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Io, Rita, Nigella e l’elogio dell’imperfezione. Torta margherita al limoncello

Quando facevo il ginnasio avevo una professoressa di Italiano, Greco, Latino e Storia che diventò quasi subito una seconda mamma per noi quattordicenni appena entrati al liceo dei grandi. Visto l’alto numero di materie, passavamo più ore con lei durante la settimana che con i nostri genitori. La professoressa Lanfredini, la Lanfre per tutti noi, divenne presto una figura importante nella nostra crescita. Era severa, pretendeva il massimo da noi, ma nel contempo sapeva stimolarci a imparare e a approfondire, sapeva incuriosirci e, soprattutto, era divertente.

Pasta margherita al limoncello

I suoi detti sono passati alla storia: “se avessero giudizio non sarebbero ragazzi”, citando sua nonna, oppure “dopo il 20 novembre si comincia a sentire puzza di panettone”, quando cercava di descrivere l’effetto che le vacanze di Natale avevano su noi ragazzi.

Proprio lei, appassionata di biografie, ci fece conoscere quella di Rita Levi Montalcini, dandoci una nuova prospettiva sulla vita, utilissima soprattutto a giovani ragazzi in crescita, alla faticosa ricerca di un’identità.

L’autobiografia di Rita Levi Montalcini si intitola Elogio dell’imperfezione, e questo, detto da un premio Nobel e da una donna eccezionale, dovrebbe avere un effetto dirompente sulla costante e infruttuosa ricerca di una perfezione di facciata, nella quale spesso ci affatichiamo per tutta la vita. Rita Levi Montalcini afferma che l’imperfezione ha da sempre consentito continue mutazioni di quel meraviglioso quanto imperfetto meccanismo che è il cervello dell’uomo. L’imperfezione è una componente essenziale dell’evoluzione. Senza imperfezione non ci sarebbe cambiamento, non ci sarebbe miglioramento; senza imperfezione non saremmo chi siamo oggi. Ecco perché l’imperfezione merita un elogio.

Quando qualche tempo fa ho letto questo articolo, Nigella Lawson: I’m very much a survivor. Everyone should be, mi è tornata in mente l’imperfezione di Rita Levi Montalcini.

Nigella parte affermando che cucinare è una metafora della vita.

Se vuoi cucinare bene non devi puntare alla perfezione ma, al contrario, riconoscere i tuoi errori e cercare di correggerli: è proprio lavorando su questi errori che puoi far qualcosa di buono, qualcosa che sia veramente tuo.

Pasta margherita al limoncello

Nigella ammette anche di amare il suo stile in cucina: non è mai perfetto ma messy, una meravigliosa parola inglese che sottintende confusione e imperfezione, ma che ultimamente ha acquistato anche una valenza positiva. I suoi piatti non sono impeccabili, portano sempre quella traccia di umanità, di imperfezione e quella componente di sbadataggine che li rende unici.

Mi rivedo tanto in questo modo di cucinare, nei tuorli caduti fuori dalla planetaria – scena che abbiamo prontamente tagliato nella video ricetta –, nella torta con la gobbetta che si nasconde facilmente se si rigira sul piatto, nelle gocce di sugo schizzate tutto attorno alla pentola, sul grembiule e pure sotto, sui vestiti. Piatti imperfetti, ma vivi e amati.

Oggi, festeggiando i miei 34 anni, festeggio anche la mia imperfezione, che mi rende così unica, così speciale, così me stessa.

Celebro le cataste di panni da stirare che si accumulano negli angoli di casa, e le cataste di panni stirati che rimangono dei giorni sul tavolo prima di trovare la loro collocazione nell’armadio. Celebro i miei chili di troppo, che vanno e vengono in maniera altalenante, la mia costanza nel fare le diete che va a corrente alterna, il mio amore per i cibi sani e integrali e il mio debole per le torte piene di zucchero e per le melanzane alla parmigiana, le mie intolleranze al glutine, ai latticini e ai lieviti e i tre chili di pizza che faccio quasi ogni settimana, i miei riccioli scomposti, i vestiti stropicciati e abbinati spesso a caso, lo smalto scheggiato, le ragnatele in casa, i mie buoni propositi di camminare che si fanno vincere sempre dalla pigrizia, la mia allegria e il mio ottimismo, e i miei momenti di paura, sconforto e debolezza. Celebro la mia devozione a questo blog ma la mia incostanza nel pubblicare, i miei ritardi nel rispondere alle email e ai commenti ma la gioia pura che provo quando ne ricevo uno.

Questa torta di oggi è per noi, imperfetti e complici, affaticati nella ricerca di qualcosa di meglio, mai soddisfatti eppure orgogliosi dei risultati raggiunti fino a qui. Buon compleanno a me, e un grazie a tutti voi per essere così benevoli con le mie, le nostre, imperfezioni.

Torta margherita al limoncello

Per festeggiare a modo, abbiamo anche la video ricetta!

