Siamo tornati. Un’insalata di zucca e una lunga lista di cose da fare
Torno qui dopo più di un mese, dopo un’estate calda e diversa, dopo un matrimonio, il nostro, e due settimane tra Scozia e Irlanda in un viaggio di nozze d’altri tempi. Torno qui, e trovo un timido autunno e un tappeto di foglie fruscianti, quando avevo lasciato un’estate ancora vivace, che pareva non avesse nessuna intenzione di andarsene, nonostante un equinozio che le imponeva il cambio di guardia.
Torno qui, e sono cambiata. Non è stato tanto il matrimonio in sé, o forse anche quello, ma quelle settimane prima che per una volta erano concordi nel mettermi al centro di ogni mia attenzione, nel mettere noi e il nostro benessere, il nostro tempo insieme, come priorità.
Forse sono stati anche i nostri giorni al nord.
Nelle Highlands, nel silenzio rotto dalle cascate che si improvvisavano dopo qualche ora di pioggia, in un paesaggio lunare, irreale, le parole sono sparite, e con loro i pensieri. Tra noi c’era un silenzio pieno di riconoscenza, uno spazio vuoto intorno da riempire. Poi le città, Glasgow e Belfast, che dopo tanto spazio vuoto mi hanno riempito di nuovo la testa di parole e pensieri, forse troppi, alcuni non voluti e non chiamati.
E poi di nuovo il Connemara, il mare, il vento e la brughiera. Il vento mi è entrato dentro, ha pulito i pensieri, ha scosso i ricordi, ha lasciato solo le parole che volevo che restassero.
In viaggio il tempo si è dilatato, ma davvero è passato poco più di un mese da quando abbiamo detto sì al nostro per sempre nella chiesetta di Mensanello?
In viaggio ho letto due libri, così diversi, che mi hanno però portata alla stessa risoluzione, ho mangiato con abbandono e ho pensato a tutto quello che avrei cucinato una volta a casa, mi sono fatta promesse e ci siamo fatti promesse per riuscire a portare questa calma, questo sguardo, anche nei giorni a venire.
Ho una lista di fiori che vorrei piantare, di piccoli cambiamenti per casa e per lo studio, di verdure da toccare e annusare per dare a modo mio il benvenuto all’autunno. Ho tanto da raccontare: il matrimonio, una nuova consapevolezza di chi sono e di cosa ho bisogno per stare bene, il nostro viaggio – tutto quel salmone, e le ostriche! – i nostri progetti per l’autunno e l’inverno, i libri che ho letto, le colazioni che ho sognato, ma soprattutto una gran voglia di aprire di nuovo la porta su questa nostra cucina, dove puoi già sentire l’odore di zucca e il sibilo della teiera sul fuoco.
Ti socchiuderò anche la porta di casa, la vista dal balcone in autunno è imperdibile, e ti porterò un po’ fuori per campi e nel bosco, con una Noa scodinzolante a aprire la strada.
Sono tornata, siamo tornati, e con noi ci sono le parole, le ricette, e la voglia di condividerle e sentirci famiglia attorno a un tavolo.
Torno in cucina. L’insalata di zucca arrosto
Appena tornati a casa dal viaggio di nozze, sono andata al mercato per allinearmi sulla nuova stagione e trovare un po’ di ispirazione per le prossime ricette. L’idea di questa insalata era un po’ che mi girava per la testa, il mio corpo reclamava a gran voce verdure, e colori, e olio d’oliva. E così, per il primo pranzo domenicale in famiglia, accanto a un classico della domenica, il pollo arrosto, ho preparato quest’insalata tiepida con zucca arrosto, rucola, pinoli tostati, olive nere e Parmigiano a scaglie.
Alla fine, forse per i suoi colori autunnali, forse per quel pizzicottino della rucola che tanto mi ricorda la senape, quest’insalata è riuscita a rubare la scena al pollo arrosto, che eppure avevo preparato con tanta cura, per ottenere una pelle dorata e croccante. L’insalata è stata così subito promossa a diventare la ricetta per inaugurare il ritorno qui sul blog.
Insalata tiepida di zucca arrosto
Ingredienti
Per la zucca al forno
- 800 g di zucca mantovana, o noce di burro
- 3 cucchiai di olio extra vergine di oliva
- 1 cucchiaino di sale
- Noce moscata
- Pepe nero
Per l’insalata
- 100 g di rucola
- 50 g di Parmigiano Reggiano
- 2 cucchiai di olive nere, denocciolate
- 2 cucchiai di pinoli, tostati
Per la vinaigrette
- 2 cucchiai di olio extra vergine di oliva
- 1 cucchiaio di aceto balsamico
- 2 cucchiai di aceto di mele
- Scorza di ½ limone non trattato, grattata
- Sale
- Pepe nero
Istruzioni
- Scaldate il forno a 220°C.
