Pasta al sugo di ciliegini e pinoli. La mia pasta al pomodoro dell’estate 2018
Le cene estive sono per loro natura senza fronzoli e molto dirette. Quando la stagione cambia e fuori è freddo, con un cielo plumbeo che fa da sfondo a una pioggerella monotona, mi piace prendermi il tempo necessario per arrostire la zucca, tagliata a fette e condita con olio, spezie e rosmarino, finché non diventa caramellata. Ho voglia di brasare un ossobuco con vino e salsa di pomodoro fino a quando la carne è così tenera che la puoi sfilacciare con una forchetta. Non mi spaventano le lunghe cotture: faccio bollire le zuppe di fagioli fino a che le finestre della cucina non si appannano e la pioggia scompare.
Il comfort di un pasto invernale inizia con il calore della preparazione in cucina.
In estate è diverso. Le mie cene preferite iniziano tutte allo stesso modo. Vado nell’orto, mi guardo attorno per vedere cosa è maturo. Di solito prendo una manciata di pomodori e un mazzetto di basilico, poi torno verso casa, soppesando la fortuna tra le mie mani, l’odore verde delle foglie di pomodoro che aleggia ancora sulla pelle nuda.
Il comfort dei pasti estivi risiede proprio in questo atteggiamento spensierato, che porta il cibo in tavola quando i giorni sono più lunghi e le serate sono fatte di cene in giardino, serenate di grilli, spicchi di anguria ghiacciati e chiacchierate attorno a una tavola già avvolta dal buio della notte.
L’anno scorso dichiarai il mio amore a questa pasta al pomodoro, con aglione, olive e guanciale. Ho cucinato quella salsa più di quanto vorrei ammettere, diventando uno di quegli amanti tediosi che annoiano tutti declamando continuamente le virtù dei loro innamorati. Incurante di ciò, la elessi la pasta al pomodoro dell’estate 2017.
Quest’anno tutto inizia nell’orto.
Sono andata con mamma a scegliere le piantine di pomodoro in un vivaio. Accanto ai classici canestrini, Roma e cuore di bue, perfetti per le insalate, abbiamo piantato i ciliegini rossi e gialli, i pomodori perini gialli, una varietà antica minuta, dolce e a forma di pera, sembrano delle lampadine accese, e i pomodori crispini, pomodori piccoli come prugne, striati di verde scuro e rosso ciliegia, con una polpa dal colore rosso intenso.
Sarebbe stato un crimine far scomparire la diversità e i colori di questi pomodorini trasformandoli in una salsa corposa e omogenea. Quando vorrò rivivere i sapori dell’estate 2017 sceglierò tra i filari i canestrini, che hanno una consistenza densa e compatta e un basso contenuto d’acqua, rendendoli i pomodori perfetti per un sugo.
La ricchezza e la diversità dei miei pomodorini meritavano un approccio diverso, però.
Una padella grande per raccogliere le diverse varietà di pomodorini, qualche spicchio d’aglio, basilico e un po’ di peperoncino, la quantità in base al tuo gusto: questo è l’inizio della mia pasta al pomodoro dell’estate 2018.
Basta lasciare i pomodorini paffuti e maturi a se stessi, sul fuoco: esplodono per il calore e si sciolgono nell’olio d’oliva, diventando una salsa rustica e profumata di basilico e aglio. Non sono forse questi i sapori per eccellenza di un’estate italiana? Il peperoncino aggiunge un’ulteriore nota mediterranea, c’è ma non deve prevaricare gli altri ingredienti, mentre una manciata di pinoli dà ancora più consistenza alla salsa.
Il profumo dolce dei pomodorini che cuociono in padella è irresistibile, riempie la cucina in pochi minuti e ti avverte di quando il sugo è pronto. Scola la pasta, saltala in padella con i pomodorini e un po’ di Parmigiano grattato e poi portala subito in tavola. I pomodori più succosi cadono sempre sul fondo della ciotola, quindi è proprio il caso di dire beati gli ultimi.