La ricetta è quella classica dell’Artusi, ma il succo di limone è stato sostituito con il limoncello, fatto in casa, anche lui imperfetto, robusto, intenso. La torta e la crema sono entrambe senza glutine, leggere e profumate dalla freschezza del limoncello. Volevo fare una glassa bella e liscia, ma alla fine ho optato, come potete immaginare, per una spolverata di zucchero a velo, imperfetta ma dolcissima.

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Torta Margherita al limoncello

Portata Dolce, Senza glutine
Cucina Italiana
Preparazione: 30 minuti
Cottura: 30 minuti
Tempo totale: 1 ora
Porzioni 8 - 10
Chef Giulia

Ingredienti

Per la torta margherita

  • 8 uova, albumi e tuorli separati
  • 240 g di zucchero
  • 240 g di fecola di patate
  • 1 bicchierino di limoncello + quello per bagnare la torta

Per la farcitura

  • 2 uova
  • 500 ml di latte intero
  • 1/2 baccello di vaniglia
  • 4 cucchiai di zucchero
  • 2 cucchiai di amido di mais

Per decorare

  • Zucchero a velo
  • Fiori di cedrina

Istruzioni

  • Monta i tuorli con lo zucchero finché non saranno bianchi e leggeri. Aggiungi la fecola di patate e il limoncello e continua a montare con le fruste elettriche per una decina di minuti. Alla fine aggiungi gli albumi montati a neve.
  • Scalda il forno a 180°C e ungi con il burro una teglia da forno da 26 cm di diametro, poi spolverala di fecola.
  • Riempi lo stampo con l'impasto della torta margherita e infornalo per circa 30 minuti, finché non sarà dorato in superficie e asciutto dentro. Fai la prova con uno stuzzicadenti per verificare che sia pronto.
  • Lascia raffreddare la torta e nel frattempo prepara la crema per farcire la pasta margherita.
  • Prepara la crema. Scalda il latte a fuoco medio con il mezza bacca di vaniglia fino a che non accenna il bollore.
  • Nel frattempo sbatti le uova con lo zucchero di canna e l'amido di mais fino ad ottenere una crema soda e liscia.
  • Versa il latte caldo a filo sulle uova e mescola con una frusta per amalgamare. Metti nuovamente il tegame sul fuoco e mescolando continuamente con una frusta fai assodare la crema a fuoco basso, serviranno almeno 5-10 minuti.
  • Quando sia la torta che la crema sono fredde, taglia la torta in due dischi orizzontali e bagnala con il limoncello, allungato con un po' d'acqua. Farcisci la torta con la crema e ricomponila.
  • Spolverala con lo zucchero a velo e decorala con i fiori di cedrina. Lasciala riposare qualche ora prima di servirla.
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  • Come sapete ogni anno mi piace fare una torta diversa per il mio compleanno. Per decenni questa è stata la mia torta, un pan di Spagna classico con crema e cioccolato, babbo lo decorava ogni anno con scritte e fiori, poi sono subentrata io. Da quando ho il blog, però, mi piace tenere traccia di quali sono le mie torte anno dopo anno, perché raccontano un po’ di me e di quello che ogni anno sto vivendo. Eccone qui qualcuna: torta di grano saraceno e semi di papavero per i trent’anni, crostata di crema ai frutti di bosco per i trentuno e per festeggiare un libro importante, cheesecake americano per i trentadue, un compleanno da ricordare…
  • Questo è il link al libro Elogio dell’Imperfezione, l’autobiografia di Rita Levi Montalcini, una lettura piacevolissima anche in questi giorni d’estate.
  • Qui potete leggere per intero l’articolo Nigella Lawson: I’m very much a survivor. Everyone should be, una bellissima intervista a Nigella. Si può amare o meno il suo personaggio o il suo modo di cucinare, talvolta un po’ troppo eccessivo per i miei gusti, ma l’intervista resta comunque interessante e godibile.
  • Oggi festeggiamo anche un altro compleanno. Il 16 luglio dishesonly ha festeggiato un anno di attività e ha fatto un regalo a me e tutti voi lettori: uno sconto del 15% valido su ogni acquisto che verrà effettuato fino al 30 Settembre. La modalità è semplicissima: inserite il codice UNO al momento del check out.
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Questo articolo ha 23 commenti

  1. Mi ritrovo completamente nelle tue descrizioni (eccetto che per l’età e per i capelli). Dovrei prenderla così anch’io.
    Una torta semplice e superlativa insieme. Perchè i dolci senza “sofisticatezze” sono sempre i più piacevoli da magiare!
    Auguri Giulia, buon compleanno!

  2. Tantissimi auguri!!! La torta ha un aspetto strepitoso, sarà anche imperfetta, ma secondo me è goduriosissima (come un po’ tutte noi 😉 )

  3. Fuggiamo tutto il giorno dall’imperfezione: poi, quando finalmente siamo sole o con chi ci vuole bene, possiamo riabbracciarla e farne tesoro, imparando a essere belle e imperfette, sempre. Grazie per avercelo ricordato.

  4. Auguri !!! Buon Compleanno !!! e grazie per questa supertorta fresca e golosa !!!
    Oggi e anche il mio compleanno, anche io ho una testa piena di ricci e una grande passione per la cucina,
    dieci anni in più e montagne di panni da stirare (stirati pochi)…e approfitto della tua torta per brindare insieme !!!

