Una carbonara di zucchine per dare il benvenuto a giugno
Ricordo quando questi erano i giorni prima dei tre lunghi mesi di vacanze estive. Una volta finita la scuola, mi ritrovavo sola in campagna. Non c’erano molte occasioni di incontrare gli amici durante l’estate, e non vedevo l’ora che arrivassero le vacanze al mare con mia cugina, e settembre, quando ero genuinamente felice di tornare a scuola.
Ero sola, ma non mi sentivo sola.
C’erano i libri, e le riviste, e i fumetti della Disney, lettere scritte a mano e cartoline, giri in campagna con la mia bicicletta, torte fatte in casa, la raccolta delle more, i pomeriggi passati a guardare vecchi film e mangiare gelato. Mi sentivo forte, connessa. Mi sembrava che quei tre mesi mi dessero la possibilità di crescere e di esplorare il mio mondo interiore.
Questa è la stessa sensazione che ho avuto l’altro giorno mentre camminavo lungo la mia strada di campagna con Livia. Abbiamo così tanto da fare quest’estate, un libro su cui lavorare, un podcast, una newsletter settimanale… ma ho la sensazione che questa sarà una stagione di grandi cambiamenti. Mi sento connessa e forte, proprio grazie ai libri, ai podcast e ai social media. Sento che avrò ancora una volta la possibilità di crescere ed esplorare. Io e Tommaso abbiamo così tanti progetti che bollono in pentola, speriamo che questa sia la stagione per trasformarli in realtà.
E ora, come sempre, una lista di cose che sto cucinando, ascoltando, guardando e leggendo, tratte dalla ultima newsletter, perché questo è ciò che mi mantiene ispirata e connessa.
Cosa sto cucinando.
Zucchine e uova, uova e zucchine. Le zucchine sono la prima verdura estiva che reintroduco in cucina non appena arriva la bella stagione. Così in questi giorni stiamo mangiando pasta con le zucchine, risotto con le zucchine, zucchine saltate come contorno, insalate di zucchine e tonno, frittata con le zucchine e carbonara di zucchine (per questa, trovi la ricetta più sotto).
Le uova fresche sono il mio ingrediente preferito quando sono in ritardo e devo improvvisare un pranzo (più spesso di quanto immagini). Dato che le nostre uova sono super fresche e provengono dalle nostre galline felici, ci facciamo pranzo, o cena, almeno due volte a settimana. Qual è la tua ricetta preferita con le uova? Voglio provare qualcosa di nuovo la prossima volta!
Cosa sto leggendo.
Questo è stato un buon mese per la lettura. Ho lasciato il telefono da parte più spesso e ho trovato dei ritagli di tempo per leggere. Per prima cosa ho letto dall’inizio alla fine in un weekend L’invenzione della felicità, scritto dalla mia amica Benedetta Gargano, un romanzo ispirato al suo rapporto con la nonna, e al tempo che sua nonna ha trascorso con lei, quando Benedetta l’ha adottata per non farle passare gli ultimi anni della sua vita, che era stata lunga ed emozionante, in una casa di riposo. Benedetta ha dato a sua nonna di 97 anni la possibilità di imparare, essere sorpresa e divertirsi quando pensava che la vita ormai non potesse più sorprenderla, e lei ha ricevuto in cambio l’amore più grande e più puro. Ho riso e pianto, e poi sono corsa ad abbracciare nonna una volta in più.
Il secondo libro è stato una rivelazione. L’arte di respirare. La nuova scienza per rieducare un gesto naturale, di James Nestor. Questo libro è un’affascinante esplorazione dell’arte del respiro, con un approccio memorialistico, che rende tutto più accessibile e interessante. È facile identificarsi nelle esperienze dell’autore. Da una catacomba di Parigi a un’esperienza di jogging sotto il Golden Gate Bridge di San Francisco, l’autore raccoglie tutte le conoscenze passate e presenti sulla respirazione. Mi sono trovata a concentrarmi sul mio respiro più di quanto abbia mai fatto – ho un passato di bambina che ha sofferto di adenoidi, ero una di quei bambini che respirano sempre con la bocca aperta! È un libro trasformativo.
Costa sto guardando.