Questa pasta al sugo di ciliegini e pinoli si fa davvero in un quarto d’ora, rendendola così la ricetta perfetta per una cena infrasettimanale.
Se vuoi renderla più speciale e hai un po’ di tempo, prepara un po’ di pasta fresca, magari con la farina di farro integrale, e fai i maltagliati. Altrimenti, scegli penne rigate o orecchiette, entrambe funzionano benissimo con questa salsa rustica.
Pasta al sugo di ciliegini e pinoli
Parliamo ora degli ingredienti. Scegli ciliegini, datteri o perini maturi: la varietà di colori e consistenza aiuta, ma il sugo viene altrettanto bene con una manciata di ciliegini classici, quelli rossi, dolci come caramelle. Dosa basilico, aglio e peperoncino a piacere: preferisco essere generosa con il basilico (e ovviamente con l’olio d’oliva), timida con il peperoncino e moderata con l’aglio. Puoi adattare il sugo ai gusti dei commensali.
Tosta i pinoli prima di metterli in padella. Se hai fretta aggiungili insieme agli altri ingredienti, come ho fatto oggi. Finisci con parmigiano o pecorino grattugiato per una salsa ancora più saporita.
Maltagliati al sugo di ciliegini e pinoli
Ingredienti
- 800 g di ciliegini, o datterini, perini…
- 3 spicchi di aglio
- Peperoncino
- 4 cucchiai di olio extravergine di oliva
- 10 foglie di basilico fresco
- 25 g di pinoli tostati
- Sale
- Pepe nero
- Maltagliati freschi, vedi la ricetta successivas
- Parmigiano Reggiano grattugiato, o pecorino stagionato grattugiato
Istruzioni
- Lavate i pomodorini e raccoglieteli in una padella insieme agli spicchi d'aglio in camicia, alle foglie di basilico, ai pinoli, all'olio extra vergine d'oliva, al peperoncino tritato e a un generoso pizzico di sale.
- Coprite la padella con un coperchio e fate cuocere a fiamma media per 10 minuti.
- Passati i 10 minuti, togliete il coperchio e schiacciate i pomodori con un cucchiaio di legno.
- Lasciare cuocere la salsa per altri 5 minuti e regolate di sale e pepe. Spegnete il fuoco e mettete da parte.
- Portate a ebollizione una pentola piena di acqua, salate e cuocete la pasta al dente.
- Scolate la pasta e saltatela in padella con la salsa di ciliegini. Cospargere con formaggio grattugiato e aggiungete qualche giro di pepe nero, mescolate ancora una volta e servite.
Maltagliati di pasta fresca al farro
I maltagliati, proprio come dice il nome, si fanno con leggerezza, senza sforzo, quindi sono la pasta perfetta per i principianti, o per chi si diverte a seguire l’istinto.
Maltagliati di pasta fresca con farina di farro
Ingredienti
- 100 g di farina di farro integrale
- 100 g di farina di semola
- 2 uova
- 1 cucchiaio di olio extra vergine di oliva
- 1 cucchiaino di sale
Istruzioni
- Mescolate la farina di semola e la farina integrale di farro su una spianatoia in legno e formate una fontana con un buco ampio e profondo nel mezzo.
- Lì rompete le 2 uova, aggiungete l’olio e il sale e cominciate pian piano con una forchetta ad amalgamare uova e farina.
- Quando la consistenza è briciolosa, iniziate a impastare con le mani. Quando la palla di pasta sarà liscia, vellutata e non più appiccicosa, avvolgetela nella pellicola trasparente o copritela con una ciotola e lasciatela riposare per 30 minuti a temperatura ambiente.
- Dopo i 30 minuti di riposo, tirate la sfoglia. Qualunque sia il modo che preferite usare – con la macchina a mano, elettrica o il mattarello -, tirate una sfoglia il più possibile sottile, larga e regolare.
- Stendete la sfoglia su una spianatoia e tagliatela a losanghe irregolari, i maltagliati per l’appunto. Lasciateli asciugare.
