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Regali golosi fai da te e una giardiniera di cavolfiore colorato

Ieri ho fotografato fino alle cinque del pomeriggio, fino a che la luce fuori me lo ha permesso. Quando ho alzato gli occhi dal computer, mi sono trovata improvvisamente in una cucina buia, tanto che potevo a malapena distinguere la sagoma del cavalletto che si stagliava contro la finestra. Tutto intorno a me padelle sporche, posate spaiate, taglieri, stampi per torte e righelli, carta forno accartocciata e pigne dipinte di bianco, contenitori con tutto quello che avevo fotografato, che di lì a poco sarebbe diventato la cena da condividere con i miei genitori, un maglione di lana abbandonato sulla sedia accanto a me, cavi e carica batterie, quaderni con ingredienti e passaggi scarabocchiati tra una cottura e l’altra.

Poche ore al primo dicembre, all’inizio del mese di Natale, e noi non eravamo riusciti a fare tutto quello che mesi addietro, durante l’estate, ci eravamo ripromessi: un nuovo calendario, come nel 2015, un cookie swap, come lo scorso anno.

Una sensazione di leggero scoramento mi attanagliava ormai da qualche giorno: possibile che ancora una volta fossi caduta nella trappola delle aspettative, delle cose che devono essere fatte altrimenti non è Natale?

Il nostro albero di Natale è sempre stato piuttosto spelacchiato, e negli ultimi anni io e Tommaso ce ne siamo comprati uno finto, che ha già iniziato a perdere gli aghi verdi in plastica. Quando mi ha trovata incantata davanti a un abete vero, con i rami pieni e profumati di resina, gli occhi di una bambina di fronte al Natale, mi ha cinto le spalle con un braccio e mi ha portata via.

– Perché non compriamo un albero vero quest’anno? Perché non prendiamo quello?
– Giulia, ne abbiamo già uno.
– Ma è brutto…
– Ma l’abbiamo comprato insieme, è il nostro albero.

Questo è stato il primo tassello di un puzzle che anche quest’anno, per l’ennesima volta, sentivo la necessità di ricostruire.

Ieri sera, una volta lavati tutti i piatti, tolta la farina sparsa sui ripiani che già sembrava impegnarsi a farmi credere in un Natale in anticipo, riordinati piatti, tessuti e decorazioni, ho deciso di preparare i calendari dell’Avvento per Tommaso e Claudia, in attesa di cenare con i miei. C’è un tacito accordo alla fine delle lunghe giornate in cui accumulo uno o due servizi fotografici: io porto gli avanzi, e mia mamma mi fa sedere a una tavola apparecchiata in cui non devo fare altro che condividere quello che ho fotografato durante la giornata. Viste le nostre predisposizioni e preferenze, vinciamo entrambe.

Ho intimato a Tommaso di non entrare in soggiorno, ho sparso cioccolatini, caramelle e piccole sorprese sul tavolo e ho acceso Netflix per trovare un film adatto a quelle ore di creatività. Love Actually ha sbaragliato qualsiasi concorrente, da quindici anni ormai non c’è Natale senza la sua colonna sonora. 

E così, mentre Hugh Grant scendeva ballando per le scale di Downing Street e Colin Firth si innamorava scrivendo le pagine di un poliziesco, sulle note di Joni Mitchell, Norah Jones and i Beatles io ho sentito le mie ansie iniziare a sciogliersi. So che può sembrare sdolcinato, un cliché, ma nel preparare i sacchetti del calendario dell’Avvento per due delle persone più importanti della mia vita, mio marito e mia sorella, nella semplicità di un gesto banale, nel pregustarmi la loro felicità nel trovare proprio il tipo di cioccolato che amano, ho capito che il Natale sta tutto qui, nelle piccole cose, nei particolari che ti ricordano altri giorni felici, con un albero spelacchiato in soggiorno.

regali golosi fai da te

Quindi quest’anno non ci sono sorprese qui sul blog, ma ci saranno ricette, e regali golosi da fare in casa, e tre menu diversi, perché questo è quello che sappiamo fare meglio, portarti in cucina e farti riscoprire il piacere di cucinare. Questo è quello che vogliamo darti per questo Natale, e anche per tutti gli altri giorni dell’anno, ricette che funzionano, che non hanno solo l’intento di stupire, ma di nutrire, che possono essere condivise o godute in sacrosanta solitudine.