Un altro mese di serie poliziesche è passato. Invecchiando, mi rendo conto che riesco a rilassarmi solo guardando serie poliziesche e documentari sul cibo. Soffro guardando i drammi – Tommaso mi ha fatto piangere tutte le lacrime che ho guardando Clouds, su Disney+, ispirato alla storia vera di Zach Sobiech. Ho appena iniziato a guardare High on the Hog su Netflix, e ne sono già affascinata.
Cibo, comunità, cultura, resilienza. Basato sul pluripremiato libro di Jessica B. Harris, High On The Hog traccia la commovente storia della sopravvivenza e del trionfo di un popolo attraverso il cibo che ha unito generazioni e contribuito a definire la cucina americana. Dal Gumbo al pollo fritto, il nostro viaggio culinario si estende dall’Africa alla schiavitù, alla Harlem Renaissance, fino ai giorni nostri; celebriamo il coraggio, l’abilità e l’intraprendenza del popolo afroamericano. Questa non è solo una storia afroamericana; è una storia americana. Una festa per tutti i sensi.
Cosa sto ascoltando.
Keep calm and cook on
Ho ripreso a camminare la mattina presto con Livia accoccolata nel suo passeggino, quindi il mio consumo di podcast è salito di salito vertiginosamente. Questo mese ti racconto di due podcast che mi piacciono molto, più un bonus. Il primo è Keep calm and cook on, di Julia Turshen. Ascolto il podcast di Julia da anni ormai, ma la stagione 5 è proprio una delizia, con nove episodi di un tour virtuale di presentazione del suo libro. In ogni episodio, Julia viene intervistata da un ospite speciale sul suo ultimo libro, Simply Julia, e si impara così tanto sulla positività e sull’accettazione del corpo, e su cosa sia il vero comfort food. Si parla di cucina casalinga, e del processo, speso complesso, che si nasconde dietro la scrittura di un libro di cucina, e di molto altro. Mi è piaciuta molto la conversazione con @doriegreenspan, e una domanda che è arrivata alla fine dell’episodio. Chi sono i quattro autori di libri di cucina – viventi o meno – per i quali ti piacerebbe cucinare e con cui vorresti condividere una cena? È una domanda così interessante che ci sto ancora pensando. Ci sarebbe sicuramente Laurie Colwin. E per te?
A slice of cheese with Peter’s Yard
Il secondo podcast è A slice of Cheese with Peter’s Yard, condotto da Jenny Linford, una food writer di talento e una persona gentilissima. Jenny esplora l’affascinante mondo dei formaggi parlando con produttori da tutto il mondo, dal cheddar al brie, dal paneer ai formaggi di capra. Per gli appassionati di formaggi italiani, imperdibili l’episodio sul Parmigiano Reggiano, dove Jenny parla con Rachel Roddie, e quello sulla mozzarella, dove invece intervista Katie Quinn e Domenica Marchetti.
Ho rammentato anche un episodio bonus. In una delle newsletter passate, ho raccontato di quanto abbia apprezzato il podcast di Alissa Timoshkina, Motherfood. Ecco, ho avuto il piacere di parlare con lei, e sono la sua ultima ospite. Puoi ascoltare la nostra conversazione qui, se sei curioso di conoscere la mia esperienza con la gravidanza e la maternità, dal punto di vista del cibo.
Dove sogno di andare.
IN VACANZA! Sì, sto sognando le prossime vacanze, le prime dopo due anni, le prime che faremo con Livia. Andremo a trovare la famiglia di Tommaso in Salento. Sarà un viaggio lungo, specialmente con una bambina così piccola, quindi dovremo farlo in due giorni. Durante il viaggio, faremo una sosta a Montegrosso, perché sono anni che sogno di mangiare di nuovo @pietrozito_antichisapori, dove ho avuto le migliori esperienze gastronomiche della mia vita. È un ristorante farm-to-table da ben prima che fosse di moda, e il cibo di Pietro Zito è il più autentico, onesto e pieno di tradizione e storia che abbia mai mangiato. Un sacco di superlativi, lo so, ma riesco a malapena a contenere la mia eccitazione.
Una ricetta per una carbonara di zucchine
C’è solo una carbonara tradizionale e originale, ed è fatta con il guanciale. Ma a me piace fare questa versione estiva più leggera, una carbonara con zucchine e qualche foglia di menta fresca. Si può fare mentre l’acqua della pasta bolle: veloce, semplice, stagionale e, vivace. Sul blog trovi anche la carbonara di gambi di carciofo.
