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Pasta alla crudaiola, la pasta al pomodoro dell’estate 2020

Grazie a questo blog, ho introdotto nella nostra vita quotidiana rituali e tradizioni che all’apparenza possono sembrare insignificanti, ma che anno dopo anno mi aiutano a tenere traccia dello scorrere del tempo, di come cresco e cambio, come essere umano, ma anche come parte di una coppia e di una famiglia .

Ad esempio, qualche anno fa ho iniziato a raccontare con foto e ricette le varie torte di compleanno che mi preparo ogni anno per il mio giorno speciale: rustiche, eleganti, al rabarbaro, ma anche classiche come una cheese cake ai frutti di bosco o una naked cake alla ricotta. Ricordo tutte le sensazioni, le aspettative, i desideri che ho espresso soffiando le candeline.

Quest’anno ho interrotto la tradizione, e ho telefonato a una pasticceria in paese per ordinare una millefoglie. Mi sembrava la cosa giusta da fare, non volevo stare in piedi per ore per farmi la torta, avevo bisogno di qualcuno che preparasse esattamente quello di cui avevo voglia. Ho sentito un formicolio d’emozione quando mi hanno chiesto se dovevano scrivere qualcosa sopra, e ho risposto: un semplice Auguri Giulia andrà benissimo. Non ho potuto fare a meno di sorridere per tutta la telefonata.

Pasta alla crudaiola

Lo stesso si può dire per la pasta al pomodoro.

Ogni anno, a seconda di quello che è disponibile nel nostro orto, rimango fedele a una ricetta specifica per preparare la pasta al pomodoro. C’è stata l’estate del sugo all’aglione con olive e guanciale, e quella della pasta al sugo di ciliegini, con basilico e pinoli. Amici, famiglia, ospiti dei corsi di cucina, tutti hanno sperimentato il sugo di quell’anno e hanno effettivamente contribuito con la loro presenza e le loro preferenze a dare forma alla ricetta.

Quindi che sapore ha l’estate 2020?

Questa è stata l’estate del cocomero tagliato a fette spesse, mangiato direttamente dal frigo dopo la pennichella pomeridiana, e delle zuppiere piene di macedonia di frutta fresca fatta con pesche – nettarine, noci, bianche e tabacchiere – prugne, melone e perine estive. Niente zucchero, solo un po’ di succo di limone, per assecondare la mia attuale preferenza per i sapori freschi e asprigni.

È stata l’estate dei cetrioli raccolti direttamente nell’orto e tagliati a fettine sottili, poi conditi con olio, sale e aceto, l’estate dei fagiolini bolliti e delle zucchine. Accanto alla preferenza per  i gusti freschi, ho una forte voglia di gusti puri, puliti, e questo si è riflesso anche sulla pasta al pomodoro che ho eletto la mia pasta dell’estate 2020.

Pasta alla crudaiola

Pasta alla crudaiola

Ricetta sviluppata in collaborazione con Vignamaggio, un agriturismo e fattoria biologica nel Chianti.

Questa è la forma più pura di pasta al pomodoro, perfetta per usare i pomodori di fine estate, quando il loro sapore è così intenso da non aver bisogno di calore, né di altri condimenti, per diventare una salsa. Serviranno dei pomodori ben maturi, basilico fresco, aglio, olio extravergine di oliva, sale e pepe. Niente di più.

Questa lista di ingredienti così essenziale, e la mancanza di cottura, fanno della pasta alla crudaiola il piatto perfetto per le giornate estive più calde, quando non abbiamo tanta voglia di stare a lungo accanto ai fornelli: prepara la salsa in anticipo e lasciala marinare in frigo per qualche ora. Puoi cuocere la pasta all’ultimo minuto e condirla con la salsa di pomodoro a crudo, presa direttamente dal frigo: creerà un piacevole contrasto di temperatura, qualcosa che si farà apprezzare durante una cena estiva tra amici.

Pasta alla crudaiola

Qualche parola sugli ingredienti della pasta alla crudaiola

Scegli pomodori succosi e ben maturi, con una buccia sottile. Mi piace mischiare varietà diverse – cuore di bue, canestrini, costoluti fiorentini, San Marzano, ciliegini…  – in modo che offrano un’interessante gamma di consistenza e sapore. Taglia i pomodori a cubetti, eliminando i semi. Se dovessero avere una buccia troppo spessa, puoi anche pelarli. Io di solito taglio a dadini i pomodori e li lascio marinare in frigo con le erbe aromatiche e l’olio extra vergine d’oliva per qualche ora. Io preferisco che conservino la loro consistenza, ma sentiti libero di schiacciarli con una forchetta, una volta marinati, per una salsa più liscia.

Come erbe aromatiche, in questo caso uso solo basilico fresco, ma puoi provare anche con l’origano, essiccato o fresco, o con la menta. L’aglio in questo caso è quasi obbligatorio, perché aggiunge profondità e sapore: lascialo intero, come ho fatto io, per far sì che insaporisca la salsa con il suo aroma, e magari toglilo appena prima di servire la pasta. Oppure, se preferisci un sapore più deciso, tritalo finemente e uniscilo ai pomodori tagliati a dadini.

