La camomilla di San Giovanni. Panna cotta alla camomilla e ciliegie
Nonna tiene ancora il suo libro delle erbe su un leggio, in salotto. Ha una posizione centrale in casa sua. Quando ero piccola passavo ore a sfogliare quel tomo massiccio, dall’aria importante, pieno di disegni, foto, usi e rimedi. L’estate aveva il profumo inebriante dei fiori di tiglio e quello più delicato, quasi materno, della camomilla. Avevo imparato a riconoscerla, tra le spighe nei campi, quando a giugno, dopo la fine della scuola, iniziavano i miei tre mesi di vita selvatica.
I giorni attorno a San Giovanni, il 24 giugno, sono da sempre carichi di significati, di richiami a tradizioni pagane, di simboli antichi.
La raccolta delle noci verdi per fare il nocino, il liquore denso e nero come la notte, da bere poi in autunno, intorno al fuoco. L’acqua di San Giovanni, con ramoscelli, fiori di campo e iperico, per lavarsi il viso la mattina e conservare la bellezza. Le camminate nei campi, per raccogliere la camomilla dopo la curva del boschetto, al limitare del campo di grano.
Ho sempre considerato la camomilla un infuso dai poteri magici.
Ci facevo sciogliere dentro un cucchiaino di miele la sera dopo cena in inverno, la bevevo bollente, e mi aiutava a prendere sonno. Durante le vacanze, tiepida, scacciava le paure e sapeva di casa quando, a dormire a San Gimignano da zia, sentivo forte la nostalgia di mamma e del mio letto, e i rintocchi del campanone che segnava le ore.
Adesso è la mia bevanda preferita per la stagione fredda: durante il giorno, mentre scrivo o cucino, verso un cucchiaino di fiori secchi di camomilla in una teiera e la riempio di acqua bollente. I fiori si gonfiano, i capolini gialli mi fanno simpatia e portano un raggio di sole anche nella giornata più grigia e piovosa. La bevo a grandi sorsi, mi scalda, sa ancora di buono e di casa. La sera dopo cena mi mette a letto, proprio come faceva quando ero piccola.
Sarebbe un errore, però, relegare la camomilla al ruolo di bevanda calmante invernale. La bevo anche in estate, tiepida o fredda: una brocca di infuso di camomilla, una manciata di cubetti di ghiaccio, qualche rametto di menta fresca, fettine di limone o di zenzero. Prova.
L’ultimo passo che mi mancava era usarla anche in cucina. Di solito scelgo petali essiccati di rosa, lavanda o anche fiori di sambuco per aromatizzare panna o latte quando faccio un dolce, questa volta ho usato la camomilla per fare una panna cotta che celebrasse questi giorni magici di inizio estate.
Panna cotta alla camomilla con le ciliegie
La ricetta è classica: panna, latte, zucchero, colla di pesce. La camomilla aggiunge una nota floreale e erbacea. Puoi farla bollire nella panna, o lasciarla in infusione per tutta la notte. Sul fondo della panna cotta, un velo di caramello, per aggiungere una componente amarognola e per regalare al piatto finito il colore di un tramonto estivo.
Puoi servire la panna cotta così, in purezza, oppure aggiungere qualche ciliegia, condita solo con zucchero e petali freschi di camomilla. Rosse come rubini, consistenza carnosa, aroma floreale e speziato, le ciliegie vestono la panna cotta da sera, la ingioiellano per una festa in giardino tra lucciole e profumo di tigli in fiore.
Panna cotta alla camomilla con le ciliegie
Ingredienti
Ingredienti per la panna cotta
- 500 ml panna
- 100 ml latte fresco intero
- 4 cucchiai fiori essiccati di camomilla
- 80 g zucchero
- 12 g gelatina in fogli
Ingredienti per il caramello
- 50 g zucchero
Ingredienti per la decorazione
- 100 g ciliegie
- 1 cucchiaio zucchero
- Qualche fiore di camomilla
Istruzioni
- Mettete i fogli di gelatina in ammollo in acqua fredda.
- Versate la panna e il latte in un pentolino, aggiungete lo zucchero e la camomilla. Scaldate la panna e il latte e quando accennano il bollore, spegnete il fuoco. Lasciate la camomilla in infusione per una decina di minuti, poi filtratela.
- Strizzate bene la colla di pesce ammollata per rimuovere l'acqua in eccesso e aggiungetela nel pentolino con panna e latte. Mescolate per sciogliere la colla di pesce.
- Preparate ora la salsa di caramello. Versate lo zucchero in una padellina e scioglietelo a fuoco medio senza mescolare, fino a che non è dorato.
- Versate il caramello in sei bicchierini, se volete servire la panna cotta così com'è, o in sei stampini se volete poi sformare la panna cotta e servirla con il caramello sopra.
- Ora versate la panna sul caramello e lasciatela in frigo fino al giorno successivo.