Ti suggerisco anche un abbinamento per questa carbonara di zucchine. Visto che sogno una vacanza in Salento, perché non aprire una bottiglia di Salento Negroamaro Rosato IGT 2020 di Masseria Ficarigna, la versione in rosa del Negroamaro, uno dei vitigni autoctoni vanto della penisola salentina. Il nome della cantina fa riferimento proprio alla pianta di fico d’India, frutto simbolo del Salento.
Carbonara di zucchine
Ingredienti
- 4 zucchini, di medie dimensioni
- 2 cucchiai olio extra vergine di oliva
- 1 spicchio aglio
- 2 uova
- 50 g pecorino romano, grattugiato
- sale
- pepe nero appena macinato
- 180 g spaghetti
- Foglie di menta fresca
Istruzioni
- Tagliate gli zucchini a cubetti e raccoglieteli in una padella con l’olio, un pizzico di sale e uno spicchio d'aglio schiacciato.
- Fate rosolare gli zucchini a fuoco medio-basso, finché non sono morbidi e dorati, poi metteteli da parte.
- Cuocete la pasta in abbondante acqua bollente salata.
- Mentre la pasta cuoce, preparate in una ciotola le uova per la carbonara. Rompete due uova, una a persona, poi aggiungete il pecorino romano grattato, un pizzico di sale - non troppo perché il pecorino è già abbastanza salato - e un generoso pizzico di pepe nero macinato. Sbattete tutti gli ingredienti con una forchetta e metteteli da parte.
- Scolate la pasta al dente e versatela in padella con le zucchine. Se la padella è fredda, riscaldatela brevemente.
- Versare ora le uova sbattute e mescolate bene. Il calore della pasta, della padella e delle zucchine trasformerà le uova in una salsa ricca e cremosa. Non riscaldate di nuovo la padella una volta aggiunte le uova, o finirete con l’avere uova strapazzate. Spolverate con altro pecorino, un po' di pepe nero, aggiungete le foglie di menta e servire immediatamente.
Giugno, e la nostra collaborazione con i nostri amici del Querceto di Castellina
Siamo davvero orgogliosi di collaborare in questo mese di giugno con i nostri amici Mary e Jacopo del Querceto di Castellina! Nell’area del Chianti Classico, Il Querceto è un piccolo angolo di paradiso, un agriturismo e azienda vinicola biologica.
Il nonno di Jacopo comprò questo podere nel Chianti Classico per la villeggiatura della famiglia nel 1945. Da allora si sono avvicendati molti cambiamenti, finché a partire dal 1997 sono stati ripiantati i vecchi vigneti. Fin dal 1998, primo anno di produzione in bottiglia, Querceto ha applicato tec- niche sostenibili sia in vigna che in cantina. Nel 2009 ha iniziato la conversione a biologico, certificata dal 2012. Le uve vengono raccolte tutte a mano, nei vigneti digradanti attorno all’azienda: anche qui si crede fermamente nel principio che un grande vino nasca in vigna, non in cantina.
Querceto è un luogo di pace e godimento, dove l’accoglienza calorosa è caratterizzata da una forte impronta familiare, e il vino è fortemente interconnesso al cibo.
Se cerchi qualcosa di speciale, le cene a lume di candela nel vigneto Livia sono un’esperienza da sogno di una notte di mezza estate.
Ora che siamo di nuovo in grado di viaggiare liberamente, aggiungi Il Querceto alla tua lista di mete da sogno in Toscana. Per il momento, però, abbiamo qualcosa di speciale per te!
Se ti iscrivi alla newsletter del Querceto riceverai uno sconto del 10% sul tuo primo ordine online. Sarai anche tenuto al corrente di tutte le novità e le offerte del Querceto di Castellina.
Mary e Jacopo anche creato un’offerta speciale per gli iscritti alla newsletter. Iscriviti alla Newsletter per scoprire di più.
Ultima cosa, ma non meno importante, da lunedì prossimo, per 4 settimane, condivideremo nella nostra newsletter in abbonamento in inglese una ricetta tradizionale italiana, abbinata a uno dei vini del Querceto. Inizieremo con due ricette per un aperitivo all’italiana, in abbinamento al Furtivo, il loro Igt Toscana Rosé.
Complimenti, belle ricette. Grazie
New combo per una carbonara…estiva! Grazie sempre per queste chicche!