Regali golosi fai da te

Programmo l’anno e le conserve in vista del Natale. Siamo solo due in casa, non riusciremmo davvero a finire tutte le marmellate, le conserve, le confetture, i liquori e i sott’oli che via via metto in dispensa. Anzi, non ho nemmeno una dispensa, ma ho una madia, quella che la mia bisnonna usava per fare il pane, che riempio con ordine meticoloso di barattoli di ogni sorta. È un mio piccolo motivo di orgoglio, ogni tanto la apro e annuso quel profumo inconfondibile che è un misto di storia e stagionalità.

Quando arriva Natale, poi, iniziamo a combinare liquori, biscotti, confetture e dolci tradizionali in base ai gusti del destinatario: qualche nastro, un po’ di carta colorata e un bigliettino scritto a mano, e i regali golosi fai da te sono pronti.

Anche in questo caso si tratta di pensieri semplici, ma il tempo che hai impiegato nel farli, l’attenzione nella scelta degli ingredienti e il sorriso orgoglioso con cui li regali, tutto questo fa sempre la differenza.

Giardiniera di cavolfiore colorato

Giardiniera di cavolfiore colorato

La giardiniera è un orto in un barattolo: scelgo i prodotti più rappresentativi della stagione, li sbollento in acqua, aceto, zucchero e sale, e poi li conservo sott’olio. Quello che ruba più tempo è pulire la verdura e tagliarla in pezzettini regolari, perché la cottura è breve e rispettosa. Poi nascondo le verdure nel buio della madia per qualche settimana, e sono pronte per essere assaggiate. Sono golosa di giardiniera, il sapore dell’aceto mi mette appetito, i colori delle verdure allegria.

Questa giardiniera è fatta solo di cavolfiore, ma ce ne sono tre varietà: c’è quello più comune, bianco, poi quello verde e quello viola. Se lo avessi chiamato cavolfiore sott’olio non avrebbe avuto lo stesso fascino, questa è l’importanza che hanno le parole.

L‘aceto in questo caso gioca un ruolo importante non solo per la conservazione e per il sapore, ma anche per il colore. Se per il cavolfiore bianco non succede nulla, il verde tende a sbiadirsi quasi del tutto, mentre il cavolfiore viola grazie all’acidità dell’aceto si trasforma e assume un colore rosa intenso, vivace. Purtroppo quando mi sono messa in testa di fare questa giardiniera non sono riuscita a trovare il cavolfiore giallo, che avrei altrimenti usato al posto di quello verde. Se hai occasione, prova con quello giallo: il sapore non cambia molto, ma i colori all’interno del barattolo saranno una gioia per gli occhi. 

Un’ultima parola sull’olio. Non mi stancherò mai di sottolineare quanto sia importante usare un olio extravergine di oliva di qualità, perché da questo dipenderà tutto il sapore della giardiniera. Io ho usato quel pochissimo olio che abbiamo ottenuto dai nostri olivi quest’anno. Chi riceverà la giardiniera riceverà un doppio regalo!

Giardiniera di cavolfiore colorato

Come si consuma la giardiniera di cavolfiore colorato? Siamo nel pieno del periodo invernale, quindi non mancheranno i bolliti misti a cui abbinare la giardiniera. A me piace anche come rinforzo a un’insalata di tonno, o con un po’ di pane tostato come aperitivo.

