Risotto ai fiori di zucca
Fiori. Mi piace riceverli, così come mi piace spargere per casa piante verdi che richiedano scarsa manutenzione. Il primo mazzo di fiori me lo ha regalato babbo la mattina del mio diciassettesimo compleanno. Lasciò il mazzo di fiori sul tavolo in legno della veranda della casetta che avevamo affittato per le vacanze estive: quando uscii per fare colazione – ero sicura che mi aspettasse un bombolone alla crema – rimasi così toccata da quel gesto inaspettato. Ventiquattro anni dopo, mi commuovo ancora per ogni singolo mazzo di fiori che ricevo, che sia un mazzo di tulipani esili o un bouquet barocco con rose, piante verdi, erbe, e bacche.
C’è poi una categoria di fiori unica che mi fa sorridere da orecchio a orecchio e mi riempie di piacere e di attesa: sono i fiori che si possono friggere.
Dammi fiori di sambuco, carciofi, ma soprattutto fiori di zucca e mi farai felice. Sono una ragazza semplice, che ama friggere.
Prendiamo ad esempio i fiori di zucca, che in questo periodo sono di stagione e punteggiano l’orto con le loro infiorescenze giallo-arancio. Che siano di zucca o di zucchina, hanno un sapore delicato e sono molto deperibili, quindi l’ideale sarebbe cucinarli appena raccolti. Qui puoi leggere di più sulla differenza tra i fiori femminili e quelli maschili (i più adatti ad essere raccolti, e fritti).
I fiori di zucca possono essere farciti, fritti, disposti a strati in un tortino con le patate, oppure affettati finemente per preparare una frittata (a me piacciono molto anche nella cecina, per esempio) o gli gnocchi di ricotta.
Di recente, grazie a una collaborazione con RisoChiaro.it, che mi ha inviato dell’ottimo riso Carnaroli, perfetto per i risotti, ho preparato un risotto ai fiori di zucca che ho cucinato più volte anche durante i corsi di cucina: facile e colorato, è un piatto di stagione adatto a una cena infrasettimanale, ma anche a un pranzo della domenica. Gli avanzi possono essere trasformati in deliziose crocchette di riso.
E ora ti racconto come è nata l’idea di questo risotto…
Risotto ai fiori di zucca
Ricetta in collaborazione con RisoChiaro.it
Siccome il Carnaroli è un riso adatto a tutti i risotti, specialmente a quelli cremosi e con verdure, ho pensato di farne uno di inizio estate, con i prodotti che ho trovato nell’orto. Questo risotto ha il profumo delle mattine estive nell’orto, quando i fiori di zucca sono ancora aperti e freschi, e le erbe aromatiche godono ancora del fresco della notte. Ho raccolto fiori di zucca, una zucchina per il brodo, un mazzetto di erbe aromatiche, e sono andata in cucina.
Prima ho fatto un brodo di verdure leggero, con erbe aromatiche, carota, sedano, cipolla e zucchina, e poi ci ho cotto un risotto con i fiori di zucca, che danno un accenno di colore e solarità a un piatto molto delicato. Alla fine ho mantecato il risotto con un caprino fresco, per aggiungere una nota di acidità.
L’ingrediente segreto che c’è ma che è difficile individuare? Due filetti di acciuga sciolti nel soffritto iniziale di scalogni, olio, e burro, che richiamano uno degli abbinamenti più classici dei fiori di zucca, fritti con un filetto di acciuga nascosto al loro interno. Basterà omettere le acciughe per rendere il risotto vegetariano.
Risotto ai fiori di zucca
Ingredienti
Per il brodo
- 1,5 l acqua
- ½ cipolla dorata
- 1 zucchina
- 1 carota
- 1 costa di sedano
- 1 rametto di prezzemolo
- 1 rametto di timo
- 3 foglie di basilico
- 1 pezzo di crosta di Parmigiano Reggiano
- 1 cucchiaio sale grosso
Per il risotto
- 40 g burro
- 2 cucchiai olio extra vergine di oliva
- 2 scalogni, tritati
- 2 filetti di acciuga sottolio
- 300 g riso Carnaroli
- 140 ml vino bianco secco
- 12 fiori di zucca, puliti e affettati finemente (circa 100 g)
- 950 ml brodo di verdura, caldo
- 100 g caprino fresco
- 50 g Pecorino romano grattato
- Sale fino
- Pepe nero appena macinato
Istruzioni
Iniziate preparando il brodo.
- Riempite una pentola d’acqua, aggiungete gli odori, il sale, la scorza di Parmigiano Reggiano, e le erbe aromatiche, e portate a ebollizione.
- Quando l’acqua bolle, abbassate il fuoco e fate sobbollire per circa 30 minuti.
- Passato questo tempo, filtrate il brodo e tenetelo in caldo.
Preparate ora il risotto.
- Mettete in un tegame basso e largo il burro, l’olio, gli scalogni tritati, i filetti di acciuga, e mezzo cucchiaino di sale: vi aiuterà a far cuocere la cipolla senza bruciarla. Fatela soffriggere nell’olio e nel burro a fuoco basso finché non diventano traslucida e morbida. Basteranno pochissimi minuti.