  5. Cara Giulia tanti tanti auguri!!!! È sempre bello leggerti e se c’è incostante nel pubblicare poco importa…si viene qui e si è contenti di riascoltato e di vedere cosa di buono hai preparato….è la tua autenticità ti premia perché sei vera ed è impossibile non stare bene quando ti si ascolta!!!! Ancora Buon compleanno! !!!!!

  6. Buon compleanno Giulia. Cento di questi giorni, imperfetti sì, ma vissuti assaporando ogni istante, con tutti i sorrisi, le insicurezze e le certezze che la vita ti regalerà. Un abbraccio!!! Ps.. La catasta di panni da stirare e quelli stirati da mettere a posto mi ha fatto sorridere… È bello sapere che sull’argomento c’è qualcuno imperfetto proprio come me!!! 🙂

  7. 5 stars
    Torta classica che non può stancare riscritta benissimo per i nostri tempi veloci
    come sempre presentata con grazia e il regalondi gA già unti stimolanti
    Buonssimk 33 anno
    Per me l eta perfetta !
    Pero non e male nemmeno dopo
    E grazie per il bloh

  8. Dovremmo ricordarcelo ogni giorno quanto preziose sono le nosrre imperfezioni. Dovremmo ricordarcelo per non pretendere troppo da noi stessi, per non perderci di vista correndo dietro la chimera di qualcosa che non raggiungeremo mai. Dovremmo ricordarcelo per mantenere quell’umanità che ci caratterizza. E dovrei ricordarlo io che troppo spesso sono e sono stata così dura con me stessa da ritrovarmi a stare male se solo pesavo 100g in più. Viva allora la nostra pigrizia, le unghie con lo smalto un po’ rovinato, la pizza anche se fatichi a digerirla o il latte al mattino quando ne hai voglia. Viva le torte con la gobbetta e le tagliatelle di larghezze un po’ sui generis. Viva le torte semplici e profumate, che raccontano di noi e di come cambiamo nel tempo. Quel libro della Montalcini lo prenderò. Ho bisogno di ricordarlo che siamo speciali così imperfetti. Tantissimi auguri di buon compleanno 🙂

  9. 5 stars
    Una splendida celebrazione la tua! Pur non ritrovandomi completamente nei dettagli (per dirne una: io i panni manco li stiro!) mi ritrovo decisamente nell’imperfezione che descrivi. Spesso ci faccio un po’ a botte, ma quando sono nella totale accettazione ci vedo un che di tanto bello…non credo potrei mai essere diversa da così 😉
    Adoro l’erba cedrina, l’ho riconosciuta subito lì nel vaso della prima foto e mi ha inebriata già alla vista, immaginando il suo profumo…non l’ho ancora provata in cucina ma devo assolutamente!
    Tanti, tanti auguri, di cuore!

  10. E’ sempre una meraviglia leggerti, Giulia! innanzitutto buon compleanno, e poi ti mando un grande sorriso per tutto quel che hai scritto sull’imperfezione. Ho combattuto per anni con l’imperfezione e con il cibo, che improvvisamente aveva perso qualsiasi valore, ma ora che sono uscita dalla foresta di dolore devo solo ammettere che tutto mi è servito, tutto è stato utile per migliorare… L’imperfezione come insegnamento di vita resterà sempre la cosa più grande da cui imparare per noi stesse. Ancora tanti auguri e un abbraccio! Le donne imperfette sono sempe le migliori 🙂 Anche e soprattutto con i cumuli di vestiti da stirare in giro per casa 😉
    Patrizia
    http://thegrowlingbreakfast.weebly.com/

  11. In ritardo ma tanti auguri Giulia per i tuoi 34 anni, ti auguro di continuare a viverli con il successo di una persona che arriva in modo diretto e semplice. S.

  12. Cara Giulia,
    This comment is hopelessly late, I know. But I saved the emailnotification for this post for such a long time and finally took the time to read it. And I couldn’t have read it at a more convenient time! I’m about to take the responsibility for my lust for life, tranquility of my heart and soul and happiness for my family in my own hands again and that feels great even though I take quite some (calculated) risks by doing so. Thank you for pointing this out so eloquently in this post! And happy belated birthday!!?

  13. Non lo sai, ma spesso sconfiggo la noia delle ore trascorse in ufficio sbirciando il tuo blog. Volevo dirti grazie per farmi spaziare un pochino con la fantasia che il mio lavoro purtroppo non consente e per darmi sempre delle valide ideuzze in cucina, facendo piacere, peraltro, anche a mio marito. Infine, grazie per la tua spontaneità e semplicità, che puntualmente mi mettono sempre il buonumore. Continua così! Con affetto, Sara

    1. Ciao Chiara, grazie per il tuo messaggio! Sono queste le gioie di avere un blog, sapere di far parte della vita di qualcuno, anche se sol per pochi attimi al giorno. Ogni volta che scriverò un post, d’ora in poi, saprò che ci sei anche te dall’altra parte dello schermo. Buona fine settimana

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