- Lavate la zucca, affettatela in spicchi spessi circa 2 cm, conservandone la buccia, e sistematela su una teglia foderata di carta forno.
- In una ciotolina mescolate l’olio con il sale, qualche giro di pepe nero appena macinato e un pizzico di noce moscata grattata.
- Spennellate le fette di zucca con l’olio e infornatele in forno caldo per circa 35 - 40 minuti, controllandole a metà cottura. Togliete dal forno quando saranno morbide tanto da poter essere facilmente tagliate con una forchetta e ben dorate in superficie.
- Nel frattempo preparate il condimento dell’insalata, mescolando l’olio con l’aceto balsamico e l’aceto di mele. Aggiungete anche la scorza grattata di mezzo limone, poi regolate di sale e pepe.
- Sistemate in un vassoio la zucca tiepida, intervallandola con la rucola, aggiungete le olive nere, il parmigiano a scaglie e i pinoli tostati.
- Condite con la vinaigrette e servite subito.
Note
- Tutti gli ingredienti possono essere preparati in anticipo e assemblati poco prima di servirli. La zucca può essere tiepida o fredda. Meglio evitare la zucca caldissima appena tolta dal forno, altrimenti tenderà a cuocere le foglie di rucola.
- Invece dei pinoli potete usare anche due cucchiai di nocciole tostate.
Completa il menu con…
Visto che siamo nel pieno periodo della zucca, puoi completare il menu preparando anche:
- risotto con la zucca e vongole, che prima conquista l’occhio per i suoi colori alla moda e poi lentamente si insinua nei tuoi sensi, rendendosi complice di un rinnovato amore per i risotti di pesce anche in autunno.
- polpette di agnello e zucca. Servi queste polpette di agnello e zucca con un pesto veloce fatto con pistacchi e pinoli, che si sposano alla menta, il complemento naturale della carne di agnello.
- ciambellone alla zucca. Un po’ come una torta di carote, nasconde al suo interno una bella dose di verdure e si mantiene fresco per diversi giorni, diventando il perfetto dolce da colazione. La zucca è scaldata da un cucchiaino di noce moscata grattata, da abbinare ad una tazza di latte o di tè nero.
La mia lista di cose da fare
Scrivo liste sul quaderno che tengo sempre in borsa, sul mio iPhone – dalla spesa a quello che mi devo ricordare di fare il giorno dopo. Scrivo liste sui post-it per non dimenticare di preparare quello che mi serve per un corso di cucina, o per la valigia di un viaggio. Scrivo anche su foglio grandi e bianchi, per provare a contenere tutto quello che ho in testa: ricette, pensieri, scadenze, timori. Scrivo liste per addormentarmi, perché quando un pensiero è sulla carta vive fuori da te e non occupa più tutta la tua attenzione. Scrivo liste di ricette, post, scrivo i capitoli del prossimo libro che prima o poi scriverò.
Di ritorno dal viaggio di nozze, in aereo, ho buttato giù una lista di cose che volevo fare, di proponimenti, un modo per appuntarmi tutto quello che mi girava nella testa, per evitare di lasciarlo lì sospeso, tra le nuvole. È una lista scomposta, varia e piena di proponimenti per portare a casa con me tutta quell’energia, per incanalare quel flusso di ispirazione che non volevo si perdesse per strada.
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Lo condivido ora qui con te, perché da una parte possa essere di ispirazione e dall’altra perché possa ricordarmi quella sensazione che avevo seduta lassù, come se un nuovo capitolo stesse per iniziare e fosse già pieno di possibilità.
- Voglio comprare qualche pianta grassa, come quelle che abbiamo regalato come bomboniera per il matrimonio. Rendono immediatamente casa più simpatica e calda, e poi ci servono per riempire il nuovo scaffale dello studio di Tommy, comprato e montato pochi giorni prima di partire e ancora in cerca di una sua identità.