- Aggiungete il riso e tostatelo. Mescolatelo con un mestolo di legno per farlo amalgamare alla cipolla e fatelo tostare, sempre mescolando, a fuoco medio-basso, finché anche il riso non diventerà traslucido, quasi perlato. Se prestate bene l’orecchio lo sentirete anche scoppiettare impercettibilmente. Anche in questo caso, pochi minuti saranno sufficienti.
- Versate ora il vino bianco sul riso: fatelo evaporare, mescolando sempre con il mestolo di legno, finché il riso non è quasi asciutto. Non asciugatelo troppo, o rischierà di attaccarsi e bruciare.
- Proseguite ora la cottura a fuoco medio-basso, versando il brodo caldo in almeno 4 volte. Ogni volta che versate il brodo mescolate bene.
- A metà cottura, quindi quando avrete usato all’incirca metà del brodo, aggiungete i fiori di zucca.
- Continuate la cottura. Tutto questo processo richiederà circa 15 minuti, quindi via via assaggiate anche qualche chicco di riso. Sarà pronto quando lo sentirete morbido, ma ancora con un’anima dentro leggermente al dente.
- Quando avrete finito il brodo, o magari ne sarà rimasta pochissimo, e il riso sarà cotto ma ancora un po’ al dente, togliete il risotto dal fuoco, aggiungete il caprino e il pecorino grattato e mescolate con energia per mantecarlo. Assaggiatelo un’ultima volta per capire se necessita ancora un po’ di sale e a questo punto siete pronti per servirlo nei piatti.
- Prima di servirlo, aggiungete uno o due giri di pepe nero e servitelo subito.
Riso Chiaro
Il progetto Riso Chiaro è un’iniziativa che tutela e promuove la risicoltura italiana, un’eccellenza della nostra agricoltura e parte integrante della nostra cultura gastronomica, che nei secoli ha plasmato il paesaggio e il tessuto sociale di numerose regioni italiane. Il progetto tutela anche il consumatore finale, aumentando la sua consapevolezza sul riso che porta in tavola grazie alla tecnologia della Blockchain.
Sai cos’è una Blockchain? è un registro di trasferimento e salvataggio sicuro di transazioni, distribuito tra diversi utenti. I dati inseriti in Blockchain sono immutabili e tracciabili e pertanto forniscono maggiore sicurezza al consumatore finale. Basta inquadrare il QR code sulla confezione del riso con la fotocamera dello smartphone e si ha accesso immediato a tutte le informazioni in totale trasparenza.
Inquadrando il QR code e inserendo il numero di lotto del riso, ho scoperto facilmente quando era stato raccolto, dove, e da chi. Si trovano informazioni sull’area geografica di produzione del riso, in particolare sulla varietà, sui protocolli di produzione e sostenibilità, sui trattamenti subiti, sul confezionamento.
Un riso è chiaro quando non ha segreti, quando racconta la storia della sua filiera dalla semina allo scaffale.
Il Carnaroli che ho usato in questa ricetta è stato prodotto dall’Azienda Agricola Osenga, un’azienda a conduzione familiare di Trino, in provincia di Vercelli, a nord del fiume Po e in prossimità delle colline del Monferrato.
L’azienda produce riso Selenio, Baldo, Roma, e Carnaroli Classico. Qui l’aggettivo classico è fondamentale. Leggendo la pagina dell’azienda presente su RisoChiaro.it, ho infatti scoperto che nella denominazione Carnaroli rientrano generalmente diverse varietà appartenenti allo stesso gruppo merceologico. Con la dicitura classico, invece, abbiamo la garanzia di Carnaroli al 100%.
Altre ricette con i fiori di zucca dall’archivio del blog
- Fiori di zucca fritti. I fiori di zucca fritti sono un antipasto da trattoria o da pranzo in famiglia, molto tradizionale, ma possono diventare anche uno dei piatti forti di un brunch con gli amici. Vanno fritti sul momento, appoggiati per pochissimi minuti su un piatto coperto di carta da cucina e poi mangiati in piedi così, tutti attorno al piatto, in un nuovo rituale moderno fatto di mormorii di piacere, piccole esclamazioni stupite quando si incontra la mozzarella filante sotto alla crosta croccante della pastella e occhi felici di chi assapora con soddisfazione uno dei suoi piatti preferiti.
- Gnocchi di ricotta con i fiori di zucca. Questi gnocchi di ricotta hanno al loro interno anche il meglio dell’orto di aromatiche della stagione – menta, basilico e melissa – e un bouquet di fiori di zucca come condimento. Hanno il sapore dei primi giorni d’estate, dei cespugli di erbe aromatiche e di un bouquet di fiori giallo sole.
- Tortino di fiori di zucca e patate. Strati di patate, affettate sottili sottili, fiori di zucca, mozzarella, uovo e caprino, e poi erbe aromatiche come basilico e erba cipollina, rendono questo tortino di fiori di zucca e patate un piatto unico per una cena estiva. Si può anche preparare in anticipo, e riscaldarlo al momento di servirlo.
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