Quando si parla di sottoli sono sempre un po’ dubbiosa e titubante. Ti consiglio di leggere bene questi articoli e di seguire scrupolosamente i loro consigli. Botulino: aceto e sale eliminano il rischio e Conserve sicure: tutti i consigli per evitare il rischio botulino

Giardiniera di cavolfiore colorato
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Giardiniera di cavolfiore colorato

Portata Conserve
Cucina Italiana
Keyword cavolfiore, giardiniera
Preparazione: 10 minuti
Cottura: 5 minuti
Tempo totale: 15 minuti
Porzioni 6 vasetti

Ingredienti

  • 500 g di cimette di cavolfiore bianco
  • 250 g di cimette di cavolfiore viola
  • 250 g di cimette di cavolfiore verde, o giallo
  • 2 l di aceto di vino bianco
  • 1 l di acqua
  • 140 g di zucchero
  • 60 g di sale
  • 6 spicchi di aglio in camicia
  • 2 cucchiai di pepe nero in grani
  • Olio extra vergine di oliva

Istruzioni

  • Dividete il cavolfiore in cimette, tenendo i colori separati.
  • Versate aceto, acqua, sale e zucchero in una pentola capiente. Mescolate per sciogliere sale e zucchero e poi portate a ebollizione.
  • Scottate le le cimette per pochi minuti, fino a che non saranno al dente. Cuocete prima il cavolfiore bianco, poi quello verde e infine quello viola.
  • Sollevatele dalla pentola con un mestolo forato e sistematele su un panno pulito, lasciandole a asciugare fino al giorno successivo.
  • Sistematele a strati nei vasetti sterilizzati, aggiungendo uno spicchio di aglio e qualche grano di pepe nero in ogni vasetto, poi aggiungete olio extra vergine di oliva fino a coprirle completamente, e proteggetele con una retina salva freschezza. Controllate dopo qualche ora per vedere se hanno bisogno di altro olio.
  • Conservatele almeno 15 giorni in un luogo fresco e buio prima di assaggiarle.
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– Altri regali golosi fai da te dall’archivio del blog –

Panforte

1. Il panforte

Il panforte è un pane speciale di origine medioevale, preparato prima nei monasteri e donato nelle occasioni speciali, poi passato nelle mani degli speziali: zucchero, mandorle, frutta candita e spezie erano ingredienti preziosi come l’oro, e come l’oro erano custoditi da queste figure che erano un incrocio tra un alchimista e un farmacista, in enormi vasi di vetro su scaffali di legno scuro… mi piace immaginarmeli così i negozi degli speziali, un po’ come la bottega di Olivander a Diagon Alley, per chi è fan di Harry Potter.

Sul blog ce ne sono tre varianti:

  • il panforte classico, quello della tradizione senese, con mandorle e canditi di arancia e cedro.
  • il panforte con fichi e noci, con ingredienti che raccontano nella loro ruvidità della campagna toscana: le noci, legate all’immaginario di alberi enormi, rifugio delle streghe, base della creazione del nocino nella notte di San Giovanni, e i fichi, alberi generosi sul finire dell’estate, sapore dell’infanzia e di pienezza calda e dolce.
  • i panfortini, con frutta secca e canditi misti. Sono perfetti per chi ama la frutta secca e i canditi, chi vorrebbe un dolcetto da accompagnare al caffè, ma non il solito cioccolatino, chi ama la tradizione ma ha anche la voglia di reinventarla aggiungendo qualche spezia e qualche ingrediente, per chi è rimasto bambino dentro ma vuole darsi un tono da adulto con un pezzettino di panforte e un espresso.

cotognata

2. La cotognata

Il segreto per ottenere una cotognata perfetta è passare con pazienza certosina le mele cotogne cotte con il passa verdura, senza eliminare buccia e semi, in modo da sfruttare il potere gelificante della pectina contenuta nei semi. Richiede del tempo, ma il risultato è garantito! Se preferisci invece la confettura morbida, ometti questo passaggio, sbucciando le mele e privandole dei semi, e procedi alla sterilizzazione dei barattoli come in ogni conserva. Trovi la ricetta qui

Una volta che la cotognata è pronta potete farla a cubetti e avvolgerla nella carta cerata, da regalare come una caramella d’altri tempi, o potete tenerla a panetto e regalarla così, da accompagnare ai formaggi. 