Pasta alla crudaiola

È quasi superfluo precisarlo, ma non scendere a compromessi sulla qualità dell’olio extra vergine di oliva.

Sarà proprio l’olio a esaltare il sapore di questo piatto con il suo aroma fruttato, erbaceo, verde… oppure lo rovinerà completamente, se ne usi uno di scarsa qualità. Ah, e dovresti anche essere generoso con l’olio. Io ne ho usato più o meno mezzo bicchiere per quattro persone, e alla fine ho anche fatto la scarpetta con l’olio aromatizzato rimasto sul fondo della ciotola della pasta.

Per questa ricetta ho utilizzato Vignamaggio Prime Gocce, un olio extravergine di oliva prodotto con le prime olive raccolte a novembre in azienda, dal colore verde intenso, da un profumo deciso con note di oliva fresca, un gusto fruttato e robusto.

Quanto alla pasta, invece, ho scelto le linguine di Vignamaggio, realizzate con una varietà di grano biologico locale, l’antico grano Verna.

Pomodori

Questo è un piatto vegano, ma se l’idea ti piace, aggiungi un po’ di formaggio prima di servire la pasta: Pecorino Romano, Parmigiano Reggiano o, ancora meglio, una ricotta salata stagionata, come quelle che puoi trovare in Puglia o in Sicilia.

Pasta alla crudaiola
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Pasta alla crudaiola

La pasta alla crudaiola è la forma più pura di pasta al pomodoro, perfetta per usare i pomodori di fine estate, quando il loro sapore è così intenso da non aver bisogno di calore, né di altri condimenti, per diventare una salsa.
Portata First course
Cucina Italiana
Keyword pasta al pomodoro, pomodoro, vegano
Preparazione: 10 minuti
Riposo in frigo 1 ora
Tempo totale: 1 ora 10 minuti
Porzioni 4 persone

Ingredienti

  • 600 g pomodori maturi
  • 120 ml olio extravergine di oliva
  • 3 spicchi d'aglio, sbucciati
  • Sale
  • Pepe nero appena macinato
  • Basilico fresco
  • 360 g linguine di grano tenero Vignamaggio
  • Formaggio grattugiato per servire, facoltativo

Istruzioni

  • Sciacquate i pomodori e tagliateli a dadini, eliminando i semi. Raccogliete i pomodori a cubetti in una ciotola, aggiungete gli spicchi d'aglio, qualche foglia di basilico spezzettata con le mani e l'olio d'oliva. Condite il tutto con sale e pepe nero macinato fresco a piacere, mescolate bene e coprite con un piatto o con la pellicola trasparente. Riponete i pomodori in frigo a marinare per almeno un'ora.
  • Quando siete pronti per mangiare, portate a ebollizione una pentola d'acqua. Quando l’acqua bolle, salatela e cuocete al dente la pasta che preferite.
  • Scolate la pasta e versatela nella ciotola con i pomodori a dadini, mescolando bene. Aggiungete ancora qualche foglia di basilico fresco e, se vi piace, del formaggio grattato, poi servite subito la pasta.
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Vignamaggio

Vignamaggio e il loro nuovo shop online

Vignamaggio è un agriturismo e un’azienda agricola biologica nel Chianti. Come in una fattoria del passato, hanno vigneti, uliveti, un orto e un tranquillo frutteto con piante di melograno e di fico, susini, albicocchi, meli e peri. Nella zona più fresca del Mulino del Piano hanno piantato i piccoli frutti: lamponi, more, ribes nero, ribes bianco e ribes rosso. Oltre a questo, allevano anche maiali di Cinta Senese allo stato semi-brado.

Puoi goderti l’ospitalità di Vignamaggio sia nella loro tenuta che nel loro Hotel La Pensione, a Panzano in Chianti. Adesso, però, puoi anche assaggiare i loro prodotti. Hanno recentemente aperto uno shop on line dove puoi acquistare il loro vino e l’olio extravergine di oliva, il vinsanto, le loro confetture a base di frutta biologica locale, e la pasta fatta con farina biologica macinata a pietra, prodotta con il loro grano antico Verna.

Nei prossimi giorni sui Social Media ti racconterò anche di un’altra ricetta fatta con i loro prodotti, sono sicura che ti piacerà.

  • Se vuoi leggere qualcosa in più sui cereali coltivati a Vignamaggio, puoi farlo qui.
  • Qui puoi leggere invece del loro allevamento a stato semi-brado.
  • Invece se ti interessa la loro coltivazione di frutta, leggi qui.
  • Qui, invece, lo shop dove acquistare prodotti della dispensa, vini, vini dolci e grappa, e oggetti per la casa. 

Pasta alla crudaiola

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Questo articolo ha 3 commenti

  1. Questa ricetta per me è fantastica! Ne conoscevo un altra versione, finchè non sono passata sul tuo sito 🙂 ed anc he se l’estste ci sta salutando io continuerò a farla! Mi piace troppissimo! Grazie!

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