- Potete usare i maltagliati immediatamente o conservarli in frigorifero per un giorno. Cui cuociono in acqua bollente salata per meno di un minuto. Scolateli e conditeli con la salsa di ciliegini.
- Potere anche congelarli: metteteli su un vassoio infarinato e raccoglieteli in un sacchetto una volta congelati. Cuociono altrettanto velocemente, basterà un minuto in più.
Prima di lasciarti andare… la video ricetta!
Nel video puo vedere il nostro orto, il caos di una cucina che è anche studio fotografico ma anche quando buona fosse la pasta!
Link love
Qui sul blog trovi diverse ricette per preparare un sugo al pomodoro per la pasta: la salsa all’aglione con olive e guanciale, una semplicissima passata o anche la classica pomarola di mamma. Hai un sugo di pomodoro preferito? Qui c’è qualche altro link interessante per arricchire il bagaglio dei sughi di pomodoro:
- Il sugo di pomodoro più famoso (all’estero) è quello di Marcela Hazan: qui la sua tomato sauce.
- Audrey Hepburn’s favourite spaghetti al pomodoro. Lo sapevi che Audrey amava cucinare?
- Il lusso della semplicità, e di una pasta al pomodoro del genere, di Barbara.
- La salsa al pomodoro di Rossella.
- Il sugo al rosmarino di Laura.
Ormai da anni la mia pasta al pomodoro dell’estate è quella fatta con pomodorini ciliegia o datterini tagliati in 4 spicchi e conditi con sale, pepe, olio buono e abbondante basilico. A volte aggiungo anche un po’ di mozzarella fiordilatte a pezzetti ma spesso ne faccio a meno. Adoro la semplicità di questa pasta condita a crudo!
Quest’anno, però, c’è una nuova pasta al pomodoro che sta surclassando quella che ho appena descritto, è più complessa, ricercata, intensamente mediterranea e la stiamo adorando! La faccio almeno una volta alla settimana. Prevede datterini, origano, timo e basilico freschi, limone, pangrattato e stracciatella. E’ un piatto unico ricco di sapori che ci piace mangiare nel piatto piano, invece che in quello fondo, proprio per farlo diventare protagonista indiscusso del pasto!
E, comunque, la tua ricetta è da provare, così come quella dello scorso anno con guanciale e olive taggiasche che mi ero già appuntata da tempo.
L’ora è perfetta per farsi venire l’acquolina in bocca. Tra questa coi pinoli, quella della scorsa estate con l’aglione e i suggerimenti delle amiche… ho materiale per un bel po’ di tempo!
La PM sta imparando a cucinare, finalmente curiosa di sperimentare cose nuove ai fornelli. A 10 anni era l’ora, dico io. Ora è nel trip della cipolla rossa di Tropea, che metterebbe ovunque. Nella sua versione del sugo al pomodoro, fresco dell’orto, ce n’è circa un quintale ma è buonisssssssima 🙂
Ciao, Valentina, scusami…come fai la stracciatella e quando l’aggiungi nella pasta? Il pangrattato deve essere abbrustolito? Grazie…
???????????
Ciao Franca. Il pangrattato lo abbrustolisco in padella con un po’ di peperoncino, lo faccio raffreddare e lo profumo con la scorza di limone. La stracciatella la metto direttamente nei piatti prima di distribuire la pasta.
Valentina questa pasta è davvero invitante! mi piace l’aggiunta della scorza di limone, ci sta tutta d’estate!
Per il 2018 farò la tua pasta!Brava, buonissima idea,intanto faccio gli auguri all Anna dell orto.Oggi è il suo onomastico!
e l’Anna dell’orto, la mia mamma, ci tiene tantissimo! grazie!
Qualche giorno fa ho cancellato il mio account Instagram e ho ricominciato una vita “asocial”… È strano trovarsi all’improvviso senza centinaia di immagini in successione, mille finestre sulle vite degli altri… Poco dopo mi sono ritrovata qui, sul tuo blog, e mi sono resa conto che non lo leggevo più da tanto… lasciavo scorrere le immagini, ma non mi prendevo mai il tempo di goderne davvero… e mi sono ritrovata su questa ricetta e sul video del tuo splendido orto. Mi è sembrato di tornare finalmente a respirare…
Grazie Juls!