- Devo trovare le casette per gli uccellini, quelle che si riempiono di mangime per l’inverno. In Scozia e in Irlanda ho notato questa attenzione, questo atteggiamento protettivo nei confronti della natura e degli animali selvatici: libri, storie, tavole dipinte… mi sono ricordata di quando da piccola sfogliavo con meraviglia il libro del bosco, con i disegni degli animali, delle loro impronte. Magari bevendo il tè la mattina proverò a riconoscere pettirossi, fringuelli e cardellini che si fermano a beccare qualche seme.
- Indosserò un filo di rossetto più spesso. Mi fa sorridere di più. Dopo il primo tè o caffè comincia a svanire, ma l’atto un po’ civettuolo di fermarmi a ripassarlo, guardandomi nello specchietto che tengo da sempre in borsa ma che ho sempre usato solo per vedere se mi era entrato un moscerino nell’occhio, è un modo per prendermi cura di me. Dopo anni senza un filo di trucco questi piccoli gesti mi hanno fatta sentire più bella.
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- Devo trovare una routine mattutina che mi faccia svegliare con un senso di anticipazione verso quello che sta per accadere. Un buon tè e una teiera nuova possono aiutare?
- Sento la necessità di camminare nel bosco almeno una volta a settimana, per il piacere di farlo, per raccogliere qualche ramo per decorare casa, o per riempire un sacchetto di pigne per le stufe del soggiorno e dello studio: il loro profumo di resina e incenso crea immediatamente un senso di benessere e raccoglimento.
- Voglio ringraziare quotidianamente per le cose belle che ci succedono.
- Voglio scattare più foto con la polaroid, perché riguardare quelle immagini leggermente sbiadite, imperfette e vintage è il modo migliore per richiamare ricordi e emozioni e attualizzarli, per non dimenticare il sapore che aveva il vento o la dolcezza di un maglione sulle spalle.
- Voglio trovare il tempo di cucinare almeno una volta a settimana da uno dei libri di cucina che sono nella libreria. Quante volte me lo sono proposta? più o meno ogni anno, a gennaio e settembre, senza successo. Sarà la volta buona? Ho già iniziato con una torta di mandorle al limone, e sicuramente uno dei prossimi libri sarà The Christmas Chronicle di Nigel Slater, per dare l’avvio a uno dei tempi più magici dell’anno, proprio con il 1 novembre.
- Devo riprendere confidenza con il lievito madre che ho abbandonato in questi ultimi mesi. Da una parte voglio migliorare la mia ricetta base per il pane integrale per le nostre colazioni, così magari consumiamo un po’ di quelle confetture che preparo con dedizione quasi maniacale durante l’anno. Accanto al pane, voglio anche fare la pizza o la schiacciata una volta a settimana, e so che Tommaso sarà felicissimo di questo punto della lista.
- Mi dovrò mettere la crema per le mani più spesso. Se lavi i piatti, sbucci, affetti e lavi di nuovo quanto me, questo punto non ha bisogno di spiegazioni. Menomale c’è Claudia.
- Dovrò rifornire la dispensa di farina, legumi, pasta e altri ingredienti, ma con un po’ di discernimento.
- Voglio dedicarmi alla scrittura, e per farlo mi sono segnata al corso della Scuola Holden Writing life: scrivere di sé oltre l’autobiografia. Ho letto del corso poco prima che ci sposassimo, ci ho pensato mentre eravamo persi nelle highlands e appena arrivata a Belfast ho confermato la mia iscrizione. Adesso non vedo l’ora che inizi.
L’ultimo punto della lista è forse il più importante e il più difficile. Voglio riuscire a annoiarmi, a non riempire ogni attimo libero, anzi, voglio crearmi questi momenti di pausa, per guardarmi intorno, osservare, ascoltare e respirare.
Tantissimi auguri a voi! Mi sei mancata ma ne è valsa la pena!❤?
prima cosa: un abbraccio ed auguroni a te e a Tommy,
seconda cosa: come sempre è bello e “nutriente” leggerti
terza cosa: proverò l’insalata
Minilista anche nel post 😉
E’ vero, Giulia, sei “nutriente”! Che bello leggerti! <3
Tanti auguri! Un articolo romantico e una ricetta assolutamente da provare con una zucca protagonista assoluta della stagione 🙂
Bentornati!!!!…..e che piacere leggere la tua lista. Riesci ad esprimere tante mie sensazioni. Sei grande!!!
E stata Provata e gradita!
provata! buoooonaaaa!!! La zucca è “caramellosa”! …e che profumo in cucina!
[…] Insalata di zucca. Un’insalata tiepida con fette di zucca arrosto, rucola, pinoli tostati, olive nere, e Parmigiano a scaglie. […]