scorze di arancia candite

3. I canditi fatti in casa

Negli ultimi anni, da quando la produzione di panforte e cavallucci per Natale ha assunto ritmi da pasticceria, ho iniziato a preparare in casa anche le scorze di arancia candite e le scorze di cedro candite. Vuoi mettere la soddisfazione di usare i tuoi canditi fatti in casa? A parte i costi esorbitanti (e totalmente giustificati, visto il tempo che ci vuole per farli) dei canditi a produzione artigianale, il gusto dei canditi fatti in casa solo con acqua e zucchero non ha niente a che vedere con quello dei canditi pieni di coloranti e conservanti che solitamente si trovano in giro. Qui puoi trovare il post con la ricetta spiegata nel dettaglio.

I canditi fatti in casa non solo possono rivelarsi essenziali se hai intenzione di preparare un buon panforte (da conservare per il tuo Natale o da regalare), ma costituiscono di per sé un regalo prezioso, perché il profumo che sprigionano appena si apre il barattolo, il sapore intenso di agrumi freschi e la loro consistenza densa e traslucida rivelano tutto il tempo che hai dedicato alla preparazione di un regalo fatto con il cuore. 

senape fatta in casa

4. La senape fatta in casa

Non tutti sono amanti dei dolci, non tutti vogliono sedersi la sera sul divano con un pezzettino di panforte da sbocconcellare piano piano per farlo durare più a lungo. Qualcuno preferisce i sapori forti e decisi, colleziona barattoli di salse e condimenti, si diverte a preparasi sandwich con un piglio deciso. Se conosci qualcuno fatto così, la senape fatta in casa è un regalo diverso dal solito che si prepara velocemente e si può personalizzare con frutta secca e erbe aromatiche. Qui trovi la mia ricetta. 

marmellata di agrumi

5. Le marmellate

Siamo nella stagione giusta, gli agrumi sono abbondanti. La marmellata di arance amare ha un fascino innegabile, ha quell’amarognolo che la rende difficile da capire, un po’ come la comicità di Woody Allen. Quando la comprendi e la ami, allora non la abbandoni più. Quella di bergamotto ha l’amaro spinto all’estremo, ma bilanciato da un profumo irresistibile: apri il barattolo e ti sembra di fare il bagno in una vasca di Earl Grey.

Questa marmellata di agrumi misti è invece più bilanciata. C’è il dolce, l’amarognolo, una freschezza ineguagliabile e l’acidulo del limone. Si fa amare, e proprio per questo è adatta da regalare, perché che sia sul pane a colazione, come farcitura in un pan di Spagna o come ingrediente per caramellare della carne di maiale, riesce a accontentare i gusti di tutti.

Sul blog trovi:

biscotti frutta secca

6. I biscotti di Natale fatti in casa

C’è chi ama la frolla burrosa, chi preferisce la tradizione, anche in un biscotto. Per qualcuno non esistono biscotti senza frutta fresca, per altri non può mancare il cioccolato. Qualche anno fa avevo già fatto una raccolta di biscotti da regalare per Natale, puoi trovarla qui. A quelli si sono aggiunti nel tempo altri biscotti come gli sfratti di Pitigliano e il cioccolato con frutta secca di Irene. 

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Questo articolo ha 3 commenti

  1. Cara Juls, anche se vorrei tanto avere di nuovo il vostro bellissimo calendario… concordo con te che il tuo più bel regalo sono le ricette. Io ho fatto tante volte la crema spalmabile all’olio d’oliva e nocciole ed è sempre stata un successo! Non vedo l’ora di leggere i tuoi menù per Natale per trovare nuovi spunti!
    Buon inizio di dicembre e ti auguro un avvento e un Natale magici!

    1. Ciao Sara, lo sai che mi hai fatto tornare in mente una ricetta che avevi completamente dimenticato? lo sai che mi hai fatto venire voglia di farla di nuovo? mi sa che quest’anno a qualcuno toccherà per Natale e dovranno ringraziare te per questo!
      Per il prossimo anno vogliamo riuscire a organizzarci per tempo per il calendario, magari se lo facciamo ora ce la facciamo! 😛
      ti mando un caro abbraccio!

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