P.s.: ricetta replicata con successo, i pinoli danno un tocco speciale, bellissima idea!
ciao Sara! hai fatto una scelta coraggiosa! io in questi giorni ho sentimenti ambivalenti sui social. Da una parte. mi pare che mi rubino tempo alla vita vera, vissuta, dall’altra sono una fonte di ispirazione, dove ho incontrato tante persone che sono diventate amiche e con i quali lavoro. Credo che per me si tratterà di trovare il giusto equilibrio! 🙂
Nel frattempo, felicissima di ritrovarti qui, e di sapere che la pasta è stata un successo!
Sono ancora al lavoro (ferie per ora non pervenute) e quindi al computer. E allora mi è venuta voglia di fare un salto qui. Ho iniziato a leggere il tuo racconto di questa pasta estiva e sapessi quanto (al solito! Non mi sorprende) mi sono ritrovata nelle cose che racconti! Il piacere delle cotture lente in autunno e inverno, i tempi lunghi – magari nel frattempo mi sposto vicino alla cucina con il computer e continuo a lavorare – i profumi intensi, i sapori pieni e corposi. E l’estate con la sua voglia di leggerezza, freschezza, semplicità, con i suoi ortaggi squisiti e, sopra tutti, i pomodori. E il piacere di raccoglierli ancora caldi di sole dalla pianta, di sentire il profumo delle foglie che si sprigiona sfiorandole. Sì, mi sono riconosciuta nelle tue parole. E ora “adotto” con piacere la tua ricetta, non ho mai pensato a aggiungere una manciata di pinoli a una padellata di pomodorini freschi e lo farò oggi stesso, mi hai fatto venire l’acquolina in bocca! Grazie, Giulia, un’altra bella idea semplice e gustosa!
Ciao Cinzia! non questa settimana siamo in staycation, a casa ma senza (troppi) impegni di lavoro, insomma diciamo che un po’ lavoriamo, un po’ sistemiamo casa e un po’, finalmente, ci riposiamo! Grazie per il tuo messaggio, fa sempre piacere saper di aver toccato el corse giuste e di trovare persone simili anni attraverso le righe di questo blog!
L’hai provata poi la pasta?
Sì, fatta e rifatta, davvero buonissima (o meglio fatto il condimento, ancora non i maltagliati, ma li farò presto e magari caricherò la foto su Instagram). L’aggiunta dei pinoli dà veramente un tocco speciale al condimento, ti ringrazio davvero per l’ispirazione! Con i tuoi piatti vado sempre sul sicuro e poi me le sento così “di casa”!
Fatti oggi. Mi sono piaciuti tantissimo. I pinoli sono davcero l’elemento inedito che dà corpo a tutto ul sugo. E buoni qnche i maltagliati, rustici e saporiti, esaltano tutti i sapori del condimento. Grazie!
Ciao Valentina, che bello! e brava per aver fatto anche i maltagliati!!
Buongiorno
innanzitutto complimenti per il lieto evento.
Sono un papà di due bestioline di 3 (bimba) ed un 1 anno (bimbo) ed ho cominciato a divertirmi in cucina facendo delle sempre + apprezzate pappe. Ora sto facendo “l’upgrade” e partendo dai soliti siti di ricette (GZ…), ho scoperto questo sito che, insieme ai siti che linkate, devo dire che fate una bella rete di persone che danno consigli di cucina col cuore. Cosa che altri siti molto + “blasonati” non danno…
Grazie
[…] C’è stata l’estate del sugo all’aglione con olive e guanciale, e quella della pasta al sugo di ciliegini, con basilico e pinoli. Amici, famiglia, ospiti dei corsi di cucina, tutti hanno sperimentato il sugo di quell’anno […]