l’ho aggiunto negli ingredienti!
grazie, leggo solo ora!
Buon viaggio Giulia e grazie ep rla citazione!!!!
Io di ricordi legati alla torta di carote ancora non ne ho. Chissà che non inizino in questo pomeriggio afoso di luglio, che sa di nuvole sospese e raggi solari tra le fronde.
Ciao,
se capisco bene i 100 g di mandorle pelate sono usati interi come guarnizione?
Nell’impasto vanno solo i 50 g tritati?
Grazie
ciao Emiliana, ho chiarito la questione mandorle negli ingredienti.
100 g vanno frullati e usati con la farina, 50 g tritati e aggiunti all’impasto!
Questo post è una galleria di quattro vetrine a forma di torta di carote con dentro bellissimi momenti di vita.
Bello! 🙂
Noi ne abbiamo una versione un po’ diversa, molto british e davvero ottima se ti va provala è davvero etc…etc.. eccezionale !!!
http://chefandwife.wordpress.com/2014/02/23/carrot-cake-english-style/
Grazie per il link, me la segno!
ciao giulia! sono francesca, di lucca ma vivo a bruxelles. questa torta mi faceva l’occhiolino da qualche giorno e ieri sera finalmente l’ho fatta. ti metto qualche commento, costruttivo nella mia intenzione, sentiti libera di ignorarli ovviamente!
allora, forse sarebbe utile mettere la garza nella lista degli ingredienti? non so, forse è solo un problema mio, ma ieri ho scorso velocemente la ricetta e il passaggio della garza mi è sfuggito. sono andata a fare la spesa con la lista degli ingredienti in mano ma quando sono arrivata a casa e ho iniziato mi sono resa conto che ci voleva la garza e che non ce l’avevo. ho provato con il chinois ma mi è finito tutto lo yogurt nella ciotola. alla fine, no vabbè, non ti dico come l’ho risolta, comunque alla fine l’ho risolta 🙂
poi, mi sono un po’ persa con i vari tipi di mandorle. che differenza c’è fra mandorle frullate e mandorle tritate?
infine, dalla lista degli ingredienti della copertura manca lo zucchero a velo, quanto ne serve??
grazie!!! la torta era comunque molto buona (e bella!) e a riprova che questo vuole essere un commento costruttivo e non una critica ti incollo il commento della mia collega a cui ne ho portato una fetta:
It is the best cake of this sort I have EVER eaten! Much better than all the ones I had in England! The layer of icing is so nice – sweet on just the right level and not over-whelming. And the cake is nicely moist. Really, really great 🙂
Ciao Francesca, mi spiace per il disguido con la garza.. non è strettamente un ingrediente, dovrò trovare il modo di inserirlo per le prossime volte. E’ sempre bene leggere la ricetta fino in fondo.. però la prossima volta cercherò di chiarire meglio gli strumenti necessari.
Ho cercato di chiarire anche la questione mandorle nella ricetta, e ho aggiunto lo zucchero.
Ora son curiosa di sapere come hai fatto a risolvere la questione, però! calze di nylon??
precisissima, grazie!!!
ho risolto con la garza, ma non quella alimentare, quella medica!
adoro questa ricetta, appena ho le carote di casa la provo! ^_^
[…] preso una vecchia ricetta dall’archivio del blog e l’ho resa più […]