- Il giorno successivo, preparate le ciliegie. Lavatele, tagliatele a metà e raccoglietele in una ciotolina. Aggiungete lo zucchero e i fiori di camomilla e mescolate bene.
- Per sformare la panna cotta, immergete lo stampino per 30 secondi nell’acqua calda, poi picchiate gentilmente sul fondo e capovolgetela su un piattino.
- Decorate la panna cotta con le ciliegie e servitela subito.
Panna cotta alla camomilla e ciliegie. Completa il menù con…
Diamo ufficialmente il benvenuto all’estate con un menù nei toni del rosso.
- Spaghetti aglio, olio e peperoncino con i pomodorini confit. Questa ricetta è l’estate concentrata in un piatto. I pomodorini confit sono cotti lentamente in forno tanto da concentrarne il sapore. Scegli pomodorini di diversi colori – gialli, rossi, bruni… – che regaleranno anche una dimensione cromatica insolita ai tuoi spaghetti.
- Polpette di manzo e melanzane al sugo. A seconda della stagione aggiungo alla carne macinata patate lesse schiacciate, pane raffermo inzuppato nel latte e strizzato, polpa di zucca o di melanzana, la mia preferita. Di solito scelgo tra Parmigiano Reggiano grattato, Pecorino stagionato o Provolone per aggiungere sapidità insieme ai capperi. Questa volta ho optato per il Parmigiano, insieme a un po’ di origano secco per dare un tocco di mediterraneità.
Cooking with an Italian Accent. Il podcast
Ep.14. Eating during the heatwave. Pronto all’ondata di calore? Nella nuova puntata del podcast ti racconto delle mie ricette preferite per affrontare il caldo, dalla panzanella alla caprese, dal tè freddo al caffè leccese. Tu cosa fai? Eviti di cucinare tout court o hai le tue strategie? Forno: sì o no? Ascolta il nuovo episodio qui.
Link love
Adesso sta a te raccontarmi il tuo rapporto con la camomilla: la leghi a qualche momento particolare? o hai altre bevande che per te sono cariche di ricordi? Nel frattempo ti lascio, come sempre, qualche link interessante.
- Un vecchissimo articolo uscito su Gourmet Magazine, di Ann Patchett. Seven reasons the food tastes better at home.
- Questi crackers sono una droga. Li faccio spessissimo con l’esubero del lievito madre liquido.
- Da SlowFood, 40 fiori da mangiare.
- Una ricetta con la camomilla, di Manuela: mini cake alla camomilla e miele millefiori.
- Da Claudia, invece, la ricetta per l’oleolito di camomilla.
Mi perdo sempre nel leggere i tuoi post…mi perdo nei ricordi di bambina, di quando col papà andavo a raccogliere la camomilla nei prati.
Questa ricetta deve essere favolosa…la proverò..senza ciliegie però, ne sono diventata ahimè., allergica!
Un abbraccio grande e grazie per avermi fatto rivivere un bel ricordo…
Tutto questo succede anche a me, grazie! 🙂
Ciao Giulia, il tuo caffè leccese mi ha ispirato a fare la mousse leccese di cioccolato.
Niente di che, la mousse è tratta da una ricetta di Elizabeth David (solo uova e cioccolato), ma ho aggiunto del caffè e sciroppo di mandorla. E al momento di servirla una spolverata leggera di granella di mandorle.
Grazie ancora per l’idea
Nonostante abbia avuto un infanzia selvatica pure io(abitiamo in periferia) a stretto contatto con i nonni paterni e contadini che hanno sempre abitato accanto a noi, non ho goduto appieno dei valori della terra, forse avevo altri interessi, ma mi pare di non avere sufficienti ricordi legati ad essa. Si anche mia nonna aveva il nocino, e pure lei il ibro delle erbe che, adesso che non c è più, tiene mio padre, ma sento di non aver imparato abbastanza da loro e mi spiace molto, perché adesso vorrei saperne molto di più….Ad esempio, non puoi dirci qualcosa in più su come fare quell’acqua per lavarsi il viso?
Cara Giulia, grazie della citazione del mio oleolito! Era un po’ che non passavo di qui, settimane troppo piene (e so quanto mi capisci), avevo visto passare la ricetta in newsletter, ma non mi ero ancora soffermata a leggere. Tutti i dolci con la camomilla sono una calamita per me, questo la proverò senz’altro, con qualche rivisitazione, la mia camomilla essiccata e ormai con frutti diversi :). Magari delle pesche a dadini o delle dolcissime more ben mature!
Oh, wow! Grazie per questa ricetta incredibile. Non riesco a credere a quanto sia facile da fare!
[…] i miei colleghi, vi propongo una delle ricette che più ho amato di Giulia di Jul's Kitchen, la sua panna cotta alla camomilla e ciliegie! Invece per un pasto fresco, veloce e veg c'è questa insalata di quinoa ciliegie e aceto […]